<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parliamo di vino con gatto 'Lisse.. | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Parliamo di vino con gatto 'Lisse..

?Informazioni per i meno esperti? (ma non solo, in questo caso?)
Il fenomeno della ?ossidazione precoce? sui vini bianchi di Borgogna, conosciuto anche come ?premox? (premature oxidation) riguarda in particolare le annate dalla 1995 alla 2002? fra i vini di queste annate si è riscontrata una moria di bottiglie, dovuta all?ossidazione del vino, che studi anglosassoni hanno stimato fra il 10% ed il 25% :shock: .
Il fenomeno è assolutamente trasversale ed ?a macchia di leopardo?: riguarda moltissimi produttori, di tutte le fasce di mercato, colpendo casualmente fra i vari crus, nelle varie annate? stappare una bottiglia di questo periodo sta diventando un terno al lotto, con quello che costano :( ?
La causa non è ancora stata individuata con precisione: chi parla dei sugheri non sufficientemente maturi, chi incolpa un insufficiente utilizzo di solforosa (erano gli anni dove la coscienza ?naturale? iniziava a farsi largo), chi pratiche di cantina come il batonnage (ri-mescolamento del vino in affinamento, per rimettere in circolo le fecce fini).
Nelle annate successive, il fenomeno sembra ritornato a percentuali fisiologiche.. speremm.. :rolleyes:
 
arizona77 ha scritto:
magari .....invecece vengono rompicojjjjjoni associati....
perche' non andate in forums Jap e vi fate 4 risate....
Infatti....
Risum abundorum in.... ;)

abbundantis est abbundandum

dai guidaci tu ...ari il maitre a penser (à la bourguignonne)
 
marcoleo63 ha scritto:
Eccoci..

L. AUBRY ET FILS Champagne Brut 1er Cru ?Ivoire & Ébène? ?05.

DOMAINE ROULOT Meursault Les Tessons ?Clos de Mon Plaisir? ?02.

DOMAINE PIERRE MATROT Meursault 1er Cru ?Perrières? ?05.

DOMAINE THIERRY ET PASCALE MATROT Meursault ?08.

GANEVAT Côtes du Jura Chardonnay ?Les Chalasses? vieilles vignes ?08.

LOUIS LATOUR Meursault 1er Cru ?Château de Blagny? ?07.

DOMAINE HENRI BOILLOT Puligny-Montrachet 1er Cru ?Les Perrières? ?08.

DOMAINE PIERRE MATROT Puligny-Montrachet 1er Cru ?Les Chalumeaux? ?07.

DOMAINE A. ET F. JOBARD Meursault 1er Cru ?Blagny? ?05.

DARIO COOS Ramandolo ?Il Longhino? ?08.
Di questa lista ho avuto modo di bere il primo, il quinto e l'ultimo.
Sinceramente il ramandolo (che ho la possibilità di bere in loco, abitando ad un tiro di schioppo da Nimis) non è tra i miei vini preferiti.
 
marcoleo63 ha scritto:
seatibizatdi ha scritto:
ciao recentemente un forumista mi ha detto che sono un esperto di vino, non lo sapevo...però ora mi corre l'obbligo morale di segnalarvi qualcosa....mhhhhh vediamo....ecco....... il "Fiammato" chi lo conosce? è un rosso da tavola che eccezionalmente (per i rossi) va servito freddo; provatelo è saporito. :D
Grazie per il tuo intervento!
Il Fiammato non lo conosco, googlando ho visto che si tratta di un Nero d'Avola dell'azienda MICELI, un discreto produttore siculo... ti posso dire che, essendo un Nero d'Avola, (per me) non è vero che debba essere automaticamente servito freddo (non si tratta di Lambrusco..), ma, con le temperature attuali, è ovvio che qualche grado in meno aiuti la beva; come avevo segnalato in un mio post precedente, l'abitudine di servire i rossi "a temperatura ambiente" va presa molto con le pinze :?... la temperatura, al momento della mescita, non dovrebbe mai superare i 18°C (anche per i grandi rossi da invecchiamento); in questi giorni è normale trovare 25°C e più nelle abitazioni.. a queste temperature si berrebbe del brodo :evil: .
N.B.: una temperatura più bassa riduce la percezione dei tannini... quindi un vino particolarmente tannico servito a 15°C potrebbe essere meno ostico al sorso per chi poco sopporta i tannini.
Un consiglio per gli appassionati di Nero d'Avola: ritengo molto buoni quelli prodotti dal biologico GULFI a Chiaramonte Gulfi (RG), dal base Rossojbleo (sui 10 euro), ai cru Neromaccarj, Nerosanloré, Nerobaronj e Nerobufaleffj (prezzi a salire, fino a circa 25..); da provare anche i suoi bianchi: il Valcanzjria ed il Carjcanti..

