<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> presentata ufficiale della Toyota FCV | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

presentata ufficiale della Toyota FCV

hpx ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
derblume ha scritto:
certo dipende...ma credi davvero che Toyota mette una macchina sul mercato se non è convinto di trovare le necessarie infrastrutture !!!

quanti distributori di idrogeno ci sono nei dintorni di casa tua, diciamo in un raggio di 50 km ?

Qui trovi la mappa mondiale linkata sull'Europa.

http://www.netinform.net/H2/H2Stations/H2Stations.aspx?Continent=EU&StationID=-1

Direi che non si va molto lontano....
 
a_gricolo ha scritto:
hpx ha scritto:
Qui trovi la mappa mondiale linkata sull'Europa.

http://www.netinform.net/H2/H2Stations/H2Stations.aspx?Continent=EU&StationID=-1

Direi che non si va molto lontano....
No, però dalla concentrazione delle bandierine ti accorgi subito chi si sta attrezzando e chi no, quando mai noi siamo in prima linea su qualcosa .....di positivo.....
 
hpx ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
hpx ha scritto:
Qui trovi la mappa mondiale linkata sull'Europa.

http://www.netinform.net/H2/H2Stations/H2Stations.aspx?Continent=EU&StationID=-1

Direi che non si va molto lontano....
No, però dalla concentrazione delle bandierine ti accorgi subito chi si sta attrezzando e chi no, quando mai noi siamo in prima linea su qualcosa .....di positivo.....

Io ne vedo tante di gialle, che significa che stanno aspettando. La via delle FC è ancora più in salita di quella dell'elettrico a batterie, purtroppo. Io sinceramente la vedo molto dura....
 
a_gricolo ha scritto:
Io ne vedo tante di gialle, che significa che stanno aspettando. La via delle FC è ancora più in salita di quella dell'elettrico a batterie, purtroppo. Io sinceramente la vedo molto dura....

Se sono gialle è vero che sono state pianificate, ma se ci metti il cursore sopra e aspetti, potrai accedere a alla scheda tecnica di ogni stazione. Molte saranno ultimate tra poco, altre all'inizio del 2015. D'altronde c'è ancora tempo tecnico/funzionale, tutte le case si sono date "appuntamento" agli inizi dell'anno prossimo, quindi attivarle prima con 0 parco circolante sarebbe inutile oltre che dispendioso. Non è come la colonnina che anche se cè e non si utilizza non consuma, comunque fino ad allora dovremo aspettare e vedere come si evolve la situazione. Una cosa però è certa, la macchina burocratica di chi ha fatto questa scelta è in continuo movimento e sviluppo.
Per me è l'opposto, io invece la vedo molto ma molto dura che qualche parente di Nikola Tesla progetti, sviluppi, produca, commercializzi e le inserisca in una nuova automobile a tempo breve nuove batterie molto più performanti e dalla ricarica veloce, che trovare money per installare i distributori di FC.
Ammettendo per assurdo di essere tempestati di colonnine elettriche dubito che tu allo stato attuale investiresti in un'auto puramente elettrica.
 
hpx ha scritto:
Per me è l'opposto, io invece la vedo molto ma molto dura che qualche parente di Nikola Tesla progetti, sviluppi, produca, commercializzi e le inserisca in una nuova automobile a tempo breve nuove batterie molto più performanti e dalla ricarica veloce, che trovare money per installare i distributori di FC.
Ammettendo per assurdo di essere tempestati di colonnine elettriche dubito che tu allo stato attuale investiresti in un'auto puramente elettrica.

La vedo dura perchè la rete elettrica c'è già, mentre quella per l'idrogeno è tutta da fare, e soldi ce ne vogliono davvero tanti. Hai ragione sul fatto che non investirei un euro sull'auto a batterie ;)
 
a_gricolo ha scritto:
hpx ha scritto:
Per me è l'opposto, io invece la vedo molto ma molto dura che qualche parente di Nikola Tesla progetti, sviluppi, produca, commercializzi e le inserisca in una nuova automobile a tempo breve nuove batterie molto più performanti e dalla ricarica veloce, che trovare money per installare i distributori di FC.
Ammettendo per assurdo di essere tempestati di colonnine elettriche dubito che tu allo stato attuale investiresti in un'auto puramente elettrica.

