<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Omicidio stradale? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Omicidio stradale?

certo se il motocentauro avesse evitato di dargli una manata sui vetri (così dicono) magari adesso sarebbero tutti e tre felici e invece.....proprio stupido.....e ci ha rimesso l'unica che non c'entrava.

Guarda, hai ragione.
Però ci stanno un paio di considerazioni:

1) l'assassino era noto alle FdO, per guida in stato di ebbrezza e aggressione alle FdO stesse. Quindi per quanto mi riguarda avrebbe dovuto essere dietro alle sbarre, non dietro a un volante.
2) se sei in giro in bici/moto e vedi uno che ti brucia una precedenza o ti si avvicina troppo, tirargli un pugno al vetro/specchietto è il meno che ti venga di fare. E ti dirò di più, se al volante ci fossi stato io e mi fossi accorto di aver rischiato di stirare un motoclista per evidente colpa mia, anche se giustificata (tipico esempio, stringi in curva uno che non vedi perchè ce l'hai nell'angolo cieco del retrovisore), mi prendo il pugno sul vetro, gli insulti e me li porto a casa. Mi è capitato una volta, con un ciclista, non ha tirato pugni nè nulla, mi ha solo insultato e mandato a quel paese...fermo in coda al semaforo gli ho chiesto scusa e, onestamente, quando mi sono reso conto che non l'ho preso per una spanna, ho sudato freddo. Non era formalmente colpa mia, lui è sbucato all'improvviso superandomi a destra in coda, ma avrei dovuto controllare meglio gli specchi, e comunque la vita in gioco era la sua. Quindi...le reazioni inconsulte sono pericolossissime e da evitare, ma da parte degli utenti "deboli", sinceramente e a mente fredda, le capisco di più.
 
Guarda, hai ragione.
Però ci stanno un paio di considerazioni:

1) l'assassino era noto alle FdO, per guida in stato di ebbrezza e aggressione alle FdO stesse. Quindi per quanto mi riguarda avrebbe dovuto essere dietro alle sbarre, non dietro a un volante.
2) se sei in giro in bici/moto e vedi uno che ti brucia una precedenza o ti si avvicina troppo, tirargli un pugno al vetro/specchietto è il meno che ti venga di fare. E ti dirò di più, se al volante ci fossi stato io e mi fossi accorto di aver rischiato di stirare un motoclista per evidente colpa mia, anche se giustificata (tipico esempio, stringi in curva uno che non vedi perchè ce l'hai nell'angolo cieco del retrovisore), mi prendo il pugno sul vetro, gli insulti e me li porto a casa. Mi è capitato una volta, con un ciclista, non ha tirato pugni nè nulla, mi ha solo insultato e mandato a quel paese...fermo in coda al semaforo gli ho chiesto scusa e, onestamente, quando mi sono reso conto che non l'ho preso per una spanna, ho sudato freddo. Non era formalmente colpa mia, lui è sbucato all'improvviso superandomi a destra in coda, ma avrei dovuto controllare meglio gli specchi, e comunque la vita in gioco era la sua. Quindi...le reazioni inconsulte sono pericolossissime e da evitare, ma da parte degli utenti "deboli", sinceramente e a mente fredda, le capisco di più.
Sono d'accordo con entrambi, Lukkinen e Frankie.
 
Quoto quanto avete scritto,purtroppo ormai per strada anche un colpo di clacson può essere un pretesto sufficiente per lo schizzato di turno per aggredire o addirittura ammazzare qualcuno.
Figuriamoci un pugno sul vetro o sullo specchietto.

La cosa che mi lascia perplesso,oltre ovviamente al fatto che visti i precedenti l'assassino era libero di andare in giro e di guidare,è che la compagna e la figlia fossero a bordo.
Significa,secondo me,che innanzitutto l'assassino era disposto a fare quello che ha fatto davanti alla bambina,e che era disposto a mettere in pericolo oltre alla sua vita anche quella dei suoi familiari.
Perchè poteva anche andare diversamente,chi lo sa se sulla moto ci fosse stato un balordo peggio di lui che tirava fuori un'arma saremmo qui a commentare una notizia diversa.
E poi mi chiedo ma la compagna sapendo di cosa era capace viaggiava al suo fianco con la figlia a bordo?
O la pensava esattamente come lui oppure non è riuscita a fermarlo,ma visto che era recidivo io penso che al suo posto molte madri si sarebbero rifiutate di viaggiare con un individuo così pericoloso,e a maggior ragione non avrebbero portato la figlia su quel mezzo.
Oltre alla legge ci si mettono spesso anche i familiari a giustificare sempre e far finta di non vedere che simili comportamenti,reiterati nel tempo,sono le avvisaglie di una tragedia imminente.

