<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Porsche 944/924 come prima macchina? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Porsche 944/924 come prima macchina?

Parlo per esperienza personale, mio padre comprò una costosa moto d'epoca, ma usandola poco erano più i giorni che passava in officina che quelli in cui veniva utilizzata.
Fra l'altro scomodissima rispetto a quelle attuali (discorso valido anche per le auto).
Immagina doverci andare a lavoro, vai per accenderla e non parte.

La moto era per il tempo libero, e comunque visti i grattacapi ormai la tiene a prendere polvere in garage.
Mi dispiace dirtelo, perché è una bellissima auto, ed è bello che nonostante la tua giovane età sei in grado di apprezzarla.
Ti auguro di poterne comprare quanto prima una ben messa e come auto domenicale.

Concordo....
" quanto prima "
 
Ragazzi che dire, innanzitutto grazie mille a tutti per le risposte, mi avete davvero aiutato.

Inutile dire che abbia preso sotto gamba (e non poco) la questione: sicuramente l'età, l'inesperienza e la passione per il modello mi hanno procurato un quadro abbastanza distorto della realtà.

È stato un colpo duro, anche se in fondo me lo aspettavo per quanto ci sperassi. Da neofita della meccanica e semplice appassionato l'idea era appunto quella di acquistare un modello messo “decentemente” spendendo quella cifra e tenere da parte (almeno per ora) un paio di migliaia di euro per le riparazioni. Nel frattempo avrei colto l'occasione per imparare a metterci mano con l’aiuto di un mio familiare che se ne intende parecchio.

Grazie a ciò che mi avete spiegato ho capito che la realtà è più complessa di come l’avevo immaginata. Mi ero illuso che, almeno per la 924, la meccanica e la componentistica di derivazione Volkswagen potessero semplificare un po’ le cose. Purtroppo, negli ultimi cinque anni il valore del modello è praticamente raddoppiato, e a queste cifre il margine di intervento si è ridotto parecchio.

Mi sono innamorato delle auto di quegli anni da quando, la scorsa estate, il mio migliore amico ha rimesso in sesto la Toyota Tercel dell’82 dei suoi, importata direttamente dalla California. Nonostante il caldo, il rumore e la scomodità, è davvero tutta un’altra cosa.

Avevo già iniziato a cercare alternative, prevedendo che la 924 o la 944 potessero essere fuori budget, ma (come sapete bene) quando ci si innamora è impossibile trovare un vero sostituto.

In ogni caso cercherò di contattare qualche proprietario nella mia zona per raccogliere esperienze dirette e farmi un’idea più concreta e intanto, nel corso del prossimo anno, provare a mettere da parte qualcosina in più.

Davvero difficile rinunciare a un sogno del genere, e grazie ancora a tutti per i consigli. Prima o poi!

Grazie del grazie, ma anche grazie per aver risposto, segno che tenevi veramente alle risposte che avremmo dato.

Io posso ribadire che la possibilità di trovare un esemplare in buone condizioni esiste, e personalmente ti sconsiglio di prendere una vettura non in buone condizioni, pensando di restaurarla (anche con l'aiuto di un meccanico esperto) perchè le spese in questi casi, tra ricambi, mano d'opera, riverniciatura e ripristini vari, quasi sempre si rivelano un bagno di sangue e magari non viene perfetta. Tranne se sei Edd China....

Quindi si, meglio mettere da parte qualche soldo in più, oppure come dicevo, se hai un lavoro fisso, fare un piccolo prestito per racimolare qualche altro migliaio di euro, e poi vedere se la vettura dei tuoi sogni la trovi. Io ti capisco, perchè coronare un piccolo sogno so quanto possa essere gratificante.

A tal proposito posso raccontarti un aneddoto, e cioè quello che feci nel 2008.
I miei genitori, già anziani, vendettero un loro monolocale che avevano dato in affitto, e il ricavo lo diedero a noi 3 figli. Con una parte della mia quota acquistai a 10.000 euro quella che era un mio pallino da quando uscì, nel 1992: una Maserati Ghibli (306 cv), nella fattispecie del 1995 (che aveva quindi "solo" 13 anni, non moltissimi, infatti era in ottime condizioni, quasi da vetrina, e aveva poco più di 90.000 km). Una vettura che nel 1995 arrivò a costare circa 100 milioni di lire.

