<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Per i fan della trazione posteriore con disposizione transaxle | Il Forum di Quattroruote

Per i fan della trazione posteriore con disposizione transaxle

Premetto che io non sono assolutamente contro le auto a trazione posteriore con disposizione transaxle, anzi ho sempre ribadito che Maserati dovesse mantenere questa peculiarità tecnica e non "abbassarsi" alla disposizione iso Bmw e Mercedes con cambio automatico Zf a 6 rapporti e soprattutto i problemi che comporta la doppia disposizione del cambio, come scrissi nel seguente articolo:
http://groups.google.it/group/hainz...urismo-s-due-auto-sotto-un-unico-vestio?hl=it
Detto questo vi riporto le parole di Chirico nel suo libro: "L'Alfa e le sue auto" in cui parla della sua esperienza e dell'Alfa Romeo e aggiungo che questo ingegnere non era un fautore della trazione anteriore come si può leggere a pagina 153 quando parla dei progetti "154 e 156" e cioè dei sostituti di Giulietta e alfetta.
E veniamo al dunque, parlando dell'Alfetta (pag 104-5) dice:
"Mi limiterò a dire qualcosa sul layout di questo modello, che presentava il motore anteriore e il gruppo frizione-cambio-ponte sull'asse posteriore. Secondo la versione più diffusa, ciò derivò dalla necessità di traferire peso del veicolo sull'asse posteriore allo scopo di accrescere le condizioni d'aderenza delle ruote motrici (l'annosa questione che travaglia le trazioni posteriori).C'era, anche, la necessità di aumentare l'abitabilità longitudinale della vettura Giulia soggetta, da qualche tempo, a critiche per la disponibilità di spazio ai posti posteriori, specie da parte delle persone dal percentile medio-alto. Il passo dell'Alfetta era uguale a quello della precedente Giulia e si potè aumentare l'abitabilità solo spostando in avanti i sedili anteriori, il volante e la pedaliera (imossibile arretrare il sedile posteriore per l'ingombro dei passaruota). Tale avanzamento ha fatto "entrare" nell'abitacolo una parte del passaruote anteriori (sulla Giulia il fondo dei parafiamma a sinistra del pedale frizione era, invece, totalmente piatto) e, per tale ragione, si è reso impossibile il tradizionale montaggio del cambio dietro al motore poiché il suo ingombro trasversale avrebbe ridotto in maniera inaccettabile lo spazio necessarioalla sistemazione della pedaliera. Il problema fu, dunque, risolto portande sull'asse posteriore gran parte della trasmissione, iniziando dal volano della frizione sino al gruppo del differenziale.
Tutto ciò, forse si sarebbe potuto evitare spostando in avanti l'avantreno: il passaruota sarebbe forse scomparso o si sarebbe ridotto, il cambio sarebbe tornato nella sua posizione naturale e 'asse posteriore si sarebbe caricato non meno di quanto è avvenuto con lo spostamento all'indietro del gruppo frizione, cambio, anzi... E, dulcis in fundo, la macchina avrebbe sicuramente avuto un comando cambio magnifico e impagabile com'era quello della Giulia. I progettisti hanno scartato questo tipo di layout, adottato sulle auto a trazione posteriore come Mercedes e BMW, perché, probabilmente, si sono preoccupati della riduzione d'agilità del veicolo, che l'allungamento del passo avrebbe comportato".

Hainz
http://groups.google.it/group/hainz?hl=it[/quote]
 
Aggiungo anche un problema che riscontrarono: il serbatoio nel baule e la ruota di scorta, cosa che comportava una riduzione della volumetria e inizialmente l'odore di benzina in abitacolo in quanto il serbatoio era inizialmente stato pensato in plastica (poi prontamente sostituito in metallo).
Inoltre parlando delle eredi da sviluppare aggiunge che per le eredi del progetto 116 (numero d'ordine dell'Alfetta) vi era la necessità di ridurre i costi e pesi...
 