Ne avevamo già parlato in altri topic comunque quoto in pieno Frankie71Iceman è proprio il caso che tutti per strada manteniamo maggiormente la calma,innanzitutto perchè non si sa mai chi si può incontrare al di la del parabrezza,e poi perchè anche la persona più calma del mondo in auto può diventare pericolosa,magari non per gli altri ma per se stessa se perde la testa per motivi futili per giunta.
Perchè una precedenza o un sorpasso fatto in malo modo sono si gesti pericolosi ma che si vedono tutti i giorni,quindi bisogna sforzarsi di ritrovare l'autocontrollo anche in caso di grossi spaventi,contare fino a 10,se serve contare ancora,e andare per la propria strada.
Tanto non si può fare nulla,ragionare con certe persone è impossibile e servirebbe solo a provocare ulteriori tensioni.
 
Ancora una volta tutti si stracciano le vesti, puntando il dito contro il mostro-assassino e chi non lo ha legato e tenuto in gabbia come un animale da circo. E io qui, a passar da "buonista" (come se fosse un complimento) nel chiedere rispetto per tutte le vittime di una tragedia che lascia attoniti. "Tutte le vittime", quella che ingiustamente e crudelmente ha visto anticipato l'epilogo della propria esistenza terrena (non sta a me stabilire se ve ne sia anche una celeste) e quella che, imprigionata nella propria rabbia, oppressa da un dolore esistenziale almeno transitoriamente ingestibile, ha raccolto una becera provocazione per affermare scompostamente se stessa. Ora, tanto per dimostrare che noi non siamo come il carnefice ma la nostra condotta si ispira a valori morali indubbiamente più nobili, vorremmo raggiungere il responsabile con una forca e brutalizzarlo. Nessuno qui ha pensato che forse lui è il primo a invocare la propria morte, uno che agisce con tanta ferocia non ha il coraggio di vivere e nemmeno di morire e noi, da un pulpito di cartapesta, giudici senza titolo né merito, ignari delle nostre bassezze poiché non ne scaturiscono fatti eclatanti, invece di chiederci basiti e sconvolti come tutto ciò sia stato possibile, ci prendiamo il lusso di sputare veleno. La consapevolezza del fatto è già pena per il reo, il resto deve essere impegno nel suo recupero: se penso che oggi Paolo di Tarso oggi sarebbe stato etichettato come terrorista invece lo ricordiamo per il suo contributo a una dottrina religiosa e filosofica a cui si sono ispirati uomini illustri dubito che la storia sia maestra di vita.

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno…
 
Io personalmente non ho invocato la forca per nessuno.
E non penso ci sia qualcosa di male a sorprendersi che chi aveva già causato incidenti sotto l'effetto di alcol era libero di mettersi al volante,e che anche dopo l'aggressione a un agente di polizia dopo il sinistro non avesse scontato una pena detentiva.
Ricordiamoci poi che in questo caso non si è verificato un incidente,se la moto e il furgone si fossero scontrati a un incrocio sarebbe stato un incidente,se dopo una lite,anche dopo essere stato provocato,insegui una moto e la speroni per me non si tratta più di incidente ma di aggressione o tentato omicidio.
Che ora stia vivendo male è probabile,ma da qui a definirlo una delle vittime mi sembra che ne passi.
Altri utenti hanno ammesso di essere stati a loro volta imprudenti se non addirittura sconsiderati nelle reazione per delle banali liti per strada quindi secondo me nessuno è salito sul pulpito e ha additato il mostro.
Le provocazioni le subiamo tutti,ogni giorno per strada,se non tutti ci gettiamo all'inseguimento di chi ci ha fatto un torto per speronarlo significa che non si tratta di una reazione comprensibile che può capitare a tutti.
In questo caso si trattava di una persona che aveva già manifestato episodi di aggressività e che,ricordiamocelo,era alla guida sotto l'effetto dell'alcol.
Io non me la sento di giustificarlo,nel momento stesso in cui si è messo alla guida dopo aver bevuto ha rischiato di ammazzare qualcuno con colpa,poi addirittura lo ha fatto con dolo perchè è andato a cercare l'incidente con un furgone contro una moto che pesava un decimo del suo mezzo,ammazzando una persona e ferendone seriamente un'altra.
Non si tratta di un pedone sbucato dal nulla.

