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"Pavura!": guidare nel 1984

Allego foto che appare nella home di QR:
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E mettiamo qualche dato circa la sicurezza in prova, (senza elettronica) di questa Golf GTI.

STERZO
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Pronto, veloce e leggero

È fatto per una sportiva di questo tipo, ma occorre farci l'abitudine non tanto in fase d'impostazione (s'inserisce con immediatezza nelle traiettorie previste) quanto all'uscita dalla curva: qui è bene anticipare il riallineamento delle ruote perché la GTI serpeggia leggermente prima di riprendere l'assetto originale. È diretto (tre giri e tre quarti per una sterzata completa), ma anche sufficientemente leggero in manovra, tenuto conto che si tratta di una trazione anteriore di elevata potenza, priva di servocomando.



TENUTA DI STRADA
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Sicura e sin troppo “facile”

Rispetto al modello precedente, la GTI 2 dà sempre un gran senso di sicurezza: sottosterza moderatamente, s'inserisce con rapidità in curva, si riallinea quasi automaticamente all'uscita senza reazioni scomposte. È questo, in un certo senso, il suo “pericolo”: infatti gli imprudenti, stimolati dalle eccellenti prestazioni e dalla sua facile guida, possono spingersi, quasi senza accorgersene, oltre i limiti consentiti. Ovviamente di ciò la GTI non ha colpa. Anche sui fondi sconnessi la tenuta si mantiene buona; le sospensioni saltellano un po' e perdono parzialmente aderenza, ma la vettura è sempre ben controllabile. Sul bagnato il sottosterzo è deciso, mai eccessivo; le reazioni del retrotreno e le eventuali “scodate” in rilascio in nessun caso pericolose.

STABILITÀ
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Riallineamenti immediati

Si comporta sempre ottimamente: il ponte posteriore ha capacità quasi autosterzanti nel senso che aiuta a mantenere le traiettorie più “strette”, chiudendo leggermente la curva anche senza rilasciare l'acceleratore. Molto bene anche nel sorpasso perché reagisce correttamente.
 
la GTI 2 dà sempre un gran senso di sicurezza: sottosterza moderatamente, s'inserisce con rapidità in curva, si riallinea quasi automaticamente all'uscita senza reazioni scomposte. È questo, in un certo senso, il suo “pericolo”: infatti gli imprudenti, stimolati dalle eccellenti prestazioni e dalla sua facile guida, possono spingersi, quasi senza accorgersene, oltre i limiti consentiti.
ahi ahi ahi, faccio la figura del nonno!
Incredibile già allora si paventava il rischio che auto troppo facili e prestazionali ...
 
Il mio dubbio è appunto sulla capacità degli automobilisti moderni di sapersi adeguare ai limiti fisici dell'auto o confidare esclusivamente in Sant'Esp e Sant'Abs ...
Dall'altro son convinto, vedi mia sorella, che certe auto non le avrebbero usate.
Oggi lei guida di tutto ... io non ci ho mai viaggiato ma mio padre, seppur in pochi km, ne è rimasto traumatizzato ...
Sembrerebbe che questi moderni guidatori stiano sempre lì a cercare il limite.... boh, io tutta questa gente "veloce" non la vedo, anzi vedo tanti di quei lumachi.... più di prima.
 
Sembrerebbe che questi moderni guidatori stiano sempre lì a cercare il limite.... boh, io tutta questa gente "veloce" non la vedo, anzi vedo tanti di quei lumachi.... più di prima.

Magari… al contrario io vedo gente che grazie alle prestazioni moderne non si rende minimamente conto di quanto forte stia correndo e grazie ai sistemi frenanti attuali frenano gli ultimi 100 metri in tutta “tranquillità”… io con la uno 1.1 60 sx dovevo stare attento a non inchiodare perché le ruote anteriori e posteriori si bloccavano in tempi diversi facendomi girare, ovviamente niente abs ed esp, e la tenuta di strada in curva, soprattutto in uscita di rotonda, ti obbligava a rallentare molto prima di entrarvi o nel tentativo di uscirvi perdevi il posteriore e ciao.
Oggi con la punto evo (auto a mio parere ancora concorrenziale nel suo segmento ma comunque un concetto di 20 anni fa) quasi rischio di dimenticare gli spauracchi presi con la Uno.
L’enorme maggiore sicurezza di tenuta, stabilità e frenata accoppiata a motori più prestazionali già su segmenti e modelli base ha reso moltissimi automobilisti incuranti delle loro responsabilità con tutte le conseguenze che ne derivano.
Se poi aggiungiamo che un numero indeterminato di gente deve scrivere messaggi e guardare i social mentre guida… non immaginate il terrore che provo quando devo andare in strada a piedi con i miei figli. Sarò paranoico io ma già son vivo per miracolo dopo esser stato investito in bici e aver subito svariati incidenti di cui uno quasi mortale perché la controparte che stava cincionando con il navigatore mentre correva non ha visto lo stop e stava pigiando allegramente il piede sul pedale della sua y nonostante il limite di 50 km/h.
Sia chiaro che non do minimamente la colpa alle auto… ben venga la modernità con tutti i suoi palesi vantaggi… mi rammarico solo che il buon senso di certe persone non si sia evoluto quanto le loro macchine.
 
