Bé, io parlo per me, e direi di essere molto soddisfatto della scelta fatta. Ho fatto lo scientifico e poi ingegneria aerospaziale, e a dirla tutta era un po' un mio sogno da sempre, ovvio, alle elementari ho avuto la classica sbandata per lavori tipo "voglio fare il pompiere", ma all'inizio delle elementari volevo fare ingegneria aeronautica (non sapevo che nel frattempo aveva cambiato nome), perché l'avevano fatta le persone a cui ero più legato in assoluto (un nonno e un amico strettissimo della mia famiglia, mentre di medici ne vedevo troppi e avevo la nausea delle operazioni riviste sulla tv di casa dai miei), alla fine delle elementari ho iniziato con gli aeromodelli (complice la vicinanza di casa allo storico negozio milanese MoVo, per Modelli Volanti) e quindi dopo la "sbandata" per passione sono tornato a ingegneria aeronautica. Forse lo scientifico è stata una scelta un po'obbligata, mi hanno spinto i miei, io volevo fare il tecnico aeronautico, ma a posteriori è stato un bene per l'università, ho avuto una preparazione più adeguata, se penso ai tanti studenti ex tecnico aeronautico fuoricorso o che hanno abbandonato gli studi dopo un inizio disastroso. All'inizio dell'università ho preso la licenza di volo per pilota di alianti e la cosa mi ha reso ancor più sicuro della mia scelta. Come ha detto qualcuno, nessuno ha voglia di studiare come azione fine a se stessa, per non arrendersi (e qua penso a dinamica dei sistemi ad esempio, o automatica) bisogna aver fisso in testa l'obiettivo, non dimenticare perché si studia. L'unica mezza "crisi di nervi" l'ho avuta dopo un esame che ho dovuto ripetere pensando "l'azienda tale non mi prenderà mai, hanno solo 4 ingegneri, non prenderanno mai uno che ha dovuto ripetere un esame", ebbene, devo dire che lavoro come ingegnere per l'azienda tale da 6 anni, è stato il mio primo stage e poi lavoro dopo la laurea (a parte un lavoro totalmente slegato dai miei studi, ma della durata di un mese e assolutamente a tempo determinato senza possibilità di rinnovo per una ditta di consulenza), insomma, a conti fatti, sono molto felice delle scelte effettuate.