Per fare un paragone con l'episodio recente dell'attore Domenico Diele in quel caso il guidatore ha causato la morte di una persona perchè si è messo al volante senza patente e sotto l'effetto di droghe,però se il suo comportamento è certamente stato gravissimo non c'era intenzione di far male o causare la morte di qualcuno.
In questo caso l'ha fatto apposta,magari non voleva ammazzare il motociclista ma dopo aver avuto il tempo di calmarsi e lasciar stare ha deciso di andare dietro alla moto e speronarla.
Ha causato la morte di una persona,potrebbe essercene un'altra e infine poteva ammazzarsi anche lui e insieme a se portarsi dietro anche la compagna e la figlia.
Il tutto per cosa?Per una manata contro lo specchietto?Per qualche insulto ricevuto?
Secondo me qui si parla di una vendetta esagerata perseguita con una condotta violenta e assolutamente scellerata.

Ribadisco nessuno invoca la forca,ma almeno dire che il protagonista di questa follia non deve più guidare in vita sua e dovrebbe scontare una pena che tenga conto della gravità della sua condotta e dei suoi precedenti episodi di violenza e guida in stato di ebrezza,mi sembra che sia sacrosanto.
 
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Guarda, hai ragione.
Però ci stanno un paio di considerazioni:

1) l'assassino era noto alle FdO, per guida in stato di ebbrezza e aggressione alle FdO stesse. Quindi per quanto mi riguarda avrebbe dovuto essere dietro alle sbarre, non dietro a un volante.
2) se sei in giro in bici/moto e vedi uno che ti brucia una precedenza o ti si avvicina troppo, tirargli un pugno al vetro/specchietto è il meno che ti venga di fare. E ti dirò di più, se al volante ci fossi stato io e mi fossi accorto di aver rischiato di stirare un motoclista per evidente colpa mia, anche se giustificata (tipico esempio, stringi in curva uno che non vedi perchè ce l'hai nell'angolo cieco del retrovisore), mi prendo il pugno sul vetro, gli insulti e me li porto a casa. Mi è capitato una volta, con un ciclista, non ha tirato pugni nè nulla, mi ha solo insultato e mandato a quel paese...fermo in coda al semaforo gli ho chiesto scusa e, onestamente, quando mi sono reso conto che non l'ho preso per una spanna, ho sudato freddo. Non era formalmente colpa mia, lui è sbucato all'improvviso superandomi a destra in coda, ma avrei dovuto controllare meglio gli specchi, e comunque la vita in gioco era la sua. Quindi...le reazioni inconsulte sono pericolossissime e da evitare, ma da parte degli utenti "deboli", sinceramente e a mente fredda, le capisco di più.
Devo dire che non sono molto d'accordo con quanto scritto. E parlo anche da motociclista... sul fatto che dovesse essere dietro le sbarre non so, non ho letto niente a riguardo e non mi esprimo ma non mi risulta che si dia l'ergastolo a qualcuno per aggressione . Non so nemmeno chi avesse torto sul diverbio quindi anche qui ho visto motociclisti comportarsi da criminali e poi incazzarsi pure con gli automobilisti.
Ma quello su cui soprattutto non concordo è il.ciclista che ha torto e poi si arrabbia pure... La vita è la sua? Pensi che invece se tiri sotto e ammazzi un ciclista ( anche se hai ragione) sarà rose e fiori? È lui che con il suo comportamento rischia di rovinare la tua, alla sua che ci pensi lui e se è stanco di vivere che si butti giù da un ponte senza rompere le palle al prossimo.
 
