<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Piani di sviluppo Alfa Romeo | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Piani di sviluppo Alfa Romeo

La Giulietta Tp avrebbe delle freccie al proprio arco però ,in chiave di " premium" associato al marchio alfa Romeo
Per me lo avrebbe anche con TA e possibilità di TI e un comparto tecnico e telaistico di prim'ordine, al contrario dell'attuale Giulietta.
Allo stesso modo si dovrebbe seguire la linea tracciata da Giulia per l'abitacolo.
Le migliorie sarebbero tangibili e senza rinunciare allo spazio e al posizionamento "premium" che tanto piace.
 
Per me lo avrebbe anche con TA e possibilità di TI e un comparto tecnico e telaistico di prim'ordine, al contrario dell'attuale Giulietta.
Allo stesso modo si dovrebbe seguire la linea tracciata da Giulia per l'abitacolo.
Le migliorie sarebbero tangibili e senza rinunciare allo spazio e al posizionamento "premium" che tanto piace.


Bisogna studiarla bene però ...mi viene in mente la classe A ,davvero accattivante e sportiva ma indubbiamente piccola pur essendo lunga 430 cm ( una mokka per esempio e' 428 cm e pare una limousine ) ;)
 
Comunque a livello di vendite europa la serie 1 e la classe A sono lì vicine, penso che comunque la formula a tp anche nel segmento C abbia i suoi estimatori...
 
Mi pare che si facciano ragionamenti un po' troppo fantasiosi. Ho la Giulietta e ho un crossover, non potrei immaginare 2 auto più diverse. L'impostazione sportiveggiante della Giulietta (anche se c'è chi la usa come berlina da famiglia, ma sono affari suoi) è in linea con la tradizione Alfa. Se poi qualcuno vuol fare a tutti i costi anche i SUV e crossover li faccia pure (le mode però prima o poi passano), e sinceramente a me non piacciono nemmeno, la guida alta non mi dice niente, c'è chi dice di vedere meglio ma non è vero perchè non è alto solo il posto guida, è alto anche tutto il resto, e alla fine ciò che è vicino (specialmente in manovra) lo vedi peggio. Se l'Alfa farà una nuova Giulietta sarei parecchio interessato (quella di adesso all'inizio mi diceva poco, poi mi sono convinto guidandola), ma se sarà un crossover mi pare solo una forzatura commerciale, come se un produttore di vino pregiato si mettesse a fabbricare CocaCola.
Non sono fantasie, ma parole dell' Head di Alfa (Reid Bigland).

Io concordo con cio' che dici, perche' anch'io preferisco le berline, ma chi deve prendere queste decisioni deve valutare a 360°.
La sostituta della Giulietta, berlina o Crossover quasi sicuramente prendera' il posto della Panda a Pomigliano e penso che a livello industriale dovra' condividere il pianale Giorgio di Giulia e Stelvio.
Temo che questa scelta non sia ottimale (in ottica di volumi di vendita) per una berlina segmento C per ragioni di costi e di spaziosita'. La scelta del Crossover potrebbe permettere di alzare i listini e recuperare un po' di spazio nell'abitacolo. Penso che questa sia la linea di pensiero che sta prevalendo fra chi sta prendendo queste decisioni.

Resta da augurarsi che se le cose andassero per il meglio, magari potrebbe rimanere lo spazio per una Giulietta TP che potrebbe essere un prodotto di nicchia ma con un buon numero di estimatori.
 
Comunque a livello di vendite europa la serie 1 e la classe A sono lì vicine, penso che comunque la formula a tp anche nel segmento C abbia i suoi estimatori...
Vero, entrambe hanno venduto circa 140.000 pezzi in Europa nel 2016, ma la rivale A3 e' arrivata a ben 200.000.

Da considerare anche che la serie 1 ha alle spalle un mercato interno che vale molto di piu' di quello italiano. Comunque a breve, per questioni industriali, diventera' anche lei a traz. anteriore su piattaforma Mini come la X1.
....... a Monaco sembra che curiosamente abbiano lasciano strada libera ad una Giulietta TP o un C-Suv TP.
Per fine anno o inizio 2018 ne sapremo di piu' !!
 
Vero, entrambe hanno venduto circa 140.000 pezzi in Europa nel 2016, ma la rivale A3 e' arrivata a ben 200.000.

