<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Omicidio stradale? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Omicidio stradale?

Approfondimento

http://cronacaeattualita.blogosfere...contro-moto-racconto-testimone-ultime-notizie

Pare che il furgone non abbia dato la precedenza,che il motociclista abbia reagito con un pugno sullo specchietto e che allora sia iniziato un inseguimento durato un km.
Racconta la vicenda un altro motociclista che seguiva la coppia.
Pare che il furgone abbia anche sorpassato delle vetture per raggiungere la moto e abbia accelerato per travolgerla.
Che sia passato sopra al corpo della passeggera della moto e che dopo l'urto mentre altre persone soccorrevano i due feriti non sia sceso dal mezzo (probabilmente sotto shock oppure temeva di essere linciato,in ogni caso soccorrere chi era a terra agonizzante credo che avrebbe reso la situazione meno grave per tutti).


Io prego di non essere mai testimone di cose del genere, perchè con tutta la calma e l'autocontrollo del mondo, fossi stato lì a vedere la scena - e fossi riuscito a reagire allo shock di vedere una cosa del genere - temo proprio che mi sarei guadagnato la galera pure io.
 
Approfondimento

http://cronacaeattualita.blogosfere...contro-moto-racconto-testimone-ultime-notizie

Pare che il furgone non abbia dato la precedenza,che il motociclista abbia reagito con un pugno sullo specchietto e che allora sia iniziato un inseguimento durato un km.
Racconta la vicenda un altro motociclista che seguiva la coppia.
Pare che il furgone abbia anche sorpassato delle vetture per raggiungere la moto e abbia accelerato per travolgerla.
Che sia passato sopra al corpo della passeggera della moto e che dopo l'urto mentre altre persone soccorrevano i due feriti non sia sceso dal mezzo (probabilmente sotto shock oppure temeva di essere linciato,in ogni caso soccorrere chi era a terra agonizzante credo che avrebbe reso la situazione meno grave per tutti).
In un altro articolo si diceva che forse era la moto a non aver dato la precedenza, io ci andrei con i piedi di piombo nelle ricostruzioni. Resta il fatto che è molto probabile che l'investimento sia stato volontario
 
In un altro articolo si diceva che forse era la moto a non aver dato la precedenza, io ci andrei con i piedi di piombo nelle ricostruzioni. Resta il fatto che è molto probabile che l'investimento sia stato volontario

Anche se il testimone era amico delle vittime non penso che mentirebbe per nascondere una precedenza non data dall'amico.
La ricostruzione mi sembra abbastanza completa.
E poi se anche fosse stato dalla parte del torto il motociclista,ammettiamo che sia stato anche maleducato,rincorrerlo per un km e travolgerlo mi sembra un'assurdità.
 
Io prego di non essere mai testimone di cose del genere, perchè con tutta la calma e l'autocontrollo del mondo, fossi stato lì a vedere la scena - e fossi riuscito a reagire allo shock di vedere una cosa del genere - temo proprio che mi sarei guadagnato la galera pure io.

Io non ho idea di come reagirei,dubito in maniera violenta,però condivido quanto hai detto,spero di non vedere mai nulla di simile coi miei occhi perchè deve essere un'esperienza sconvolgente.
 
è la prima volta che sento un ciclista ragionare a modo, toglimi una curiosità, ma sei un ciclista che va in bicicletta per spostarsi o viaggi bardato come per la cronometro al tour?

In realtà entrambe le cose, uso la bici - vecchia e malandata - per muovermi in città, se non mi serve l'auto per motivi particolari.

Poi vado in bici anche per piacere, ma non moltissimo, il tempo libero è quello che è...ho una bici da corsa di fine anni '90, un "cancello", pesante e con telaio in acciaio e componentistica medio-scarsa, cioè perfettamente adeguata alle mie velleità..adesso sto pensando di cambiarla, ma per puro sfizio, comunque con qualcosa di meglio ma non molto più costoso. Ovviamente quando esco per i miei giri sono bardato da ciclista, completino aderente (roba del decathlon eh..), caschetto, occhiali da ciclista, guantini, scarpette con lo sgancio per i pedali, fascia cardio e ciclocomputer Garmin GPS-GLONASS con millemila funzioni. Ma proprio perchè mi piace pedalare, cerco di fare in modo di restare in grado di farlo il più a lungo possibile...

