<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> per agricolo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

per agricolo

nafnlaus ha scritto:
Ragazzi non facciamone un caso. È l'estensione della 81/2008 all'agricoltura. Stessa applicazione già in essere da anni in edilizia. La documentazione comprovante l'esperienza la puoi autocertificare avendo un contratto di lavoro in essere dal tempo richiesto (2 anni) e mediante dichiarazione del titolare che attesta l'esperienza alla guida dei mezzi. Chi ha questo farà solo gli aggiornamenti alle scadenze previste. Chi non ha questi requisiti dovrà fare il corso di formazione.

E' proprio questo il punto. Gli operai edili non coltivano patate e i trattoristi non fanno case. Le estensioni di una normativa da un settore a un altro fanno solo ed esclusivamente casino. Secondo questa minchiata mio padre, 82 anni, trattorista dai tempi del Landini L25, qualche milione di ore di guida di trattori e mietitrebbie all'attivo ma MAI COME DIPENDENTE, proprio per la mancanza di "documentazione certificata" dovrebbe andare a seguire un "corso di aggiornamento" in aula + in campo su "trattore coi doppi comandi", macchina inverosimile che solo un immane testa di cazzo che mai nella sua vita ha visto un trattore può ipotizzare. Ma che i vaga in figa de so mare...... :evil: :evil: :evil: :evil:
 
La Legge 81/2008, quella della sicurezza sui posti di lavoro (ex, tra le altre, 626) già includeva il settore agricolo (come tutti gli altri) tra quelli sottoposti alla norma. Il problema è che per il settore agricolo ci si era sempre fermati ai principi generali. Nel 2002 già ne scrivevo sulla rivista Lineaverde.

Il titolare, in quanto tale, non necessita di alcun patentino essendo esso stesso responsabile di se e dei dipendenti. Se tuo padre è un pensionato che coltiva il podere a titolo personale non ha necessità di alcuna certificazione poiché non si tratta di attività professionale lavorativa sottoposta al regime delle norme per la sicurezza dei luoghi di lavoro.
 
crusader79 ha scritto:
http://www.agrinotizie.com/articoli/news.php?id=1545

son curioso di vedere i vecchi agricoltori come fanno a prenderla, sono ancora piu curioso di vedere quanto costa e sono curioso di vedere se io che ho a-b-c-d-e ed cqc dovrò fare sto benedetto corso
ESTIQAATSI.......per come vede guidare tanti contadini codesti mezzi agricoli, ESTIQAATSI gli toglierebbe anche la comune patente :evil:
 
nafnlaus ha scritto:
La Legge 81/2008, quella della sicurezza sui posti di lavoro (ex, tra le altre, 626) già includeva il settore agricolo (come tutti gli altri) tra quelli sottoposti alla norma. Il problema è che per il settore agricolo ci si era sempre fermati ai principi generali. Nel 2002 già ne scrivevo sulla rivista Lineaverde.

Il titolare, in quanto tale, non necessita di alcun patentino essendo esso stesso responsabile di se e dei dipendenti. Se tuo padre è un pensionato che coltiva il podere a titolo personale non ha necessità di alcuna certificazione poiché non si tratta di attività professionale lavorativa sottoposta al regime delle norme per la sicurezza dei luoghi di lavoro.

bono bono, quindi io che guido il trattore di mia madre titolare di azienda agricola nella sua azienda mentre effettuo dei lavori non sono tenuto a prendere nessun patentino?
 
E che palle! !!!!
Anche se limitasse solo ad un corso considero il mio tempo molto prezioso. E questa è una cosa del tutto inutile, spero di poter evitare di fare
 
crusader79 ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
La Legge 81/2008, quella della sicurezza sui posti di lavoro (ex, tra le altre, 626) già includeva il settore agricolo (come tutti gli altri) tra quelli sottoposti alla norma. Il problema è che per il settore agricolo ci si era sempre fermati ai principi generali. Nel 2002 già ne scrivevo sulla rivista Lineaverde.