no no non è consigliabile servirlo freddo, c'è proprio scritto che va servito e gustato da frigo, tutte le volte che l'ho bevuto è stato sempre "cool" e mai a "RT"

Leggi qua: Olfatto: Fruttato, penetrante di ciliegia e frutti rossi, con sfumatura floreale Gusto: Fresco, vivace, morbido Retrogusto: Pieno, fruttato Abbinamenti gastronomici: Ottimo servito sul pesce, sui formaggi a pasta fresca, e a tutto pasto su portate di crostacei Temperatura di servizio: Va? servito ben freddo
http://www.walkonwine.com/fiammato-6-bottiglie.html
ciao
 
Corazon Habanero ha scritto:
Di questa lista ho avuto modo di bere il primo, il quinto e l'ultimo.
Sinceramente il ramandolo (che ho la possibilità di bere in loco, abitando ad un tiro di schioppo da Nimis) non è tra i miei vini preferiti.
Mi puoi dare il tuo parere su GANEVAT?
 
seatibizatdi ha scritto:
no no non è consigliabile servirlo freddo, c'è proprio scritto che va servito e gustato da frigo, tutte le volte che l'ho bevuto è stato sempre "cool" e mai a "RT"

Leggi qua: Olfatto: Fruttato, penetrante di ciliegia e frutti rossi, con sfumatura floreale Gusto: Fresco, vivace, morbido Retrogusto: Pieno, fruttato Abbinamenti gastronomici: Ottimo servito sul pesce, sui formaggi a pasta fresca, e a tutto pasto su portate di crostacei Temperatura di servizio: Va? servito ben freddo
http://www.walkonwine.com/fiammato-6-bottiglie.html
ciao
Quello è il consiglio di un sito di vendita on-line... è il loro parere, che diverge dal mio.. un Nero d'Avola che "va servito ben freddo", per me, non si può sentire :?
Che poi, "ben freddo" scivoli meglio nella gola, è un altro paio di maniche.
 
seatibizatdi ha scritto:
Ottimo servito sul pesce, sui formaggi a pasta fresca, e a tutto pasto su portate di crostacei
E se un rosso ci può stare su alcune preparazioni di pesce, soprattutto se contenenti pomodoro o salsa di pomodoro, ce lo vedo poco sui formaggi freschi e non ce lo vedo per nulla sui crostacei.. anzi, questa mi pare proprio una sciocchezza :?
 
marcoleo63 ha scritto:
seatibizatdi ha scritto:
Ottimo servito sul pesce, sui formaggi a pasta fresca, e a tutto pasto su portate di crostacei
E se un rosso ci può stare su alcune preparazioni di pesce, soprattutto se contenenti pomodoro o salsa di pomodoro, ce lo vedo poco sui formaggi freschi e non ce lo vedo per nulla sui crostacei.. anzi, questa mi pare proprio una sciocchezza :?

eh be...gatto si ma pirla del tutto no :thumbup:
 
marcoleo63 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
Di questa lista ho avuto modo di bere il primo, il quinto e l'ultimo.
Sinceramente il ramandolo (che ho la possibilità di bere in loco, abitando ad un tiro di schioppo da Nimis) non è tra i miei vini preferiti.
Mi puoi dare il tuo parere su GANEVAT?
Ti dirò che dal basso della mia esperienza e cultura enologica l'ho trovato un pò troppo impegnativo. Premetto però che i bianchi non mi piacciono molto.
A me aveva colpito l'impatto con le papille gustative: mi sembrava di avere in bocca una bevanda con qualche goccia di limone. Nel complesso credo che sia un vino per appassionati di bianchi. Io non sono in grado di apprezzarlo.
 
Corazon Habanero ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
Mi puoi dare il tuo parere su GANEVAT?
Ti dirò che dal basso della mia esperienza e cultura enologica l'ho trovato un pò troppo impegnativo. Premetto però che i bianchi non mi piacciono molto.
A me aveva colpito l'impatto con le papille gustative: mi sembrava di avere in bocca una bevanda con qualche goccia di limone. Nel complesso credo che sia un vino per appassionati di bianchi. Io non sono in grado di apprezzarlo.
Ti ringrazio.
E' vero che per comprendere certi vini è necessario intraprendere un percorso formativo... sarebbe come mettere su un'auto da F1 un patentato qualsiasi..
Ti confesso che nello Chardonnay di GANEVAT io ho trovato un'acidità leggermente inferiore (penso che sia quella che tu hai identificato come "limone") che nei borgognoni, ma alla cieca (dimenticavo: le bottiglie erano tutte ricoperte con la stagnola, che è stata tolta alla fine della degustazione... si fa per non farsi influenzare dall'etichetta :rolleyes: ) non ho avuto problemi a posizionarlo in Borgogna, un vino veramente ben fatto..
 