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Ancora una volta tutti si stracciano le vesti, puntando il dito contro il mostro-assassino e chi non lo ha legato e tenuto in gabbia come un animale da circo. E io qui, a passar da "buonista" (come se fosse un complimento) nel chiedere rispetto per tutte le vittime di una tragedia che lascia attoniti. "Tutte le vittime", quella che ingiustamente e crudelmente ha visto anticipato l'epilogo della propria esistenza terrena (non sta a me stabilire se ve ne sia anche una celeste) e quella che, imprigionata nella propria rabbia, oppressa da un dolore esistenziale almeno transitoriamente ingestibile, ha raccolto una becera provocazione per affermare scompostamente se stessa. Ora, tanto per dimostrare che noi non siamo come il carnefice ma la nostra condotta si ispira a valori morali indubbiamente più nobili, vorremmo raggiungere il responsabile con una forca e brutalizzarlo. Nessuno qui ha pensato che forse lui è il primo a invocare la propria morte, uno che agisce con tanta ferocia non ha il coraggio di vivere e nemmeno di morire e noi, da un pulpito di cartapesta, giudici senza titolo né merito, ignari delle nostre bassezze poiché non ne scaturiscono fatti eclatanti, invece di chiederci basiti e sconvolti come tutto ciò sia stato possibile, ci prendiamo il lusso di sputare veleno. La consapevolezza del fatto è già pena per il reo, il resto deve essere impegno nel suo recupero: se penso che oggi Paolo di Tarso oggi sarebbe stato etichettato come terrorista invece lo ricordiamo per il suo contributo a una dottrina religiosa e filosofica a cui si sono ispirati uomini illustri dubito che la storia sia maestra di vita.

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno…
Nessuna forca ma una condanna per omicidio volontario ci sta tutta. Può darsi che sia il primo ad essere distrutto per l'accaduto ma questo non può esimermi dal pensare che non ci possa essere giustificazione all'investire deliberatamente qualcuno
 
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Concordo sul fatto che un ciclista o un motociclista se viaggia in modo sconsiderato mette a repentaglio non solo la sua vita ma anche quella del malcapitato che se lo trova davanti,che magari ne esce senza un graffio ma ha comunque l'esistenza rovinata dal senso di colpa di aver investito e ucciso qualcuno.
Però in questo caso sembra che il guidatore del furgone abbia addirittura accelerato nei pressi di una rotonda invece di frenare per schiacciare la moto contro un guardrail.
Ammettiamo che all'origine del diverbio ci fosse un'imprudenza da parte della coppia in moto,questo non giustifica andare a cercare un incidente in reazione a degli insulti o a una manata contro lo specchietto.
Se le circostanze fossero state diverse e il guidatore del furgone avesse investito senza volerlo la moto sicuramente la sua posizione sarebbe diversa.
Ma l'incidente,e soprattutto una persona morta e,per ora, una resa invalida perchè il motociclista ha perso una gamba,non solo si poteva evitare ma bastava non andare a cercarlo intenzionalmente.
Anche il ciclista o motociclista più spericolato,arrogante e aspirante suicida del mondo non merita di essere travolto di proposito qualsiasi cosa abbia fatto.
 
Concordo sul fatto che un ciclista o un motociclista se viaggia in modo sconsiderato mette a repentaglio non solo la sua vita ma anche quella del malcapitato che se lo trova davanti,che magari ne esce senza un graffio ma ha comunque l'esistenza rovinata dal senso di colpa di aver investito e ucciso qualcuno.
Però in questo caso sembra che il guidatore del furgone abbia addirittura accelerato nei pressi di una rotonda invece di frenare per schiacciare la moto contro un guardrail.
Ammettiamo che all'origine del diverbio ci fosse un'imprudenza da parte della coppia in moto,questo non giustifica andare a cercare un incidente in reazione a degli insulti o a una manata contro lo specchietto.
Se le circostanze fossero state diverse e il guidatore del furgone avesse investito senza volerlo la moto sicuramente la sua posizione sarebbe diversa.
Ma l'incidente,e soprattutto una persona morta e,per ora, una resa invalida perchè il motociclista ha perso una gamba,non solo si poteva evitare ma bastava non andare a cercarlo intenzionalmente.
Anche il ciclista o motociclista più spericolato,arrogante e aspirante suicida del mondo non merita di essere travolto di proposito qualsiasi cosa abbia fatto.
Certo io mi riferivo al caso del ciclista che ha sorpassato a dx e si è pure incazzati. Sorpassi a dx fai una cosa vietata e lo fai tuo rischio e pericolo sapendo quali possono essere le conseguenze. Poi anche io cerco di stare attento e guardare a destra e posso anche chiederti scusa se rischio di centrarti ma se mi inveisci contro allora proprio non ci siamo. Anche i pedoni sono la parte debole, una volta io ero (di notte) in corsia di svolta a sinistra che andavo verso la linea di arresto e una è sbuca dalle macchine ferme nella corsia di destra senza minimamente guardare smanettando con lo smartphone. Mi sono fermato a 5 cm... se sei oca cosa devo fare? Chiederti scusa e darti un mazzo di fiori?
 