Il primo anno nessun problema, solo ordinaria amministrazione. Il secondo si ruppe l'ingranaggio della terza marcia, che già quando acquistai la macchina non "entrava" benissimo). Dopo qualche mese in cui quando uscivo con quella macchina (ne avevo un'altra, un'Alfa Romeo GTV 916 3.0 V6) non usavo la terza, trovai sul web un cambio originale Getrag in ottime condizioni, che acquistai a soli 750 euro. Insomma me la cavai con 1.000 euro.

La macchina poi non ebbe altri problemi, ma tra il consumo elevatissimo, le gomme larghe molto care, bollo e superbollo terribili, nel 2012 (quindi dopo 4 anni) la vendetti, a soli 5.000 euro, perchè non ce la facevo più a mantenere due vetture come quelle che avevo, mi stavo letteralmente dissanguando, pur senza problemi tecnici di sorta, tranne l'ordinario. Pensa che chi l'acquistò venne in aereo da Milano, e tornò a Milano con la Ghibli.
Così mi tenni l'Alfa GTV, che nel 2013 cambiai con un'Alfa Brera 1.750 Tbi del 2009, pochissimo usata (32.000 km), che mi riuscì benissimo.

Oggi, da giugno 2022, ho un'Abarth 595 (2018), della quale sono entusiasta (è una piccola bomba) e che ti consiglierei, ma costa troppo per il tuo budget, salvo che tu la prenda del 2010.....
 
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Ragazzi che dire, innanzitutto grazie mille a tutti per le risposte, mi avete davvero aiutato.

Inutile dire che abbia preso sotto gamba (e non poco) la questione: sicuramente l'età, l'inesperienza e la passione per il modello mi hanno procurato un quadro abbastanza distorto della realtà.

È stato un colpo duro, anche se in fondo me lo aspettavo per quanto ci sperassi. Da neofita della meccanica e semplice appassionato l'idea era appunto quella di acquistare un modello messo “decentemente” spendendo quella cifra e tenere da parte (almeno per ora) un paio di migliaia di euro per le riparazioni. Nel frattempo avrei colto l'occasione per imparare a metterci mano con l’aiuto di un mio familiare che se ne intende parecchio.

Grazie a ciò che mi avete spiegato ho capito che la realtà è più complessa di come l’avevo immaginata. Mi ero illuso che, almeno per la 924, la meccanica e la componentistica di derivazione Volkswagen potessero semplificare un po’ le cose. Purtroppo, negli ultimi cinque anni il valore del modello è praticamente raddoppiato, e a queste cifre il margine di intervento si è ridotto parecchio.

Mi sono innamorato delle auto di quegli anni da quando, la scorsa estate, il mio migliore amico ha rimesso in sesto la Toyota Tercel dell’82 dei suoi, importata direttamente dalla California. Nonostante il caldo, il rumore e la scomodità, è davvero tutta un’altra cosa.

Avevo già iniziato a cercare alternative, prevedendo che la 924 o la 944 potessero essere fuori budget, ma (come sapete bene) quando ci si innamora è impossibile trovare un vero sostituto.

In ogni caso cercherò di contattare qualche proprietario nella mia zona per raccogliere esperienze dirette e farmi un’idea più concreta e intanto, nel corso del prossimo anno, provare a mettere da parte qualcosina in più.

Davvero difficile rinunciare a un sogno del genere, e grazie ancora a tutti per i consigli. Prima o poi!

Ma giusto se mi posso permettere, se a te interessava anche tutto il discorso del eventuale rimessa in sesto della vettura e manutenzione comincia con una vettura più semplice, qualche mese fa per caso ho parlato con un ragazzo sui 25 anni che aveva una 126 tirata a lucido e mi diceva che l'aveva scelta proprio perché era molto economica da acquistare, anche meno di una 500, e anche discretamente più semplice da gestire, poi nel futuro con maggiore esperienza e un budget superiore nulla ti vieta di prendere la vettura che sogni.
Se invece per te era il piacere di guidare una vettura come la 944 senza grande interesse per il resto sempre personalmente ti consiglierei di lasciare perdere e di accedere a vetture più recenti, già andando su vetture di fine anni 90 credo che si trovino prodotti che potrebbero fare al caso tuo.
Alla fine comunque ti auguro di realizzare il tuo sogno qualunque sia.
 
