<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Per i fan della trazione posteriore con disposizione transaxle | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Per i fan della trazione posteriore con disposizione transaxle

75TURBO-TP ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Scusate una cosa non mi è chiara.
Mi pare di capire che l'ing Chirico dice che fu scelto lo schema transaxle per avere più spazio per i posti dietro.
Allora le cose sono due 1. o devono aver usato il pianale della Giulia (stesso passo) 2. oppure questa dello spazio è una sciocchezza perchè se il pianale era nuovo si aumentava il passo e si lasciava lo schema della Giulia.
Dico male?
Guarda Maxetto mi rimagio tutto quello che ti ho detto fino ad oggi....ho dovuto spiegarlo tante volte e non solo in questo forum.
Considera che l'Alfetta GTV ha il passo piu' corto di 10 Cm,ci si sta piu' comodi che sulla GT,non e' claustofrobica vetrature piu' ampie e vetri abbassabili.
Beh, cerco di vedere le cose in maniera obiettiva e la questione spazio mi è sembrata poco credibile.
 
Se puoi e hai voglia potresti spiegarci, io sono molto interessato a capire le scelte che hanno portato al transaxle.
 
_enzo ha scritto:
Se puoi e hai voglia potresti spiegarci, io sono molto interessato a capire le scelte che hanno portato al transaxle.
Ce lo spiega Giuseppe Busso all'epoca alla Direzione Tecnica Alfa Romeo.

Anticipo che gli studi per realizzare l'alfetta GT(in alfa si partiva prima dalle coupe' per poi derivare le berline) iniziarono nel 1967 anche se poi la GT verra' messa in commercio nel 1974,quindi prima che Giugiaro avesse l'incarico di realizzare la linea della Alfetta GT.

Si penso' inizialmente di sostituire la gloriosa Giulia,imbattibile sia in pista che su strada,con una coupe' in grado di ospitare quattro posti veri e un bagagliaio capiente,il mecato delle 2+2 era in declino ,da principio si penso' alla meccanica 1750 ma come ricorda Giuseppe Busso ben presto si penso' ad una disposizione meccanica completamente nuova,anche se tante soddisfazioni aveva dato il cambio in blocco e il ponte rigido si era ormai raggiunto il limite estremo del suo sviluppo.

Fu data Carta Bianca al reparto progetti perche' si realizzasse qualcosa di nuovo diverso dal solito cambio in blocco e ponte rigido al posteriore,sul passo della Futa furono fatte varie prove con due Giulia GTA con quadrilateri diversi e una 2000 sport con De Dion tipo mille miglia 1953,le prove furono fatte dall'Ing,Fanti e dal noto collaudatore Consalvo Senesi,alla fine delle prove si decreto' migliore il De Dion della 2000 sportiva,infatti le due Giulia GTA non riuscivano a mantenere le ruote perfettamente verticali durante gli scuotimenti e questo creava problemi di tenuta al posteriore a causa delle ruote con appoggio non costante e completo,il De Dion invece garativa l'appoggio completo in qualsiasi condizione,come accadeva sulle Alfetta 158-159 campioni del mondo di F1,inoltre si aveva una diminuzione delle masse non sospese con miglioramento del comfort e del lavoro delle sospensioni.

Il Transaxle fu invece adottato per migliorare la distibuzione dei pesi e quindi la motricita'(chi ha provato una giulia e una Alfetta notera' la differenza,trazione senza sacchi di cemento nel cofano) inoltre a differenza di quanto detto fu adottato per aumentare lo spazio nei posti anteriori con conseguente riduzione di quelli posteriori che nella GT e' ininfluente,anche con passo accorciato di 110mm,l'unica cosa che si e' sempre rimpianto e' la manovrabilita' del cambio della Giulia.

Busso scelse questa soluzione,Chirico avrebbe scelto l'altra?avrebbe ottenuto lo stesso risultato? pero' dice FORSE.

Busso scelse questa soluzione e gli Alfisti ringraziano.
 
