<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Paese che vai, metodo di produzione che trovi | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Paese che vai, metodo di produzione che trovi

gallongi ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Non è vero che i robot non sbagliano ed è sbagliato pensare che un lavoro fatto da un robot sia automaticamente migliore.

Ciao.

Certo ,in affari la ferrari insegna tutt'altro...
E' diverso, si dice fuoriserie proprio per intendere che trattasi di auto fatte non in serie.

Ma se fai quattro conti di popolazione ferrari ed auto vendute...aldilà del valore dell'auto devi sostenere anche l'elevato costo della mdo.
Crdo che in Ferrari ci lavorino 2.000 persone circa.
Più o meno gli stessi di Pomigliano che fanno vagonate di Panda!

Ma si sa, non puoi fare una Ferrari con una cadenza di un minuto a pezzo..se poi se vendono decine al mese.
Non puoi fare una Ferrari col mito del robot?! :(

E' un discorso diverso quindi, non paragonabile, anche se parliamo sempre di auto.
 
gallongi ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Non è vero che i robot non sbagliano ed è sbagliato pensare che un lavoro fatto da un robot sia automaticamente migliore.

Ciao.

Certo ,in affari la ferrari insegna tutt'altro...

Ma no Andrè, c'entra ben poco.
Le Ferrari sono auto di altro tipo, fuori serie appunto.
Li hanno deciso di abbassare il numero di auto da produrre, per credibilità del marchio. Li non devono fare i conti con 13? a veicolo per questo o quel motivo, il cliente compra le Ferrari perché vuole una Ferrari a qualsiasi prezzo.

La produzione di serie è altro. Li su devono fare i conti con lo scarto, i danneggiamenti, i mancati asservimenti, nella fattispecie del video del cacai, anche una pesante assenza di automazione integrata.
 
Lo so che è diverso ma era nell'ambito del discorso che la qualità del lavoro probabilmente non è legata al robot ma all'ottimizzazione ...poi chi ne sa di più può dire la sua autorevolissima opinione chiaramente ;)
 
reFORESTERation ha scritto:
gallongi ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Non è vero che i robot non sbagliano ed è sbagliato pensare che un lavoro fatto da un robot sia automaticamente migliore.

Ciao.

Certo ,in affari la ferrari insegna tutt'altro...

Ma no Andrè, c'entra ben poco.
Le Ferrari sono auto di altro tipo, fuori serie appunto.
Li hanno deciso di abbassare il numero di auto da produrre, per credibilità del marchio. Li non devono fare i conti con 13? a veicolo per questo o quel motivo, il cliente compra le Ferrari perché vuole una Ferrari a qualsiasi prezzo.

La produzione di serie è altro. Li su devono fare i conti con lo scarto, i danneggiamenti, i mancati asservimenti, nella fattispecie del video del cacai, anche una pesante assenza di automazione integrata.

Si giuse,concordo in pieno...sopra rispondevo a ilopan....
 
Signori...fidatevi di me:
Le attività ripetitive dell'uomo, sono fonte di errori.
Purtroppo è così, duro da ammettere e da accettare.

L'uomo per natura è fallibile...il robot se programmato e manuteso intelligentemente, non sbaglia (quasi) mai!

Potremmo davvero discutere per ore...e tutti si indignano perchè un misero robot di ferro..sia migliore dell'uomo!
Ma non preoccupatevi..il robot..non ha sentimento.

In CIna i processi sono affidati a miglaiia di uomini, perchè costa di meno la manodopera che la robotica.
CIna...qualità...!
 
L'uomo per natura è fallibile...il robot se programmato e manuteso intelligentemente, non sbaglia (quasi) mai!
Non è vero semplicemente perchè in ogni fase c'è sempre un errore, piccolo o grande che sia.
Ora moltiplica il numero di fasi che portano al completamento di un auto e vedi che tanti piccoli errori possono portare ad arrivare al punto in cui un robot non riesca a compiere nel verso giusto l'attività per il quale è stato programmato.

Bada bene che questo può avvenire anche dopo pochissime fasi.

Faccio un esempio stupido. Si può pensare che una pressa che lavora un lamiera dia vita a tanti pezzi identici (fatti con lo stampo e quindi teoricamente uguali) mentre non è così per quanto si faccia lo stampo buono, si compri una lamiera che rispetta standard qualitativi alti e si usi una pressa completamente automatizzata e di qualità. E qua siamo alle primissime fasi....

Ovviamente si stanno perfezionando le lavorazioni sempre più in modo tale che questi errori non portino alla realizzazione di un prodotto difettoso ma questi perfezionamenti hanno un costo.