Ho poi anche una bici da corsa d'epoca, tipo quelle dell'Eroica per capirci (anni 70), perfetta, montata Campagnolo originale, credo abbia anche un minimo di valore collezionistico, specie perchè è tenuta benissimo..ma la uso poco per non rovinarla più di tanto..oltre a quella, la MTB regalata dai miei a 16 anni con cui ho fatto di tutto, e un altro paio di bici da città che in realtà usano i miei o presto agli amici.

Tutte, a parte quella che uso per andare in stazione, sono perfette, manutenzione maniacale, ho una specie di mini-officina nel garage, lavorarci sopra mi piace quasi quanto pedalare.
 
.....il giovane avrebbe sferrato un pugno allo specchietto del Transit.

Ecco la molla che ha dato il via a tutto ciò che è successo dopo. Diffidare sempre perchè non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Che tristezza, due giovani vite spezzate per una cavolata.:emoji_anguished:
 
.....il giovane avrebbe sferrato un pugno allo specchietto del Transit.

Ecco la molla che ha dato il via a tutto ciò che è successo dopo. Diffidare sempre perchè non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Che tristezza, due giovani vite spezzate per una cavolata.:emoji_anguished:

Purtroppo è così,anche un gesto più banale come suonare il clacson può bastare per innescare una reazione violenta.
Io ho un fratello che è piuttosto incazzoso e cerco sempre di convincerlo a non intavolare mai discussioni per strada,anche se è dalla parte della ragione,perchè non si sa mai chi ti trovi davanti.
 
io dissento un poco quando si indicano le discussioni stradali banali, di fondo lo sono ovviamente ma in realtà la strada è una delle poche situazioni in cui veniamo a contatto con il prossimo, e questo contatto lo abbiamo alla guida di mezzi che naturalmente sviluppano in noi una forma di agonismo, inoltre la nostra cultura ha dato soprattutto ad auto e moto un valore che va oltre quello del mezzo di trasporto, quindi situazioni come quelle descritte vengono vissute psicologicamente non come semplici incomprensioni che possono accadere ma come un affronto al nostro ego, e in condizioni particolari di stress le reazioni purtroppo sono spropositate.
 
quindi situazioni come quelle descritte vengono vissute psicologicamente non come semplici incomprensioni che possono accadere ma come un affronto al nostro ego, e in condizioni particolari di stress le reazioni purtroppo sono spropositate.

Non avviene solo in auto,se ad esempio sul lavoro un mio parere viene ignorato e viene ritenuto più attendibile quello di un altro collega il mio ego ne risente.
Al volante non so perchè sembra che tutto sia estremizzato,e poi non dimentichiamocelo in altre situazioni non ti trovi ad avere per le mani un oggetto che,in virtù della sua massa,può diventare un'arma potenzialmente letale.
In più in questo caso c'è l'aggravante dello stato di ebrezza,magari se la stessa cosa fosse capitata a piedi la reazione violenta ci sarebbe stata lo stesso,anche se con effetti meno distruttivi.
E' comunque una faccenda che fa spavento.
 
.....il giovane avrebbe sferrato un pugno allo specchietto del Transit.

Ecco la molla che ha dato il via a tutto ciò che è successo dopo. Diffidare sempre perchè non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Che tristezza, due giovani vite spezzate per una cavolata.:emoji_anguished:


Esatto, il succo e':
1) chi e' calmo di natura....buon per lui
2) chi e' nervoso, conviene comunque stare zitto:
ormai non sai con chi ti puoi andare a " incocciare ".
Son finiti, e da un pezzo, i tempi di " corna " e " mortacci "
 
Omicidio volontario aggravato da futili motivi
PIU' lesioni gravissime volontarie, se l'uomo si salva, altrimenti duplice omicidio volontario aggravato.
Per me, dai 30 anni in su. O meglio, l'ergastolo.
 