_enzo ha scritto:
E lo dice uno che ha guidato e apprezzato 164 e guida ancora 164 Super con il mitiro Busso.
Enzo senza offesa ma mi sarei giocato anche mille euro che apprezzavi la 164,anche io mi posi il problema se prendere una 75 con il vecchio transaxle,Longitudinale,Quadrilateri veri ,De Dion e parallelogramma di Watt,barre di torsione,autobloccante a lamelle,e freni all'uscita del diferenziale, distribuzione dei pesi perfetta senza ABS servosterzo e AC e con il pianale del 1968,tanto piu' che cambiavo la sorella da cui fu ricarrozzata la 75, oppure la nuova nata,non mi sono mai pentito della scelta ancora di piu' quando in famiglia ce ne sono state due,tutto un'altro guidare,complimenti per il Busso questo si che te lo invidio. ;)
 
75TURBO-TP ha scritto:
_enzo ha scritto:
Se puoi e hai voglia potresti spiegarci, io sono molto interessato a capire le scelte che hanno portato al transaxle.
Ce lo spiega Giuseppe Busso all'epoca alla Direzione Tecnica Alfa Romeo.

Anticipo che gli studi per realizzare l'alfetta GT(in alfa si partiva prima dalle coupe' per poi derivare le berline) iniziarono nel 1967 anche se poi la GT verra' messa in commercio nel 1974,quindi prima che Giugiaro avesse l'incarico di realizzare la linea della Alfetta GT.

Si penso' inizialmente di sostituire la gloriosa Giulia,imbattibile sia in pista che su strada,con una coupe' in grado di ospitare quattro posti veri e un bagagliaio capiente,il mecato delle 2+2 era in declino ,da principio si penso' alla meccanica 1750 ma come ricorda Giuseppe Busso ben presto si penso' ad una disposizione meccanica completamente nuova,anche se tante soddisfazioni aveva dato il cambio in blocco e il ponte rigido si era ormai raggiunto il limite estremo del suo sviluppo.

Fu data Carta Bianca al reparto progetti perche' si realizzasse qualcosa di nuovo diverso dal solito cambio in blocco e ponte rigido al posteriore,sul passo della Futa furono fatte varie prove con due Giulia GTA con quadrilateri diversi e una 2000 sport con De Dion tipo mille miglia 1953,le prove furono fatte dall'Ing,Fanti e dal noto collaudatore Consalvo Senesi,alla fine delle prove si decreto' migliore il De Dion della 2000 sportiva,infatti le due Giulia GTA non riuscivano a mantenere le ruote perfettamente verticali durante gli scuotimenti e questo creava problemi di tenuta al posteriore a causa delle ruote con appoggio non costante e completo,il De Dion invece garativa l'appoggio completo in qualsiasi condizione,come accadeva sulle Alfetta 158-159 campioni del mondo di F1,inoltre si aveva una diminuzione delle masse non sospese con miglioramento del comfort e del lavoro delle sospensioni.

Il Transaxle fu invece adottato per migliorare la distibuzione dei pesi e quindi la motricita'(chi ha provato una giulia e una Alfetta notera' la differenza,trazione senza sacchi di cemento nel cofano) inoltre a differenza di quanto detto fu adottato per aumentare lo spazio nei posti anteriori con conseguente riduzione di quelli posteriori che nella GT e' ininfluente,anche con passo accorciato di 110mm,l'unica cosa che si e' sempre rimpianto e' la manovrabilita' del cambio della Giulia.

Busso scelse questa soluzione,Chirico avrebbe scelto l'altra?avrebbe ottenuto lo stesso risultato? pero' dice FORSE.

Busso scelse questa soluzione e gli Alfisti ringraziano.
O.T. La Giulia GTA aveva i quadrilateri avanti e dietro?
Il comando del cambio transaxle era ad aste rigide? cambiava qualcosa l'uso di cavi flessibili?
 
