<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum | Page 148 | Il Forum di Quattroruote

Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

Con attese di mesi e casi di persone costretti a vendere l'auto perché non gliela rendono più .. colpa dei camionisti ucraini che fanno la guerra, di un virus di 5 anni fa, degli Huthi e avanti un altro dopo l'altro anche se la macchina la fanno a "Cassino".
vai in qualunque aeroporto tedesco , e vedi che stanno ancora pagando il "corto" di personale dell'epoca covid (licenziando le persone quando nessuno volava più).
Sul tema dei camionisti, so che ti sembra ridicolo, ma il bacino di assunzione delle grandi aziende di logistica dei trasporti è l'Europa dell'est, e uno dei paesi da cui arrivavano più autisti era proprio l'Ucraina. Facilmente sostituibili da autisti dei paesi occidentali ,giusto? C'è la fila di italiani\francesi e tedeschi (giusto come esempi) che non vedono l'ora di diventare autisti.
 
Anche per noi, o perlomeno anche per me. Mi vuoi togliere le auto? Benissimo, allora esco di casa e col cellulare in 5 minuti mi arriva una macchina di Uber-Pop che con 3,99 euro mi porta al lavoro a 50 km.

Oppure mi portano a casa (gratis) una trave in legno, una sparachiodi e un cesto di vimini perché sto attrezzando il garage.

O ancora mandano a casa di mia suocera un funzionario di partito per compilarle gratis la dichiarazione dei redditi.

Fermo restando che in garage posso avere, perché devo poterlo avere, il mio Li Auto L9 (caricato a 0,07 €/kW) col gancio traino per portare il motoscafo al lago.

si ma devi tirare su un sistema economico e sociale diverso dal nostro, e attenzione che negli USA la mobilità è sacra ma poi si rinuncia a tanto altro, perchè si distingue bene le necessità dal 'lusso', e per lusso li è anche andare in un ristorante o fare una vacanza, cose che da noi sono ad appannaggio della maggioranza
 
In passato 10 anni per alcune case volevano dire lanciare qualche modello nuovo comunque imparentati con quelli vecchi e fare dei restyling.
Ora soprattutto quelle che sono indietro sulle elettriche dovrebbero recuperare il gap nello stesso tempo.
Dal lato infrastrutture poi io ho già citato l'esempio di un ascensore che ha richiesto tipo 3 anni di tempo tra realizzazione e messa in funzione,e non si trattava di un ascensore per un grattacielo ma di un accesso facilitato ai binari della stazione quindi scendeva di un solo piano.
Magari in altre zone i cambiamenti viaggiano più rapidi,qui mi pare che andiamo a rilento.
 
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Giusto un appunto, visto che la deriva della discussione punta spesso verso l'opposizione regole/mercato.
Guardate che l'autoregolazione del mercato spesso non è sana, anzi porta a storture come quella che abbiamo visto per Stellantis ed altre case, con gestione esplicitamente finanziaria e non gestoria.
Per avere un mercato sano bisogna avere delle regole che devono essere fatte rispettare e vanno ovviamente rimodulate secondo i tempi. Niente di sovietico ovviamente, ma chiunque abbia conoscenza di storia e teorie economiche che is sono succedute ha il discrimine per capirne la necessità.
Senza regole il mercato non è libertario, ma monopolistico.
Le regole servono sia per garantire una corretta libera concorrenza sia per salvaguardare cittadini e diritti fondamentali (e anche la mobilità lo è oggi come oggi).
Detto questo, è sacrosanto valutare la correttezza e l'utilità delle regole così come il comportamento delle aziende.
 
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Giusto un appunto, visto che la deriva della discussione punta spesso verso l'opposizione regole/mercato.
Guardate che l'autoregolazione del mercato spesso non è sana, anzi porta a storture come quella che abbiamo visto per Stellantis ed altre case, con gestione esplicitamente finanziaria e non gestoria.
Per avere un mercato sano bisogna avere delle regole che devono essere fatte rispettare e vanno ovviamente rimodulate secondo i tempi. Niente di sovietico ovviamente, ma chiunque abbia conoscenza di storia e teorie economiche che is sono succedute ha il discrimine per capirne la necessità.
Senza regole il mercato non è libertario, ma monopolistico.
Le regole servono sia per garantire una corretta libera concorrenza sia per salvaguardare cittadini e diritti fondamentali (e anche la mobilità lo è oggi come oggi).
Detto questo, è sacrosanto valutare la correttezza e l'utilità delle regole così come il comportamento delle aziende.

era proprio quello che volevo intendere io, togliamo il green deal e chi lo dice che le case anche abbandonando le EV non continuino su di un modello di produzione che punta ad avere margini quindi premiando le vetture di segmenti superiori? Poi che facciamo ?
 
era proprio quello che volevo intendere io, togliamo il green deal e chi lo dice che le case anche abbandonando le EV non continuino su di un modello di produzione che punta ad avere margini quindi premiando le vetture di segmenti superiori? Poi che facciamo ?
"Ci s'attacca ai Lilli dí lallo" avrebbe cantato Marasco.
 
