EdoMC ha scritto:Saranno cassoni, ma il comfort di una monovolume è semplicemente inarrivabile!
key-one ha scritto:belpietro ha scritto:cognizionezerozero ha scritto:quello che conta davvero è:
esiste in italia un piano industriale (che non riguarda certo solo fiat, ad esempio anche omsa) sia politico che economico per contrastare l'effetto delocalizzazione o no?
mi permetti di rilanciare sul tema?
esiste un piano sociale e fiscale che non solo contrasti l'effetto di tante delocalizzazioni, ma magari renda attraente non soltanto rimanere ma anche iniziare a produrre in Italia?
ovvero: si devono solo mettere dei paletti a chi vuole uscire, o si vogliono creare le condizioni perché restino spontaneamente e volentieri? sarà più brava la Serbia?
Il costo del lavoro dipende da tante cose , ma principalmente dal livello di sviluppo economico sociale di una data area. Più questo è basso e caratterizzato da agricoltura di sussistenza e non industriale, più è basso anche il costo della mano d'opera che viene attirata in fabbrica dalla possibilità di uscire da uno stato di povertà e semi-povertà.
Ora l'est-europeo pur avendo in molte aree goduto in passato di elevati livelli di sviluppo economico sociale , dopo la caduta della dittatura sovietica e a causa di questa, si è trovato e si trova tuttora in stato di arretratezza economica e industriale rispetto alle altre aree europee rimaste ad influenza Nato . Con la particolarità di avere intorno non uno stato arcaico ,come in certe regioni africane e asiatiche, ma un'impalcatura moderna anche se bloccata e perciò molto adatta alla produzione.
E' quindi il terreno ideale per ottenere alti profitti da un investimento industriale.
E' chiaro quindi che non risulta possibile creare "condizioni perchè le aziende
restino spontaneamente e volentieri" senza abbassare le condizioni salariali ,già intaccate da euro e svalutazioni varie.
Non resta quindi che la strada politica per frenare il ripiegamento delle aziende italiane verso altri lidi più appetibili. Il che significa anche fornire infrastrutture e facilitazioni sul piano dei costi complessivi che rivalutino il ruolo dell'Italia come "portaerei" logistica per ricevere materie prime facilmente ed altrettanto facilmente esportare i prodotti finiti nell'area mediterranea, araba e mediorientale a cui siamo i più vicini ,ma anche nel nord-europa e in america.Saluti.
vanguart ha scritto:key-one ha scritto:belpietro ha scritto:cognizionezerozero ha scritto:quello che conta un piano sociale e fiscale che non solo contrasti l'effetto di sociale di una data area. Più questo è basso e caratterizzato da agricoltura di in " senza abbassare le condizioni salariali ,già intaccate da euro e svalutazioni varie.
Non resta quindi che la strada politica per frenare il ripiegamento delle aziende italiane verso altri lidi più appetibili. Il che significa anche fornire infrastrutture e facilitazioni sul piano dei costi complessivi che rivalutino il ruolo dell'Italia come "portaerei" logistica per ricevere materie prime facilmente ed altrettanto facilmente esportare i prodotti finiti nell'area mediterranea, araba e mediorientale a cui siamo i più vicini ,ma anche nel nord-europa e in america.Saluti.
Ma l'Italia deve confrontarsi con problemi piu importanti, come la legge bavaglio ecc.![]()
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lascia perdere la politica
dexxter ha scritto:EdoMC ha scritto:Saranno cassoni, ma il comfort di una monovolume è semplicemente inarrivabile!
sicuro!! lo ho detto proprio per sottolineare che non solo lìUlisse è un cassone ma tutti i mono lo sono. Grandi come sono, non possono che essere comodi.
EdoMC ha scritto:Saranno cassoni, ma il comfort di una monovolume è semplicemente inarrivabile!
gratacü ha scritto:EdoMC ha scritto:Saranno cassoni, ma il comfort di una monovolume è semplicemente inarrivabile!
beh...la zafira è + bella dell'ulisse
AKA_Zinzanbr - 2 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa