si lavora per vivere non si vive per lavorare. Il lavoro è uno strumento di vita, serve a farci guadagnare il denaro necesario per comprare i beni di prima necessità fino a farci passare qualche capriccio. Spesso parlando coi giovani (e probabilmente da giovane la pensavo allo stesso modo) pare che il lavoro sia l'unica ragione di vita, si mette prima della famiglia, della fidanzata....forse maturando ci si rende conto che il tempo passa e non torna più. Io faccio un lavoro che adoro ma ho preso una scorciatoia, ho seguito le orme di mio papà, sarò stato influenzato ma ho sempre cercato di migliorarmi e di dare il meglio di me anche se ci sono tantissimi colleghi più bravi. C'è il lavoro ma ci sono anche le passioni, nessuno mi vieta di fare il commesso e contemporaneamente laurearmi in ingegneria, nessuno mi vieta di leggere e saziarmi di conoscenza ma dobbiamo fare una distinzione netta fra lavoro e vita privata. Se studio da architetto e trovo lavoro presso uno studio a 6 anni dalla laurea, come stagista magari....non è che sia così gratificante, magari un ragazzo che fa l'imbianchino da diversi anni guadagna di più e si sente più soddisfatto, però la società e la scuola ti spingono verso la laurea.
Ritornando alla filosofia vi linko un video di Simon Sinek dove spiega cos'è il cerchio d'oro, poi ditemi nel mondo reale quale ordine si da alle cose