Le storiche sono le ultratratrentennali

Tra 20 e 30 di interesse storico

Sopra i 50? (jon ne sono sicuro e memoria) sono d'epoca
Buongiorno Carloantonio, come avevo già scritto in un altro topic mi pare proprio parlandone insieme a te:, le auto storiche sono quelle definite dall'art.60 CdS. Da non confondere con l'aspetto fiscale bollo eccetera (esenzione a 30 anni, parziale a 20 anni in alcune Regioni e in altre totale, ecc..)
L'art. 60 non definisce l'età dei veicoli, ma la loro caratteristica di essere "iscritti nei registri" autorizzati a determinarne la storicità (cioè l'interesse storico e collezionistico). ASI, FMI eccetera stabiliscono come 20 anni il limite di storicità. Dunque sono i registri (e il relativo CRS rilasciato) a definire l'età di un'auto storica.
L'art.60 descrive anche i "veicoli d'epoca" che sono in pratica quelli cancellati dal PRA e conservati nei musei che possono circolare unicamente con targhe provvisorie e in occasione di particolari manifestazioni. Quindi non sono tenuti ad essere in regola con revisioni, luci, targhe (ad eccezione della provvisoria), scarichi eccetera.

Ora, al di là delle norme, mi sento di fare alcune considerazioni:
1. L'uomo della strada fatica a distinguere nel linguaggio parlato "auto d'epoca" da "auto storica" o "di interesse storico & collezionistico". Quindi normalmente per noi appassionati sono tutte auto storiche o auto d'epoca, dato che quelle dei musei che hanno la loro legislazione a parte, non sono appannaggio dei comuni mortali.
2. Posso concordare con quelli che faticano (io per primo) a definire d'epoca o storica una macchina del 2006. Guidarne una non è molto diverso da condurre una vettura odierna. Non ci sono grandi "emozioni vintage". Ho avuto qualche anno fa una Porsche 996 Tiptronic che ho poi venduto al mio vicino di casa (il quale l'ha parcheggiata in garage e mai più mossa da due anni!!!) e sinceramente non mi trasmetteva chissà quali emozioni. Al netto della cura costruttiva, delle finiture, del confort che anche oggi sono difficilmente replicabili sia chiaro. Per me le auto storiche finiscono nel 1973, nel senso progettate prima di quella sciagurata crisi petrolifera, o poco dopo.
 
Aggiungo solo una mia personale considerazione prendendomi i mea culpa, anche per la guida secondo me soprattutto se si è di generazioni più giovani bisogna fare un apprendistato per apprezzare vetture più anziane, personalmente per l'età che ho non ho mai neanche guidato vetture con i carburatori se non proprio i primi tempi della patente cosi quando mi sono ritrovato a tenere per qualche mese qualche anno fa una Mondial ( non era mia era di un amico di famiglia che necessitava di un ricovero) non abituato a vetture degli anni 80 tutta l'esperienza passata la sbronza di una guidare una Ferrari non è che mi ha coinvolto tantissimo, ma il problema era il mio che sono nato e cresciuto con vetture differenti, il tutto per dire che per un ragazzo del 2025 non è neanche detto che la guida di una vettura di 40/50 anni fa sia gratificante come può credere, per tornare a quanto dicevo anche su questo immagino che bisogna farci un lavoro di crescita automobilistica.
 
Buongiorno Carloantonio, come avevo già scritto in un altro topic mi pare proprio parlandone insieme a te:, le auto storiche sono quelle definite dall'art.60 CdS. Da non confondere con l'aspetto fiscale bollo eccetera (esenzione a 30 anni, parziale a 20 anni in alcune Regioni e in altre totale, ecc..)
L'art. 60 non definisce l'età dei veicoli, ma la loro caratteristica di essere "iscritti nei registri" autorizzati a determinarne la storicità (cioè l'interesse storico e collezionistico). ASI, FMI eccetera stabiliscono come 20 anni il limite di storicità. Dunque sono i registri (e il relativo CRS rilasciato) a definire l'età di un'auto storica.
L'art.60 descrive anche i "veicoli d'epoca" che sono in pratica quelli cancellati dal PRA e conservati nei musei che possono circolare unicamente con targhe provvisorie e in occasione di particolari manifestazioni. Quindi non sono tenuti ad essere in regola con revisioni, luci, targhe (ad eccezione della provvisoria), scarichi eccetera.

