<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ...perchè non li arrestano? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

...perchè non li arrestano?

belpietro ha scritto:
elancia75 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.

ahimè, ci sarà sempre chi lo tutela.

mah, può darsi.
faccio fatica a credere che arrivato a 50 anni ci sia dietro il papino che gli procura i bei clienti, e che glieli conserva quando lui non è all'altezza.

Si chiama "clientelismo", magari fosse come dici tu. Esistessero veri concorsi pubblici non truccati (settore architettura) i figli di... verrebbero spazzati via dai più bravi ma spesso i primi, disponendo gratuitamente dei più bravi, continuano a galleggiare.

io stavo parlando del settore di Luisella e mio, dove è vero che i figli di papà hanno spesso introduzione, ma è anche vero che poi se non valgono un conto è farli digerire al dominus (al quale magari costano poco o nulla) e altra cosa farli digerire al cliente quando devono tenersi in piedi lo studio da soli.

non vorrei che tu abbia equivocato, ma io sono partito uguale uguale alla Luisella, solo che sono stato trattato meglio di come è stata trattata lei; per merito delle persone che ho incontrato, non per raccomandazioni che non avevo.
ovviamente anche io non sono stato in eterno "sotto schiavitù", ma mi sono reso indipendente al primo colpo.

sul fatto che dici tu, che credo sia vero (dico "credo" perché non faccio l'architetto ma seguo anche parecchio l'edilizia, quindi ho una visuale esterna ma vicina) ci sia nella committenza pubblica parecchio clientelismo e qualcosa anche in quella privata.
il che è, senza dubbio, un male.
non dipende dagli inizi professionali (ovvero, le raccomandazioni di famiglia) ma dal carro a cui certi professionisti si accodano.
che, da maturi, deve essere il carro loro.

Ok, quoto.
 
FedeSiena ha scritto:
belpietro ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Mi meraviglia una richiesta di questo tipo da una persona preparata come te ( e lo dico perche' ci credo ).: E' una provocazione? Ciao
P.S. Basti pensare che le denunce dei redditi superiori ai 200.000 Euri sono lo 0.18% del totale. In compenso il 10% degli Italiani detiene il 45% della riccehezza del paese

la provocazione semmai è la tua.
se alla richiesta non sai rispondere, prendo atto che hai fatto una affermazione "sono tutti poveri in canna" a casaccio.

ho davanti i dati (fiscali pubblicati, non a naso) delle denunce dei redditi degli avvocati. denunce 2008 sui redditi 2007.

il reddito medio (ovvero compresi i neo iscritti, che sono quasi nella totalità ai limiti della sopravvivenza, e compresi i vari a tempo perso) è di &#8364; 51.314
uomini, media 66.800, donne (non perché siano meno brave ma perché è più rilevante l'incidenza delle colleghe che esercitano solo a tempo parziale) 28.202.
ovviamente, per la famosa regola del mezzo pollo a testa, la media statistica non definisce il livello medio, perché tiene conto anche di chi non lavora a tempo pieno, di chi è agli inizi e vive la deplorevole condizione di sfruttato (fenomeno reale e grave, anche se non è più la regola), di chi vive in realtà diverse;
converrai che non è lo stesso esercitare in un paesino della campagna lucana piuttosto che a Napoli, Roma o Milano.

il reddito MEDIO dichiarato da un avvocato maschio lombardo è di &#8364; 113.178.
ribadisco, reddito MEDIO, comprende i neo iscritti, i quasi pensionati, gli sfruttati e anche qualche somaro.

come vedi, l'affermazione "sono tutti poveri in canna" è una boutade senza senso.

Politicamente parlando, io alzerei l'aliquota di imposta dal 41 al 50% per i redditi superiori ai 150 mila euro l'anno.
Visto che con 75 mila euro si vive ancor oggi benissimo.

Oltre i 300 mila dovrebbe essere del 60%, oltre i 500 mila del 70%.

Di pari, abbasserei al 12,5% l'aliquota d'imposta per i redditi inferiori a 12.000 euro l'anno.