Certo io mi riferivo al caso del ciclista che ha sorpassato a dx e si è pure incazzati. Sorpassi a dx fai una cosa vietata e lo fai tuo rischio e pericolo sapendo quali possono essere le conseguenze. Poi anche io cerco di stare attento e guardare a destra e posso anche chiederti scusa se rischio di centrarti ma se mi inveisci contro allora proprio non ci siamo

Assolutamente d'accordo.
Penso che in questo caso sarà difficile sapere con certezza come sono andate le cose,potrebbe anche essere che il motociclista abbia causato un pericolo e poi abbia inveito contro il guidatore del furgone.
Allora si potrebbe parlare di reazione esagerata e violenta.
Credo che alla fine cambi poco,a prescindere da chi dei due avesse torto e da chi dei due abbia provocato per primo l'altro resta il fatto che un banale diverbio è stato la causa scatenante di un possibile duplice omicidio.
E' una cosa assurda che mi convince sempre di più che l'atteggiamento giusto sia quello proposto da Frankie71Iceman ovvero non cedere alle provocazioni e cercare di valutare gli episodi che si verificano per strada,e i conflitti che ne derivano,per quello che sono.
Gesti spesso imprudenti o maleducati,assolutamente censurabili che però rischiano di diventare il pretesto o la scintilla che innesca qualcosa di molto più pericoloso da non sottovalutare assolutamente.
Poco tempo fa' commentavamo il video di un episodio molto simile,solo che in quel caso il gesto del motociclista (un calcio) aveva innescato la reazione dell'automobilista che aveva sbandato e presumibilmente non c'erano stati feriti gravi.
In questo caso purtroppo la reazione è stata ancora più violenta e la vita di tutte le persone coinvolte,con e senza colpe,è rovinata se non addirittura finita.

Dopo questo episodio io mi riprometto di essere più calmo in auto,di solito non sono un tipo molto incazzoso però ogni tanto un vaffa mi scappa.
Rendendomi conto che potrebbe scatenare una reazione violenta,con torto o con ragione,cercherò di evitare in futuro.
 
Tra l'altro sembra, leggendo gli articoli, che anche stavolta il guidatore del pulmino fosse in stato di ebbrezza. Ulteriore aggravante....
 
boh l'altro giorno un simpatico automobilaro mi ha centrato la corsia, venendo di fronte, mentre era intento a fare altro, centrato la corsia ma non me che ho scartato violentemente e soprattutto dimenticato due minuti dopo il tutto. A che serve inviperirsi? É andata bene e tanto basta.
Lasciateli perdere fatevi la vostra diritta via anche se smarrita!
 
Tra l'altro sembra, leggendo gli articoli, che anche stavolta il guidatore del pulmino fosse in stato di ebbrezza. Ulteriore aggravante....

Alcuni Tg hanno usato il termine ubriaco,mi pare che abbiano detto che il tasso alcolemico era il doppio del consentito.
Dato che in altri casi mi sembra che abbiano rilevato tassi alcolemici 4 volte superiori al consentito ipotizzo che in questo caso il guidatore non fosse proprio ubriaco ma abbastanza presente.
Forse,è sempre un ipotesi,se avesse avuto un tasso alcolemico ancora superiore il suo proposito di vendetta sarebbe fallito,anche inseguire una moto e centrarla penso che sia abbastanza difficile per un guidatore realmente ubriaco e per giunta in preda alla collera.
O magari al contrario l'alcol potrebbe aver accentuato la reazione dell'uomo che da sobrio non si sarebbe comportato così.
Non è per giustificarlo,io poi sono astemio quindi non vedo di buon occhio l'uso di alcol in qualsiasi misura prima di mettersi alal guida.

