Si
Uno stato si mantiene acquistando beni e servizi emettendo moneta che noi poi usiamo nell'economia privata.
Il pagamento delle tasse serve per dare legalita' e "forza" alla moneta e per controllare l'inflazione (a quello provvede anche l'emissione di titoli di stato).
D'altra parte riflettici, prendiamo, a caso, il Regno Unito, paese con moneta sovrana. Per il pagamento delle tasse Sua Maesta' accetta solo Sterline. Se quelle Sterline non fossero state prima spese/emesse dallo stato (tramite la sua Banca Centrale) come se le procurerebbe il contribuente Inglese?
Lo stato prima spende e poi preleva le tasse (o emette titoli pubblici) per rimuovere liquidita'.
Il paragone col bilancio di una famiglia o di una azienda (che usano una moneta che non controllano) e' totalmente fallace. Pe runo stato e' esattamente l'opposto, prima spende e poi tassa.
Tornando agli Inglesi, come costringevano, insieme ad altri medoti, gli indigeni delle colonie appena conquistate a lavorare per loro?? Della moneta Inglese non sapevano cosa farsene. Gli si imponeva una cosiddetta "tassa della capanna" (Hut tax) ovvero una sorta di rudimentale tassa di proprieta' che dovevano pagare periodicamente pena finire in prigione o peggio...ecco che a questo punto gli serviva quella moneta che le autorita' coloniali immettevano in circolazione in cambio di lavoro in piantagioni, miniere, etc...
Uno stato non è che ogni volta che compra batte moneta, se no si innesca un'inflazione da repubblica delle banane. Emette titoli di stato. E con cosa paga gli interessi? Perchè il tuo discorso stia in piedi uno stato deve essere proprietario di attività economiche come lo era l'Italia dopo la guerra.