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Perchè tanto "odio" verso le nuove auto Italiane?

Quello che non si è capito è che MArchionne aveva capito è che per riposizionare in fascia premium bisogna offrire qualcosa di premium.
 
Più che odio, direi disinteresse, guardo una macchina partendo da sotto, valutando le soluzioni utilizzate per sospensioni e freni, poi le motorizzazioni, il peso in riferimento alle motorizzazioni, poi l'estetica esterna, poi quella interna.

Purtroppo, tolta una Giulia usata, non vedo altro di appetibile.
Se mi trovo obbligato dalle mie condizioni economiche a cercare una utilitaria a trazione anteriore, cerco un usato, non vado di certo a buttare oltre 20K su un nuovo.
 
La risposta è tanto semplice quanto foriera di funeste conseguenze: perché fino a non molto tempo fa le italiane erano letteralmente fatte coi piedi e si sfasciavano più delle altre. Adesso le cose sono migliorate tanto, pur senza essere a livello dei migliori; in più, l'affidabilità delle altre è peggiorata, però c'è poco da fare: ci siamo fatti la reputazione di produttori di automobili che sono tanto belle quanto monnezza. E questa reputazione non siamo mai riusciti a scrollarcela di dosso. Il guaio è che i marchi ora sono francesi e i francesi hanno lo stesso problema, se possibile pure peggiore. Dulcis in fundo, i marchi americani sono normalmente etichettati come "crap", quindi quella dell'immagine è una guerra praticamente persa. E difatti i marchi di Stellantis - tutti - li vendi solo se costano meno della concorrenza, i disastri di questo periodo lo dimostrano
 
La risposta è tanto semplice quanto foriera di funeste conseguenze: perché fino a non molto tempo fa le italiane erano letteralmente fatte coi piedi e si sfasciavano più delle altre. Adesso le cose sono migliorate tanto, pur senza essere a livello dei migliori; in più, l'affidabilità delle altre è peggiorata, però c'è poco da fare: ci siamo fatti la reputazione di produttori di automobili che sono tanto belle quanto monnezza. E questa reputazione non siamo mai riusciti a scrollarcela di dosso. Il guaio è che i marchi ora sono francesi e i francesi hanno lo stesso problema, se possibile pure peggiore. Dulcis in fundo, i marchi americani sono normalmente etichettati come "crap", quindi quella dell'immagine è una guerra praticamente persa. E difatti i marchi di Stellantis - tutti - li vendi solo se costano meno della concorrenza, i disastri di questo periodo lo dimostrano

Triste ma vero
 
perché fino a non molto tempo fa le italiane erano letteralmente fatte coi piedi e si sfasciavano più delle altre
Dissento, a parte un esemplare sfortunato con problemi di gioventù, tutte le FIA>T e Lancia della mia lunga lista automobilistica, sono state auto longeve ed affidabili, pessimi materiali e finiture, ma non da pregiudicarne il funzionamento.
 
Dissento, a parte un esemplare sfortunato con problemi di gioventù, tutte le FIA>T e Lancia della mia lunga lista automobilistica, sono state auto longeve ed affidabili, pessimi materiali e finiture, ma non da pregiudicarne il funzionamento.
Io però cito la mia esperienza.....Y10 elite 1,1...

Problemi di convergenza e scarsa durata ammortizzatori, marmitte, sostituita due volte sonfda Lambda e ben due volte pompa carburante (praticamente rottura "cronometrica" pompa Bosh che grippava.....a 60.000....) guarnizione della testa a fine vita....la pompa chiaramente lasciava per strada la sonda non permetteva viaggi sicuri. Tot km 130000circa usata con mio fratello, non utilizzo esclusivo.

Punto 1999elx rottura parzialmente coperta da garanzia di Frizione e volano. Marmitte una volta con sgancio e scintille in autostrada, ammortizzatori poco longevi. MA il vero "incubo" erano le lampadine, difficili da sostituire e dalla durata veramente misera. Guarnizione della testa e termostato a 140000Km circa e verso fine vita un battito di bronzine accennato a freddo...rottamata con bonus.

Volendo rattopparle tutte e due duravano ancora ma quanto? era conveniente tenerle? Dico che rispetto alle giapponesi ma anche alla Vag non c'è storia.
 
Quando proposi questo post ad Aprile lo feci incuriosito dai tanti commenti degli haters sotto i video di presentazione dei nuovi modelli.