Ad oggi io penso che la transizione sia una delle ragioni,o delle scuse,dietro la scelta delle case di puntare su margini superiori a scapito del numero di vetture vendute.
Ovviamente se venisse meno quella non sta scritto da nessuna parte che ci sarebbe un'inversione di tendenza.
Magari ormai il danno è fatto.
 
Ad oggi io penso che la transizione sia una delle ragioni,o delle scuse,dietro la scelta delle case di puntare su margini superiori a scapito del numero di vetture vendute.
Ovviamente se venisse meno quella non sta scritto da nessuna parte che ci sarebbe un'inversione di tendenza.
Magari ormai il danno è fatto.
Ne scrivevano ieri sulla stampa e ne parlavano stamane alla radio (persone diverse, economisti e analisti di mercato).
Spiegavano che, il calo delle vendite di automobili nuove, non è dovuto alla transizione ma ha radici ben più vecchie.
E' un sistema che non era e non è più sostenibile economicamente, prima che ecologicamente.
E aggiungevano una considerazione assai più importante, ovvero che il plauso al nuovo presidente degli states, che cancella il "green deal", è la cosa più stupida che si possa fare.
Noi europei siano già fin troppo arretrati sullo sviluppo del sistema "elettrico".
Il rimandare a domani la transizione, comporterà ancora maggior dipendenza dai paesi esteri, ed in particolar modo dalla Cina.
Insomma, una bella scelta tafazziana.
 
Certamente non si può fare finta di non ricordare che il nostro mercato dell'auto è da decenni che ha bisogno di incentivi e alterna momenti di stagnazione sempre più prolungati.
Solo che abbandonare un sistema che faceva acqua per adottarne uno che potrebbe portare all'affondamento dell'industria automobilistica non sembra un passo avanti.
 
Anche questo è un risultato che transizione porterà con sé.

Quanto voluto espressamente (o di rimando) non posso dirlo con certezza, ma bisognerà fare i conti anche con questo e, come sempre, la riduzione e la compressione del bisogno sarà totalmente sulle spalle delle fasce meno abbienti.

Come abbiamo detto in tanti, così come l'auto elettrica non è/può essere per tutti, è abbastanza evidente che questa transizione verso l'auto elettrica non sia "equa per tutti", perché qualcuno DOVRÀ (pur non volendolo fare) rinunciare all'auto.

La speranza, da osservatore, cittadino (ma anche appassionato "dell'oggetto automobile"), è che le alternative vengano realmente sviluppate e fatte crescere (lavoro agile/remoto per chi può, potenziamento vero del TPL, sharing e noleggi accessibili, ecc.).

Vedremo cosa succede in questo decennio che ci porterà al 2035.
Una situazione iniqua e vessatoria, non ti pare? Dubito che i cittadini della cosiddetta "Unione" accetteranno supinamente tutto ciò.
 
Contentissimo di ricadere fra gli stupidi pragmatici, piuttosto che fra gli intelligentoni che pontificano da Davos.

quello che amichevolmente ti chiedo perchè sei uno dei sostenitori di una cancellazione, ma il futuro quindi come dovrà essere tracciato? CAncelliamo e questo basta? se è cosi sono il primo ad essere felice
 
Ne scrivevano ieri sulla stampa e ne parlavano stamane alla radio (persone diverse, economisti e analisti di mercato).
Spiegavano che, il calo delle vendite di automobili nuove, non è dovuto alla transizione ma ha radici ben più vecchie.
E' un sistema che non era e non è più sostenibile economicamente, prima che ecologicamente.
E aggiungevano una considerazione assai più importante, ovvero che il plauso al nuovo presidente degli states, che cancella il "green deal", è la cosa più stupida che si possa fare.
Noi europei siano già fin troppo arretrati sullo sviluppo del sistema "elettrico".
Il rimandare a domani la transizione, comporterà ancora maggior dipendenza dai paesi esteri, ed in particolar modo dalla Cina.
Insomma, una bella scelta tafazziana.
Certo non potrà mai crescere all'infinito, del resto se la popolazione non aumenta, è un mercato maturo e saturo, che tende alla stabilità. Del resto l'auto è il bene tecnologico di valore che c'è da più tempo.

Di sicuro l'amento esagerato dei prezzi, ben oltre il tasso di inflazione, esacerbato da guerre, covid, norme su sicurezza e antinquinamento ma anche e soprattutto per le norme di crediti/multe, in abbinata a corsa ad investimenti all'elettrico non recuperati, non ha aiutato il mercato, per lo meno a non rischiare di diminuire.
 
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