Ciao Lucio,
anch'io nel 68 non avevo la patente, (però avevo appena preso la A) ma sapevo guidare perfettamente. Sicuramente nel 62 ( 10 anni) guidavo da solo l'auto di famiglia: Lancia Appia 1° serie, carrozzeria verdolona tutta d'alluminio, guida a destra, cambio al volante, con la quale riuscivo in 150 mt., davanti ad una casetta che avevamo in montagna, a passare tutte le marce dalla 1° alla 4°, a, scalare tutte con relativa doppietta per la prima (povero motore!): mi sto domandando ancora oggi come riuscissi a farlo data anche la bassa statura.
Poi nel 63 è arrivata l'ultima nata Lancia: la Fulvia, 1098 cc, 60 cv. din, 140 Kmh. tachimetro a tamburo rotante. E lì sono cominciati i punta tacco e i primi contrasterzi, sempre in montagna e su strade logicamente polverose. Poi nel 68 la Fulvia Coupè: Blu Jamaica metallizzata, interni Sky bianco, tappetini moquette rossi, uno schianto. Sai le ore passate al bar (nel 70) a discutere se era meglio la Fulvia o l'Alfa GT Junior? E le frizioni che ho bruciato (erano deboli sulle Fulvia) in estemporanee gare di ripresa su strade di campagna?
Più di una volta mi sono trovato in prima con il motore a 7.000 e la macchina ferma con una puzza di strino che non ti dico!
Comunque la Flavia era una gran macchina, da veri Signori. La possedeva un amico di mio padre e l'ammiravo: veramente anche sua filglia non era male per la quale mi sono preso una delle prime cotte.
Caro Lucio, le cose stanno andando veramente bene, oltre ogni più rosea previsione. Se tutto và bene la settimana prossima sono a casa e finalmente potrò almeno vedere la 911. Logicamente non sarò un leone ma le forze per immatricolarla e farci i primi giretti spero proprio di averle. Sai, quella di prima è stata più che altro una prova e poi era usata anche se tenuta benissimo, ma non riuscivo a sentirla totalmente mia. Questa penso sarà tutt'altra cosa con quel suo inebriante profumo di nuovo.
Cia Paolo.