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Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

Oddio, non dovrei mai usare l'auto!

Mi gratto ma girando Milano tutti i giorni e tutte le sere non faccio "toccate" da eoni, in ogni caso di quello mi preoccupo meno che niente, quanto al costo kmetrico inserisco solo ed esclusivamente il carburante, il resto (anche non fosse tutto pagato in quanto aziendale) lo si pagherebbe ugualmente e non sono 15 km a incidere su gomme e freni.

Dai, stai sostenendo una cosa non vera, ossia che avrei speso di più, perseverare è diabolico! :D

Sotto Natale poi...
Vado a confessarmi...
 
a quel che sento più probabile un furto di portafoglio nella metro di milano...
In tanti anni e tante volte non mi è mai successo, un incidente invece sì, anche se in parcheggio, con la moto, specchietto andato. Avrò guidato una decina di volte attraverso il capoluogo meneghino, pessime esperienze. Se posso evito volentieri.
 
Non ho parlato di sicurezza, comodità etc....ho detto che il mezzo pubblico è una modalità di trasporto sostenibile.
Se devi fornire un servizio, specialmente se pubblico, e vuoi che questo venga usato devi soddisfare in modo soddisfacente tutti gli aspetti che lo caratterizzano, e onestamente sapere che il mezzo pubblico sia sostenibile ma per il resto è scadente scusa ma non frega niente a nessuno e le centinaia di migliaia di auto private che entrano a Milano ogni giorno lo testimoniano. La prima linea la M1 (linea rossa) fu inaugurata nel 1964. La seconda la M2 (linea verde) nel 1969. La terza la M3 (linea gialla) nel 1990. La quarta la M5 (linea lilla) nel 2013. La quinta la M4 (linea blu) nel 2022. Come è possibile metterci 58 anni per estendere 5 linee metropolitane di cui una sola prevede uno straccio di estensione fuori dalla periferia. Per confronto la rete della metropolitana parigina della RATP comprende 16 linee. Il treno RER (rete express regionale), con le linee (RATP e SNCF) collega Parigi alla regione circostante.

livello operativo, non lo è perchè al netto dell'autonomia teorica e della disponibilità delle colonnine, così come avviene per i nostri smartphone (la tecnologia di base è la medesima), i 500km di autonomia (giusto per dare un esempio) garantiti o dichiarati quando si compra l'auto nuova, dopo qualche tempo a furia di caricare e scaricare, ricariche parziali, ricariche veloci, sbalzi termici, umidità, tendono a diminuire. E quindi chi comprerà un'auto elettrica usata? Quale sarà il suo valore futuro? E quanto potrebbe costare mettere un pacco batterie nuovo? (al momento il pacco batterie rappresenta il 40% del valore dell'auto). Le auto benzina e diesel spesso all'aumentare dei km percorsi migliorano anche le loro prestazioni.
Innanzi tutto una batteria è garantita per 8 anni o 160 mila km mentre da test reali su strada con in un mix di cariche lente e veloci le batterie hanno perso una percentuale dal 3 al 6% dopo 100 mila km per rimanere più o meno stabili fino ai 200 mila.
Considerando che gli automobilisti italiani al contrario di quello che si creda hanno la media km/anno più bassa tra Germania, Francia, Spagna e Regno Unito con 10.700 km anno, mediamente in 8 anni arriverebbero sui 80-100 mila km e sotto i 200 mila km durante tutta la vita dell’auto.
Precisato questo l’auto elettrica introdurrà nuovi parametri di valore, ovvero sarà la % di batteria persa il maggior fattore per determinarne la svalutazione. Ma la % di batteria persa determina il modo in cui il proprietario ha tenuto l’auto e seguito le regole per un buon mantenimento.
Ora invece può capitare che un’auto a dispetto di una perfetta carrozzeria potrebbe celare un motore trattato male e/o con problemi e/o difetti. Oltre al fatto che un motore termico all’aumentare dei km percorsi il rischio di rotture o problemi aumenta esponenzialmente, a meno che non si esegua una manutenzione scrupolosa e precisa che però ha i suoi costi, che una elettrica non ha. Inoltre le batterie sono modulari ovvero sono composte da gruppi di celle che possono essere sostituite separatamente in caso di problemi diminuendo i costi di intervento.

A livello sociopolitico non lo è. Oggi la catena del valore è completamente in mano ai cinesi.
Questo vale per tutte le motorizzazioni. Considerando il 4% di auto elettriche vendute in Italia dove solo Tesla ha grand parte della quota, dalle mie parti non ho mai visto tante Dr e MG termiche di tutte le taglie e misure come in quest’ultimo anno. Quindi ora, oggi, è inutile preoccuparsi di quello che potrebbero fare al mercato le elettriche cinesi quando il “pericolo” è già presente e sta già combinando danni sul termico. Che tra l’altro, notizia di questi giorni, pure le vendite di elettriche cinesi in Europa sono in flessione.