Da considerare anche che la serie 1 ha alle spalle un mercato interno che vale molto di piu' di quello italiano. Comunque a breve, per questioni industriali, diventera' anche lei a traz. anteriore su piattaforma Mini come la X1.
....... a Monaco sembra che curiosamente abbiano lasciano strada libera ad una Giulietta TP o un C-Suv TP.
Per fine anno o inizio 2018 ne sapremo di piu' !!
Nel caso della A3, vengono conteggiate la 3 porte, la 5 porte e la 3 volumi; a questo punto, alla classe A, bisognerebbe aggiungere la CLA (che non vende pochissimo) e alla serie 1 la serie 2 coupè (che, però, credo venda molto poco)
 
Non so se il discorso di Bigland sia condivisibile. Se l'obiettivo di medio termine resta vendere 400.000 Alfa Romeo non credo che lo si possa raggiungere "innalzando" al massimo la gamma (sconfinando tra l'altro su Maserati).

Oggi ovviamente quasi tutti gli alfisti hanno Giulietta e Mito, la Giulia ha un andamento vendite appena sufficiente e la Stelvio per ora ha un target da ricchi. Per me segmento B e C dovrebbero restare coperti per vendere 400.000 macchine.
Inoltre a mio parere una gamma Alfa senza coupé (4C a parte) e che guarda soprattutto ai Crossover e Suv per il futuro non è certo il massimo.

Staremo a vedere ma dopo le ottime 4C e Giulia mi sembra che ci sia un po' di incertezza e confusione sul futuro della casa. Imho.
 
Non so se il discorso di Bigland sia condivisibile. Se l'obiettivo di medio termine resta vendere 400.000 Alfa Romeo non credo che lo si possa raggiungere "innalzando" al massimo la gamma (sconfinando tra l'altro su Maserati).

Oggi ovviamente quasi tutti gli alfisti hanno Giulietta e Mito, la Giulia ha un andamento vendite appena sufficiente e la Stelvio per ora ha un target da ricchi. Per me segmento B e C dovrebbero restare coperti per vendere 400.000 macchine.
Inoltre a mio parere una gamma Alfa senza coupé (4C a parte) e che guarda soprattutto ai Crossover e Suv per il futuro non è certo il massimo.

Staremo a vedere ma dopo le ottime 4C e Giulia mi sembra che ci sia un po' di incertezza e confusione sul futuro della casa. Imho.

parole sante...
 
Ci sta che facendo un modello nuovo si erchi inizialmente di posizionarlo in alto, facendo pagare agli "early adopters", che vogliono il modello nuovo "costi quel che costi", il prezzo di una versione alto di gamma. Dopodiché ci si rivolge al resto del pubblico, convincendoli con una versione più accessibile che si fa trainare dall'immagine "premium" che il modello a quel punto dovrebbe aver acquisito. Come per la Jaguar X che uscì solo 4x4 e 6 cilindri 2.5 o 3.0, per poi diventare TA 2.2 e infine Diesel 2.0 4 cilindri. Se il "fan sfegatato del marchio" ti compra la versione base, poi non è che gliene vendi una seconda con margine più alto.
 
Io credo che la soluzione sta nel passato.
Mi spiego. Se si vogliono vendere centinaia di migliaia di auto e si vuol far tornare l'Alfa ad un certo livello (che magari meccanicamente no però a cavallo degli anni'90 e 2000 ci sono in parte riusciti con una signora offerta e relative ottime vendite) intanto bisogna creare una gamma più ampia possibile. L'Alfa è sempre stata forte nei segmenti C e D con qualche successo anche nell'E (164 e primi anni della 166). Il segmento B potrebbe essere interessante però per mantenerne un certo prestigio soprattutto a livello meccanica pare non sia conveniente e quindi sarei d'accordo con l'abbandonarlo.
Il segmento C, che per ovvie ragioni sarà il grosso, può anche andare bene la trazione anteriore purché accompagnata da motori, telaio e reparto sospensivo che permettano una dinamica di primo livello per quel settore. Alfasud, Alfa 33 e 147 sono tre esempi lampanti.
Il segmento D con la Giulia come posizionamento va bene così. Il punto è che essendo Alfa storicamente forte in Italia, è un errore fare una politica che punta molto all'alto con la situazione economica di oggi. Perché ad esempio in Francia c'è la 2.2 turbodiesel da 136 cavalli con listino da 30990 euro? E perché non offrire una versione d'accesso a benzina da 160 cavalli manuale attorno ai 35000 euro? Già queste due versioni amplierebbero le vendite.
Per quanto riguarda la Stelvio sono d'accordo, come per la Giulia, nel lanciarla con una versione esclusiva con un motore esclusivo ma poi... ci vogliono versioni umane e offrire assieme al 2.2 turbodiesel da 210 cavalli il 180 cavalli non sarebbe male.
Infine l'ammiraglia di segmento E ci sta. Ovviamente a trazione posteriore/integrale. Magari senza fare un barcone da più di 5 metri ma attestarsi attorno ai 4,80metri non di più in modo da non sovrapporsi con maserati e anzi mantenere quelle caratteristiche di "compattezza" e leggerezza sia stilistica che meccanica che la generazione 159 ci ha fatto dimenticare.
Proporrei inoltre una fascia di motori per ogni segmento.
Ad esempio sul segmento C un 1600 benzina 4 cilindri da vari step (ipotizzo 130/160/180 cavalli) e un 1800 turbodiesel sempre 4 cilindri (magari da 120/150/170 cavalli) e il 2000 di classe superiore, provenienza Giulia, come top di gamma (Quadrifoglio esclusa).
Nel segmento D va bene com'è magari mettendo come base, almeno sulla Giulia, il 1600 160 cavalli.
Per il segmento E dare un'entry level con uno step del 2000 turbobenzina, il 200 cavalli magari, e il 2200 td da 180 e per le versioni superiori lavorare su dei 6 cilindri benzina (magari quello che si usa sulla Quadrifoglio) e turbodiesel.
Ovviamente queste sono le auto di partenza su cui creare una gamma completa.
Segmento C -- berlina, suv
Segmento D -- berlina, suv, coupe, spider
Segmento E -- berlina, suv, coupe, spider

