<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ...perchè non li arrestano? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

...perchè non li arrestano?

LUISELLA1972 ha scritto:
Quoto tutto quanto detto da Fedesiena.
Se avete pazienza, vi racconto la mia storia professionale.
Vi interessa? :)

Si anche se me la immagino già.

Fare l'avvocato e farlo bene è una grande rottura di scatole (anche se ti piace il lavoro) perchè oltre che stare aggiornato sulle leggi (incomprensibili e che cambiano di mese in mese) e dare una consulenza adeguata al tuo interlocutore, forse tutti non sanno che gli avvocati passano (per non dire perdono) la maggior parte del loro tempo in lunghe ed interminabili file presso gli uffici giudiziari del tribunale a volte giusto per depositare un atto o una citazione.
Senza contare il tempo perso a "rincorrere" i clienti che non pagano, oppure quelli che scappano e non si fanno più trovare, senza contare i clienti di cui "c'è da avere paura", oppure vogliamo parlare delle udienze che saltano all'ultimo momento o vengono rinviate per la mancata comparizione di una parte?
:rolleyes:

Non sto "difendendo" gli avvocati, sto solo dicendo le cose come stanno (Luisella correggimi).

Ovviamente poi, quando si arriva ad una certa età e si ha la possibilità e la fortuna di avere uno studio personale, certe "beghe" si fanno risolvere ai praticanti che vengono sbattuti da un posto ad un altro senza ricevere un centesimo mentre i "baroni" si dedicano quasi esclusivamente alla "consulenza" che di fatto, è l'unica attività che paga.

Non dico che non sia giusto fare la gavetta all'inizio, ma tra questo ed approfittarsi della condizione di qualcuno che è alle prime armi, c'è una bella differenza.
 
Al dilà di tutto, io credo che i c.d. "luoghi comuni" si debbano sfatare quando c'è da sfatarli, ma che in fondo se sono "comuni" una verità di fondo c'è...

E' inutile girarsi intorno, o nascondersi dietro ad un dito, in generale la verità è che chi fa l'avvocato tende a "sfruttare" il praticante, chi fa il notaio, vota per le parti politiche che mantengono lo status quo delle cose e non vogliono alzare il numero di notai per zona, così come i tassisti o i farmacisti.
Dall'altro lato, chi è impiegato pubblico tende al cazzeggio selvaggio, chi è commerciante tende all'evasione fiscale...

Ovviamente le percentuali non sono del 99% VS 1%, ma in certi casi basta un 20% di "scorretti" per infangare l'intera categoria.

L'unica verità è che non si può sopperire alla mancanza di onestà delle persone attraverso le leggi.
 
FedeSiena ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Quoto tutto quanto detto da Fedesiena.
Se avete pazienza, vi racconto la mia storia professionale.
Vi interessa? :)

Si anche se me la immagino già.

Fare l'avvocato e farlo bene è una grande rottura di scatole (anche se ti piace il lavoro) perchè oltre che stare aggiornato sulle leggi (incomprensibili e che cambiano di mese in mese) e dare una consulenza adeguata al tuo interlocutore, forse tutti non sanno che gli avvocati passano (per non dire perdono) la maggior parte del loro tempo in lunghe ed interminabili file presso gli uffici giudiziari del tribunale a volte giusto per depositare un atto o una citazione.
Senza contare il tempo perso a "rincorrere" i clienti che non pagano, oppure quelli che scappano e non si fanno più trovare, senza contare i clienti di cui "c'è da avere paura", oppure vogliamo parlare delle udienze che saltano all'ultimo momento o vengono rinviate per la mancata comparizione di una parte?
:rolleyes:

Non sto "difendendo" gli avvocati, sto solo dicendo le cose come stanno (Luisella correggimi).