A livello logistico non lo è: le batterie sono prodotti ad alto carico di incendio.
L’Europa importa dalla Cina il 95% delle batterie di qualsiasi forma, grandezza e utilizzo, ma non vedo che qualcuno per ora se ne sia fatti di problemi, quindi che siano auto complete o solo batterie per auto costruite in Europa negli ultimi 2 anni la chimica delle batterie da trazione per auto è notevolmente evoluta e spesso è stata imputata ingiustamente di aver causato incendi mai comprovati, vedi la nave cargo Fremantle Highway.
Inoltre sempre i cinesi stanno dimostrando con le loro navi cargo, esempio quelle di proprietà Byd, di trasportare migliaia di auto e di non aver avuto fino ad ora nessunissimo problema, come non lo ha avuto Tesla prima della costruzione della fabbrica di Berlino.

Non è sostenibile a livello sociale: si stima che se il paradigma dell'elettico dovesse diventare dominante, nella sola Europa di perderebbero 300.000 posti di lavoro. Ora è vero la questione ambientale è un'opportunità, si svilupperanno nuove professionalità, ma il cambiamento è troppo repentino affinchè non si siano degli scossoni. Sarà una mattanza sociale. I casi di VW e Stellantis di queste settimane sono li a dimostrarlo. E non ci dimentichiamo che i motori diesel e benzina europei sono i più efficienti e affidabili al mondo.
Cambiamento repentino? A parte che sono un paio di anni che l’orientamento dell’Europa verso questa tecnologia è esplicito ma la crisi Vw e Stellantis è dovuta solo in parte alle auto elettriche che se venivano comprate e non “respinte” da chi ne ha i requisiti raggiungendo una quota di media europea del 25-30% il problema non sussisteva. Inoltre mancano ancora 10 anni per la conversione ed in più c’è l’incognita carburanti alternativi che stanno prendendo considerazione come i bio carburanti, gli e-fuel e non darei del tutto per morto l’idrogeno.

Non è sostenibile a livello economico. L'auto elettrica costa. Costa parecchio. E questo farà si, che l'auto potrebbe diventare sempre di più un bene di lusso, per pochi. Oltrettutto considerando che come scritto al punto 1, il valore futuro dell'usato è una grande incognita.
Tutte le auto costano, non solo quelle elettriche e come ho scritto più volte oggi un’auto termica e una elettrica di segmento C-D di pari equipaggiamento non c’è che qualche migliaio di euro di diffeferenza e a volte ,segmento D, costano pure meno. Valore futuro? Ripeto non sarei così drastico.

Non lo è a livello ambientale: il processo di estrazione del litio ha impatti enormi sugli ecosistemi. Richiede tantissima acqua. Poi c'è il problema delle fonti con cui si produce l'elettricità spesso inquinano. E anche volendo utilizzare energia verde (che poi verde non è ma questo è un altro discorso), questa non sarebbe mai è poi mai sufficiente a coprire il fabbisogno.
Se pensiamo che l’uomo buca il pianeta da oltre 100 anni con devastazioni inimmaginabili, ha costruito raffinerie da miliardi di dollari che inquinano i luoghi limitrofi, macchinari dal costo di milioni di dollari per l’estrazione, e le petroliere che ogni 3 x 2 affondano o disperdono in mare una valangata di tonnellate di greggio. Senza considerare poi sempre che vada tutto bene l’inquinamento delle navi e dei camion per trasportare il carburante nei distributori. Ed infine forse nessuno si è mai posto il problema che i distributori di carburante non erogano i combustibili a caduta ma utilizzano l’energia elettrica. Una stazione di rifornimento consuma in media in un anno 68 mila kwh, un’area di servizio 120 mila kwh mentre un’area di rifornimento autostradale 245 mila kwh.

Passiamo all'infrastruttura: per avere una rete di distribuzione capillare delle colonnine, con una capacità adeguata (al momento la rete è chiaramente sottodimensionata, pensa ai black out estivi, quando tutti coloro i quali hanno un condizionatore lo accendono) si dovrebbero sventare intere città con impatti sulla qualità dell'aria incredibili.
Come in tutte le tecnologie il fabbisogno cresce al crescere della richiesta e al crescere della richiesta il potenziamento dell’offerta. 60 anni fa di elettrico c’era ben poco mentre oggi quasi tutto, a parte qualche problema di percorso non siamo mai rimasti nelle beghe per mancanza di elettricità. Ci adegueremo anche questa volta.

