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Oggi iniziano gli ESAMI DI MATURITA': voi siete soddisfatti della SCUOLA SUPERIORE frequentata?

probabilmente abbiamo esperienze differenti in tempi differenti. Io ho cominciato a lavorare a metà anni 90, in quel periodo, anche perchè c'era molta richiesta, le azienda informatiche prendevano personale anche non skillato perchè poi lo facevano crescere in casa, come è successo a me, del resto poi parliamo di un mestiere per cui devi essere sempre in continua formazione e quindi anche se hai un corso di studi idoneo o una laurea informatica il tempo per studiare nella tua carriera lo dovrai sempre trovare altrimenti resti fermo e non cresci più.
Non so a quale livello accettabile ti riferisci di programmazione, ad un programmatore junior non gli si richiede di buttare giù chissà che applicativo, con il tempo, con l'esperienza e con l'applicazione ci si aspetta un miglioramento, poi per mia esperienza le conoscenze tecniche servono per un 50% poi ci sono tante altre qualità che chi lavora nel campo deve avere e non necessariamente le si hanno per il titolo di studio che si ha.

Il mio primo lavoro da informatico è del 1995.
Tutto vero quello che dici, sono d'accordissimo.
Ma rimane vero il fatto che un informatico sa e sa fare delle cose che una qualunque altra persona non imparerà mai da autodidatta o con l'esperienza.
Se devi sviluppare dei data entry con un linguaggio di quelli di moda oggi ce la puoi fare, ma se vai a lavorare in ambiti dove devi ottimizzare il codice per migliorare la risposta, dove devi implementare algoritmi complessi, IA, o andare a sfrugugliare nell'hardware, non ce la si può fare. Per caso sai come funziona una CPU? conosci l'assembler?
Scusa eh, non voglio dire che l'informatico è meglio degli altri, in realtà non mi pare nemmeno un discorso così strano: potrei anche improvvisarmi geometra, magari mi viene anche bene, ma non potrò mai essere a livello di un geometra di formazione.
 
Ma cosa dici? Per fare l'informatico credi che vada bene un diploma di liceo? Guarda che fare l'informatico non è usare word o excel.
Per saper fare bene quel lavoro devi avere un diploma da informatico o ancora meglio una laurea in informatica, come hanno tutti i miei colleghi ormai.
dire informatico infatti non vuol dire nulla. C'è che scrive codice (nei liguaggi più diversi), chi si occupa di gestione dati, chi di hardware.
Sicuramente la laurea in informatica o in ingegneria informatica, fa la differenza.
 
Il mio primo lavoro da informatico è del 1995.
Tutto vero quello che dici, sono d'accordissimo.
Ma rimane vero il fatto che un informatico sa e sa fare delle cose che una qualunque altra persona non imparerà mai da autodidatta o con l'esperienza.
Se devi sviluppare dei data entry con un linguaggio di quelli di moda oggi ce la puoi fare, ma se vai a lavorare in ambiti dove devi ottimizzare il codice per migliorare la risposta, dove devi implementare algoritmi complessi, IA, o andare a sfrugugliare nell'hardware, non ce la si può fare. Per caso sai come funziona una CPU? conosci l'assembler?
Scusa eh, non voglio dire che l'informatico è meglio degli altri, in realtà non mi pare nemmeno un discorso così strano: potrei anche improvvisarmi geometra, magari mi viene anche bene, ma non potrò mai essere a livello di un geometra di formazione.

ma non si parla di autodidatta, c'è sempre una formazione che però non deriva dall'ambiente scolastico.


Cmq senza andare troppo oltre che si perde di vista l'argomento principale del topic,io non credo che per alcuni tipi di profilo in ambito informatico se non si ha la laurea o un formazione scolastica in tale ambito le porte siano precluse, il mercato almeno non richiede questo, poi che cosi non si abbiano figure professionali di un certo livello è un altro discorso, sempre tenendo conto che per i progetti che ho avuto io e il tipo di profilo di programmatore richiesto non mi serviva il laureato che anzi spesso diventava un problema perchè giustamente non era quello il lavoro per lui.
 
dire informatico infatti non vuol dire nulla. C'è che scrive codice (nei liguaggi più diversi), chi si occupa di gestione dati, chi di hardware.
Sicuramente la laurea in informatica o in ingegneria informatica, fa la differenza.

apposta, dire informatico vuol dire tutto e niente, i profili sono diversissimi e anche al di dentro di questi poi ci sono vari livelli di conoscenze e capacità, dove non necessariamente è richiesto un titolo di studio elevato
 
Il mio primo lavoro da informatico è del 1995.
Tutto vero quello che dici, sono d'accordissimo.
Ma rimane vero il fatto che un informatico sa e sa fare delle cose che una qualunque altra persona non imparerà mai da autodidatta o con l'esperienza.
Se devi sviluppare dei data entry con un linguaggio di quelli di moda oggi ce la puoi fare, ma se vai a lavorare in ambiti dove devi ottimizzare il codice per migliorare la risposta, dove devi implementare algoritmi complessi, IA, o andare a sfrugugliare nell'hardware, non ce la si può fare. Per caso sai come funziona una CPU? conosci l'assembler?
Scusa eh, non voglio dire che l'informatico è meglio degli altri, in realtà non mi pare nemmeno un discorso così strano: potrei anche improvvisarmi geometra, magari mi viene anche bene, ma non potrò mai essere a livello di un geometra di formazione.