Ovviamente poi, quando si arriva ad una certa età e si ha la possibilità e la fortuna di avere uno studio personale, certe "beghe" si fanno risolvere ai praticanti che vengono sbattuti da un posto ad un altro senza ricevere un centesimo mentre i "baroni" si dedicano quasi esclusivamente alla "consulenza" che di fatto, è l'unica attività che paga.

Non dico che non sia giusto fare la gavetta all'inizio, ma tra questo ed approfittarsi della condizione di qualcuno che è alle prime armi, c'è una bella differenza.

Quoto più la seconda parte che la prima...non mi dispiace fare la cancelleria (1 volta alla settimana non è la fine del mondo, dato che siamo in 6 e ci diamo il turno: tra l'altro, conosco molti cancellieri simpatici, in Tribunale, e non mi dispiace scambiare 2 chiacchiere... :p. Il Tribunale di Milano non ha segreti per me :D :D :D non pensate male, eh!!! ); alle udienze mi diverto da matti....quanto ai clienti, sinora non ho avuto particolari problemi. Circa le udienze che "slittano" (?), nel civile se la notifica è regolare e la controparte non si costuisce è dichiarato contumace, un'ora dopo l'inizio dell'udienza. Sennò si rinnova la citazione (e in tal caso è responsabilità dell'attore...). Amo la mia professione, non potrei esercitarne un'altra: provo una sensazione simile all'ebbrezza.
Ma quanta fatica, e che salite ho dovuto affrontare.
Non sono figlia di papà (quale papà? è morto quando avevo 17 anni)
Non sono figlia di avvocati
Non ci sono persone "importanti" nella mia famiglia.
Quanti figli di papà vedevo trattati meglio di me, pur essendo pure loro dei praticanti (ma, chissà perchè, totalmente inadatti alla professione..incapaci di scrivere gli atti, superficiali, menefreghisti, dimentichi delle più basilari norme di procedura, specialmente quelle riguardanti..... i termini perentori), quando facevo la pratica presso i "baroni"
Ma quante porte ho sbattuto dietro di me.
Ma quanto orgoglio vedevo negli occhi di mia madre, per questa figlia testarda e combattiva, che voleva a tutti costi fare l'avvocato e superare gli esami a Milano e non a Catanzaro.
Perchè io una dignità ce l'ho e me la tengo stretta.
Disgraziatamente, so scrivere, so combattere.
Anche se non sono una figlia di baroni.
Ma ne vado orgogliosa, a testa alta, perchè quel briciolo che ho è solo mio.
Morirò di superbia...pazienza.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Quoto tutto quanto detto da Fedesiena.
Se avete pazienza, vi racconto la mia storia professionale.
Vi interessa? :)

Si anche se me la immagino già.

Fare l'avvocato e farlo bene è una grande rottura di scatole (anche se ti piace il lavoro) perchè oltre che stare aggiornato sulle leggi (incomprensibili e che cambiano di mese in mese) e dare una consulenza adeguata al tuo interlocutore, forse tutti non sanno che gli avvocati passano (per non dire perdono) la maggior parte del loro tempo in lunghe ed interminabili file presso gli uffici giudiziari del tribunale a volte giusto per depositare un atto o una citazione.
Senza contare il tempo perso a "rincorrere" i clienti che non pagano, oppure quelli che scappano e non si fanno più trovare, senza contare i clienti di cui "c'è da avere paura", oppure vogliamo parlare delle udienze che saltano all'ultimo momento o vengono rinviate per la mancata comparizione di una parte?
:rolleyes:

Non sto "difendendo" gli avvocati, sto solo dicendo le cose come stanno (Luisella correggimi).

Ovviamente poi, quando si arriva ad una certa età e si ha la possibilità e la fortuna di avere uno studio personale, certe "beghe" si fanno risolvere ai praticanti che vengono sbattuti da un posto ad un altro senza ricevere un centesimo mentre i "baroni" si dedicano quasi esclusivamente alla "consulenza" che di fatto, è l'unica attività che paga.

