birillo21 ha scritto:
Negli anni '70/ '80 i Gipponesi vennero a produrre in Europa e nel resto del mondo, aprendo fabbriche in vari paesi senza chiuderle in Giappone.
Così facendo diversificavano il rischio politico e geografico.
Pensate cosa sarebbe successo se avessero spostato le produzioni da Giappone ad altri paesi del mondo.
Oggi il Giappone è ancora una delle prime potenze industriali del pianeta.
Non hanno aperto in Europa (i giapponesi) per acquistare il lavoro a minor prezzo , ma semmai ,come dici tu, per diversificare il rischio politico e geografico e -aggiungo io- per questioni logistiche di vicinanza ai luoghi di vendita e "politiche" per far apprezzare il prodotto Jap ,considerato non più "alieno",ma di casa.
Oggi Volkswagen produce in Cina per gli stessi motivi e in più per il costo del lavoro. Non venderà proprio ai prezzi europei ,credo però che ci vada molto vicino ,considerando le dimensioni e le capacità di acquisto del nuovo enorme ceto medio e medio-alto cinese.
Il rischio semmai è che i cinesi imparino troppo bene e colmino troppo presto la loro distanza dal prodotto occidentale. Ho come l'impressione che interessi a loro soprattutto la piattaforma Golf ,anche perchè non si accartoccia
come carta velina nelle prove di crash ,al contrario delle scocche made in china.
Sono d'accordo anch'io che sarebbe meglio che la produzione continuasse nelle nostre aree ,purtroppo compito dell'umile cronista è raccontare il mondo com'è ,non come vorrebbe che fosse.
Credo comunque che anche sul "fronte occidentale" continueranno ad essere prodotte le auto ,se non altro per questioni logistiche di vicinanza alle regioni di vendita.
Pomigliano non è ideale,per esempio, per distribuire in Nord-africa e medio oriente?