Il titolare, in quanto tale, non necessita di alcun patentino essendo esso stesso responsabile di se e dei dipendenti. Se tuo padre è un pensionato che coltiva il podere a titolo personale non ha necessità di alcuna certificazione poiché non si tratta di attività professionale lavorativa sottoposta al regime delle norme per la sicurezza dei luoghi di lavoro.

bono bono, quindi io che guido il trattore di mia madre titolare di azienda agricola nella sua azienda mentre effettuo dei lavori non sono tenuto a prendere nessun patentino?

Come collaboratore familiare direi di no. Come dipendente certamente si. In ogni caso niente che una giornata non sia in grado di risolvere se anche partecipassi al corso. 3-4 ore di teoria ed un paio di ore in campagna. Vedrai che sarà così all'incirca.
 
nafnlaus ha scritto:
Come collaboratore familiare direi di no. Come dipendente certamente si. In ogni caso niente che una giornata non sia in grado di risolvere se anche partecipassi al corso. 3-4 ore di teoria ed un paio di ore in campagna. Vedrai che sarà così all'incirca.

E invece il mio amico parlava anche di collaboratori occasionali.....
 
a_gricolo ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
Ragazzi non facciamone un caso. È l'estensione della 81/2008 all'agricoltura. Stessa applicazione già in essere da anni in edilizia. La documentazione comprovante l'esperienza la puoi autocertificare avendo un contratto di lavoro in essere dal tempo richiesto (2 anni) e mediante dichiarazione del titolare che attesta l'esperienza alla guida dei mezzi. Chi ha questo farà solo gli aggiornamenti alle scadenze previste. Chi non ha questi requisiti dovrà fare il corso di formazione.

E' proprio questo il punto. Gli operai edili non coltivano patate e i trattoristi non fanno case. Le estensioni di una normativa da un settore a un altro fanno solo ed esclusivamente casino. Secondo questa minchiata mio padre, 82 anni, trattorista dai tempi del Landini L25, qualche milione di ore di guida di trattori e mietitrebbie all'attivo ma MAI COME DIPENDENTE, proprio per la mancanza di "documentazione certificata" dovrebbe andare a seguire un "corso di aggiornamento" in aula + in campo su "trattore coi doppi comandi", macchina inverosimile che solo un immane testa di cazzo che mai nella sua vita ha visto un trattore può ipotizzare. Ma che i vaga in figa de so mare...... :evil: :evil: :evil: :evil:
Si però sosta un attimo.
Ti faccio il mio di esempio. mio Padre è imprenditore agricolo da quando aveva 35 anni ed ora ne ha 62, quindi non ci sono problemi. Mia moglie è imprenditrice agricola dal 2008 e non ci sarebbero problemi, se non fosse che mia moglie non sa neanche qual'è la differenza tra un cingolato ed un gommato, una vanga ed un trinciaceppe, pochè la terra glie la lavoro tutta io, e dico tutta io (vigneti Olivetti, seminativi ecc) anche i trattamenti antigrittogamici Dove lei ha il patentino, senza sapere cosa è il fosetil ad esempio.
Ora io invece sono lavoratore dipendente, non sono imprenditore agricolo, io so fare i lavori da imprenditore agricolo, sia manuali che con i trattori, da quando ho 7 anni che mio padre mi ha messo su un gommato con lo sterzo in mano. Come faccio? ???
 
a_gricolo ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
Come collaboratore familiare direi di no. Come dipendente certamente si. In ogni caso niente che una giornata non sia in grado di risolvere se anche partecipassi al corso. 3-4 ore di teoria ed un paio di ore in campagna. Vedrai che sarà così all'incirca.

E invece il mio amico parlava anche di collaboratori occasionali.....

Collaboratore occasionale è diverso da collaboratore familiare.
 
nafnlaus ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
Come collaboratore familiare direi di no. Come dipendente certamente si. In ogni caso niente che una giornata non sia in grado di risolvere se anche partecipassi al corso. 3-4 ore di teoria ed un paio di ore in campagna. Vedrai che sarà così all'incirca.