Mi sembra una proposta più che sensata nonchè efficace, ovviamente se accompagnata da un controllo serio sull'evasione fiscale.
Controllo che, andrebbe strutturato in modo tale da dare dei "compensi provvigionali" alla GdF e ai funzionari dell'Agenzia delle Entrate che scoprano evasione fiscale.
Sarebbe una follia. Il problema caro FedeSiena non è chi dichiara 200000Euro annui, è chi ne dichiara ZERO(o giù di li) ma ha la barca e gira in classe S. Spremere i redditi alti direttamente, via IRPEF, in un Paese come questo significherebbe punire i pochi onesti che dichiarano certe cifre. L'unica riforma fiscale equilibrata è quella che ridurrà la pressione fiscale per i redditi medi e caricherà la tassazione sui consumi e le rendite finanziarie.
 
jaccos ha scritto:
Confermo.
Le professioni diciamo "privilegiate" passano attraverso una selezione.
Peccato che questa selezione venga spacciata per meritocrazia quanto in realtà viene fatta per reddito e per raccomandazioni. Se non hai una famiglia benestante che può permettersi di mantenerti per parecchi anni mentre lavori gratis e non trovi un papa che ti raccomanda, difficilmente entri nel giro... :rolleyes:

Per chi ha voglia di farsi il mazzo ed è capace lo spazio non manca. La casta l'ho superata con sacrifici e impegno. Quando uno sa il fatto suo il problema non esiste ... il vero problema è che la maggior parte degli ex studenti neo diplomati-laureati non sa nemeno da che parte si scende il letto al mattino.
Ne volete una prova? Andate sui forum delle Professioni e vedete qual'è l tenore delle domande e dei dubbi ... poi mi dite se c'è gente che si merita uno stipendio o seppure è bene che facciano altro.
Non concordo con o sfruttamento perché per due anni sono stato sfruttato.E' anche vero che in quei due anni facevo gli straordinari ma con una telefonata facevo anche quel che cavolo mi pareva, obblighi nessuno tranne quelli morali - a mio carico - per non danneggiare lo studio. Prendevo giusto le spese per la benzina, ma un po' per gli insegnamenti un po' per la mia curiosità ho imparato una professione ed alla fine del tirocinio mi son fatto lo studio per conto mio senza tante chiacchiere.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
belpietro ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Mi meraviglia una richiesta di questo tipo da una persona preparata come te ( e lo dico perche' ci credo ).: E' una provocazione? Ciao
P.S. Basti pensare che le denunce dei redditi superiori ai 200.000 Euri sono lo 0.18% del totale. In compenso il 10% degli Italiani detiene il 45% della riccehezza del paese

la provocazione semmai è la tua.
se alla richiesta non sai rispondere, prendo atto che hai fatto una affermazione "sono tutti poveri in canna" a casaccio.

ho davanti i dati (fiscali pubblicati, non a naso) delle denunce dei redditi degli avvocati. denunce 2008 sui redditi 2007.

il reddito medio (ovvero compresi i neo iscritti, che sono quasi nella totalità ai limiti della sopravvivenza, e compresi i vari a tempo perso) è di &#8364; 51.314
uomini, media 66.800, donne (non perché siano meno brave ma perché è più rilevante l'incidenza delle colleghe che esercitano solo a tempo parziale) 28.202.
ovviamente, per la famosa regola del mezzo pollo a testa, la media statistica non definisce il livello medio, perché tiene conto anche di chi non lavora a tempo pieno, di chi è agli inizi e vive la deplorevole condizione di sfruttato (fenomeno reale e grave, anche se non è più la regola), di chi vive in realtà diverse;
converrai che non è lo stesso esercitare in un paesino della campagna lucana piuttosto che a Napoli, Roma o Milano.

il reddito MEDIO dichiarato da un avvocato maschio lombardo è di &#8364; 113.178.
ribadisco, reddito MEDIO, comprende i neo iscritti, i quasi pensionati, gli sfruttati e anche qualche somaro.

come vedi, l'affermazione "sono tutti poveri in canna" è una boutade senza senso.

