Una domanda ipotetica: secondo voi, un utilizzo minimo (diciamo tra i 2.000 e i 3.000 km/anno), paragonato a una situazione "normale" (cioè con chilometraggi maggiori), sposta la convenienza verso il nuovo o l'usato?
Da un lato mi verrebbe da pensare che un'auto nuova, senza le incognite dell'usato e con quei chilometraggi annuali, potrebbe garantire pochissima manutenzione straordinaria. E inoltre conserverebbe un valore maggiore anche a distanza di 10 anni o più.
D'altro canto, un'auto usata potrebbe essere cambiata più spesso, e la probabilità che abbia problemi meccanici gravi in un utilizzo di, supponiamo, 10.000km, sarebbe comunque abbastanza bassa. Inoltre, con poca differenza di chilometraggio tra acquisto e vendita, non dovrebbe deprezzarsi molto.
Voi che ne pensate?
dipende moltissimo dalla dimensione delle tasche, di questi tempi la macchina nuova per molti è un miraggio e purtroppo i prezzi dell'usato ne approfittano, c'è anche da dire che quando si fa pochissimi km anche il rischio di sinistri è bassissimo!!Ciao
io più che un discorso economico farei un discorso di sicurezza.
e non diesel2-3mila km l'anno sicuramente NON NUOVA e sicuramente NON IBRIDA.
tutto dipende da quanti spostamenti si fanno e kmaggio, ma tra spesa di acquisto, meccanico se vecchia, collaudi, bollo e assic. è tutto da vedere...Usare un taxi (fattibile solo se si abita in una città medio/grande) costerebbe di più
zagoguitarhero - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa