<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Perchè si paga il canone Rai? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Perchè si paga il canone Rai?

capnord ha scritto:
...Io preferisco pagare il canone, certo preferirei qualche programma di qualità in più che non sia schiavo dell'auditel.
Anch'io la penso così e anch'io vorrei che al pagamento del canone corrispondesse una differenza decisamente più marcata tra la programmazione rai ed il resto. Credo che un po' alla volta, a forza di pubblicità, si sia fatta strada nella mente di moltissime persone l'idea secondo cui ciò che non si paga estraendo fisicamente quattrini dal portafoglio sarebbe "gratuito", "regalato" e anche l'idea, conseguente, secondo cui chi ci fa questi "regali" meriterebbe la nostra commossa gratitudine.

Io penso che tutto si paghi e che cambi soltanto il modo in cui si paga. Il canone tv è indubbiamente per certi versi assai discutibile, ma preferisco pagarlo sotto forma di soldi che sotto forma di sopportazione di quantità sempre più debordanti di sempre più invadente e assordante e ipocrita e più o meno nascosta pubblicità e, anche, sotto forma di gonfiaggio dei prezzi (i costi spropositati della pubblicità tv vengono ovviamente riversati sui prezzi di vendita delle merci). Sarebbe molto interessante sapere quanti euro, sul totale annuale di spese al supermercato e non solo, servono a pagare la pubblicità tv, ovvero il canone della televisione "gratuita".
Credo che non poche persone ne rimarrebbero alquanto sorprese.

So benissimo che tutte le televisioni sono infarcite di pubblicità. La televisione commerciale, però, è indiscutibilmente assai più infarcita. La differenza di infarcitura corrisponde appunto al canone. Da una parte pago il canone ufficiale, dall'altra non lo pago ma ho, oltre a interruzioni molto più frequenti e durevoli e sfacciate (come ad es. gli spot mascherati da scene del programma che si sta guardando, con tanto di impiego degli stessi doppiatori), addirittura la pubblicità che appare in sovrimpressione durante le trasmissioni, occupando un buon quarto dello schermo (ma non bisogna lamentarsi, perché è "tutto gratis", no?).

C'è chi insiste sul fatto che il canone rai sia più odioso perché obbligatorio. A mio avviso nemmeno il... canone mediaset si può evitare e quindi è, in pratica, obbligatorio. Non puoi dire, alla cassa, "io non guardo la tv commerciale e quindi voglio pagare meno". Paradossalmente, si potrebbe dire che il canone mediaset è più obbligatorio del canone rai: molti di fatto non pagano il canone rai, ma chi può permettersi di non fare la spesa tutte le settimane?

Preferisco di gran lunga pagare in forma monetaria che in forma di
logorio del sistema nervoso. Questa mia esigenza dovrebbe essere soddisfatta, ad es. da un servizio come Sky. Peccato che si tratti in buona misura di una presa in giro, oltre tutto estremamente costosa. Mi sembra davvero interessante notare come tutti siano sempre pronti a scagliarsi contro il canone tv mentre nessuno si lamenta del canone Sky che, in cambio di trasmissioni non prive di pubblicità, viaggia dai 3OO ai 5OO euro annui, ovviamente al netto di tutte le eventuali trasmissioni a pagamento...
Certo, pagando 4OO euro all'anno puoi vedere 1O film diversi ogni sera, cosa sulla cui utilità non si discute...
 
marimasse ha scritto:
Mi sembra davvero interessante notare come tutti siano sempre pronti a scagliarsi contro il canone tv mentre nessuno si lamenta del canone Sky che, in cambio di trasmissioni non prive di pubblicità, viaggia dai 3OO ai 5OO euro annui, ovviamente al netto di tutte le eventuali trasmissioni a pagamento...
Già, sarebbe bello capirne il perchè 8)
 
belpietro ha scritto:
in realtà, noi non paghiamo il canone RAI

noi paghiamo il canone TV.

che è una tassa per la detenzione di apparecchi atti alla ricezione (e a rigor di briscola la deve pagare anche chi ha un ricevitore adattabile).
così non vale più la storia (mezza vera e mezza no) di farsi sigillare i canali RAI.

E se uno per assurdo non avesse il televisore in casa, cosa deve fare quando arriva l'abbonamento da pagare?
 
tyzz76 ha scritto:
belpietro ha scritto:
in realtà, noi non paghiamo il canone RAI

noi paghiamo il canone TV.

che è una tassa per la detenzione di apparecchi atti alla ricezione (e a rigor di briscola la deve pagare anche chi ha un ricevitore adattabile).
così non vale più la storia (mezza vera e mezza no) di farsi sigillare i canali RAI.

E se uno per assurdo non avesse il televisore in casa, cosa deve fare quando arriva l'abbonamento da pagare?

Raccomandata AR
 
UN imposta per il possesso del televisore :shock: o anche di una radio :shock: Ragazzi il canone è stato ideato quando esisteva SOLO la RAI ed era quindi l'unica cosa che un televisore potesse ricevere dall'etere ;) Oggi le cose sono cambiate e si può benissimo fare a meno dei programmi RAI ;) Perchè devo pagare una imposta che finanzia un servizio di cui NON ho bisogno? Paghereste una imposta che finanzia il commercio dei tabacchi senza mai aver fumato una sigaretta? :shock: :?: qual è il senso logico? Poco importa che sia così anche in Francia :? questo non giustifica il dato di fatto. Non dimenticate poi che Sky non vi costringe a pagare nulla se non VOLETE vedere i suoi programmi: è una PayTV ;)
 
bellafobia ha scritto:
UN imposta per il possesso del televisore :shock: o anche di una radio :shock: Ragazzi il canone è stato ideato quando esisteva SOLO la RAI ed era quindi l'unica cosa che un televisore potesse ricevere dall'etere ;) Oggi le cose sono cambiate e si può benissimo fare a meno dei programmi RAI ;) Perchè devo pagare una imposta che finanzia un servizio di cui NON ho bisogno? Paghereste una imposta che finanzia il commercio dei tabacchi senza mai aver fumato una sigaretta? :shock: :?: qual è il senso logico? Poco importa che sia così anche in Francia :? questo non giustifica il dato di fatto. Non dimenticate poi che Sky non vi costringe a pagare nulla se non VOLETE vedere i suoi programmi: è una PayTV ;)

E' lo stesso motivo, TRISTE INFATTI, per cui anche chi non e' mai salito su un treno, da', attraverso le tasse, un piccolo contributo al ripianamento del debito che le ferrovie di stato tutti gli anni riportano :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown:
. Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
bellafobia ha scritto:
UN imposta per il possesso del televisore :shock: o anche di una radio :shock: Ragazzi il canone è stato ideato quando esisteva SOLO la RAI ed era quindi l'unica cosa che un televisore potesse ricevere dall'etere ;) Oggi le cose sono cambiate e si può benissimo fare a meno dei programmi RAI ;) Perchè devo pagare una imposta che finanzia un servizio di cui NON ho bisogno? Paghereste una imposta che finanzia il commercio dei tabacchi senza mai aver fumato una sigaretta? :shock: :?: qual è il senso logico? Poco importa che sia così anche in Francia :? questo non giustifica il dato di fatto. Non dimenticate poi che Sky non vi costringe a pagare nulla se non VOLETE vedere i suoi programmi: è una PayTV ;)

E' lo stesso motivo, TRISTE INFATTI, per cui anche chi non e' mai salito su un treno, da', attraverso le tasse, un piccolo contributo al ripianamento del debito che le ferrovie di stato tutti gli anni riportano :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown: :thumbdown:
. Ciao
il paragone non regge perchè il treno non ha sostituti diretti e perchè è comunque utile a tutta la collettività (anzi dovrebbe essere un mezzo privilegiato rispetto a tutti gli altri) mentre i canali RAI hanno sostituti diretti ;) non capisco la logica per cui non è possibile criptare le reti RAI a chi non desidera pagare il canone (la tassa pretestuosa per eccellenza :evil: ) così come avviene, ad esempio, per i canali di mediaset premium ;)
 
