Buongiorno, vi scrivo per avere un parere in ordine alla ripartizione di responsabilità nel seguente sinistro.
Siamo in una strada provinciale ad una carreggiata, con doppio senso di circolazione e doppia striscia continua.
Sulla parte sinistra della carreggiata c’è un distributore in benzina.
All’altezza del distributore la doppia linea tratteggiata si interrompe per consentire l'attraversamento verso il distributore anche agli automobilisti che procedono nella corsia di destra.
Un automobilista che procedeva nella corsia di destra, volendo svoltare a sinistra verso il distributore, si ferma per accertarsi che non ci fossero auto provenienti dalla direzione di marcia opposta alla sua, prima di svoltare.
Contestualmente un motociclo, che procedeva da tergo, si accinge a superare a sinistra l’autovettura che lo precedeva, rimanendo comunque all'interno nella propria corsia di marcia.
Non è dato sapere se la suddetta autovettura aveva azionato la freccia oppure no.
L’autovettura, accertato che non ci fossero auto provenienti dalla direzione di marcia opposta alla sua, riparte, iniziando la manovra di svolta a sinistra verso il distributore.
L’automobilista tuttavia di dichiara di non ricordare se ha guardato nello specchietto retrovisore per vedere se qualcuno sopraggiungeva da dietro.
Quando l’autovettura ha iniziato la manovra di svolta a sinistra è iniziata il motociclo era ormai troppo vicino per poter evitare l’impatto e colpisce violentemente la fiancata dell’auto, che si trovava in obliquo, nel tentativo di svoltare a sinistra.
Dopo l’impatto i veicoli non vengono spostati e l’auto resta in posizione obliqua dispetto alla direzione di marcia (inclinata a 45 gradi) circa, dal momento che la manovra di svolta a sinistra era già iniziata.
A vostro avviso di chi sarebbe la responsabilità di questo sinistro?
50 e 50?
O vedete una colpa prevalente?
Chi sostiene la buona condotta dell’automobilista, afferma che il motociclo avrebbe dovuto rispettare la distanza di sicurezza, in modo da poter arrestare la marcia per tempo.
Chi sostiene la buona condotta del motociclista, afferma che le norme sulla distanza di sicurezza non si applicano nei confronti dei veicoli fermi e che questi ultimi, prima di riprendere il moto, devono verificare non solo se qualcuno sopraggiunge davanti, ma anche da dietro.
Infine, nell’ipotesi in cui venisse accertato che in realtà l’auto non aveva arrestato la propria marcia prima di svoltare a sinistra (al contrario di quanto sopra ricostruito), ma aveva soltanto rallentato, cambierebbe a vostro avviso la distribuzione di responsabilità?
Vi ringrazio per il parere!
Siamo in una strada provinciale ad una carreggiata, con doppio senso di circolazione e doppia striscia continua.
Sulla parte sinistra della carreggiata c’è un distributore in benzina.
All’altezza del distributore la doppia linea tratteggiata si interrompe per consentire l'attraversamento verso il distributore anche agli automobilisti che procedono nella corsia di destra.
Un automobilista che procedeva nella corsia di destra, volendo svoltare a sinistra verso il distributore, si ferma per accertarsi che non ci fossero auto provenienti dalla direzione di marcia opposta alla sua, prima di svoltare.
Contestualmente un motociclo, che procedeva da tergo, si accinge a superare a sinistra l’autovettura che lo precedeva, rimanendo comunque all'interno nella propria corsia di marcia.
Non è dato sapere se la suddetta autovettura aveva azionato la freccia oppure no.
L’autovettura, accertato che non ci fossero auto provenienti dalla direzione di marcia opposta alla sua, riparte, iniziando la manovra di svolta a sinistra verso il distributore.
L’automobilista tuttavia di dichiara di non ricordare se ha guardato nello specchietto retrovisore per vedere se qualcuno sopraggiungeva da dietro.
Quando l’autovettura ha iniziato la manovra di svolta a sinistra è iniziata il motociclo era ormai troppo vicino per poter evitare l’impatto e colpisce violentemente la fiancata dell’auto, che si trovava in obliquo, nel tentativo di svoltare a sinistra.
Dopo l’impatto i veicoli non vengono spostati e l’auto resta in posizione obliqua dispetto alla direzione di marcia (inclinata a 45 gradi) circa, dal momento che la manovra di svolta a sinistra era già iniziata.
A vostro avviso di chi sarebbe la responsabilità di questo sinistro?
50 e 50?
O vedete una colpa prevalente?
Chi sostiene la buona condotta dell’automobilista, afferma che il motociclo avrebbe dovuto rispettare la distanza di sicurezza, in modo da poter arrestare la marcia per tempo.
Chi sostiene la buona condotta del motociclista, afferma che le norme sulla distanza di sicurezza non si applicano nei confronti dei veicoli fermi e che questi ultimi, prima di riprendere il moto, devono verificare non solo se qualcuno sopraggiunge davanti, ma anche da dietro.
Infine, nell’ipotesi in cui venisse accertato che in realtà l’auto non aveva arrestato la propria marcia prima di svoltare a sinistra (al contrario di quanto sopra ricostruito), ma aveva soltanto rallentato, cambierebbe a vostro avviso la distribuzione di responsabilità?
Vi ringrazio per il parere!