_enzo ha scritto:
Premetto che io non sono assolutamente contro le auto a trazione posteriore con disposizione transaxle, anzi ho sempre ribadito che Maserati dovesse mantenere questa peculiarità tecnica e non "abbassarsi" alla disposizione iso Bmw e Mercedes con cambio automatico Zf a 6 rapporti e soprattutto i problemi che comporta la doppia disposizione del cambio, come scrissi nel seguente articolo:
http://groups.google.it/group/hainz...urismo-s-due-auto-sotto-un-unico-vestio?hl=it
Detto questo vi riporto le parole di Chirico nel suo libro: "L'Alfa e le sue auto" in cui parla della sua esperienza e dell'Alfa Romeo e aggiungo che questo ingegnere non era un fautore della trazione anteriore come si può leggere a pagina 153 quando parla dei progetti "154 e 156" e cioè dei sostituti di Giulietta e alfetta.
E veniamo al dunque, parlando dell'Alfetta (pag 104-5) dice:
"Mi limiterò a dire qualcosa sul layout di questo modello, che presentava il motore anteriore e il gruppo frizione-cambio-ponte sull'asse posteriore. Secondo la versione più diffusa, ciò derivò dalla necessità di traferire peso del veicolo sull'asse posteriore allo scopo di accrescere le condizioni d'aderenza delle ruote motrici (l'annosa questione che travaglia le trazioni posteriori).C'era, anche, la necessità di aumentare l'abitabilità longitudinale della vettura Giulia soggetta, da qualche tempo, a critiche per la disponibilità di spazio ai posti posteriori, specie da parte delle persone dal percentile medio-alto. Il passo dell'Alfetta era uguale a quello della precedente Giulia e si potè aumentare l'abitabilità solo spostando in avanti i sedili anteriori, il volante e la pedaliera (imossibile arretrare il sedile posteriore per l'ingombro dei passaruota). Tale avanzamento ha fatto "entrare" nell'abitacolo una parte del passaruote anteriori (sulla Giulia il fondo dei parafiamma a sinistra del pedale frizione era, invece, totalmente piatto) e, per tale ragione, si è reso impossibile il tradizionale montaggio del cambio dietro al motore poiché il suo ingombro trasversale avrebbe ridotto in maniera inaccettabile lo spazio necessarioalla sistemazione della pedaliera. Il problema fu, dunque, risolto portande sull'asse posteriore gran parte della trasmissione, iniziando dal volano della frizione sino al gruppo del differenziale.
Tutto ciò, forse si sarebbe potuto evitare spostando in avanti l'avantreno: il passaruota sarebbe forse scomparso o si sarebbe ridotto, il cambio sarebbe tornato nella sua posizione naturale e 'asse posteriore si sarebbe caricato non meno di quanto è avvenuto con lo spostamento all'indietro del gruppo frizione, cambio, anzi... E, dulcis in fundo, la macchina avrebbe sicuramente avuto un comando cambio magnifico e impagabile com'era quello della Giulia. I progettisti hanno scartato questo tipo di layout, adottato sulle auto a trazione posteriore come Mercedes e BMW, perché, probabilmente, si sono preoccupati della riduzione d'agilità del veicolo, che l'allungamento del passo avrebbe comportato".

Hainz
http://groups.google.it/group/hainz?hl=it
[/quote]
Stai dicendo che l'Alfetta derivava il pianale da quello della Giulia?
 
No, infatti la Giulia aveva il cambio in blocco con il motore, mentre l'Alfetta inaugura le Alfa con il transaxle e che poi è stato usato anche per la "Nuova Giulietta del '77)
 
_enzo ha scritto:
No, infatti la Giulia aveva il cambio in blocco con il motore, mentre l'Alfetta inaugura le Alfa con il transaxle e che poi è stato usato anche per la "Nuova Giulietta del '77)
Non mi riferivo allo schema della trasmissione ma solo al pianale e precisamente al fatto che non avevano cambiato la lunghezza del passo,
 
infatti hainz io preferisco il cambio in blocco al motore perché accorpa le masse verso il baricentro vettura diminuendo, così, il momento d'inerzia sull'asse di imbardata.
 
Dimentichi che l'ing. Chrico dice chiaramente che non ha partecipato alla realizzazione dell'Alfetta e di qualsia altra Alfa Transaxle(fu sotto la direzione tecnica di Giuseppe Busso) e che e' una sua supposizione,a lui hanno affidato l'Alfasud e la 164 e con questo ho detto tutto :rolleyes:,quindi chi vuole puo' crederci ma Busso ha spiegato chiaramente il perche' del Transaxle.
 
Il problema erano già all'epoca i costi elevati di tale scelta. Oggi questi costi, in un mondo globabilizzato e standardizzato, non sono più assolutamente possibili. Perciò cosa si può fare per recuperare qualle qualità dinamiche delle Alfa riviste in chiave moderna?
Come potete leggere in altre discussioni io ho la mia idea per le Alfa future e un piano "ponte" con un'ammiraglia Alfa su base 300C debitamente alfizzata e un segmento D piccolo (in confronto con A4), quasi una sorta di C sedan anch'essa, però, debitamente modificata (leggasi sospensioni anteriori da Alfa).
Pensare di fare un segmento D Alfa a trazione posteriore su base nuovo LX dell'imminente 300C comporterebbbe una nuova storia stile 159, farla una nuova comporterebbe ritardi impossibili da avere. Meglio perciò un'Alfa piccola, agile e maneggevole dal basso costo sia per gli acquirenti che per Alfa.
Così (erede 156 e un'ammiraglia Alfa su base Alfa da farsi in america sulle basi della 300C) si possono portare i soldi in "saccoccia" da investire per un nuovo pianale modulare con il motore dietro l'asse anteriore per accentrare le masse per i segmenti D ed E da far debuttare su una Maserati e su un Suv Maserati e le speciality, per poi adottarlo a cascata sull'ammiraglia Alfa, su un segmento D grande Alfa adatta quindi al mercato americano.
 