Sembra davvero un caso limite,ben lontano da un semplice incidente che comunque può capitare.
Spero onestamente di non leggere mai di un caso peggiore di questo perchè mi sembra davvero un evento assurdo e ingiustificabile.
 
A che serve inviperirsi? É andata bene e tanto basta.
Lasciateli perdere fatevi la vostra diritta via anche se smarrita!

Anche perchè un guidatore che commette un'imprudenza o che crea un pericolo,anche se merita di sicuro un bel vaffa,quasi mai secondo me dopo essere stato mandato a quel paese ammette la propria colpa e modifica il suo modo di guidare per il futuro.
Se si aggiunge che,oltre che inutile, redarguire chi guida in maniera imprudente o distratta può anche essere pericoloso è evidente che è molto più saggio trattenersi e di fronte a uno scampato pericolo ringraziare la propria attenzione e la buona sorte.
 
Rischio di sembrare "spigoloso" (e, purtroppo, qualche spigolo il mio carattere ce l'ha...) ma se rispondo "per punti" è soltanto per semplicità espositiva.

Io personalmente non ho invocato la forca per nessuno.

Non mi riferivo a te in particolare ma a tanti che "sentendosi come Gesù nel tempio" (cit.) si prendono il lusso di giudicare (e, proprio Lui che poteva, non ha giudicato nessuno). Capita almeno un paio di volte a settimana, sembra non si possa fare a meno di qualcuno da demonizzare per scagliarvi contro tutta la propria rabbia, se non è in cronaca nazionale lo si cerca in quella locale, ma è un meccanismo sociologico ben noto alle redazioni dei giornali per cui è prassi dare ampio spazio ai fatti di sangue senza celare i dettagli più cruenti con lo scopo di fomentare gli animi irosi e inzuppare nel torbido. Nemmeno io sono immune da quest'"errore" ma così lo chiamo, non mi giustifico.

E non penso ci sia qualcosa di male a sorprendersi che chi aveva già causato incidenti sotto l'effetto di alcol era libero di mettersi al volante,e che anche dopo l'aggressione a un agente di polizia dopo il sinistro non avesse scontato una pena detentiva.

Se non aveva scontato una pena detentiva (ma sarei prudente nel considerare veritiero questo dettaglio, la stampa ha interesse a dare in pasto alle folle inferocite il delinquente-criminale le cui possibilità di replica sono limitate) dubito che sia stato per buonismo, ai giudici importa poco del destino di "un diavolo qualunque" e solitamente si limitano ad applicare la legge: non sapendo per quale di queste abbia beneficiato della concessione non mi pronuncio nel merito. Se poi le leggi sono sbagliate, cambiamole, è una responsabilità comune. Avanzo l'ipotesi che fosse in attesa di una sentenza definitiva ed è giusto che la pena segua il giudizio.

Pensi che se il protagonista dell'infausta vicenda fosse stato severamente punito per i propri precedenti, rinchiuso per lungo tempo, magari anche frustato ed esposto al pubblico ludibrio con lancio di monetine e ortaggi, sarebbe diventato uno stinco di santo? Io non sto promuovendo condotte assolutorie ma percorsi riabilitativi, è molto diverso. A me risulta che chi esce dal carcere sia ben più pericoloso di quando ci è entrato...

Ricordiamoci poi che in questo caso non si è verificato un incidente,se la moto e il furgone si fossero scontrati a un incrocio sarebbe stato un incidente,se dopo una lite,anche dopo essere stato provocato,insegui una moto e la speroni per me non si tratta più di incidente ma di aggressione o tentato omicidio.

Anche quando si è trattato di un incidente, come nel caso dell'attore Diele, si è perpetrata la caccia all'untore e la sete di vendetta si è fatta sentire: i fatti sono diversi, la reazione è identica.

Che ora stia vivendo male è probabile,ma da qui a definirlo una delle vittime mi sembra che ne passi.

Il carnefice è più vittima di chi se n'è andato in pace con se stesso lasciando un'"eredità d'affetti", ed è questo il nocciolo del discorso. Spesso ci comportiamo bene per senso del dovere non perché abbiamo veramente a cuore le sorti degli altri, "facciamo i buoni" ma non lo siamo, agiamo per interesse anche nell'adozione di una retta condotta, altrimenti ci preoccuperemmo di chi non si è saputo aiutare per tempo e di come ora si possa riscattare, senza confinarlo una volta e per sempre tra i peggiori della società: correggere, e non punire! Anche perché se una persona non fosse titolare di un profondo malessere esistenziale, perché dovrebbe arrivare ad uccidere per un'inezia?

