FurettoS
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Riscpower ha scritto:FurettoS ha scritto:Io continuo a dire che c'è tanto di italiano anche nelle tedesche e la differenza è proprio quello, non è nulla di strano lo si legge anche sui libri, il problema non è se alcuni componenti provengono da altre parti poichè comunque di qualità e migliori anche di quelli interni ma da dove esce l'auto chi ne detiene la paternità.
Le famose Bmw serie X fatte in America primo non tolgono produzione alla Germania, secondo sono costruite adottando una logica di prodotto tedesca e non americana. Producono in loco come se fosse in Germania.
Infatti nessuno si scandalizza se la serie X Bmw, ML Mercedes, ecc.ecc.
vengono prodotti negli USA.
Nessuno si scandalizza se il Cayenne viene prodotto a Lipsia e se la Cayman viene prodotta in finlandia negli stabilimenti Valmet (non porsche).
Lasciando perdere il rebadge, fatto per ovvi motivi e su cui se ne e' discusso a volonta'.
Invece si sta facendo una marea di ipotesi sulla Giulia, che sara' prodotta in USA, e che molti danno gia' per americana e non italiana (a livello di progettazione).
Sembra che nei forum ci siano migliaia di insider che sanno tutto di tutto ,fanno supposizioni e addirittura si lanciano in profezie e sono anche sicuri che se Alfa fosse di Vag, si riaprirebbe il centro stile, Arese, ecc.ecc.
I tedeschi non sono la fatina buona che risolve tutti i problemi.
Anche loro hanno bilanci da gestire e programmi da rispettare.
Fanno quello che piu' li conviene, non certo quello che vorrebbero gli appassionati.Non e' cosi scontato il risultato finale.
Anche loro sbagliano e la storia automotive piu' o meno recente, e' costellata di errori, anche di grossi gruppi teutonici.
Il problema di fondo, ma questa è un mia visione, nasce da un banale ragionamento che da semplice "spettatore" faccio; ovvero, a cosa sarà destinato il pianale della Giulia, poichè attualmente il peso è spostato in modo piuttosto pesante sulle produzioni Americane e sapendo che lo stesso pianale dovrà alimentare produzini Dodge e Chrysler, come diceva qualcuno "la domanda nasce spontanea", cosa prevarrà nella decisione dello sviluppo?
Che la nuova Giulia poi la "riportino" anche in Italia quello lo si auspica ma la realtà è che la direzionalità del processo è America -> Italia e non Italia -> America, che c'è una gran bella differenza e questo non mi fa piacere.
Altra piccola considerazione, sono ormai diversi anni che il Gruppo ha in pancia questo benedetto C-Evo che non ha mai utilizzato, ora in America il C-Evo sboccia riadattato per il mercato Americano con una bella sigla US in mezzo e la definizione Wide per dire che è allargato.
Ma sino ad oggi per quale motivo non lo hai considerato questo pianale in Italia/Europa mentre in America è diventato la costola portante delle produzioni future? Ma soprattutto perchè lo devi reimportare adesso in Italia con le caratteristiche Americane? La risposta ovviamente già la sò.
Per me si può dire anche che gli asini volano ma la reltà appare chiara, si sta lavorando in funzione dell'America e le auto americane non sono auto Italiane. L'America adotta un sistema, l'Europa ne adotta un altro.
I tedesci hanno tanti difetti ma dopo quello che hanno passato non si sognerebbero mai di indebolire la produzione interna a favore di quella esterna o addirittura intercontinentale. Se l'obbiettivo è rendere la Fiat Americana facendo però solo figurare che sta acquisendo Chrysler il ruolino di marcia va benessimo, se invece l'idea era che Fiat doveva fondersi con Chrysler per formare un grande gruppo per produrre e vendere in Europa e in America, beh quella è un'idea morta e sepolta perchè attualmente si decide per Chrysler e non per Fiat.