Ora, al di là delle norme, mi sento di fare alcune considerazioni:
1. L'uomo della strada fatica a distinguere nel linguaggio parlato "auto d'epoca" da "auto storica" o "di interesse storico & collezionistico". Quindi normalmente per noi appassionati sono tutte auto storiche o auto d'epoca, dato che quelle dei musei che hanno la loro legislazione a parte, non sono appannaggio dei comuni mortali.
2. Posso concordare con quelli che faticano (io per primo) a definire d'epoca o storica una macchina del 2006. Guidarne una non è molto diverso da condurre una vettura odierna. Non ci sono grandi "emozioni vintage". Ho avuto qualche anno fa una Porsche 996 Tiptronic che ho poi venduto al mio vicino di casa (il quale l'ha parcheggiata in garage e mai più mossa da due anni!!!) e sinceramente non mi trasmetteva chissà quali emozioni. Al netto della cura costruttiva, delle finiture, del confort che anche oggi sono difficilmente replicabili sia chiaro. Per me le auto storiche finiscono nel 1973, nel senso progettate prima di quella sciagurata crisi petrolifera, o poco dopo.

Appunto perchè sono un "uomo di strada" anche io fatico a scendere troppo nel dettaglio, e mi accontento della distinzione tra ventennali e trentennali, che fiscalmente sono agevolate ma in modo differente

La "fatica" (si fa per dire perchè alla fine è semplice tutto sommato da mantenere) che sto facendo con una Golf cabrio del 1991 per mantenerla in ordine, mi ha fatto capire che per ora non ho ne il tempo ne la giusta dedizione alla causa per considerarmi un potenziale collezionista di storiche

Concordo anche con il tuo giudizio sulle auto di interesse storico a cavallo tra secondo e terzo millennio, ma sono anche i motivi che me le fanno preferire; molto più semplici da gestire, e con una fiscalità ancora "umana", inoltre si trovano mezzi con cavalleria e prestazioni non eccessive (per evitare un bagno di sangue con il bollo) ma ampiamente sufficienti a restituire un ottimo piacere di guida e con costi di gestione, salvo rotture catastrofiche, sopportabili.
Ogni riferimento all'XK e assolutamente voluto che dal 2006 entrerà, spero, nel novero delle "storiche", e se non mi riserverà delle soprese inaspettate si dovrebbe mantenere con meno di 1000 €/anno (carburante e manutenzione straordinaria, che si spera sia ridotta al minimo, esclusi ovviamente)

Insomma le storiche non sono per tutti, e molti ci si avvicinano attratti dalla fiscalità agevolata, facendo un tremendo errore di valutazione
 
Ultima modifica:
Aggiungo solo una mia personale considerazione prendendomi i mea culpa, anche per la guida secondo me soprattutto se si è di generazioni più giovani bisogna fare un apprendistato per apprezzare vetture più anziane, personalmente per l'età che ho non ho mai neanche guidato vetture con i carburatori se non proprio i primi tempi della patente cosi quando mi sono ritrovato a tenere per qualche mese qualche anno fa una Mondial ( non era mia era di un amico di famiglia che necessitava di un ricovero) non abituato a vetture degli anni 80 tutta l'esperienza passata la sbronza di una guidare una Ferrari non è che mi ha coinvolto tantissimo, ma il problema era il mio che sono nato e cresciuto con vetture differenti, il tutto per dire che per un ragazzo del 2025 non è neanche detto che la guida di una vettura di 40/50 anni fa sia gratificante come può credere, per tornare a quanto dicevo anche su questo immagino che bisogna farci un lavoro di crescita automobilistica.

Se non approcci la guida di una vettura prestazionale degli anni 80 o più anziana (ma anche di molte degli anni 90), con la giusta mentalità e "spirito di sacrificio", rischi di restare veramente deluso; sia perchè guidarle con brio non è alla portata di tutti sia perchè i confort a cui siamo ormai abituati te li sogni
 
Se non approcci la guida di una vettura prestazionale degli anni 80 o più anziana (ma anche di molte degli anni 90), con la giusta mentalità e "spirito di sacrificio", rischi di restare veramente deluso; sia perchè guidarle con brio non è alla portata di tutti sia perchè i confort a cui siamo ormai abituati te li sogni

proprio questo volevo intendere
 
...e aggiungerei le prestazioni. Qualsiasi turbodiesel o ibrida moderna è in grado di surclassare in tutto relax quelle che negli anni '70 erano supercar....

Verissimo, ma le sensazioni a 100 Km/h sono totalmente diverse oggi con alcune auto (molte) a 130 Km/h in autostrada sembra di andare piano, con la Renault 21 (1721 cc benzina con la paurosa potenza di 90 CV), alla stessa velocità, mi sembrava di volare (o quasi)
 
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