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Per i sostenitori del &#34;controllo delle armi&#34;...

:D :D :D :D
si bravo, hai ragione....................................tutti i giorni da noi si fanno stragi armati di manico da scopa........mentre in america...........................
 
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
Gunsite ha scritto:
dexxter ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
dexxter ha scritto:
nel mondo circolano 550 milioni di armi da fuoco, una ogni 12 persone. DOMANDA: come fare per armare le rimanenti 11?

Non sarebbe meglio disarmare la prima delle 12? ;)
Dice il saggio....se hai una arma devi essere pronto ad usarla...
poi come va ,va. :cry:
Ciao

vero caro mio; non solo devi essere pronto ad usarla ma devi mirare giusto per avere, tutto sommato, meno rogne.
Sai cosa dicevano gli Apache? uccidi sempre il tuo nemico perchè se lo ferisci, è pronto per un altra battaglia.

una battuta, la dottrina moderna preferisce "ferisci che impegni risorse per curarlo..." uno dei motivi perchè la nato è passata al 5,56 (non il solo e non il più importante)

ho dei dubbio sulla veridicità di questa affermazione; tuttavia non ho idea perchè la nato abbia optato per il cal 5,56 in luogo del 7,62.
Ma se il miglior fucile d'assalto del mondo (AK47) ha mantenuto lo stesso calibro, ci sarà un motivo no?

Sei male informato. Senza offesa.
Andiamo con ordine.
Rifle_cartridge_comparison.jpg


Nella foto, da sinistra a destra:
.50 BMG, 300 Winchester Magnum, 7,62 NATO (o 308 Winchester che dir si voglia), 7,62x39, 5,56 NATO (o 223 Remington che dir si voglia) e, infine, 22 long rifle (non cartuccia standard militare).

Il 5,56 NATO e' stato scelto perche' si e' visto che il 7,62 NATO era eccessivamente potente, con un rinculo poco controllabile, specie a raffica, e una potenza esuberante rispetto alle reali necessita' di ingaggio, tipicamente entro i 300 m. Il 5,56 NATO permetteva prestazioni balistiche adeguate, era molto piu' controllabile e, a parita' di massa, il fante puo' portare molte piu' munizioni, garantendo maggiore autonomia di missione o maggiore volume di fuoco.
L'AK-47 e' in 7,62, certo, ma 7,62x39 non 7,62 NATO. Come si puo' vedere dalla foto il 7,62x39 e' una cartuccia intermedia, analoga al 5,56 NATO, e non una cartuccia da fucile come il 7,62 NATO.
In ogni caso, da tempo anche il blocco sovietico era passato a una munizione piu' piccola, il 5,45, paragonabile in tutto e per tutto al 5,56 NATO, e sparata dal fucile d'assalto AK-74 (successore dell'AKM a sua volta successore dell'AK-47) e versioni successive.

Ottimo riassunto.
In effetti, la dottrina militare durante la guerra fredda era quella dello scontro tra grandi eserciti, in stile guerre mondiali. In quello scenario era preferibile che il soldato nemico fosse ferito gravemente piuttosto che morto. Ferito gravemente significa che non possa tornare a combattere, ma che si trasformi in un costo elevato per la nazione che lo sostiene.
E il ragionamento fila, tanto che come citava octane, anche i russi svilupparono la loro cartuccia (studiata appositamente per trasformarsi in un tritacarne una volta colpito il bersaglio... i russi sò tremendi...).
Peccato che in ambito di guerriglia, si è scoperta l'inefficacia di questi munizionamenti. La prima batosta è arrivata in vietnam dove gli americani armati di m16 lamentavano lo scarso potere d'arresto rispetto agli ak47 (e si lamentavano anche dell'affidabilità penosa che allora avevano i colt).
Detto ciò, oggi si sta piano piano tornando a cartuccie con un potere d'arresto maggiore e i nuovi modelli vengono spesso proposti in doppia configurazione 5,56-7,62.
C'è anche da dire che, perlomeno gli americani, hanno migliorato molto l'efficacia dei propri soldati adottando delle ottiche valide invece delle classiche mire metalliche. Addirittura in una battaglia in iraq (non ricordo, forse falluja), gli ispettori dell'esercito sollevarono forti sospetti di esecuzioni sommarie a causa dei numerosi headshot riscontrati tra i resistenti iracheni. Fatti i dovuti controlli si scoprì che tutti i colpi provenivano da molti metri di distanza, grazie alle nuove ottiche ACOG distribuite ai soldati... ;)
 
dexxter ha scritto:
jaccos ha scritto:
jo74bg ha scritto:
sono daccordo anch io,se si da' un arma in mano a qualcuno deve essere in grado di usarla,logico.
quello che voglio dire,e' solo il fatto di avere il diritto di difendermi se voglio.
non credo compri un arma chi ha paura di tenerla in mano o almeno lo spero.
io alle armi ci sono abituato fin da piccolo,in casa c erano ben 7 fucili,
mio padre mi faceva provare a sparare a capanno ma non ho mai preso passione(e meno male) gli uccelli mi piace vederli svolazzare :D
li ho sempre guardati come un potenziale pericolo e non come giocattoli per divertimento.
non so' di dove sei,io di solito al poligono vado a brescia o bergamo,ma ultimamente ho pochissimo tempo,l ultima volta ci sono andato a novembre :evil:

Sono di vicenza. Non ho il porto d'armi ma qualche volta ho sparato al poligono affittando l'arma. Me la cavo anche piuttosto bene, la prima volta sono andato con un mio amico che fa competizioni di tiro dinamico. Ha sparato lui con la sua 1911 cal.45 da competizione, poi ho provato io con la sua pistola. Non per bullarmi, ma ho fatto meglio io che ero alla prima volta che sparavo! :D :D :D
Non ti dico che faccia ha fatto il mio amico!!!!

il culo dei principianti? ;)
O scarso il mio amico! :D :D :D
Sherzi a parte ho sempre avuto buona mira, anche con l'arco o la fionda... più che altro conosco bene la meccanica di una pistola e so cosa aspettarmi... ;)
 
jaccos ha scritto:
.... In quello scenario era preferibile che il soldato nemico fosse ferito gravemente piuttosto che morto. Ferito gravemente significa che non possa tornare a combattere, ma che si trasformi in un costo elevato per la nazione che lo sostiene.

...a cui va aggiunto il fattore "psicologico" dei compagni che devono interrompere il combattimento per raccogliere il ferito e portarlo in salvo....
 
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