Io ho fatto il programmatore e l'analista per 18 anni con il solo diploma di maturità scientifica.
E ho fatto cose di un certo livello: ho lavorato a lungo per una grossa banca, per dei gestori telefonici (TIM, Wind), per l'Inail, e così via: non semplici gestionali.
Il più complesso è stato un progetto per la Telespazio, in C++ in ambiente Unix. Altro che data entry...
 
ma non si parla di autodidatta, c'è sempre una formazione che però non deriva dall'ambiente scolastico.


Cmq senza andare troppo oltre che si perde di vista l'argomento principale del topic,io non credo che per alcuni tipi di profilo in ambito informatico se non si ha la laurea o un formazione scolastica in tale ambito le porte siano precluse, il mercato almeno non richiede questo, poi che cosi non si abbiano figure professionali di un certo livello è un altro discorso, sempre tenendo conto che per i progetti che ho avuto io e il tipo di profilo di programmatore richiesto non mi serviva il laureato che anzi spesso diventava un problema perchè giustamente non era quello il lavoro per lui.

Su questo sono pienamente d'accordo con te.
 
E' arabo anche per me, ma riesumo dopom una quindicina di giorni questo topic per una curiosità....

Che differenza c'è tra i percorsi di studio di "ragioniere programmatore" (che ora si chiama "sistemi informativi aziendali" e "perito informatico"? O meglio, che tipo di informatica si studia a entrambi gli indirizzi? (poi si sa che il ragioniere fa anche tanta economia aziendale e contabilità). Tornassi indietro forse prenderei quell'indirizzo....ragioneria sicuro. Forse ragioniere programmatore.
 
Un ragioniere programmatore è fondamentalmente un ragioniere che ha seguito un corso di programmazione.
Un informatico , oltre a fare mooolte più ore di programmazione, studia anche materie come elettronica (tanta), sistemi informatici (come sono fatti i chip e come progettare schede integrate), poi fa molta più matematica, ma proprio tanta di più: un ragioniere non arriva nemmeno a studiare i limiti e forse nemmeno trigonometria, invece un informatico fa studi di funzione, integrali definiti e indefiniti, trasformate, sviluppi in serie, equazioni differenziali di primo e secondo ordine....
Nell'indirizzo di informatica poi non si studia solo la programmazione, ma anche come sono fatti i computer, le reti, un sacco di altra roba che un ragioniere non può conoscere.
insomma, sono due cose completamente diverse.
Il ragioniere programmatore ha giusto un'infarinata di informatica, perciò se ti interessa (ipotetico) l'informatica, devi fare necessariamente informatica.
Il ragioniere programmatore avrà sicuramente delle conoscenze che invece mancano a un informatico, quali diritto o materie bancarie.
 
E' arabo anche per me, ma riesumo dopom una quindicina di giorni questo topic per una curiosità....

Che differenza c'è tra i percorsi di studio di "ragioniere programmatore" (che ora si chiama "sistemi informativi aziendali" e "perito informatico"? O meglio, che tipo di informatica si studia a entrambi gli indirizzi? (poi si sa che il ragioniere fa anche tanta economia aziendale e contabilità). Tornassi indietro forse prenderei quell'indirizzo....ragioneria sicuro. Forse ragioniere programmatore.

Intanto dipende anche in quale istituto capiti, poi: il ragioniere studia l'informatica che gli serve per l'espletamento delle sue funzioni. Il perito informatico studia informatica.
 
Mi sono diplomato in ragioneria nel 1997. Ho avuto problemi a inserirmi nel mondo del lavoro nel settore contabile perché tutti richiedevano esperienza, e la scuola non me ne aveva fornita.Ho cominciato a lavorare in un supermercato e poi come spedizioniere doganale, lavori per i quali avrei potuto tranquillamente avere il diploma alberghiero.Mi sono iscritto a scienze politiche, e dopo qualche anni sono passato a sociologia, molto più interessante. Lavoravo e studiavo, vacanze passate a preparare esami. Mi hanno licenziato perché non sopportavano che studiassi e che avessi osato prendermi il giorno retribuito per fare l'esame. Ho proposto di prendermi ferie in quel giorno, ma nulla da fare. Fatto domanda in banca, assunto subito come cassiere, poi passato a investimenti e mutui. A 34 anni mi sono laureato in sociologia: mollare avrebbe significato aver perso tempo, soldi e vita. Poi mi sono sposato e ho avuto una bambina. La laurea a lavoro serve solo a capire come inquadrare le persone e a trovare soluzioni alternative e veloci, e non è poco nel mio campo. Non penso a cosa avrei fatto se avessi potuto tornare indietro: non si può, preferisco pensare al futuro. Ragioneria è una buona scuola. Pensavo di avere qualcosa di più avendo studiato dai salesiani, ma ho sbagliato. Anche lì c'erano insegnanti incompetenti.
 
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