Buonasera, vi scrivo per dirvi brevemente cosa penso di Sergio Marchionne, uno, a mio avviso, dei più grandi managers della storia. Quando egli venne alla Fiat, trovò una situazione che dire disastrosa era poco. Ha preso in mano la situazione, ha portato l'azienda fuori dalla crisi e, durante l'attuale tormentone economico globale, è riuscito pure ad accaparrarsi un bel 20 % in Chrysler, con l'opzione di diventare, un domani, "il proprietario" della casa americana (o quasi). Marchionne è da elogiare sotto tantissimi punti di vista ma, allora, perchè non mi piace più di tanto ? Semplice: come già detto, Marchionne è sì un grande manager ma, per il sottoscritto, di macchine "ci capisce poco". Lui è sì uno che le aziende riesce a riportarle dall'inferno al paradiso (o quasi), ma è anche vero che non ha mai voluto capire che non doveva fare l'erroraccio strategico che invece ha fatto: continuare a far diventare Alfa Romeo e Lancia "la fotocopia" di Fiat, non dando quindi agli altri due marchi una precisa identità, non solo formale ma anche sostanziale. In pratica Marchionne ha sì voluto fare il "giochetto" della VW dove, un marchio (VW appunto), è in grado di "nutrire" tutti gli altri marchi "consumer" o "premium" che siano, utilizzando sempre e comunque l'ottica dello "sharing" (vedi VW-Audi-Seat-Skoda), ma non "mescolando" ed "uccidendo" il vero DNA dei marchi, quanto - al massimo - rinvigorendolo. Questo, purtroppo, a Marchionne non è riuscito. Non c'era la volontà ? Non ne è stato capace ? Non era il momento storico per farlo ? Questo non spetta a noi giudicarlo. Noi sappiamo solo una cosa: Fiat è brava a fare le macchine piccole, ci sta. Questo non vuol dire che Alfa Romeo e Lancia, che di macchine piccole (in passato), ne hanno fatte ben poche (o quasi), debbano seguire la stessa sorte. Si potrebbe rispondere che, oggi, il mondo va verso il c.d. downsizing ecologico, dove tutto diventa più piccolo, leggero, meno costoso e anche meno originale. Perfetto. Però, oggi, ci sono ancora marchi come Bmw che riescono a costruire potenti turbo-diesel che ti fanno i 16km/l e che hanno 170 e passa cavalli. Ci sono marchi come Audi che, ad oggi, hanno la capacità di sfornare a ripetizione modelli su modelli, andando - vedi A1 - a coprire anche quelle "falle" che, in modo molto intelligente, Fiat ha saputo sfruttare molto bene consentendo ad Alfa di costruire la Mi.To. - Marchionne, in sostanza, è da me accusato di aver "Fiattizzato" il Dna di Alfa Romeo e Lancia in modo non del tutto "scaltro". Oggi Alfa Romeo fa la Punto Sportiva e la Bravo Sportiva, la Lancia fa la Punto Elegante, l'Idea Elegante e la Bravo Elegante e la Fiat fa tutto il resto. C'era molto più potenziale da sfruttare e... va bene che "i conti devono sempre tornare" ma... questo non vuol dire dover uccidere l'identità di marchi storici come Alfa e Lancia. Aggiungo, infine, un'ultima cosa: è da sciocchi pensare che quando due marchi come Alfa e Lancia sono posseduti da Fiat, sia impossibile che non vadano a subire un'influenza diretta della "casa-madre". Ma, a mio avviso, l'errore strategico è stato il seguente: non investire su modelli "seri", come una degna erede della 164, della Thema e di macchine sportive che, in passato, facevano girare la testa. Molti dicono: "eh ma Alfa Romeo e Lancia non hanno l'immagine per poter pretendere di vendere le c.d. macchine di un certo livello". Chi lo dice ? Lo dice Marchionne... perchè ce lo vuole far credere. La verità è che... la situazione attuale dei c.d. "marchi-doppione", conviene un pò a tutti, soprattutto a quelli che di auto non ci capiscono un mazza. Buona serata.