Da esperto

(scherzo ma non troppo) dico, non mi voglio attribuire nessun titolo nobiliare, che le differenze ci sono... eccome se ci sono!
Il Giappone, spinto dall'impulso del TPS (Toyota production system) ritiene che l'automazione sia la strada migliore da percorrere, in quanto elimina tutte quelle attività di trasformazione del prodotto e del processo, che non danno valore aggiunto ai costi di trasformazione e che quindi, sono delle grandi perdite economiche.
Controlli, attività manuali, spostamenti, camminamenti..ecc, sono perdite di valore economico, in quanto inutili e non determinanti per la realizzazione di un prodotto, sai questo un motore, un'auto, un oggetto tasfrormato secondo una cadenza di lavorazione ed in serie.
Vale solo l'attività che fa pezzi...che trasforma materiali e prodotto.
Le fabbriche ed i prodotti giapponesi hanno questo criterio impostativo, in cui necessita avere una grande e buona programmazione delle attività di manutenzione preventiva, attività pro-attive e cultura dell' abbattimento allo spreco.
Anticipare i problemi, programmare gli ineterventi ed agire sempre prima.
Poi, loro hanno un'altra forza, che è la qualità.
Quella oggettiva che è anche frutto della qualità soggettiva (comportamentale).
Per dirla tutta, la stessa moto o la stessa auto, è diversa se costruita in Europa o in Giappone.
Inghilterra; si nota un disordine (travirgolette) generale, operai che non hanno scarpe antinfortunistiche, tute diverse, uno che lavora sotto l'auto estendendosi in malomodo (minuto 1,29 -ergonomia carente e rischio quindi di errata attività).
Se teniamo conto che sono filmati preparati, insomma sono anche discutibili.
Le gomme vengono serrate a mano con avvitatore, in Giappone con chiavi automatiche (robot, mandrini multipli,ecc)
Se li guardo e li riguardo potrei scrivere di tante cose diverse, ma sarebbe solo platealità.
La cultura fa la differenza, non quella scolastica ma quella del lavoro.
In Giappone vedono il lavoro come una realizzazione della vita, qui da noi in Europa lo vediamo come uno strumento per vivere.
In Giappone la divisa è d'obbligo, per partecipazione all'ordine ma anche per orgoglio di appartenenza (lo so di sicuro..diciamo pure che li ho visti certi fatti).
La differenza che non si vede è questa...noi lavoriamo quasi tutti dove non avremmo voluto mai lavorare e quindi quello che facciamo...ci pesa.
Il Giapponese, quando lavora in Toyota o Nissan nè è orgoglioso, e anche se non singolarmente, è un sentimento radicato e diffuso (cultura quindi) che prima o poi ti coinvolge.
La differenza sta qui, oltre ai costi di produzione.!
Del resto loro hanno inventato i kamikaze e/o l'harakiri...morire per fede!
La mission prima di tutto...prima della vita!