<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Problemi tecnici INESISTENTI | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Problemi tecnici INESISTENTI

Prendi la prima variante di monza e la parabolica, o le curve di lesmo.

La prima variante è progettata per far rallentare moltissimo le vetture. Le altre curve che ho nominato sono curve che si possono percorrere a velocità altissime,

Una è stretta, per cui sei obbligato a percorrerla a bassa velocità, le altre 2 invece hanno un raggio di curvatura che permette di percorrerle a velocità superiori.
 
io dico solo una cosa:l'autodromo nazionale di Monza è stato OMOLOGATO,nel 1922, per una velocità massima di 190Km/h.Due anni dopo sullo stesso circuito (ovviamente non prendo in considerazione la F1 moderne perchè nel frattempo il circuito è stato ammodernato più volte), sulle curve sopraelevate dell'anello alta velocità le macchine giravano tranquillamente a 200-210 km/h di media,perchè il circuito poteva sopportare velocità ben più alte di quelle omologate..
Se le autostrade italiane fossero state progettate per una velocità massima di 140 km/h, chi ha deciso i limiti andrebbe rinchiuso in galera e buttata via la chiave:se i limiti non c'erano, fino agli anni 70, si potevano passare i 140 all'ora e all'epoca le Ferrari esistevano e andavano già a più di 140.E NON ERA ILLEGALE FARLO.se ci fosse stato un problema di sicurezza,LO STATO DOVEVA METTERE I LIMITI DA SUBITO.inoltre, prendendo per buono il limite strutturale di 140 km/h, il limite attuale a 130 sarebbe FOLLE:un limite adeguato sarebbero i 60-70 km/h, in modo da mantenere il traffico ragionevolmente entro i limiti.Tenere solo 10km/h di scarto tra limite legale e limite strutturale è da pazzi: i treni per esempio: il frecciarossa va a 300 km/h, ma nelle prove ha raggiunto i 360 e poteva ancora andare di più...queste sono pure e semplici scuse per non mettere i limiti a 150...
 
stratoszero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Come promesso...

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Sei stato di parola, ma due giorni fa ti ho fatto osservare (vedi http://forum.quattroruote.it/posts/list/150/20594.page) "Anche se prima di allora non ci fossero stati limiti, certamente il progetto delle autostrade qualche limite avrebbe dovuto averlo (non credo che qualcuno avesse previsto di farci i test di velocità con la Veyron...).
Sul fatto che i 140 km/h fossero comunque un limite di progetto (dando per buona le versione della commissione ministeriale) piuttosto basso, anche negli anni '60, possiamo essere d'accordo."
Che ne pensi?

Nella progettazione delle autostrade si tiene effettivamente conto della velocità "sicura" dimensionando opportunamente il raggio delle curve e larga la carreggiata. In pratica si fa in modo che la tale curva, percorsa a velocità X dia un accelerazione centrifuga massima Y compatibile con valori prestabiliti. Più è ampia la curva e più alta la velocità di sicurezza.

Questo accade oggi.

Presumibilmente anche tra il 1925 e il 1973 gli ingegneri avranno fatto considerazioni di questo tipo, ma evidentemente si riteneva che un guidatore certificato (leggi dotato di patente) dovesse essere in grado di stabilire da solo la velocità corretta, tant'è che nessuno si è sognato di formalizzare limiti per 50 anni...

E secondo me sarebbe importante tornare ancora oggi a una responsabilizzazione del cittadino, a tutti i livelli: solo così si fa davvero sicurezza e prevenzione. I cervelli de-responsabilizzati si distraggono e, invariabilmente, scoprono mezzi sempre più stupidi ed efficaci per nuocere.
 
Davide330621 ha scritto:
Attenzione: non ho detto di ragionare a questo modo. Ho detto che molti lo farebbero. E finchè ci sono questi molti, anche quelli che sono "ligi al dovere", ne faranno le spese.

La responsabilita' e' individuale.
Non c'e' altro da aggiungere.
 
Davide330621 ha scritto:
Prendi la prima variante di monza e la parabolica, o le curve di lesmo.

La prima variante è progettata per far rallentare moltissimo le vetture. Le altre curve che ho nominato sono curve che si possono percorrere a velocità altissime,

Una è stretta, per cui sei obbligato a percorrerla a bassa velocità, le altre 2 invece hanno un raggio di curvatura che permette di percorrerle a velocità superiori.

non so se stessi rispondendo a me. In ogni caso intendo dire che una curva come quella dell'A4 di Bergamo è percorribile tranquillamente a 140 e anche più, mentre quasi tutta la rete autostradale è diritta. In questo senso vedo nella progettazione poca influenza sui limiti di velocità a 140.
 
Le chiacchiere stanno a zero: le nostre autostrade sono perfettamente sicure a 150 come a 300, se le condizioni climatiche, di traffico e psicofisiche del conducente lo permettono.
E lo dimostra il fatto che quotidianamente, su autostrade sgombre, centinaia di migliaia di utenti sfrecciano tranquilli e sicuri a 160-180 senza alcun incidente.

Semmai, il problema sorge ad autostrade congestionate, quando i cartelli che invitano a "rispettare i limiti" sembrano una beffa ed esulti se riesci a fare i 90, grazie all'impraticabilita' per lunghi percorsi di strade statali da terzo mondo che fa si' che tutti si riversino in autostrada.
O quando uno dei cinquanta fantastiliardi di TIR in circolazione ha la sua grana del momento.
Ma naturalmente i nostri politici si guardano bene dal far notare queste cosucce.
No, gettano il dibattito sulla "validita' tecnica per i 150" delle nostre autostrade, dopo essersi ben accertati che da un lato la gente sia ben esasperata da limiti demenziali, e dall'altro i parenti delle numerosissime vittime dovute alle succitate cause siano ben fomentate.
Cosi', nella rissa che ne segue, nessuno bada piu' ai problemi veri.
E se la gente continua a crepare su statali da terzo mondo, o in traffico supercongestionato, o falciata dai tir, tanto di guadagnato: si potranno abbassare i limiti, ramazzare piu' soldi coi velox e si avranno altri parenti di vittime da fomentare.
Avanti cosi'... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
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