Ho aggiornamenti ufficiali: la fonte è il Corriere della Sera, ma riporta una nota ufficiale del capo della Procura..

http://www.corriere.it/cronache/17_...io-f911b62c-6636-11e7-99cd-8ba21567bad4.shtml

Imputato per omicidio volontario, domani udienza di convalida del fermo. Notare che, a differenza dell'omicidio stradale, in questo caso (om. volontario) non è possibile concedere i domiciliari (quindi non succederà come all'attore cocainomane che ha ucciso la donna in scooter in calabria..). Per cui l'individuo resta in carcere.

Inoltre, salta fuori un ulteriore precedente, sempre per una lite stradale, a quanto pare non avendo gradito un tentativo di sorpasso, l'individuo ha messo le mani al collo a una signora rompendole le occhiali e guadagnandoci una querela.

Non so cosa ne possiate pensare, ma per me, questo ha già passato fin troppo tempo della sua vita fuori da un carcere.
 
@zinzanbr Poiché corriamo il rischio di una diatriba infinita (l'argomento è vasto, sul senso della pena sono stati scritti molti libri) mi limito ad esporre il mio pensiero senza intenzione di convincere alcuno.

Penso che se non avesse più potuto guidare la donna che era sulla moto non sarebbe morta e il compagno avrebbe ancora tutte e due le gambe.

Se a chi commette degli errori togliamo dei diritti di sicuro non ne commetterà altri ma è una logica di esclusione e non di recupero. La pena deve riscattare il reo, altrimenti sarebbe soltanto una ritorsione e ci si abbasserebbe al suo livello.

Invidio la tua compassione,però voglio far notare che di persone che vivono delle vere e proprie tragedie (per problemi familiari,economici o di salute) ce ne sono tante e non tutte alla minima provocazione ammazzano qualcuno.
Non credo che si possa invocare una simile giustificazione,oltretutto non si può ipotizzare con certezza che il guidatore del furgone vivesse un disagio.
Magari è semplicemente una persona che ha un problema di alcolismo e che reagisce molto male se provocato.

Posto che io non l'ho giustificato (ed era esplicito in entrambi i miei precedenti interventi) è il concetto di libertà che va ripensato: siamo portati a pensare che chi è libero faccia quel che preferisce ma se in questo ventaglio di possbilità annoveriamo i delitti la definizione mi sembra distorta: uno che uccide è veramente libero o schiavo di una pulsione egoistica?

Nessuno qui è un santo,come dicevo altri utenti hanno detto di aver commesso degli sbagli durante diverbi simili.
Io non mi ritengo ne più educato ne più abile o preparato degli altri,semplicemente anche quando mi è capitato di correre dei rischi per strada non ho trasformato la mia paura per l'impatto mancato di poco in rabbia omicida.

E infatti nessuno ha intenzione di farti scontare una pena "riabilitativa"...

Tuttavia, alcuni eventi della vita sono legati a coincidenze: in quanti altri casi il protagonista della vicenda non ha reagito a una provocazione? Forse tantissimi (per certi aspetti la strada è una giungla) ma siccome a noi non è mai accaduto un fatto come quello in cronaca pensiamo che non ci potrebbe mai capitare. Se anche fosse, che senso ha paragonarci all'omicida? A lui è successo, ha sbagliato, ora come lo aiutiamo a riscattarsi?

Che dolore sarebbe?Cosa ne sappiamo?
Una decina di anni fa' nella mia famiglia capitò una di quelle vicende che ti sconvolge,una diagnosi medica che non lasciava scampo e preannunciava anni di sofferenza e disabilità.
In quel periodo sono sicuro che di diverbi legati a una precedenza ce ne siano stati tanti,significa che se qualcuno della mia famiglia avesse reagito in maniera folle sarebbe stato giustificato perchè si stava recando all'ospedale a far visita a una persona malata ed era sconvolta per questo?