Politicamente parlando, io alzerei l'aliquota di imposta dal 41 al 50% per i redditi superiori ai 150 mila euro l'anno.
Visto che con 75 mila euro si vive ancor oggi benissimo.

Oltre i 300 mila dovrebbe essere del 60%, oltre i 500 mila del 70%.

Di pari, abbasserei al 12,5% l'aliquota d'imposta per i redditi inferiori a 12.000 euro l'anno.

Mi sembra una proposta più che sensata nonchè efficace, ovviamente se accompagnata da un controllo serio sull'evasione fiscale.
Controllo che, andrebbe strutturato in modo tale da dare dei "compensi provvigionali" alla GdF e ai funzionari dell'Agenzia delle Entrate che scoprano evasione fiscale.
Sarebbe una follia. Il problema caro FedeSiena non è chi dichiara 200000Euro annui, è chi ne dichiara ZERO(o giù di li) ma ha la barca e gira in classe S. Spremere i redditi alti direttamente, via IRPEF, in un Paese come questo significherebbe punire i pochi onesti che dichiarano certe cifre. L'unica riforma fiscale equilibrata è quella che ridurrà la pressione fiscale per i redditi medi e caricherà la tassazione sui consumi e le rendite finanziarie.

ho la fortuna, o disgrazia , piu' disgrazia di avere la maturita' degli over 50 per cui :D cerco di fare il democristiano :D e di mediare fra le varie proposte. Io sto discretamente, ma non sono miliardario, e dopo avere pagato come dipendente un porcaio di tasse non sono d' accordo che mi si tassino ulteriormente i proventi della mia pensione. Proventi che vengono appunto definiti " rendite finanziarie ", a meno che lo stato non mi metta come deduzione di imposta 20 milioni di lire che il signor Tanzi mi ha fottuto senza che nessuno dei poteri dello Stato si smuovesse piu' di tanto. Ciao
 
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Confermo.
Le professioni diciamo "privilegiate" passano attraverso una selezione.
Peccato che questa selezione venga spacciata per meritocrazia quanto in realtà viene fatta per reddito e per raccomandazioni. Se non hai una famiglia benestante che può permettersi di mantenerti per parecchi anni mentre lavori gratis e non trovi un papa che ti raccomanda, difficilmente entri nel giro... :rolleyes:

Per chi ha voglia di farsi il mazzo ed è capace lo spazio non manca. La casta l'ho superata con sacrifici e impegno. Quando uno sa il fatto suo il problema non esiste ... il vero problema è che la maggior parte degli ex studenti neo diplomati-laureati non sa nemeno da che parte si scende il letto al mattino.
Ne volete una prova? Andate sui forum delle Professioni e vedete qual'è l tenore delle domande e dei dubbi ... poi mi dite se c'è gente che si merita uno stipendio o seppure è bene che facciano altro.
Non concordo con o sfruttamento perché per due anni sono stato sfruttato.E' anche vero che in quei due anni facevo gli straordinari ma con una telefonata facevo anche quel che cavolo mi pareva, obblighi nessuno tranne quelli morali - a mio carico - per non danneggiare lo studio. Prendevo giusto le spese per la benzina, ma un po' per gli insegnamenti un po' per la mia curiosità ho imparato una professione ed alla fine del tirocinio mi son fatto lo studio per conto mio senza tante chiacchiere.

il vero problema è che la maggior parte degli ex studenti neo diplomati-laureati non sa nemeno da che parte si scende il letto al mattino

Questa secondo me è un'affermazione presuntuosa che io per esempio, non mi sentirei di fare, pur essendomi fatto una mia carriera a differenza di altri miei colleghi che non sono riusciti.
Inoltre, oggi, farsi uno studio (Architettura) senza tante chiacchiere richiede O tanti soldi, O tanti amici "giusti".
Se vuoi aggiungere dettagli, sono curioso anch'io... ;)
 
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