Magari tra una cosa e l'altra dare un'occhiata anche all'elettrico e idrogeno. :)

Se poi vogliono vendere tanto con pochi modelli, magari principalmente suv, facendo il ragionamento che tanto in america e stati uniti la popolazione è ampia secondo il mio punto di vista sbagliano.
 
Avete spesso nominato la MiTo..in effetti,ormai è vecchiotta e andrebbe rivista..credo che le rivali di segmento stiano al confronto facendo passi da gigante ..in un mercato tendenzialmente povero come il nostro avrebbe il suo bel peso un utilitaria diciamo di qualità o che cmq richiami una forte tradizione del marchio
 
Io credo che la soluzione sta nel passato.
Mi spiego. Se si vogliono vendere centinaia di migliaia di auto e si vuol far tornare l'Alfa ad un certo livello (che magari meccanicamente no però a cavallo degli anni'90 e 2000 ci sono in parte riusciti con una signora offerta e relative ottime vendite) intanto bisogna creare una gamma più ampia possibile. L'Alfa è sempre stata forte nei segmenti C e D con qualche successo anche nell'E (164 e primi anni della 166). Il segmento B potrebbe essere interessante però per mantenerne un certo prestigio soprattutto a livello meccanica pare non sia conveniente e quindi sarei d'accordo con l'abbandonarlo.
Il segmento C, che per ovvie ragioni sarà il grosso, può anche andare bene la trazione anteriore purché accompagnata da motori, telaio e reparto sospensivo che permettano una dinamica di primo livello per quel settore. Alfasud, Alfa 33 e 147 sono tre esempi lampanti.
Il segmento D con la Giulia come posizionamento va bene così. Il punto è che essendo Alfa storicamente forte in Italia, è un errore fare una politica che punta molto all'alto con la situazione economica di oggi. Perché ad esempio in Francia c'è la 2.2 turbodiesel da 136 cavalli con listino da 30990 euro? E perché non offrire una versione d'accesso a benzina da 160 cavalli manuale attorno ai 35000 euro? Già queste due versioni amplierebbero le vendite.
Per quanto riguarda la Stelvio sono d'accordo, come per la Giulia, nel lanciarla con una versione esclusiva con un motore esclusivo ma poi... ci vogliono versioni umane e offrire assieme al 2.2 turbodiesel da 210 cavalli il 180 cavalli non sarebbe male.
Infine l'ammiraglia di segmento E ci sta. Ovviamente a trazione posteriore/integrale. Magari senza fare un barcone da più di 5 metri ma attestarsi attorno ai 4,80metri non di più in modo da non sovrapporsi con maserati e anzi mantenere quelle caratteristiche di "compattezza" e leggerezza sia stilistica che meccanica che la generazione 159 ci ha fatto dimenticare.
Proporrei inoltre una fascia di motori per ogni segmento.
Ad esempio sul segmento C un 1600 benzina 4 cilindri da vari step (ipotizzo 130/160/180 cavalli) e un 1800 turbodiesel sempre 4 cilindri (magari da 120/150/170 cavalli) e il 2000 di classe superiore, provenienza Giulia, come top di gamma (Quadrifoglio esclusa).
Nel segmento D va bene com'è magari mettendo come base, almeno sulla Giulia, il 1600 160 cavalli.
Per il segmento E dare un'entry level con uno step del 2000 turbobenzina, il 200 cavalli magari, e il 2200 td da 180 e per le versioni superiori lavorare su dei 6 cilindri benzina (magari quello che si usa sulla Quadrifoglio) e turbodiesel.
Ovviamente queste sono le auto di partenza su cui creare una gamma completa.
Segmento C -- berlina, suv
Segmento D -- berlina, suv, coupe, spider
Segmento E -- berlina, suv, coupe, spider

Magari tra una cosa e l'altra dare un'occhiata anche all'elettrico e idrogeno. :)

Se poi vogliono vendere tanto con pochi modelli, magari principalmente suv, facendo il ragionamento che tanto in america e stati uniti la popolazione è ampia secondo il mio punto di vista sbagliano.