marcoleo63 ha scritto:
zero c. ha scritto:
eh be...gatto si ma pirla del tutto no :thumbup:
Non ho fatto il corso da sommelier, ma il Nero d'Avola sui crostacei nussepossentì... :shock:

maaaasi si comincia a fare il pesto con le noci, poi il corvo rosso al gelo sul crudo di scampi e poi vanno a letto con i parenti :D
 
zero c. ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
seatibizatdi ha scritto:
Ottimo servito sul pesce, sui formaggi a pasta fresca, e a tutto pasto su portate di crostacei
E se un rosso ci può stare su alcune preparazioni di pesce, soprattutto se contenenti pomodoro o salsa di pomodoro, ce lo vedo poco sui formaggi freschi e non ce lo vedo per nulla sui crostacei.. anzi, questa mi pare proprio una sciocchezza :?

eh be...gatto si ma pirla del tutto no :thumbup:

La mia poca esperienza su questo vino è associata ad un produttore della val di Noto e posso confermare che io personalmento non riuscirei mai a berlo con il pesce. Me ne hanno portato un cartone e l'ho bevuto in inverno a temperatura ambiente di circa 18-20 gradi con pasta fatta in casa, arrosti, affettati. Mi è piaciuto molto.
 
?Informazioni per i meno esperti?
Il punteggio dei vini.
Per potere classificare ?oggettivamente? un vino (cosa, per me, impossibile) può aiutare assegnare dei punteggi numerici.
La scala più usata è la centesimale, dove 100/100 rappresenterebbe il vino ?perfetto?, mentre altri preferiscono usare una scala ventesimale, oppure dei simboli come i ?grappoli? dell?AIS (Associazione Italiana Sommelier), con un massimo di cinque, oppure i ?bicchieri? del Gambero Rosso, con un massimo di tre.
Io preferisco utilizzare la scala centesimale, che mi consente una maggiore precisione.
Come si fa ad assegnare un punteggio?
Esistono delle ?schede-punteggio? che permetterebbero di analizzare un vino in tutti i suoi aspetti (colore, brillantezza, profumi, persistenza, tipicità ecc. ecc.) ed assegnare un punteggio per ciascuno? in effetti, è un sistema che usano pochissime persone, spesso alle prime armi? con l?esperienza, si assegna il punteggio ?ad occhio?.
Per semplificare: sotto i 70 punti siamo nel campo dei vini assolutamente trascurabili e/o difettati, i vini ?accettabili? vanno dai 75 agli 80 punti, dove iniziano i ?discreti?.. a quota 85 iniziano i ?buoni? ed a quota 90 si pone la soglia dell?eccellenza.. da lì, in su, è tutto grasso che cola.
Generalmente, la scala si intende ?assoluta?? in certi casi, qualcuno preferisce relativizzare, utilizzando, per esempio, la scala da 1 a 100 fra i ?tutti i vini bianchi del Lazio?, oppure fra ?tutti i Cabernet Sauvignon del mondo?..
Alla fine, diciamo che per gli appassionati è solo un giochetto, che aiuta a capire quanto è piaciuto un vino ad una persona? se io conosco bene il degustatore XYZ e costui assegna 91/100 ad un vino, riesco a valutare abbastanza bene quel vino senza averlo bevuto e decidere se mi interessa o meno acquistarlo..
A livello ?superiore?, invece, la valutazione muove grandi masse di denaro? quando una guida, una rivista, un esperto assegna il proprio voto ad un vino può decretare la fortuna o meno di una cantina.. quante volte abbiamo visto un 100/100, un ?cinque grappoli? oppure un ?tre bicchieri? fare schizzare alle stelle la richiesta in un vino.. ed il relativo costo :? .
Il più famoso di questi ?esperti? è l?americano Robert Parker che, dall?inizio degli anni ?80, è arrivato a stravolgere la maniera di fare vino prima a Bordeaux (dove si facevano vini austeri e da lunghissimo invecchiamento), poi in tutto il mondo, col suo palato incline a vini sbilanciati molto sul frutto ed immediatamente godibili.. quello che è poi diventato il ?gusto internazionale?, calpestando di fatto la tipicità di parecchi vini :( .
Molte aziende hanno cambiato i propri protocolli di vinificazione per arrivare ad immettere sul mercato vini che piacessero a Parker e per ottenere da lui alte valutazioni? valutazioni che orientano le scelte dei consumatori e muovono i fatturati; i cosiddetti ?punti-Parker? hanno segnato il destino di tante aziende..
Personalmente, non mi interessa sapere quanti PP (punti-parker) ha ottenuto un vino, anche perchè il gusto che ho sviluppato negli anni è abbastanza distante da quello "internazionale"..
 
Ieri lavandinato un Pouilly Fumé '05 di SERGE DAGUENEAU ET FILLES (un Sauvignon della Loira).. proprio un periodaccio :evil: ...
 
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