La vedo dura perchè la rete elettrica c'è già, mentre quella per l'idrogeno è tutta da fare, e soldi ce ne vogliono davvero tanti. Hai ragione sul fatto che non investirei un euro sull'auto a batterie ;)

beh ci farà sapere il tempo.
in tanto anche per le elettriche si stanno muovendo.

il vantaggio del idrogeno è che poi fornire in media ogni 5min una macchina. la colonna elettrica rimane occupata per almeno un mezzo ora ma anche molto di più. pure se la corrente è già presente non toglie il problema del tempo/spazio. se hai una colona elettrica fai 16 macchine in 8 ore. su una dal idrogeno come tra altro anche per il tradizionale a benzina lo fai nel stesso tempo 96 macchine. in più questi 96 macchine fanno poi ca 500km, le 16 elettriche al massimo 200km e già sono di nuovo attaccati.

ovviamente dipende tutto anche dal prezzo...ma per un fornitore è sicuramente molto più interessante poter fornire nel stesso tempo 96 macchine che 16. in un mese 24ore al giorno (tipo in autostrada) fornisci 8640 volte il idrogeno invece solo 1440 elettriche.

nel altra parte, primo devi in tanto metterlo in giro. ma visto che la Toyota lo mette ad un prezzo di 50.000? la cosa diventa decisamente interessante. per esempio credo po valere per un tassista a Milano o qualsiasi altra metropoli. a Milano basterebbero 3-4 fornitori (forse nemmeno) per creare una situazione sostenibile.
per l'elettrico devi avere per ogni macchina almeno una di casa più quelli a distanza con la rogna del lungo rifornimento. per un tassista non è una situazione sostenibile.

la partenza secondo me potrebbe essere giusto dalle servici (taxi) e da aziende con flotte che si muovano su certi raggi anche lunghi (tra una metropoli al altra)
 
derblume ha scritto:
beh ci farà sapere il tempo.
in tanto anche per le elettriche si stanno muovendo.

il vantaggio del idrogeno è che poi fornire in media ogni 5min una macchina. la colonna elettrica rimane occupata per almeno un mezzo ora ma anche molto di più. pure se la corrente è già presente non toglie il problema del tempo/spazio. se hai una colona elettrica fai 16 macchine in 8 ore. su una dal idrogeno come tra altro anche per il tradizionale a benzina lo fai nel stesso tempo 96 macchine. in più questi 96 macchine fanno poi ca 500km, le 16 elettriche al massimo 200km e già sono di nuovo attaccati.

Questo discorso l'ho già scritto io più volte in risposta a tanti che sostenevano che basterebbe mettere le colonnine per veder spuntare auto elettriche come funghi dopo la pioggia nel bosco. Io all' elettrico a batterie NON CI CREDO, mentre vedo positivamente le FC. Ma sulla fattibilità in tempi brevi ho molti dubbi.
 
a_gricolo ha scritto:
derblume ha scritto:
beh ci farà sapere il tempo.
in tanto anche per le elettriche si stanno muovendo.

il vantaggio del idrogeno è che poi fornire in media ogni 5min una macchina. la colonna elettrica rimane occupata per almeno un mezzo ora ma anche molto di più. pure se la corrente è già presente non toglie il problema del tempo/spazio. se hai una colona elettrica fai 16 macchine in 8 ore. su una dal idrogeno come tra altro anche per il tradizionale a benzina lo fai nel stesso tempo 96 macchine. in più questi 96 macchine fanno poi ca 500km, le 16 elettriche al massimo 200km e già sono di nuovo attaccati.

Questo discorso l'ho già scritto io più volte in risposta a tanti che sostenevano che basterebbe mettere le colonnine per veder spuntare auto elettriche come funghi dopo la pioggia nel bosco. Io all' elettrico a batterie NON CI CREDO, mentre vedo positivamente le FC. Ma sulla fattibilità in tempi brevi ho molti dubbi.

d'accordo con te riguarda i tempi fin che c'è solo Toyota, ma se escono anche Mercedes, BMW ed altri con prezzi abbordabili, la cosa cambia presto. credo che ci vuole 10 anni per una rete ben fatta, ma per certi (taxi) la cosa po rendersi interessante già dal prossimo anno.
 
come accennavo... fra i motivi per i quali si è "unito le forze" siglando un'accordo fra più parti c'è anche quello che fa si da rendere più economicamente sostenibile, quindi fattibile, lo sviluppo di tutto il necessario a che questo idrogeno possa "decollare"...

dovessi mettere la mano sul fuoco che ciò avvenga con "facilità"? ma certo che.......
no!

però... il bicchiere mezzo pieno lo guarderei anche...
 