Maxetto ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
_enzo ha scritto:
Se puoi e hai voglia potresti spiegarci, io sono molto interessato a capire le scelte che hanno portato al transaxle.
Ce lo spiega Giuseppe Busso all'epoca alla Direzione Tecnica Alfa Romeo.

Anticipo che gli studi per realizzare l'alfetta GT(in alfa si partiva prima dalle coupe' per poi derivare le berline) iniziarono nel 1967 anche se poi la GT verra' messa in commercio nel 1974,quindi prima che Giugiaro avesse l'incarico di realizzare la linea della Alfetta GT.

Si penso' inizialmente di sostituire la gloriosa Giulia,imbattibile sia in pista che su strada,con una coupe' in grado di ospitare quattro posti veri e un bagagliaio capiente,il mecato delle 2+2 era in declino ,da principio si penso' alla meccanica 1750 ma come ricorda Giuseppe Busso ben presto si penso' ad una disposizione meccanica completamente nuova,anche se tante soddisfazioni aveva dato il cambio in blocco e il ponte rigido si era ormai raggiunto il limite estremo del suo sviluppo.

Fu data Carta Bianca al reparto progetti perche' si realizzasse qualcosa di nuovo diverso dal solito cambio in blocco e ponte rigido al posteriore,sul passo della Futa furono fatte varie prove con due Giulia GTA con quadrilateri diversi e una 2000 sport con De Dion tipo mille miglia 1953,le prove furono fatte dall'Ing,Fanti e dal noto collaudatore Consalvo Senesi,alla fine delle prove si decreto' migliore il De Dion della 2000 sportiva,infatti le due Giulia GTA non riuscivano a mantenere le ruote perfettamente verticali durante gli scuotimenti e questo creava problemi di tenuta al posteriore a causa delle ruote con appoggio non costante e completo,il De Dion invece garativa l'appoggio completo in qualsiasi condizione,come accadeva sulle Alfetta 158-159 campioni del mondo di F1,inoltre si aveva una diminuzione delle masse non sospese con miglioramento del comfort e del lavoro delle sospensioni.

Il Transaxle fu invece adottato per migliorare la distibuzione dei pesi e quindi la motricita'(chi ha provato una giulia e una Alfetta notera' la differenza,trazione senza sacchi di cemento nel cofano) inoltre a differenza di quanto detto fu adottato per aumentare lo spazio nei posti anteriori con conseguente riduzione di quelli posteriori che nella GT e' ininfluente,anche con passo accorciato di 110mm,l'unica cosa che si e' sempre rimpianto e' la manovrabilita' del cambio della Giulia.

Busso scelse questa soluzione,Chirico avrebbe scelto l'altra?avrebbe ottenuto lo stesso risultato? pero' dice FORSE.

Busso scelse questa soluzione e gli Alfisti ringraziano.
O.T. La Giulia GTA aveva i quadrilateri avanti e dietro?
Il comando del cambio transaxle era ad aste rigide? cambiava qualcosa l'uso di cavi flessibili?

La Giulia aveva i quadrilateri davanti ed il ponte rigido dietro.
Se non sbaglio il comando era a cavi
 
Al posteriore delle Giulia c'era un ponte rigido (con dei nastri di fine corsa per lo scuotimento in cuoio :shock: :shock: ) e il cambio era anteriore in blocco col motore. Praticamente la leva del cambio usciva dalla fusione in alluminio e dopo una giuntura entrava direttamente nell'abitacolo, per essere impugnata dal conducente.
Per le Alfetta e tutte le altre col DeDion, il passaggio (eventuale..) al comando a cavi non avrebbe migliorato la manovrabilità (impedita oltre che dalla lunghezza dei comandi, dal fatto che il volano con la frizione e l'intera trasmissione, ruotavano sempre insieme al motore...) e piuttosto sarebbe stata un'incognita riguardo all'affidabilità. I comandi a cavi per il cambio hanno trovato utilizzo e apprezzamento solo da pochi anni e comunque con tratte corte....
 