Non dico che non sia giusto fare la gavetta all'inizio, ma tra questo ed approfittarsi della condizione di qualcuno che è alle prime armi, c'è una bella differenza.

Quoto più la seconda parte che la prima...non mi dispiace fare la cancelleria (1 volta alla settimana non è la fine del mondo, dato che siamo in 6 e ci diamo il turno: tra l'altro, conosco molti cancellieri simpatici, in Tribunale, e non mi dispiace scambiare 2 chiacchiere... :p. Il Tribunale di Milano non ha segreti per me :D :D :D non pensate male, eh!!! ); alle udienze mi diverto da matti....quanto ai clienti, sinora non ho avuto particolari problemi. Circa le udienze che "slittano" (?), nel civile se la notifica è regolare e la controparte non si costuisce è dichiarato contumace, un'ora dopo l'inizio dell'udienza. Sennò si rinnova la citazione (e in tal caso è responsabilità dell'attore...). Amo la mia professione, non potrei esercitarne un'altra: provo una sensazione simile all'ebbrezza.
Ma quanta fatica, e che salite ho dovuto affrontare.
Non sono figlia di papà (quale papà? è morto quando avevo 17 anni)
Non sono figlia di avvocati
Non ci sono persone "importanti" nella mia famiglia.
Quanti figli di papà vedevo trattati meglio di me, pur essendo pure loro dei praticanti (ma, chissà perchè, totalmente inadatti alla professione..incapaci di scrivere gli atti, superficiali, menefreghisti, dimentichi delle più basilari norme di procedura, specialmente quelle riguardanti..... i termini perentori), quando facevo la pratica presso i "baroni"
Ma quante porte ho sbattuto dietro di me.
Ma quanto orgoglio vedevo negli occhi di mia madre, per questa figlia testarda e combattiva, che voleva a tutti costi fare l'avvocato e superare gli esami a Milano e non a Catanzaro.
Perchè io una dignità ce l'ho e me la tengo stretta.
Disgraziatamente, so scrivere, so combattere.
Anche se non sono una figlia di baroni.
Ma ne vado orgogliosa, a testa alta, perchè quel briciolo che ho è solo mio.
Morirò di superbia...pazienza.

Quale "pazienza"?
Quale "superbia"?

Magari fossero tutti come te.

Purtroppo, la realtà è ben diversa ma in fondo chi si tiene un cretino in studio solo perchè "figlio di papà" alla fine avrà pane per i suoi denti.

Tuttavia, Milano forse è organizzato ben bene ma a Siena per depositare una citazione ci vogliono 2 ore in media.
:cry:

PS: non sono avvocato, come ben sai, ma ho studiato Giurisprudenza e qualcosina la so.
PPS: il mio attuale lavoro non mi dispiace ma non lo definieri il lavoro della mia vita.
 
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.
 
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.

ahimè, ci sarà sempre chi lo tutela.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.

ahimè, ci sarà sempre chi lo tutela.

mah, può darsi.
faccio fatica a credere che arrivato a 50 anni ci sia dietro il papino che gli procura i bei clienti, e che glieli conserva quando lui non è all'altezza.
 
belpietro ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Mi meraviglia una richiesta di questo tipo da una persona preparata come te ( e lo dico perche' ci credo ).: E' una provocazione? Ciao
P.S. Basti pensare che le denunce dei redditi superiori ai 200.000 Euri sono lo 0.18% del totale. In compenso il 10% degli Italiani detiene il 45% della riccehezza del paese

la provocazione semmai è la tua.
se alla richiesta non sai rispondere, prendo atto che hai fatto una affermazione "sono tutti poveri in canna" a casaccio.

ho davanti i dati (fiscali pubblicati, non a naso) delle denunce dei redditi degli avvocati. denunce 2008 sui redditi 2007.