Ciao.
 
ilopan ha scritto:
Da esperto :oops: (scherzo ma non troppo) dico, ...

Mah, la mia esperienza (indiretta) con il TPS risale agli anni '90 dello scorso secolo.
Allora si parlava di razionalizzare, semplificare, ridurre. E l'automazione era nel mirino. Ad esempio, il Kanban cartaceo sostitutivo di MES.
L'idea era di tornare alla vecchia "tapparella" anni '70 e portare la produzione dove la manodopera costava poco o nulla. Già, perché l'automazione costa, e, quella fatta bene, parecchio.
Per questo me ne andai.
Posso dire di aver fatto qualche impianto in giro per l'Europa, e di averne visti "da dentro" ancora di più. L'automazione non è tutta uguale, c'è quella fatta bene (la mia :D ) e quella fatta male (e ne ho viste... quanti fermi di impianto, pezzi caduti e rimessi in linea... lasciamo stare).
Comunque non credo che Nissan (o Toyota, o Honda) possano dire, ok, le auto fatte in Europa avranno una qualità inferiore di quelle fatte qui. Secondo me il livello qualitativo e la redditività devono deve essere gli stessi, il metodo (= l'allestimento della produzione) può variare ed adattarsi alla realtà locale.
Questa, almeno, la mia esperienza. Ma era tanto tempo fa...
 
Mi sono riguardato i video. Non vedo enormi differenze.
La parte iniziale dei due processi è automatizzata (presse, assemblaggio e saldatura). Nella verniciatura si vede un "umano" nel video UK, ma pare essere per una operazione accessoria (che forse c'è in J e non la mostrano). Il montaggio del motore è manuale nei due casi. Alcune fasi del video UK non sono mostrate in quello J (montaggio marmitta, montaggio coperture interne passaruota), quindi non possiamo esprimerci, forse sono così pure in J.
Montaggio vetri e sedili sì, è differente; in J è automatizzato (ma l'auto visualizzata, se non erro, non è un QQ, quindi magari sulla linea del QQ è come in UK).
Infine, noto nel video J molta carta appesa alla scocca con nastro adesivo (ipotizzo: numero commessa, modello, distinta di montaggio, ecc.); nel video UK non c'è (si vede solo in un caso), cosa che fa pensare all'utilizzo di "tag" scritti in radiofrequenza a inizio e fine linea, dove salvare tutta l'informazione e la storia del prodotto (metodo per me più sicuro ma che, appunto, negli anni '90 si voleva eliminare in nome della semplificazione e razionalizzazione in stile jap).

EDIT: potrebbe essere che nel video J, per motivi X che non sappiamo, si voleva enfatizzare l'automazione del processo produttivo, mentre in quello UK, per altri motivi, la presenza del fattore umano.
 
PalmerEldrich ha scritto:
ilopan ha scritto:
Da esperto :oops: (scherzo ma non troppo) dico, ...

Mah, la mia esperienza (indiretta) con il TPS risale agli anni '90 dello scorso secolo.
Allora si parlava di razionalizzare, semplificare, ridurre. E l'automazione era nel mirino. Ad esempio, il Kanban cartaceo sostitutivo di MES.
L'idea era di tornare alla vecchia "tapparella" anni '70 e portare la produzione dove la manodopera costava poco o nulla. Già, perché l'automazione costa, e, quella fatta bene, parecchio.
Per questo me ne andai.
Posso dire di aver fatto qualche impianto in giro per l'Europa, e di averne visti "da dentro" ancora di più. L'automazione non è tutta uguale, c'è quella fatta bene (la mia :D ) e quella fatta male (e ne ho viste... quanti fermi di impianto, pezzi caduti e rimessi in linea... lasciamo stare).
Comunque non credo che Nissan (o Toyota, o Honda) possano dire, ok, le auto fatte in Europa avranno una qualità inferiore di quelle fatte qui. Secondo me il livello qualitativo e la redditività devono deve essere gli stessi, il metodo (= l'allestimento della produzione) può variare ed adattarsi alla realtà locale.
Questa, almeno, la mia esperienza. Ma era tanto tempo fa...

I Giapponesi (ed in particolar modo Toyota) hanno osato cambiare certe regole e poi le fabbriche.
Sarebbe scorretto ammettere il contrario.
Al TPS, contestualmente sopravvenne il TPM (total productive maintenace) che era la rivoluzione culturale di vedere e gestire le fabbriche.
Le "tapparelle" come citi tu, sono il grande ritorno in tutto il mondo.
La cadenza deve essere dettata da un sistema automatizzato perchè quello umano è suscettibile/condizionato da mille variabili.
Quello industriale, anzi quello automatizzato invece deve essere manuteso perfettamente perchè se si ferma...buonanotte ai suonatori, si ferma una fabbrica.
Allora devi scientificamente gestire i guasti, i microfermi...e tutti i segnali deboli che un impianto ti da (prima) per non fermarsi.