Sottoscrivo.
 
Io credo che la soluzione sta nel passato.
Mi spiego. Se si vogliono vendere centinaia di migliaia di auto e si vuol far tornare l'Alfa ad un certo livello (che magari meccanicamente no però a cavallo degli anni'90 e 2000 ci sono in parte riusciti con una signora offerta e relative ottime vendite) intanto bisogna creare una gamma più ampia possibile. L'Alfa è sempre stata forte nei segmenti C e D con qualche successo anche nell'E (164 e primi anni della 166). Il segmento B potrebbe essere interessante però per mantenerne un certo prestigio soprattutto a livello meccanica pare non sia conveniente e quindi sarei d'accordo con l'abbandonarlo.
Il segmento C, che per ovvie ragioni sarà il grosso, può anche andare bene la trazione anteriore purché accompagnata da motori, telaio e reparto sospensivo che permettano una dinamica di primo livello per quel settore. Alfasud, Alfa 33 e 147 sono tre esempi lampanti.
Il segmento D con la Giulia come posizionamento va bene così. Il punto è che essendo Alfa storicamente forte in Italia, è un errore fare una politica che punta molto all'alto con la situazione economica di oggi. Perché ad esempio in Francia c'è la 2.2 turbodiesel da 136 cavalli con listino da 30990 euro? E perché non offrire una versione d'accesso a benzina da 160 cavalli manuale attorno ai 35000 euro? Già queste due versioni amplierebbero le vendite.
Per quanto riguarda la Stelvio sono d'accordo, come per la Giulia, nel lanciarla con una versione esclusiva con un motore esclusivo ma poi... ci vogliono versioni umane e offrire assieme al 2.2 turbodiesel da 210 cavalli il 180 cavalli non sarebbe male.
Infine l'ammiraglia di segmento E ci sta. Ovviamente a trazione posteriore/integrale. Magari senza fare un barcone da più di 5 metri ma attestarsi attorno ai 4,80metri non di più in modo da non sovrapporsi con maserati e anzi mantenere quelle caratteristiche di "compattezza" e leggerezza sia stilistica che meccanica che la generazione 159 ci ha fatto dimenticare.
Proporrei inoltre una fascia di motori per ogni segmento.
Ad esempio sul segmento C un 1600 benzina 4 cilindri da vari step (ipotizzo 130/160/180 cavalli) e un 1800 turbodiesel sempre 4 cilindri (magari da 120/150/170 cavalli) e il 2000 di classe superiore, provenienza Giulia, come top di gamma (Quadrifoglio esclusa).
Nel segmento D va bene com'è magari mettendo come base, almeno sulla Giulia, il 1600 160 cavalli.
Per il segmento E dare un'entry level con uno step del 2000 turbobenzina, il 200 cavalli magari, e il 2200 td da 180 e per le versioni superiori lavorare su dei 6 cilindri benzina (magari quello che si usa sulla Quadrifoglio) e turbodiesel.
Ovviamente queste sono le auto di partenza su cui creare una gamma completa.
Segmento C -- berlina, suv
Segmento D -- berlina, suv, coupe, spider
Segmento E -- berlina, suv, coupe, spider

Magari tra una cosa e l'altra dare un'occhiata anche all'elettrico e idrogeno. :)

Se poi vogliono vendere tanto con pochi modelli, magari principalmente suv, facendo il ragionamento che tanto in america e stati uniti la popolazione è ampia secondo il mio punto di vista sbagliano.

D'accordo con te anche x quanto riguarda l'ampliamento della gamma giulia - stelvio e anche per le motorizzazioni "entry level".
Sono d'accordo nel non trascurare l'ibrido o le future alimentazioni alternative sempre confrontandosi con quanto offre la concorrenza.

Le uniche cose che valuterei rispetto a quanto scritto da te sono appunto la segmento C se farla Tp, cosa che la renderebbe unica al mondo visto che la serie 1 cambierà (poi il pianale Tp accorciato si potrebbe usare anche per creare una coupe ed una spider) e sul fatto di creare cuope e spider sul segmento E: meglio forse investire nella giulia sw o nelle motorizzazioni alternative/elettronica di bordo
 
aggiungo: manca un diesel più potente. 210cv sono pochi, specie per certi mercati e per auto come la Stelvio. Ne serve una versione da 250cv.
 
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