Si forse si riferisce a quello che ho scritto sulle Giulia GTA che nei test avevano due tipi di Quadrilateri diversi al posteriore per cercare quale fosse la miglire meccanica da usare sull'Alfetta,ma poi si rivelo' migliore un vecchio De Dion del 1953.
 
75TURBO-TP ha scritto:
Si forse si riferisce a quello che ho scritto sulle Giulia GTA che nei test avevano due tipi di Quadrilateri diversi al posteriore per cercare quale fosse la miglire meccanica da usare sull'Alfetta,ma poi si rivelo' migliore un vecchio De Dion del 1953.
Si esatto mi riferivo a quelle di quel test.
 
Maxetto ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Si forse si riferisce a quello che ho scritto sulle Giulia GTA che nei test avevano due tipi di Quadrilateri diversi al posteriore per cercare quale fosse la miglire meccanica da usare sull'Alfetta,ma poi si rivelo' migliore un vecchio De Dion del 1953.
Si esatto mi riferivo a quelle di quel test.
quelli delle Giulia GTA erano una con Quadrilateri deformabili tipo" Formula" e l'altra con Quadrilatero inferiore ed il semiasse che svolgeva doppia funzione perche' agiva come vincolo superiore della sospensione.
 
La terza vettura era una 2000 sportiva che piaceva molto a Giuseppe Busso,di queste ne erano state costruite solo due agli inizi degli anni 50(due coupe e due spider) che adottava un De Dion tipo mille miglia 1953, ma non era una soluzione nuova in Alfa infatti fu adottato nelle monoposto di F1 Alfetta 158-159 vincitrici dei mondiali 1950-51.

800pxalfaromeo2000sport.jpg
 
75TURBO-TP ha scritto:
_enzo ha scritto:
E lo dice uno che ha guidato e apprezzato 164 e guida ancora 164 Super con il mitiro Busso.
Enzo senza offesa ma mi sarei giocato anche mille euro che apprezzavi la 164,anche io mi posi il problema se prendere una 75 con il vecchio transaxle,Longitudinale,Quadrilateri veri ,De Dion e parallelogramma di Watt,barre di torsione,autobloccante a lamelle,e freni all'uscita del diferenziale, distribuzione dei pesi perfetta senza ABS servosterzo e AC e con il pianale del 1968,tanto piu' che cambiavo la sorella da cui fu ricarrozzata la 75, oppure la nuova nata,non mi sono mai pentito della scelta ancora di piu' quando in famiglia ce ne sono state due,tutto un'altro guidare,complimenti per il Busso questo si che te lo invidio. ;)
La prima 164 la prese mio nonno nel '88 con il 3 litri e a 80'000km la diede a mio padre nel '93 che la portò fino a 320'000km (noi poi l'abbiamo usata fino al blocco degli Euro zero, fino a 387'000km ci vennero addosso per cui ci costava troppo sistemarla). Aveva dei grossi limiti (molto grossi) con un motore grosso davanti, ma era silenziosissima, dall'abitabilità incredibile (siamo in 5 in famiglia).
Mio nonno prese la Super...sempre 3 litri che ha le 24 valvole, un motore da corsa il cui primo ricordo è nel garage di mio nonno la prima volta che mio padre la accese per provarla...un motore da corsa! Su questa la maggior potenza e le ruote non larghe e ribassate come la 164 dell' '88 feceva ancor più difficoltà. L'auto la usiamo ancora e ha ora 240'000km, fantastica ma con grossi limiti.
Con questo non voglio dire che io preferivo queste Alfa a trazione posteriore, ma come in tutte le cose avevano dei pro e dei contro come ad esempio la sicurezza maggiore sull'acqua (le Bmw all'epoca si giravano come niente) e il contro l'impossibilità di scaricare a terra tutta quella potenza, specie con il 3 litri Super da 212cv. Invidio alla 75 la capacità di emozionare in curva, ma per l'epoca andava per le nostre esigenze (prima di mio nonno che aveva 65 anni e poi noi che eravamo in 5) andava bene un'auto meno prestazionale, ma più abitabile.
 
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