il reddito medio (ovvero compresi i neo iscritti, che sono quasi nella totalità ai limiti della sopravvivenza, e compresi i vari a tempo perso) è di &#8364; 51.314
uomini, media 66.800, donne (non perché siano meno brave ma perché è più rilevante l'incidenza delle colleghe che esercitano solo a tempo parziale) 28.202.
ovviamente, per la famosa regola del mezzo pollo a testa, la media statistica non definisce il livello medio, perché tiene conto anche di chi non lavora a tempo pieno, di chi è agli inizi e vive la deplorevole condizione di sfruttato (fenomeno reale e grave, anche se non è più la regola), di chi vive in realtà diverse;
converrai che non è lo stesso esercitare in un paesino della campagna lucana piuttosto che a Napoli, Roma o Milano.

il reddito MEDIO dichiarato da un avvocato maschio lombardo è di &#8364; 113.178.
ribadisco, reddito MEDIO, comprende i neo iscritti, i quasi pensionati, gli sfruttati e anche qualche somaro.

come vedi, l'affermazione "sono tutti poveri in canna" è una boutade senza senso.

Intanto.... ti prego di non focalizzare la questione sugli avvocati ma a tutti i liberi professionisti in generale - vedere 3ad di Elancia -, anche se gli avvocati e soprattutto i notai guadagnano piuttosto bene, ma in tale categoria ci sono geometri, architetti, medici, e consulenti vari, che evidentemente se la passano peggio
Intanto bis.... Elancia parla di " fatturano centinaia di migliaia i reddito ", e quindi gia' l' inserimento degli avvocati scricchiola, ci stanno solo i notai a parecchie centinaia di migliaia di reddito
intanto ter ...ci sono le faccine e questo sta comunque ad indicare il tono scherzoso che intendo portare avanti riferendomi in generale anche al reddito di impresa .....partite Iva anch' esse
Ho qui davanti anch' io.
Il fisco ha comunicato per il 2008: la dichiarazione media dei lavoratori autonomi - prevalentemente professionisti e' stata pari a Euri 37.124, contro i 19334 dei lavoratori dipendenti.
Il totale dei lavoratori autonomi che hanno dichiarato un reddito superiore ai 200.000 Euri sono poco piu' di 20.000, di cui imprenditori circa 6.000.
Si deduce che i liberi professionisti tutti sono solo meno di 15.000.
Se si considera il numero totale dei liberi professionisti delle categorie che ti ho citato prima la percentuale di " ricchi " e' ridicola. Ciao
P.S: non ti sara' inoltre sfuggito in quanto trito e ritrito in Tv...gioiellieri che guadagnano meno dei loro dipendenti, cosi' pure per i ristoratori....per arrivare ai taxisti.....
 
migliazziblu ha scritto:
P.S: non ti sara' inoltre sfuggito in quanto trito e ritrito in Tv...gioiellieri che guadagnano meno dei loro dipendenti, cosi' pure per i ristoratori....per arrivare ai taxisti.....
piglio il sacco in cima: se la realtà fosse quella trita e ritrita in TV, i vecchi sarebbero tutti deficienti, le ragazze tutte zoccole, i giovani tutti ballerini.

per fortuna, non è così.
 
Ho un'obiezione da fare su un post di Belpietro.

Lo know how per cui ritieni che valga la pena lavorare gratis, custodito gelosamente dai luminari (anche tuoi colleghi) spesso, pur se posseduto, non viene affatto trasmesso. Vorrei che fosse come affermi tu.
Chi fa anticamera a rotazione non viene coinvolto in certe fasi clou della professione e, ovviamente, è destinato a rimbalzare nello "studio" per poi trovarsi in mutande a casa a mandare il currinculum.
Questi praticanti a vita non mettono insieme più di tre/sei mesi di esperienza in uno stesso posto. Nel mio settore ci vogliono almeno 2 anni per veder terminato un processo edilizio e l'esperienza di chi è stato 2 mesi a disegnare un rendering di un pezzetto di progetto passatogli dal vice del vice... ...non vale nulla o quasi, vale forse per fare scena, per entrare in un'altra scatola vuota.
Ovviamente aggiungo che il tipo di lavoro "aulico" che si fa in certi studi mega non ha nulla ha che fare con la miseria in cui ti ritrovi quando ti metti in proprio da solo. Salvo spinte e conoscenze utili.
 