Ho ritrovato notizie molto positive su un dispositivo molto interessante del cui sviluppo si erano perse le tracce, scoprendo i motivi di questo anni di "occultamento".
Forse non tutti sanno che Honda fin dal 2005 aveva sviluppato il progetto Fcx per l'uso Home ovvero una Fuel Cell concepita per essere rifornita in casa e non negli eventuali distributori cittadini, un po come dovrebbe accadere oggi per le elettriche.
Il dispositivo si chiama "Honda Home Energy Station", praticamente il dispositivo è l'elemento centrale che fornisce potenza alla casa e all'auto il quale è alimentato da più fonti energetiche fornendo in cambio delle necessità idrogeno, elettricità e calore. Le fonti di ingresso sono elettricità da pannelli solari so no non conviene e il gas naturale. Praticamente l'idrogeno, capacità di stoccaggio dell'impianto circa 6 kg, viene prodotto da reformer del metano che se non viene impiegato per rifornire l'auto, alimenta una Fuel Cell incorporata nel dispositivo per produrre energia elettrica con una potenza di 4kw ampiamente sufficiente per alimentare una casa. Inoltre se la casa è dotata appunto di pannelli fotovoltaici il guadagno può essere cospicuo perché piuttosto che fornire elettricità durante le ore diurne dove di solito in casa il consumo di corrente è basso, si utilizza per produrre l'idrogeno a costo zero per elettrolisi che può essere impiegato per produrre energia elettrica nelle ore serali dove generalmente i consumi di una casa aumentano. Comunque vista la variabilità del tempo è stato sperimentato che anche interrompendo la produzione di idrogeno per elettrolisi e non si vuole utilizzare il gas, l'impianto riesce a fornire energia elettrica con una potenza costante di 3Kw 24h/24h per almeno 4 giorni.
In pratica anche senza pannelli solari ci si potrebbe scollegare dalla griglia nazionale dato che con i prezzi attuali del gas, in diminuzione nei prossimi anni, la produzione di energia elettrica da reformer e l'alta efficienza del dispositivo risulta competitiva, permettendo nel contempo di avere idrogeno sufficiente per rifornire l'auto.
Fin qui tutto bello ma che fine ha fatto questo dispositivo ? La Honda si è rivolta alla Plug Power, una delle aziende leader, per sviluppare e costruire il dispositivo che una volta terminato sperimentato e certificato e stato inspiegabilmente "nascosto" dalla stessa Honda prorpietaria dei brevetti. Alcuni dirigenti della Plug Power che hanno testato e lo testano tutt'ora in alcune case campione dicono che quella meraviglia funziona benissimo anche così com'è nonostante siano passati 7 anni, oggi si potrebbe realizzare con ingombri più contenuti e migliorato ulteriormente ma sarebbero sottigliezze, ma che loro non ci possono fare niente finche i vertici Honda non daranno l'Ok per la commercializzazione. Inoltre ipotizzano, secondo alcune voci interne in Honda, che lo stop che dura dal 2008 è dato dal fatto che la casa vendeva ancora molto bene le sue auto tradizionali/a Gas/Ibride e temeva una brusco calo nelle vendite su auto nelle quali ci guadagnava bene.
Ora lo scenario è cambiato come le esigenze, nel 2015 molte aziende entreranno definitivamente sul mercato Californiano quindi ipotizzano che Honda avendo un vantaggio formidabile non starà a guardare e si deciderà per la commercializzazione. Il costo del dispositivo dovrebbe aggirarsi tra i 5-6 mila dollari.