Guarda enzo che non c'e' bisogno di tante parole,questo lo dice anche Chirico,l'alfa aveva in avanzato sviluppo il progetto 156 con cambio in blocco (come le attuali BMW) non lo abbiamo perche in Fiat hanno scelto il pianale Croma .Saab......fu un grande errorre disse Chirico,si proprio chi creo' la 164. :?
 
75TURBO-TP ha scritto:
Dimentichi che l'ing. Chrico dice chiaramente che non ha partecipato alla realizzazione dell'Alfetta e di qualsia altra Alfa Transaxle(fu sotto la direzione tecnica di Giuseppe Busso) e che e' una sua supposizione,a lui hanno affidato l'Alfasud e la 164 e con questo ho detto tutto :rolleyes:,quidi chi vuole puo' crederci ma Busso ha spiegato chiaramente il perche' del Transaxle.
Secondo te ha scelto lui di lavorare sull'Alfasud? Pensi che si sia divertito a fare la spola tra Arese e Pomigliano d'Arco. Non gli conveniva rimanere a 2/3 km dalla sua villetta di Arese?
Aggiungo anche che l'Alfasud gli ha procurato quasi un esaurimento nervoso, tante delusioni per come alcuni lavoraravano a Pomigliano.
Ovviamente poi ci sono i pro e i contro per la disposizione transaxle e tra i contro come nel caso della necessità di allungare il passo se si voleva mettere il cambio in blocco al motore (e l'ho riportato...ultime righe)
 
_enzo ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Dimentichi che l'ing. Chrico dice chiaramente che non ha partecipato alla realizzazione dell'Alfetta e di qualsia altra Alfa Transaxle(fu sotto la direzione tecnica di Giuseppe Busso) e che e' una sua supposizione,a lui hanno affidato l'Alfasud e la 164 e con questo ho detto tutto :rolleyes:,quidi chi vuole puo' crederci ma Busso ha spiegato chiaramente il perche' del Transaxle.
Secondo te ha scelto lui di lavorare sull'Alfasud? Pensi che si sia divertito a fare la spola tra Arese e Pomigliano d'Arco. Non gli conveniva rimanere a 2/3 km dalla sua villetta di Arese?
Aggiungo anche che l'Alfasud gli ha procurato quasi un esaurimento nervoso, tante delusioni per come alcuni lavoraravano a Pomigliano.
Ovviamente poi ci sono i pro e i contro per la disposizione transaxle e tra i contro come nel caso della necessità di allungare il passo se si voleva mettere il cambio in blocco al motore (e l'ho riportato...ultime righe)
Appunto avrebbe preferito lavorare alle vere Alfa,ma non ha potuto ;)
 
75TURBO-TP ha scritto:
Guarda enzo che non c'e' bisogno di tante parole,questo lo dice anche Chirico,l'alfa aveva in avanzato sviluppo il progetto 156 con cambio in blocco (come le attuali BMW) non lo abbiamo perche in Fiat hanno scelto il pianale Croma .Saab......fu un grande errorre disse Chirico,si proprio chi creo' la 164. :?
Appunto, se fosse dipeso da Chirico la 164 non sarebbe mai arrivata alla produzione, ma questa fu la scelta politica spinta dagli Agnelli.
Pensa, avremmo avuto Alfa a trazione posteriore dalle quali sarebbero arrivate trazioni integrali eccellenti!
 
Scusate una cosa non mi è chiara.
Mi pare di capire che l'ing Chirico dice che fu scelto lo schema transaxle per avere più spazio per i posti dietro.
Allora le cose sono due 1. o devono aver usato il pianale della Giulia (stesso passo) 2. oppure questa dello spazio è una sciocchezza perchè se il pianale era nuovo si aumentava il passo e si lasciava lo schema della Giulia.
Dico male?
 
Maxetto ha scritto:
Scusate una cosa non mi è chiara.
Mi pare di capire che l'ing Chirico dice che fu scelto lo schema transaxle per avere più spazio per i posti dietro.
Allora le cose sono due 1. o devono aver usato il pianale della Giulia (stesso passo) 2. oppure questa dello spazio è una sciocchezza perchè se il pianale era nuovo si aumentava il passo e si lasciava lo schema della Giulia.
Dico male?
Guarda Maxetto mi rimagio tutto quello che ti ho detto fino ad oggi....ho dovuto spiegarlo tante volte e non solo in questo forum.
Considera che l'Alfetta GTV ha il passo piu' corto di 10 Cm,ci si sta piu' comodi che sulla GT,non e' claustofrobica vetrature piu' ampie e vetri abbassabili.
 

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