keyone
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birillo21 ha scritto:Non è il genocidio che è inutile
é che dare la morte
è un'azione sbagliata
senza possibilità di ripristinare
ciò che si è ucciso.
Qualsiasi tipo di violenza
è un agire sbagliato senza possibilità
di tornare indietro per ripristinare
lo stato di grazia, di comunione.
precedente.
Non volevo dire che il genocidio è sbagliato in quanto inutile ,ma sottolineare il carattere aggiuntivo di gratuità della shoah ,oltre alla malvagità ,alla violenza, all'abuso di potere da parte di una dittatura di fanatici ,all'opportunismo e alla follia . Lo sterminio degli ebrei è infatti diventato alla fine un accanimento pazzo del carnefice sulle sue vittime. Infatti anche quando gli americani e i russi erano alle porte della Germania e la sconfitta ormai sicura ,gli aguzzini hanno continuato ad infierire sui prigionieri dei campi di sterminio ,come il folle continua ad accoltellare il corpo di un cadavere già morto sotto i suoi colpi.
Molte spiegazioni sono state date sulla shoah e quasi tutte giuste : gli ebrei sono stati perseguitati dai nazisti come capro espiatorio per catalizzare il malcontento delle masse alle prese con il primo dopoguerra e la crisi economica ,per allontanarle da qualsiasi idea di riscossa e di miglioramento delle loro condizioni. Oppure che il genocidio è stato studiato a tavolino dal Führer e i suoi complici per requisire ed impadronirsi delle ricchezze degli ebrei. Resta però il fatto che la caccia al "diverso" ,come nemico della dittatura ed elemento non condizionabile dal potere ,oltre agli ebrei ,gli zingari ,i comunisti , gli omosessuali, ha risvolti che vanno al di là della effettiva utilità di un'azione del genere ,sino ad intaccare la lucidità mentale di chi lo mette in atto , è comlpice o -appunto- lo accetta con passività ed indifferenza.