E invece il mio amico parlava anche di collaboratori occasionali.....

Collaboratore occasionale è diverso da collaboratore familiare.

Non c'entra, la normativa PARE comprenda tutti gli operatori.

L'amico di cui parlavo qualche post sopra è un funzionario che lavora qui

http://www.enama.it/it/news.php

e ti assicuro che se non sa niente lui, quello che trovi in rete sono tutte illazioni.
 
ecco appunto, da come ho interpretato io la normativa parla di tutti gli operatori, poi dopo rileggendola parla solo di lavoratori, dato che io ho un altro lavoro e il trattore è un hobby dovrei stare con il culo coperto in teoria. Però siamo in italia dove la teoria lascia il tempo che trova
 
Il problema riguarda solo le aziende e non i privati che si fanno l'orto. D'altra parte, anche oggi, se guido un trattore per un impresa forestale devo fare il test anti droga e aver ricevuto adeguata formazione e informazione. Per guidarlo a casa non occorre tutto ciò. Il problema è sempre legato alla scaletta delle responsabilità in ambito lavorativo.
 
a_gricolo ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
Come collaboratore familiare direi di no. Come dipendente certamente si. In ogni caso niente che una giornata non sia in grado di risolvere se anche partecipassi al corso. 3-4 ore di teoria ed un paio di ore in campagna. Vedrai che sarà così all'incirca.

E invece il mio amico parlava anche di collaboratori occasionali.....

Collaboratore occasionale è diverso da collaboratore familiare.

Non c'entra, la normativa PARE comprenda tutti gli operatori.

L'amico di cui parlavo qualche post sopra è un funzionario che lavora qui

http://www.enama.it/it/news.php

e ti assicuro che se non sa niente lui, quello che trovi in rete sono tutte illazioni.

Non me ne volere ma sembra che, prima del calcio, lo sport nazionale sia divenuto la caduta dal pero in volo libero.
 
nafnlaus ha scritto:
Non me ne volere ma sembra che, prima del calcio, lo sport nazionale sia divenuto la caduta dal pero in volo libero.

Non è questione di cadere dal pero o dal campanile. Il settore agricolo in Italia ha troppe variabili e peculiarità per assimilarne gli addetti a un settore come l'edilizia. Migliaia di aziende hanno dimensioni di pochi ettari e sono condotte part time o da pensionati. Tuttavia non di può parlare di coltivazione per hobby, perchè un minimo reddito lo producono, con tutti gli annessi e connessi (condizionalità, PAC, registro dei trattamenti, revisione delle irroratrici.....). Tutto ciò in moltissimi casi ricade su aziende di due o tre ettari, come detto prima. Non so se mi sono spiegato, ma in queste situazioni semplicemente non esiste quella struttura imprenditoriale che giustifica le norme che vengono traslate dal settore edilizio. Aggiungi che come sempre si arriva alla scadenza senza aver fatto niente e il quadro è completo.
 
Non si tratta di traslare norme dal settore edilizio ma di rendere effettive le norme sulla sicurezza in tutti i settori.
Allora il punto è questo. Se hai una azienda con dipendenti devi rispondere a quegli adempimenti formali e sostanziali circa la formazione e l'informazione dei dipendenti (così come avviene per i prodotti fitosanitari avverrà anche per i mezzi agricoli). Se non hai dipendenti ma sei tu in prima persona sarà sufficiente l'informazione che è documentabile dalla partecipazione a convegni, dal possesso dei libretti di uso, ecc ecc ..... poi se sei una capra è responsabilità tua e solo tua. Se hai uno o più dipendenti è responsabilità tua il mettergli a disposizione tutti gli strumenti affinché abbia coscienza e conoscenza di quel che fa. Come lo dimostri? Con il conseguimento delle attestazioni rilasciate ai corsi e con la firma di autocertificazioni nella quale tu dici di averlo informato (allegando la scheda dell'informazione data) e lui contro firma di averla ricevuta e assimilata.
 
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