Altri utenti hanno ammesso di essere stati a loro volta imprudenti se non addirittura sconsiderati nelle reazione per delle banali liti per strada quindi secondo me nessuno è salito sul pulpito e ha additato il mostro.

Poiché non mi sono riferito ad alcuno in particolare, resto nel generale e faccio rilevare che spesso si additano gli altri come "fuori di testa", invasati, provocatori, spericolati... e lo si fa per mettere in risalto la propria reazione cristallina. Si vede che la strada è piena di insidie perché i più educati, preparati, abili alla guida sono qui a discutere...

Le provocazioni le subiamo tutti,ogni giorno per strada,se non tutti ci gettiamo all'inseguimento di chi ci ha fatto un torto per speronarlo significa che non si tratta di una reazione comprensibile che può capitare a tutti.

Si tratta di una reazione che può capitare "a tutti quelli che" hanno un dolore come il suo, una storia come la sua e una difficoltà di dare un senso alla vita come la sua. Se noi non siamo tra questi non possiamo comunque considerarci migliori poiché non si sceglie a priori di nascere in famiglie oneste, di non essere abusati, di raggiungere un'adeguata maturità nei tempi giusti, di saper controllare le proprie pulsioni... Ma basta poco ad alimentare l'orgoglio.

In questo caso si trattava di una persona che aveva già manifestato episodi di aggressività e che,ricordiamocelo,era alla guida sotto l'effetto dell'alcol.

Non esistono "persone sbagliate" ma "errori commessi". E il nostro Diritto, quello occidentale che affonda le radici nel Diritto romano ed è rifiorito nell'Illuminismo, è un Diritto "del fatto", non "della persona", non può esistere giustizia preventiva. E il fatto che avesse bisogno dell'alcol per contenere il proprio disagio lo vedo come una conferma.

Io non me la sento di giustificarlo,nel momento stesso in cui si è messo alla guida dopo aver bevuto ha rischiato di ammazzare qualcuno con colpa,poi addirittura lo ha fatto con dolo perchè è andato a cercare l'incidente con un furgone contro una moto che pesava un decimo del suo mezzo,ammazzando una persona e ferendone seriamente un'altra.
Non si tratta di un pedone sbucato dal nulla.

Non fraintendiamo, nemmeno io lo giustifico: paghi caro per il delitto commesso, sia la pena un percorso riabilitativo (necessariamente impegnativo) e per quanto disprezzo abbia per il suo gesto infame non oso negargli la dignità intrinseca a qualsiasi essere umano.

(...) l'ha fatto apposta,magari non voleva ammazzare il motociclista ma dopo aver avuto il tempo di calmarsi e lasciar stare ha deciso di andare dietro alla moto e speronarla.
Ha causato la morte di una persona,potrebbe essercene un'altra e infine poteva ammazzarsi anche lui e insieme a se portarsi dietro anche la compagna e la figlia.
Il tutto per cosa?Per una manata contro lo specchietto?Per qualche insulto ricevuto?
Secondo me qui si parla di una vendetta esagerata perseguita con una condotta violenta e assolutamente scellerata.

Se l'ha fatto apposta non lo sappiamo, magari voleva fargli un dispetto e farlo cadere ma non pensava che ci sarebbe scappato il morto. Quel che poteva accadere conta poco, anche chi lo ha provocato se avesse avuto una pistola avrebbe potuto sparargli. Meglio limitarsi a giudicare i fatti che le infinite eventualità.

Ribadisco nessuno invoca la forca,ma almeno dire che il protagonista di questa follia non deve più guidare in vita sua e dovrebbe scontare una pena che tenga conto della gravità della sua condotta e dei suoi precedenti episodi di violenza e guida in stato di ebrezza,mi sembra che sia sacrosanto.

Quando avrà pagato il suo debito (penso che ci vorrà molto tempo) dovrà tornare ad essere un cittadino "normale", come tutti gli altri. Altrimenti la società civile (che siamo noi) avrà sbagliato qualcosa...
 
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