I costi dei ricambi delle auto stanno raggiungendo livelli insostenibili.
A seguito di un vecchio post di EPOWER (persona che stimo moltissimo per la sua obbiettività) son venuto a conoscenza che la sostituzione del generatore avrebbe comportato, fuori garanzia, un esborso di ca. 15.000 euro e l’eventuale sostituzione della piccola batteria da circa 2 kWh la sorprendete cifra di 12.000 più manodopera.
Che dire se non che siamo di fronte a veri e propri ladrocini.
A questo punto l’acquisto di una auto è solo il primo atto perché tutto il resto è nelle mani dei fabbricanti che possono fare quello che vogliono per spennarti in seguito.
Chi potrebbe impedirgli anche di raddoppiare questi già assurdi prezzi?
Nessuno
Credo sarebbe più che opportuno che le varie associazioni dei consumatori si coalizzino e propongano dei disegni di legge che obblighino tutti fabbricanti a fornire, tramite internet, l’intero e completo prezziario di tutti i pezzi di ricambio e relativa manodopera per il montaggio. Ovviamente aggiornandola in tempo reale.
La seconda mossa sarebbe chiedere ai fabbricanti di fornire i costi di acquisto di tutti i pezzi di ricambio ad un organo di controllo (non al pubblico) che dovrebbe stabilire una “ricarica” equa e non vessatoria nei confronti dei consumatori.
Fantascienza?
Mica tanto.
Volontà politica?
Prossima allo zero
Una cosa è certa, non si può andare avanti così, rischiamo, in assenza di limiti, di dover sostituire una macchina perché si è rotto un faro.
Vi ricordate quando per i tergicristalli erano disponibili i soli gommini che costavano una pipa di tabacco?
Adesso quando si consumano dobbiamo cambiare l’intera coppia di spazzole che in alcuni casi arriva a costare anche 50/70 euro. Spreco di soldi e aumento dell’inquinamento tanto caro ai nostri politici.
La Tesla è già sulla “strada” di Apple. Sperare sempre di non fare incidenti che altrimenti vi costerebbero un occhio della testa.
Bel progresso.
A seguito di un vecchio post di EPOWER (persona che stimo moltissimo per la sua obbiettività) son venuto a conoscenza che la sostituzione del generatore avrebbe comportato, fuori garanzia, un esborso di ca. 15.000 euro e l’eventuale sostituzione della piccola batteria da circa 2 kWh la sorprendete cifra di 12.000 più manodopera.
Che dire se non che siamo di fronte a veri e propri ladrocini.
A questo punto l’acquisto di una auto è solo il primo atto perché tutto il resto è nelle mani dei fabbricanti che possono fare quello che vogliono per spennarti in seguito.
Chi potrebbe impedirgli anche di raddoppiare questi già assurdi prezzi?
Nessuno
Credo sarebbe più che opportuno che le varie associazioni dei consumatori si coalizzino e propongano dei disegni di legge che obblighino tutti fabbricanti a fornire, tramite internet, l’intero e completo prezziario di tutti i pezzi di ricambio e relativa manodopera per il montaggio. Ovviamente aggiornandola in tempo reale.
La seconda mossa sarebbe chiedere ai fabbricanti di fornire i costi di acquisto di tutti i pezzi di ricambio ad un organo di controllo (non al pubblico) che dovrebbe stabilire una “ricarica” equa e non vessatoria nei confronti dei consumatori.
Fantascienza?
Mica tanto.
Volontà politica?
Prossima allo zero
Una cosa è certa, non si può andare avanti così, rischiamo, in assenza di limiti, di dover sostituire una macchina perché si è rotto un faro.
Vi ricordate quando per i tergicristalli erano disponibili i soli gommini che costavano una pipa di tabacco?
Adesso quando si consumano dobbiamo cambiare l’intera coppia di spazzole che in alcuni casi arriva a costare anche 50/70 euro. Spreco di soldi e aumento dell’inquinamento tanto caro ai nostri politici.
La Tesla è già sulla “strada” di Apple. Sperare sempre di non fare incidenti che altrimenti vi costerebbero un occhio della testa.
Bel progresso.