Attached files /attachments/1817010=37222-Home refueling.jpg /attachments/1817010=37221-Power Home.jpg
 
hpx ha scritto:
Ho ritrovato notizie molto positive su un dispositivo molto interessante del cui sviluppo si erano perse le tracce, scoprendo i motivi di questo anni di "occultamento".
Forse non tutti sanno che Honda fin dal 2005 aveva sviluppato il progetto Fcx per l'uso Home ovvero una Fuel Cell concepita per essere rifornita in casa e non negli eventuali distributori cittadini, un po come dovrebbe accadere oggi per le elettriche.
Il dispositivo si chiama "Honda Home Energy Station", praticamente il dispositivo è l'elemento centrale che fornisce potenza alla casa e all'auto il quale è alimentato da più fonti energetiche fornendo in cambio delle necessità idrogeno, elettricità e calore. Le fonti di ingresso sono elettricità da pannelli solari so no non conviene e il gas naturale. Praticamente l'idrogeno, capacità di stoccaggio dell'impianto circa 6 kg, viene prodotto da reformer del metano che se non viene impiegato per rifornire l'auto, alimenta una Fuel Cell incorporata nel dispositivo per produrre energia elettrica con una potenza di 4kw ampiamente sufficiente per alimentare una casa. Inoltre se la casa è dotata appunto di pannelli fotovoltaici il guadagno può essere cospicuo perché piuttosto che fornire elettricità durante le ore diurne dove di solito in casa il consumo di corrente è basso, si utilizza per produrre l'idrogeno a costo zero per elettrolisi che può essere impiegato per produrre energia elettrica nelle ore serali dove generalmente i consumi di una casa aumentano. Comunque vista la variabilità del tempo è stato sperimentato che anche interrompendo la produzione di idrogeno per elettrolisi e non si vuole utilizzare il gas, l'impianto riesce a fornire energia elettrica con una potenza costante di 3Kw 24h/24h per almeno 4 giorni.
In pratica anche senza pannelli solari ci si potrebbe scollegare dalla griglia nazionale dato che con i prezzi attuali del gas, in diminuzione nei prossimi anni, la produzione di energia elettrica da reformer e l'alta efficienza del dispositivo risulta competitiva, permettendo nel contempo di avere idrogeno sufficiente per rifornire l'auto.
Fin qui tutto bello ma che fine ha fatto questo dispositivo ? La Honda si è rivolta alla Plug Power, una delle aziende leader, per sviluppare e costruire il dispositivo che una volta terminato sperimentato e certificato e stato inspiegabilmente "nascosto" dalla stessa Honda prorpietaria dei brevetti. Alcuni dirigenti della Plug Power che hanno testato e lo testano tutt'ora in alcune case campione dicono che quella meraviglia funziona benissimo anche così com'è nonostante siano passati 7 anni, oggi si potrebbe realizzare con ingombri più contenuti e migliorato ulteriormente ma sarebbero sottigliezze, ma che loro non ci possono fare niente finche i vertici Honda non daranno l'Ok per la commercializzazione. Inoltre ipotizzano, secondo alcune voci interne in Honda, che lo stop che dura dal 2008 è dato dal fatto che la casa vendeva ancora molto bene le sue auto tradizionali/a Gas/Ibride e temeva una brusco calo nelle vendite su auto nelle quali ci guadagnava bene.
Ora lo scenario è cambiato come le esigenze, nel 2015 molte aziende entreranno definitivamente sul mercato Californiano quindi ipotizzano che Honda avendo un vantaggio formidabile non starà a guardare e si deciderà per la commercializzazione. Il costo del dispositivo dovrebbe aggirarsi tra i 5-6 mila dollari.

Se cerchi "solar house fuel cell" in google di progetti come quello ne trovi diversi:

http://people.duke.edu/~nh66/solar_methanol.shtml

http://web-japan.org/trends/11_tech-life/tec120806.html

http://firstgreenconsulting.wordpress.com/2013/08/08/does-technological-advancement-and-cost-optimization-fading-transmission-network-inverter-requirement-from-our-life/

...und viele andere....

Il problema è che un prototipo funzionante si riesce sempre a metterlo insieme, la rogna è passare alla produzione. Ripeto, io sarei il primo ad essere "proud to drive an electric car", ma ho paura che se va bene lo sarà mio nipote..... Sarei comunque contento di essere smentito dai fatti, e presto.
 
...a proposito, vediamo se i miei colleghi riescono a tirar fuori qualcosa.....