Era per mettere sullo stesso piano 2 esborsi da parte del cittadino che non hanno ritorno ne' per chi non prende mai il treno, ne' per chi la tv la usa come monitor per vedersi dei DVD.. Si faccia pagare il biglietto che copra i costi di gestione.....ma ovviamente non si puo' altrimenti....
e quindi ripianiamo tutti il passivo . Ciao
P.S ottim a l' idea di criptare :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup:
 
bellafobia ha scritto:
UN imposta per il possesso del televisore :shock: o anche di una radio :shock: Ragazzi il canone è stato ideato quando esisteva SOLO la RAI ed era quindi l'unica cosa che un televisore potesse ricevere dall'etere ;) Oggi le cose sono cambiate e si può benissimo fare a meno dei programmi RAI ;) Perchè devo pagare una imposta che finanzia un servizio di cui NON ho bisogno? Paghereste una imposta che finanzia il commercio dei tabacchi senza mai aver fumato una sigaretta? :shock: :?: qual è il senso logico? Poco importa che sia così anche in Francia :? questo non giustifica il dato di fatto. Non dimenticate poi che Sky non vi costringe a pagare nulla se non VOLETE vedere i suoi programmi: è una PayTV ;)

Ogni busta paga che prendi dai soldi allo stato per finanziare la sanità, ad esempio, ma se non stai male, non ne fruisci.
Oppure gli dai soldi per rifare le strade, ma se non hai una auto, non ne frusci.
Insomma, così dicendo non finiamo più. Il canone rai è tutto sommatto giusto che esista, non è giusto che pochi lo paghino e che il servizio sia scadente.

.......ho visto dopo che se ne era già parlato, l'esempio è lo stesso..
Ovviamente si potrebbe criptare il segnale...ovviamente avrebbe dei costi che alzerebbero il canone.
 
bellafobia ha scritto:
i canali RAI hanno sostituti diretti ;)
non capisco la logica per cui non è possibile criptare le reti RAI a chi non desidera pagare il canone (la tassa pretestuosa per eccellenza :evil: ) così come avviene, ad esempio, per i canali di mediaset premium ;)

è difficile da capire che non esiste un canone RAI pagato dal cittadino alla RAI (che è RAI-Radiotelevisione italiana Spa), ma esiste una tassa pagata dal cittadino all'Agenzia delle Entrate?
ovvero, paghi il canone al fisco ANCHE per vedere le altre trasmissioni "sostituti diretti".
 
marimasse ha scritto:
Sarebbe molto interessante sapere quanti euro, sul totale annuale di spese al supermercato e non solo, servono a pagare la pubblicità tv, ovvero il canone della televisione "gratuita".
questo è ampiamente inesatto, in senso economico, e se ci pensi bene lo devi riconoscere.
 
bellafobia ha scritto:
non capisco la logica per cui non è possibile criptare le reti RAI a chi non desidera pagare il canone (la tassa pretestuosa per eccellenza :evil: ) così come avviene, ad esempio, per i canali di mediaset premium ;)

Non si può fare perchè bisognerebbe mandare a TUTTI gli abbonati RAI una smart card, e gli stessi abbonati dovrebbero comprare un decoder (SAT o DTT) per poterla vedere..
 
matteomatte1 ha scritto:
bellafobia ha scritto:
forse il concetto non è chiaro: non voglio vedere alcunchè della RAI perchè posso farne benissimo a meno; PERCHE' DOVREI PAGARE QUESTA IMPOSTA? è un servizio che non mi serve e DEVO ESSERE LIBERO DI NON PAGARLO!!!!!!!!non possono tassarmi perchè ho un televisore in casa: possono oscurre i canali RAI senza troppi problemi ;) è la cosa più scandalosa che c' è in Italia :x :evil:

Sei tu che non capisci: hai il televisore o un mezzo atto a ricevere trasmissioni tv? se la risposta è si devi pagare punto. Che poi tu non lo faccio è un altro discorso.