Sembrerebbe che questi moderni guidatori stiano sempre lì a cercare il limite.... boh, io tutta questa gente "veloce" non la vedo, anzi vedo tanti di quei lumachi.... più di prima.
quello che dicevo riguardo gli adolescenti, la nostra generazione è stata molto più spericolata, eravamo capaci di fare guai anche con una 126, i ciclomotori erano quasi tutti taroccati, la generazione di oggi ha altri problemi sociali semmai.
 
Se poi aggiungiamo che un numero indeterminato di gente deve scrivere messaggi e guardare i social mentre guida
ecco la differenza, i giovani di un tempo facevano le gare in strada, ogni rettifilo era una sfida, i giovani di oggi sono troppo distratti dallo smartphone che siano a piedi o alla guida di qualsiasi mezzo, non hanno più l'ossessione della velocità, la competizione, finchè guidano e si limitano a quello sono abbastanza prudenti, poi arriva la telefonata o il messaggino e non perdono tempo a guardare lo schermo. Non è ne meglio ne peggio, sono tutte condotte pericolose
 
e la tenuta di strada in curva, soprattutto in uscita di rotonda, ti obbligava a rallentare molto prima di entrarvi...

Che è poi quello che faccio sempre io, a volte senza nemmeno toccare i freni proprio, anche se l'auto ha tutti i sistemi di sicurezza attivi e fa niente se chi c'è dietro, spesso mi entra nel posteriore o quasi, ma è una mia abitudine e mi permette di consumare anche parecchio di meno, perdendo pochi decimi di secondo, ma mica siamo in pista. :emoji_relaxed:

Poi in uscita mediamente, quello che mi stava negli scarichi, specie se è un suv, viene seminato, almeno per qualche centinaio di mt.
 
Ultima modifica:
io delle auto anni '80 ricordo una maggiore differenziazione qualitativa tra i segmenti.
Una B era rispetto ad una C mediamente meno performante, meno confortevole, meno robusta e richiedeva maggiore manutenzione dopo i 100k km.
Idem le C rispetto alle D.

Questi aspetti si sono assottigliati negli anni '90 per poi scemare quasi completamente nei 2000 quando imho molte B erano sotto tanti aspetti molto simili alle C fatto salvo le dimensioni.
Certo la differenza è rimasta ma il gap è diventato molto più piccolo.
 
finchè guidano e si limitano a quello sono abbastanza prudenti
Dimmi dove vivi che mi trasferisco subito!
Magari fosse così… di giovani aspiranti “piloti” ne vedo centinaia ogni giorno, basta solo guardare quando esco da lavoro i giovincelli con le loro piccole turbo diesel sfrecciano già dal cancello ed appena in strada fanno sorpassi di una stupidità inaudita… troppa gente che corre come un razzo condita con la distrazione per lo smarphone ed ecco perché abbiamo 30 volte i morti della svizzera pur avendo una popolazione appena 6 volte superiore in numero… tanto sanno che i controlli sono ben rari e pure ben segnalati da noi.
 
-quello che dicevo riguardo gli adolescenti, la nostra generazione è stata molto più spericolata, eravamo capaci di fare guai anche con una 126,
- i ciclomotori erano quasi tutti taroccati, la generazione di oggi ha altri problemi sociali semmai.


Esatto....

-E' il prezzo della novita', ( pensa la mia di generazione )
-Pure le auto
Le gare abusive su certe strade comunali
e sulla Super del Mare* allora in costruzione....
( ma accessibile per diversi tratti ).

*Quella specializzata in accelerazioni da fermo....
 
Ultima modifica:
io delle auto anni '80 ricordo una maggiore differenziazione qualitativa tra i segmenti.
Una B era rispetto ad una C mediamente meno performante, meno confortevole, meno robusta e richiedeva maggiore manutenzione dopo i 100k km.
Idem le C rispetto alle D.

Questi aspetti si sono assottigliati negli anni '90 per poi scemare quasi completamente nei 2000 quando imho molte B erano sotto tanti aspetti molto simili alle C fatto salvo le dimensioni.
Certo la differenza è rimasta ma il gap è diventato molto più piccolo.
Abbiamo fatto le macchine “perfette”… ora bisogna obbligare gli autisti ad essere competenti ed educati (automobilisticamente parlando).
 
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