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/06/30/news/nei-laboratori-del-bo-l-auto-all-idrogeno-1.9514282
 
Che l'auto a batteria non sia una strada praticabile (almeno a medio termine, sul lungo periodo chissà) se ne sta rendendo conto anche Elon Musk, che difatti attacca sempre con virulenza l'idea fuel-cell e ha "sbrevettato" le sue tecnologie nella speranza che si diffondano rapidamente e vadano a costituire una testa di ponte ed uno standard de facto nel mercato dei veicoli ad energia alternativa.
Le auto a batteria si diffonderanno come veicoli per il piccolo cabotaggio attorno ai centri urbani, ma per i lunghi viaggi la tecnologia sarà la fuel cell. I carburanti tradizionali esisteranno ancora a lungo, ovviamente, ma poiché l'Europa non dispone di giacimenti di petrolio e metano, si sposterà sull'idrogeno per affrancarsi dalla dipendenza energetica.
Le infrastrutture per l'idrogeno sorgeranno molto rapidamente, perché bastano un'allacciamento all'acquedotto (anzi, si possono tranquillamente usare acque di scarto) e alla rete elettrica (esempio: http://www.h2logic.com/com/default.asp), non è necessario trasportare fisicamente l'idrogeno sino alla stazione, com'è invece necessario fare ora coi carburanti normali.
 
a_gricolo ha scritto:
Il problema è che un prototipo funzionante si riesce sempre a metterlo insieme, la rogna è passare alla produzione.
Il problema è che questi prototipi lasciano un pò il tempo che trovano perchè spesso inventati o messi assieme da alcuni ingegneri "stravaganti" o da piccole aziende che pur con tutto il rispetto per il loro impegno e lavoro, operano senza normative precise, circoscritto know how e assetti economici inadeguati per portare avanti un discorso serio.
Honda oltre all'immenso potere economico e il vastissimo know how che spazia in quasi tutti i campi non ha approntato un prototipo, ma un dispositivo funzionante, certificato e pronto per la commercializzazione.
Ovvio che tale aggeggio può avere un perchè dove le condizioni per installarlo sono favorevoli, che attualmente non sono sicuramente da noi.
Inoltre la grande differenza secondo me innovativa e fondamentale rispetto ad altri progetti o realizzazioni di serie funzionanti e regolarmente commercializzate, tipo in Giappone, l'Home Energy Station permette di creare idrogeno da utilizzare a seconda delle necessità, direttamente a casa e rifornire l'auto (gratis con i pannelli).
La tecnologia esiste, è collaudata, funziona, l'unico problema è quello di creare le condizioni per sfruttarla. La situazione è molto diversa rispetto alla lungaggine storica dell'ibrido, all'inizio e praticamente anche ora sono solo 2 le aziende che fanno volumi ma che hanno purtroppo la tecnologia proprietaria. Nel caso delle Fuel Cell ci sono di mezzo tutte le più gran case e i governi, cosa che lascia molto ben sperare vedendo come procedono i lavori.

PriusDriver ha scritto:
........ ma poiché l'Europa non dispone di giacimenti di petrolio e metano, si sposterà sull'idrogeno per affrancarsi dalla dipendenza energetica.
Recentemente l'Europa con a capo il mastino Angela M. ha dato l'avvallo per le temutissime estrazioni tramite fracking nelle lande Canadesi, pero sotto un rigido e valido progetto ambientale. Questo per contrastare il galletto Putin che minaccia gli europei un giorno no e tre si, infatti con l'arrivo in Europa del gas Canadese è previsto un surplus di gas tale da abbassare sensibilmente i costi.
Secondo me il boom dell'idrogeno arriverà molto di più per reforming che per elettrolisi, dando l'opportunità a dispositivi simili di svilupparsi fino a dare l'opportunità a una discreta fascia di utilizzatori di staccarsi dalla griglia energetica nazionale, come sta già avvenendo ora negli Usa tramite gli Energy Server che stanno mettendo in crisi le utility americane.
 
a_gricolo ha scritto:
...a proposito, vediamo se i miei colleghi riescono a tirar fuori qualcosa.....

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/06/30/news/nei-laboratori-del-bo-l-auto-all-idrogeno-1.9514282

«C?è in gioco una questione politica, che riguarda il primato energetico a livello mondiale» spiega Di Noto «ma anche un altro obiettivo: diminuire le centrali nucleari in Europa. Sfruttare il grafene per utilizzare l?idrogeno significa abbattere l?inquinamento e portare più elettricità nelle case, ad un costo minore. Non solo: l?idea è che da questa tecnologia possano nascere nuove aziende, e quindi creare lavoro».

Penso che queste motivazioni possono essere più che sufficienti per avere un po di ottimismo ed essere fiduciosi.
 
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