E poi ancora nessuno sa come le celle di litio si possano smaltire una volta giunte a fine vita. Ci sono degli studi che parlano di riuso, di riciclo, o di rimanufacturing. Ma di industrializzato ancora c'è ben poco.
E’ vero che in Europa siamo leggermente in ritardo rispetto agli Usa ma ad esempio Stellantis e Toyota manderanno alla Redwood le loro batterie per ricevere in cambio le materie prime per costruirne di nuove mentre in Europa sono già in attività con volumi leggermente più bassi il centro di recupero di Mercedes, quello della Bosch e quello dalla Basf in collaborazione con la svedese Stena recyclin. Ma anche qui, se c’è “poco” da riciclare ci saranno anche pochi attori che lo faranno, ma è il business del futuro meglio non rimanere anche qui indietro.
 
Ultima modifica:
Non mi trovo molto d'accordo sull'equazione chi tratta bene le propria auto avrà minor decadimento.
Già sulle auto termiche secondo me la manutenzione è importante ma non mette totalmente al sicuro dal rischio di avere problemi.
In certi casi poi quello che si spende in manutenzione straordinaria non compensa la differenza di valore residuo rispetto a un esemplare a cui è stata fatta solo la manutenzione ordinaria.
Ci sono tanti componenti che semplicemente non rientrano nella manutenzione ma che si cambiano quando si rompono e sui quali il proprietario dell'auto non ha alcun modo per prolungarne la vita utile.
Se ti capita l'esemplare o il componente difettoso,e i richiami non sempre vengono fatti dalle case,puoi tenere bene l'auto quanto vuoi ma avrai il guasto che l'esemplare trattato male appartenente a un lotto diverso,magari successivo, non avrà.
Io ho visto vetture tenute malissimo che dopo 200000 km andavano ancora,magari non valevano tanto ma non avevano problemi,e altre trattate molto meglio che 50000 km prima sono finite allo sfascio perché avevano iniziato a dare rogne continue.
Poi c'è sempre chi si erge a prova vivente del fatto che con la manutenzione giusta ogni auto può fare 500000 km senza problemi ma sono esempi che lasciano il tempo che trovano,il fattore c almeno fino a qualche anno fa era determinante.
Su un'elettrica poi il proprietario cosa può fare per prevenire o attenuare il decadimento del pacco batterie?
Si diceva in passato stare nel range 20-80% e preferire ricariche lente.
Ma se uno non può farlo?
Ricarica lenta significa poter ricaricare a casa,chi non può deve per forza affidarsi alle colonnine.
E anche lì non è vero secondo me che si può scegliere più di tanto.
Io avevo provato a simulare un viaggio medio lungo e si c'erano 7 o 8 punti di ricarica lungo il tragitto ma in realtà un'elettrica media per fare una sola sosta era costretta a ricaricare a metà strada,se si fermava troppo presto non ce la faceva.
E ricaricare solo fino all'80% è più facile per chi compra una tesla con 400 e rotti km di autonomia reale,chi si deve accontentare di un'elettrica con meno autonomia è plausibile che sarà costretto a ricaricare fino al 100% in certi casi.
L'unico modo per mettersi al sicuro dal rischio di ritrovarsi con una vettura che ha un decadimento superiore alla media,e di conseguenza un valore residuo minore,secondo me è fare in modo che sostituire il pacco batterie di un'auto non sia un'operazione troppo costosa e quindi che non pregiudichi troppo la rivendibilità di un'auto vecchiotta.
Se invece le elettriche usate con decadimento importante verranno considerate poco più che dei soprammobili senza valore,aggiungiamoci anche che le auto elettriche sono in rapida evoluzione quindi imho anche senza decadimento tante elettriche obsolete usate non hanno mercato,sarà ancora peggio perché probabilmente finiranno rottamate o chi ha avuto la sfiga di comprarne una si ritroverà un mezzo magari tenuto benissimo ma con un valore residuo basso e pochissimo appeal sul mercato dell'usato.
Sarebbe una beffa.
 