Sulla giustezza del canone ti faccio un piccolo esempio: in Francia ti arriva la cartella a casa insieme a quella della locale ICI (taxe d'habitation). 130 neuri da pagare, come vedi non stiamo messi peggio degli altri...

si ma almeno in francia la tv di stato non è lobbizzata e l'informazione è più seria
 
belpietro ha scritto:
questo è ampiamente inesatto, in senso economico, e se ci pensi bene lo devi riconoscere.
Ci ho pensato bene, ma non ho capito dove sarebbe l'ampia inesattezza.

Le aziende hanno speso e spendono in pubblicità valanghe di quattrini, spesso sottraendoli ad altre cose come ad esempio la qualità dei prodotti e del servizio ai clienti. Mi pare del tutto ovvio che la spesa pubblicitaria, così come tutte le altre spese aziendali, venga compensata dal prezzo di vendita dei prodotti o servizi; di conseguenza il prodotto assai pubblicizzato viene venduto ad un prezzo più alto di quello cui verrebbe venduto se non ci fosse da pagare la pubblicità. La pubblicità, stando a quanto amano sostenere i responsabili delle televisioni commerciali, è la loro unica fonte di sostentamento (mai che si parli di "lucro", ci mancherebbe), ragion per cui la consistente parte della maggiorazione di prezzo che serve a pagare la pubblicità tv altro non è che il prezzo, in denaro (poi c'è quello in logorio del sistema nervoso, ma è un'altra cosa) che il consumatore paga per... sostenere, ovvero finanziare, la tv commerciale.

Ribadisco quindi: se ci si prendesse la briga di calcolare a quanto ammonta, in un anno, tale spesa per il consumatore medio, facendo le debite proporzioni e distinzioni tra rai e non rai, credo salterebbero fuori cifre alquanto istruttive.
 
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
questo è ampiamente inesatto, in senso economico, e se ci pensi bene lo devi riconoscere.
Ci ho pensato bene, ma non ho capito dove sarebbe l'ampia inesattezza.

Le aziende hanno speso e spendono in pubblicità valanghe di quattrini, spesso sottraendoli ad altre cose come ad esempio la qualità dei prodotti e del servizio ai clienti. Mi pare del tutto ovvio che la spesa pubblicitaria, così come tutte le altre spese aziendali, venga compensata dal prezzo di vendita dei prodotti o servizi; di conseguenza il prodotto assai pubblicizzato viene venduto ad un prezzo più alto di quello cui verrebbe venduto se non ci fosse da pagare la pubblicità. La pubblicità, stando a quanto amano sostenere i responsabili delle televisioni commerciali, è la loro unica fonte di sostentamento (mai che si parli di "lucro", ci mancherebbe), ragion per cui la consistente parte della maggiorazione di prezzo che serve a pagare la pubblicità tv altro non è che il prezzo, in denaro (poi c'è quello in logorio del sistema nervoso, ma è un'altra cosa) che il consumatore paga per... sostenere, ovvero finanziare, la tv commerciale.

Ribadisco quindi: se ci si prendesse la briga di calcolare a quanto ammonta, in un anno, tale spesa per il consumatore medio, facendo le debite proporzioni e distinzioni tra rai e non rai, credo salterebbero fuori cifre alquanto istruttive.

Un conto abbastanza verosimile te lo puoi fare vedendo la differenza di prezzo che c'e' fra un prodotto a marchio Coop o Esselunga ( per par condicio ) e il prodotto di marca primaria di riferimento....sicuramente un 15/20%. Ciao
 
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