Si parla di scienza del pro-attivo e non del reattivo, per capirci.

Insomma come per la propria auto, non aspetti di restare a piedi ma ci lavori d'anticipo al problema...o no?
 
PalmerEldrich ha scritto:
Mi sono riguardato i video. Non vedo enormi differenze.
La parte iniziale dei due processi è automatizzata (presse, assemblaggio e saldatura). Nella verniciatura si vede un "umano" nel video UK, ma pare essere per una operazione accessoria (che forse c'è in J e non la mostrano). Il montaggio del motore è manuale nei due casi. Alcune fasi del video UK non sono mostrate in quello J (montaggio marmitta, montaggio coperture interne passaruota), quindi non possiamo esprimerci, forse sono così pure in J.
Montaggio vetri e sedili sì, è differente; in J è automatizzato (ma l'auto visualizzata, se non erro, non è un QQ, quindi magari sulla linea del QQ è come in UK).
Infine, noto nel video J molta carta appesa alla scocca con nastro adesivo (ipotizzo: numero commessa, modello, distinta di montaggio, ecc.); nel video UK non c'è (si vede solo in un caso), cosa che fa pensare all'utilizzo di "tag" scritti in radiofrequenza a inizio e fine linea, dove salvare tutta l'informazione e la storia del prodotto (metodo per me più sicuro ma che, appunto, negli anni '90 si voleva eliminare in nome della semplificazione e razionalizzazione in stile jap).

EDIT: potrebbe essere che nel video J, per motivi X che non sappiamo, si voleva enfatizzare l'automazione del processo produttivo, mentre in quello UK, per altri motivi, la presenza del fattore umano.

No...no, sono proprio due modi diversi di lavorare.
Se ci fosse un terzo video Cina (ad esempio) o in Slovenia...vedresti meno robot e più uomini!
Ovviamente non aspettatevi filmati con folle oceaniche che spostano come eserciti... i materiali!
Anni fa era così...adesso stanno modificando le cose anche qui.

Per dire cosa, che le fabbriche cambiano a secondo del contesto sociale e dei costi d'area.
IN Cina o in Slovenia costa di più un motorino elettrico di una trasferta motorizzata piuttosto che la mandopera...l'uomo per capirci.
I pezzi in alcune fasi li muovono e li assemblano a mano e non su rulli motorizzati...!
 
ilopan ha scritto:
Quello industriale, anzi quello automatizzato invece deve essere manuteso perfettamente perchè se si ferma...buonanotte ai suonatori, si ferma una fabbrica.
Allora devi scientificamente gestire i guasti, i microfermi...e tutti i segnali deboli che un impianto ti da (prima) per non fermarsi.

Si parla di scienza del pro-attivo e non del reattivo, per capirci.

Insomma come per la propria auto, non aspetti di restare a piedi ma ci lavori d'anticipo al problema...o no?

Lo so bene, e con me sfondi una porta aperta.
Portavo solo le mie impressioni e la mia esperienza. Ma forse ho un occhio non più tanto allenato; di tempo ne è passato molto...
 
PalmerEldrich ha scritto:
ilopan ha scritto:
Quello industriale, anzi quello automatizzato invece deve essere manuteso perfettamente perchè se si ferma...buonanotte ai suonatori, si ferma una fabbrica.
Allora devi scientificamente gestire i guasti, i microfermi...e tutti i segnali deboli che un impianto ti da (prima) per non fermarsi.

Si parla di scienza del pro-attivo e non del reattivo, per capirci.

Insomma come per la propria auto, non aspetti di restare a piedi ma ci lavori d'anticipo al problema...o no?

Lo so bene, e con me sfondi una porta aperta.
Portavo solo le mie impressioni e la mia esperienza. Ma forse ho un occhio non più tanto allenato; di tempo ne è passato molto...
L'ho capito... :rolleyes:
 
Il robot se sbaglia dietro c'è quasi sempre l'errore umano o il guasto tecnico.
Entrambe se presi per tempo fa poco danno. Un cristallo montato da un robot con puntatore laser, sarà sempre e comunque montato meglio di quello a mano con ventose da due operai.
Il costo di un robot, con volumi produttivi medio alti, lo si ammortizza in pochi anni, lavorano sempre e non gli paghi gli straordinari, non fa sciopero ecc
 
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