Per quanto riguarda il trasporto pubblico posso riportare la mia esperienza a Napoli, io abito in provincia e mi capita di dover andare a Napoli diverse volte a settimana: il mese scorso sono stato chiamato dall'ospedale per una visita quindi dovevo raggiungere la zona ospedaliera che non si trova a Napoli centro. Dovevo stare lì per le 10/10.30, ho deciso di andarci in treno+metro. 20 minuti per raggiungere Napoli + 20 minuti di metro + venti minuti a piedi dalla metro all'ospedale ( passa un bus all'uscita della metro ma non l'ho visto sinceramente). Un'ora per arrivarci e un'altra per tornare ma dovendo restare a Napoli tutta la giornata non era un problema. Il 18 dicembre avevo l'esame diagnostico ma ho deciso di andarci in auto, la settimana prima di Natale, alle ore 9.30 dovevo stare lì.
Con i mezzi pubblici avrei dovuto prendere il treno alle 7.30 o al massimo alle 8 sperando in Zero ritardi o cancellazioni. Sono partito alle 8.15 e arrivato alle 8.50, considerando il periodo nemmeno tanto male mi è andata. A quell'ora in treno e metro c'era sicuramente il pienone come sempre, avrei perso tantissimo tempo già solo per prenderla la metro e soprattutto molto spesso capita che non funzioni perché c'è qualche guasto e ciò avviene stranamente sempre all'ora di punta. Non tutti amano utilizzare il trasporto pubblico, perché magari non amano stare in spazi stretti con altri, perché molto spesso i mezzi sono fatiscenti e quando non lo sono sono le persone che veramente emanano un cattivo odore... capisco chi odia il trasporto pubblico ma in certe situazioni può essere comodo
 
Ho appena visto in vendita una Mazda mx 30 con 23000 km a 12400 euro,però con formula Mazda used altrimenti 1000 euro in più.
Il presso è interessante.
Non mi hanno mai attirato molto le Mazda,nonostante due di esse siano le mie vetture preferite da guidare davanti a uno schermo.
Colore bianco che non mi fa impazzire,non capisco come mai non hanno abbandonato totalmente la soluzione delle mezze porte posteriori.
Le aveva la rx8 e la BMW i3 ma a me sembra che portino solo scomodità.
La batteria se ho capito bene è da 35 kWh,un po' pochi quindi immagino che l'autonomia non sia eccezionale.
Però anche solo con un contatore da 4,5 kWh potendone dedicare 3 solo all'auto in una nottata più o meno la ricarichi completamente.
 
Al posto della fusion potrebbe andare.
Non riesco a immaginare però che chiunque debba caricare passeggeri scelga una vettura con quella soluzione per le portiere posteriori.
 
facciamo quarta o quinta....
Su questo sono più o meno d'accordo con zinzan però, me come "seconda auto" da piccolo cabotaggio ci può assolutamente stare a patto di avere una prima auto "all-purposes" che non ponga alcun limite o vincolo.

Per esempio, per come utilizzo la C3 (ambito prettamente cittadino o qualche puntatina fuori provincia ma cmq vicino) mi potrebbe andar bene anche la MX-30 di cui sopra.

Il prezzo tra l'altro è davvero "da saldo", il fatto che abbia un'autonomia "ridicola" rispetto al costo di listino che aveva porta a queste aberrazioni nei prezzi di vendita per un'auto nuova di zecca (che avrà ancora garanzia su batteria e magari nemmeno solo quella!), se penso che a poco meno di quella cifra ho venduto un'auto a gasolio, vecchia di 8 anni e con 100k km sul groppone che da nuova costava enormemente meno di questa MX-30 beh, la dice molto lunga...

Rimarrebbero (PER ME) due problemi anche con la MX-30 a prezzo da saldo:

- con 4,4 metri (è grande quasi come la 3008!!!) non mi entrerebbe nel garage ma soprattutto si torna alla distonia auto con batteria per uso da città ma con dimensioni totalmente inadeguate alla città stessa
- avrei sempre il problema di non riuscire a caricarla a casa

Mazda con quest'auto credo abbia sbagliato un po' tutto... Troppo grande in relazione alla batteria montata o, se la si guarda al contrario, troppo piccola e sacrificata la batteria per la tipologia di auto su cui si è scelto di installarla (almeno 50/55 kWh sarebbero stati necessari, a mio avviso).
 
Aggiungo 4 metri e mezzo di macchina praticamente 2 posti secchi perché per fare salire e scendere i passeggeri posteriori dei aprire la portiera anteriore, sganciare la cintura,tirare avanti il sedile,badare che venga richiusa prima la mezza porta...
Mi sembra di tornare alla y che però era una segmento a degli anni 90.
 
Aggiungo 4 metri e mezzo di macchina praticamente 2 posti secchi perché per fare salire e scendere i passeggeri posteriori dei aprire la portiera anteriore, sganciare la cintura,tirare avanti il sedile,badare che venga richiusa prima la mezza porta...
Mi sembra di tornare alla y che però era una segmento a degli anni 90.
Scelte curiose, Mazda in questo però ha sempre cantato un po' fuori dal coro, confermo comunque la tua impressione che, nonostante le dimensioni vicine ai 4,5 metri, è un'auto per coppie "leggere", anche il bagagliaio da poco più di 300 litri è più in linea con una segmento B "bassa", non certamente da auto per famiglie (tralasciamo il consueto discorso del fare di necessità virtù, chiaramente, ma non la si compra per un famiglia). ;)
 
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