Un "dolore esistenziale" non è una disgrazia in famiglia, ma qualcosa di più profondo che inquina l'identità di una persona. Non ne parlavo per assolvere il reo ma con riferimento a quanto già detto sulla libertà (anche questo era esplicito).

Con un furgone che pesa 18 quintali urti di proposito una moto che pesa a malapena 200 kg schiacciandola contro il guardrail e non ti rendi conto che potresti ammazzare qualcuno?

Anche qui ho da obiettare: pure con un autotreno si può far cadere un motociclista senza ucciderlo, è possibile se non addirittura probabile che fosse questo l'intento del conducente e il reato sarebbe derubricato a omicidio preterintenzionale. Noi, però, qui siamo già arrivati alla sentenza, con le informazioni inevitabilmente sommarie forniteci dalla cronaca...

Quanto a pagare il proprio debito non essendo la prima volta io penso che si possa dire senza risultare spietati che non dovrebbe mai più guidare,evidentemente guidare e bere tirano fuori il peggio di quella persona.

Questo non riguarda il reo, che probabilmente per quando avrà scontato la pena la patente non gli servirà più, ma la società civile che si dimostrerebbe incapace di riscattarlo.

Io non ci credo che cose simili possano succedere a tutti.

Tutti, me compreso, abbiamo la tentazione di sentirci migliori degli altri.

Sarebbe opportuno accogliere l'invito del Papa a riflettere su una “dignità che sa vergognarsi”, che ci salva dal crederci di più o di meno di quello che siamo per grazia (non per merito).

Dentro a un furgone non puoi sentirti minacciato da una moto che per giunta dopo il diverbio si è allontanata,non è autodifesa questa per me è una vendetta.

E ora la società dovrebbe fare lo stesso con il reo? Non nel mio nome!

Ipotizziamo che ci abbia messo qualche minuto a raggiungere la moto,pare che alla prima occasione in cui il centauro è stato costretto a rallentare,ingresso di una rotonda,il forgone abbia accelerato e a giudicare dallo stato del muso del furgone l'impatto deve essere avvenuto a una velocità importante,una velocità idonea per uccidere non per far solo cadere il motociclista,che sarebbe comunque un gesto folle.

Hai già improvvisato anche una perizia sulla dinamica dell'incidente, io sarei un po' più prudente...

Quando il reo sarà marcito in galera le vittime non saranno state onorate (e tantomeno resuscitate) e la nostra sete di sangue non sarà placata. La giustizia cerca di ripristinare un ordine che è stato violato, e non si può raggiungere un ordine attraverso il suo contrario: offendere la dignità di una persona, che sia responsabile o vittima di un evento tragico, è contrario alla natura della persona stessa ("disordine") per cui non sarebbe giustizia ma vendetta.
 
Ho aggiornamenti ufficiali: la fonte è il Corriere della Sera, ma riporta una nota ufficiale del capo della Procura..

http://www.corriere.it/cronache/17_...io-f911b62c-6636-11e7-99cd-8ba21567bad4.shtml

Imputato per omicidio volontario, domani udienza di convalida del fermo. Notare che, a differenza dell'omicidio stradale, in questo caso
(om. volontario) non è possibile concedere i domiciliari (quindi non succederà come all'attore cocainomane che ha ucciso la donna in scooter in calabria..). Per cui l'individuo resta in carcere.

Inoltre, salta fuori un ulteriore precedente, sempre per una lite stradale, a quanto pare non avendo gradito un tentativo di sorpasso, l'individuo
ha messo le mani al collo a una signora rompendole le occhiali e guadagnandoci una querela.

Non so cosa ne possiate pensare, ma per me, questo ha già passato fin troppo tempo della sua vita fuori da un carcere.


Magari
si e' fatto avanti uno dei superati in quei 2 km di pura follia
 
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