Infatti non capivo la "stroncatura" apriori di auto che portavano comunque nomi e cognomi nostrani. E' vero erano fatte all'estero e non più in Italia, è vero erano state diciamo così fatte non "levandosi un rene" ma comunque il tutto mi sembrava eccessivo, commenti nel migliore dei casi salaci.....

Che poi puntualmente venivano ripuliti....

Allora credevo che Stellantis proponesse un nuovo modello di Automotive, era pre Leap pre tutto....

Oggi non come preconizzatore ma come spettatore allibito vedo che questo modello di azienda.....e capisco che oggi vi possa essere per motivi estranei al piace/non piace/costo/affidabilità un forte pregiudizio verso queste auto anche perchè lo scontro è cresciuto a livelli che penso prima non si siano mai neppure ipotizzati, nè con la precedente gestione, sicuramente, nè con la gestione storica neppure negli autunni caldi.
 
Autunno tiepido e inverno mite direi, ma sempre dai commenti noto che l'uovo di colombo italofrancese è un pò una frittata....
 
Quando vedo le presentazioni spulcio anche i commenti. Lo feci con Y e mi slogai anche la mascella talvolta, adesso con Milano e a leggere i commenti si rimane basiti da quanta ferocia ci sia talvolta nelle persone "deluse" a sto punto.

Poi vai a vedere bene e non sono certo gli ex possessori di Gamma Coupè, Autobianchi Y10, Alfa GTV o alfetta o 75 ma magari altro....

I più spesso possessori di auto non più giovanissime si stagliano contro i prezzi di listino....che però a ben vedere obbiettivamente sono "centrati" e sull'estetica. L'estetica che lo si volgia no in talune tipologie di auto è quella che poi discrimina il successo di una automobile, non c'è che dire e a "leggere" i centri stile dovrebbero ahiloro dimenticarsi il vecchio adagio "Aprile dolce dormire"

Secondo me questa piccola fetta di persone nel complesso della moltitudine di automobilisti chhe non sono appassionati non incidono sulle vendite però prima volta che mi capita di vedere un fenomeno simile.

Di solito lo "scontro" era espresso tra "marchi" ossia in una discussione Alfa interveniva l'Audista e viceversa....qua è tutto trasversale...

A me sti nuovi prodotti Stellantis sembrano "concreti" unico neo per me un anticipo eccessivo rispetto alla disponibilità di prodotto, però oggi anche altre case fanno così.

Per curiosità sono andato a "vedermi" anche alcunepresentzioni di auto non certo degne di compasso d'oro....ed ecco che lì magicamente questa diatriba, che potrebbe rigu?ardare anche il prezzo è molto più stemperata.

Voi cosa ne pensate
Non saprei se chiamarlo odio ma il fenomeno che descrivi, in realtà, esiste da parecchio in Italia. Ho conosciuto personalmente diversi dipendenti Fiat, o gruppo Fiat, che viaggiavano serenamente in Peugeot, VW, etc. È così da molti anni, chiamala pure esterofilia o come vuoi. Se, invece, facessimo come i francesi, molto più nazionalisti di noi in tema automotive, beh, ora le cose sarebbero diverse, IMHO.
 
Non sono esterofilo, né autarchico o, peggio, nazionalista. Ho comprato auto progettate e costruite in Italia perché credevo nei prodotti e nella ricaduta sociale ed economica. Oggi, tra rapporti di affidabilità ed evidente esteroflessione di progettazione e realizzazione, oltre che di capitali, non vedo perché prediligere i marchi del grupponissimo.
 
Non sono esterofilo, né autarchico o, peggio, nazionalista. Ho comprato auto progettate e costruite in Italia perché credevo nei prodotti e nella ricaduta sociale ed economica. Oggi, tra rapporti di affidabilità ed evidente esteroflessione di progettazione e realizzazione, oltre che di capitali, non vedo perché prediligere i marchi del grupponissimo.
Se la metti sul piano del buy italian, molti modelli vengono ancora fatti in Italia. E anche lato progettazione, di italiani ne lavorano parecchi in Stellantis, anche se le leve di comando sono in Francia. Ma questi, a mio modo di vedere, sono argomenti deboli: nessuno si è mai fatto problemi di 500 e Ypsilon fatte in Polonia, come del resto di Audi e BMW non fatte in Germania. Nelle decisioni di acquisto la cosa principale è la reputazione (oltre al prezzo, ovvio), la fabbricazione e la composizione dell'azionariato sono argomenti secondari, soprattutto in Italia dove Fiat ha cominciato, già vent'anni fa, ad abbandonare tutti i segmenti di mercato.

Una cosa, però, è certa: se invece di PSA ci fosse VW, sarebbe solo amore
 
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