belpietro ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
P.S: non ti sara' inoltre sfuggito in quanto trito e ritrito in Tv...gioiellieri che guadagnano meno dei loro dipendenti, cosi' pure per i ristoratori....per arrivare ai taxisti.....
piglio il sacco in cima: se la realtà fosse quella trita e ritrita in TV, i vecchi sarebbero tutti deficienti, le ragazze tutte zoccole, i giovani tutti ballerini.

per fortuna, non è così.

Non c'e' peggior sordo di chi non vuole sentire.....e soprattutto quando legge approssimativamente e cita solo quello che gli pare.
P.S....trito e ritrito in Tv, Vespa compreso, si riferisce , come ciliegina solo al P.S. Quanto postato prima, ha tutt' altra fonte. Confermo comunque, anche da altre fonti: I gioiellieri...., i ristoratori... dichiarano meno dei loro dipendenti. Ciao
P.s esibisci tu le dichiarazioni di architetti, geometri......
 
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.

ahimè, ci sarà sempre chi lo tutela.

mah, può darsi.
faccio fatica a credere che arrivato a 50 anni ci sia dietro il papino che gli procura i bei clienti, e che glieli conserva quando lui non è all'altezza.

Si chiama "clientelismo", magari fosse come dici tu. Esistessero veri concorsi pubblici non truccati (settore architettura) i figli di... verrebbero spazzati via dai più bravi ma spesso i primi, disponendo gratuitamente dei più bravi, continuano a galleggiare.
 
elancia75 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
belpietro ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
tesoro bello, ricordati che questo è un Paese bizantino.La parola "meritocrazia" non è nelle nostre corde. Ci sarà sempre il "protetto" che senza alzare un dito andrà avanti. Anche il meritevole andrà avanti e magari otterrà un buon risultato professionale, ma a 50 anni si ritroverà il fegato ingrossato. E il "protetto", invece, no.

credimi, il protetto farà veloce i primi passi ma poi non andrà tanto lontano.

ahimè, ci sarà sempre chi lo tutela.

mah, può darsi.
faccio fatica a credere che arrivato a 50 anni ci sia dietro il papino che gli procura i bei clienti, e che glieli conserva quando lui non è all'altezza.

Si chiama "clientelismo", magari fosse come dici tu. Esistessero veri concorsi pubblici non truccati (settore architettura) i figli di... verrebbero spazzati via dai più bravi ma spesso i primi, disponendo gratuitamente dei più bravi, continuano a galleggiare.

io stavo parlando del settore di Luisella e mio, dove è vero che i figli di papà hanno spesso introduzione, ma è anche vero che poi se non valgono un conto è farli digerire al dominus (al quale magari costano poco o nulla) e altra cosa farli digerire al cliente quando devono tenersi in piedi lo studio da soli.

non vorrei che tu abbia equivocato, ma io sono partito uguale uguale alla Luisella, solo che sono stato trattato meglio di come è stata trattata lei; per merito delle persone che ho incontrato, non per raccomandazioni che non avevo.
ovviamente anche io non sono stato in eterno "sotto schiavitù", ma mi sono reso indipendente al primo colpo.

sul fatto che dici tu, che credo sia vero (dico "credo" perché non faccio l'architetto ma seguo anche parecchio l'edilizia, quindi ho una visuale esterna ma vicina) ci sia nella committenza pubblica parecchio clientelismo e qualcosa anche in quella privata.
il che è, senza dubbio, un male.
non dipende dagli inizi professionali (ovvero, le raccomandazioni di famiglia) ma dal carro a cui certi professionisti si accodano.
che, da maturi, deve essere il carro loro.
 

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