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Oggi iniziano gli ESAMI DI MATURITA': voi siete soddisfatti della SCUOLA SUPERIORE frequentata?

Se i toni sono questi, dubito che riuscirai ad avere soddisfazione da qualcosa in futuro. E forse non l'avresti avuta nemmeno con la carriera militare.
Forse dovresti smettere di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, o vuotarlo apposta...
Se c'è una cosa che ho notato in questi anni è che da ogni esperienza, anche casuale o negativa, ho imparato qualcosa.
E dire che me ne sono capitate di ogni colore...
NON ho capito che toni abbia usato,intendi troppo pessimisti?
 
Oddio, ho diversi amici ragionieri e lavorano tutti. Una mia conoscente che lavorava come selezionatrice per manpower diceva che, a meno che non si tratti di incarichi di un certo livello, attribuibili solo a chi è laureato, NON è vero che per un lavoro da diplomati, se si presenta il laureato di turno, sbaraglia tutta la concorrenza. Molte aziende continuano a preferire i diplomati,perche, pee usare una espressione romana, "s'a sentono meno calda". E sono piu umili sul lavoro.per fare un esempio lei si è trovata a dover selezionare impiegati amministrativi, laureati, che, all inizio arricciavano il naso pure se dovevano fare fotocopie o semplice inserimento dati.

Meglio ancora chi si è imparato un mestiere (ma li la passione ci vuole!)Di fatto, quando mi so trovato col sedere a terra nel 2012, dal mio precedente lavoro amministrativo, e ho dovuto ripiegare nel.commerciale, ho visto laureati di tutti i tipi, ma mai un idraulico, un elettricista, un pizzaiolo, un cameriere, un parrucchiere, un cuoco e cosi via.

Ad oggi, credo che la laurea sia fin troppo sopravvalutata. Tranne poche lauree nel settore ingegneristico, informatico e sanitario, abbiamo sfornato un esercito di precari e disoccupati. Spero di sbagliarmi.


Anche io....
A tuo favore
 
Mi sono diplomato nel 1965 e ho subito trovato lavoro come progettista elettronico ; contemporaneamente frequentavo il corso di laurea in Economia e Commercio (serale) presso l'Università Cattolica : l'idea era che con una laurea in discipline economiche e un diploma tecnico avrei avuto più possibilità .
Mi sono però reso conto che non ero tagliato per le materie economiche , anche se avevo già dato parecchi esami , per cui , dopo due anni mi sono licenziato e mi sono iscritto al Politecnico .
Per non gravare troppo sulla famiglia mi sono dato da fare con lavori vari (corsi teorici e pratici presso l'istituto tecnico dove mi ero diplomato , ripetizioni , riparazione radio e televisori , che allora si facevano ancora , installazione di impianti di antenna) , ma sono riuscito a laurearmi senza andare fuori corso , quindi a 26 anni .
La votazione non è stata molto alta , poichè ho accettato anche qualche 18 , però l'imperativo era di finire al più presto : mi è capitato di dare anche cinque esami nella sessione estiva , una volta due nello stesso giorno .
Una settimana dopo l'esame di laurea sono stato assunto nella stessa azienda dove avevo lavorato subito dopo essermi diplomato .
 
Solo perchè aprono la partita IVA, almeno nel settore civile.
C'è una carenza di lavoro cronica (forse sarebbe meglio dire che la carenza e di clienti solventi ...).
Di architetti che si riducevano a fare i commerciali a partita IVA ne ho visti diversi....ingegneri civili non saprei....,ma tutto il settore dell'edilizia è in crisi.
Per un periodo è andata alla grande ingegneria gestionale, anche se i gestionali erano guardati dagli altri ingegneri con un leggero disprezzo, come dei "mezzosangue", tra ingegneria ed economia...ora non saprei se ha ancora gli stessi numeri di occupazione di quando uscì.
 
Di architetti che si riducevano a fare i commerciali a partita IVA ne ho visti diversi....ingegneri civili non saprei....,ma tutto il settore dell'edilizia è in crisi.
Per un periodo è andata alla grande ingegneria gestionale, anche se i gestionali erano guardati dagli altri ingegneri con un leggero disprezzo, come dei "mezzosangue", tra ingegneria ed economia...ora non saprei se ha ancora gli stessi numeri di occupazione di quando uscì.

Mia figlia ha scelto Ingegneria biomedica. E' al terzo anno, credo che le prospettive siano buone. Comunque, a difesa della categoria, anche Agraria non è piazzata male come occupati.
 
Sono diplomato, Perito Informatico, da 36 anni.
Avrei avuto i mezzi "tecnici" per proseguire almeno con una laurea in scienze dell'informazione ma da un lato ero schifato dalla scuola dall'altro fare lezione a teatro per il numero mostruoso di iscritti mi sembrava insulso.
Ho scelto di lavorare ed ho trovato un posto (anzi ho potuto scegliere) in tempo zero.
Sviluppo software da allora ed ho avuto la possibilità di spostarmi in settori per me più interessanti. Ma dai 35 anni in poi trovare un altro posto di lavoro è stato tutt'altro che facile.
Alla fine sono diventato un libero professionista e continuo a fare il lavoro che mi piace. Finché dura. :rolleyes:

Personalmente e dall'esperienza di mia figlia trovo che la scuola di allora non fosse granché ma delle basi le dava e soprattutto si trovava ancora qualche insegnante con passione, cosa oggi un po' rara.
 
Mi preoccupa mia figlia, anche lei è terribilmente pessimista.

Capisco fatichi a svoltare nel mondo del lavoro e soffra davanti alle inevitabili sconfitte. La nostra paura che vinca lo scoraggiamento ...
Si deve prendere coscienza del fatto che non esistono certezze, nè esiste più un posto fisso. Qualcosa è rimasto, soprattutto in ambito pubblico, ma siamo in continuo stravolgimento.
Gli unici posti da dipendente che ho trovato erano da sfruttamento e privi di prospettive. Ho preferito collaborare gratis e tentare di tirar su qualcosa in autonomia. Per ora sto seguendo questa strada, ma chissà cosa accadrà in futuro.
Ormai la catastrofe la metto sempre in conto, già prima di iniziare.
Non bisogna mai perdere la speranza e trovare sempre il modo di far andare meglio le cose.
 
Si deve prendere coscienza del fatto che non esistono certezze, nè esiste più un posto fisso. Qualcosa è rimasto, soprattutto in ambito pubblico, ma siamo in continuo stravolgimento.

Il posto fisso per lei è precluso dall'inizio, anche se fra chi ci circonda è abbastanza difficile da capire, vista la professione scelta: illustratrice.

Ha già avuto un incredibile e rapido debutto ... il problema che da quella copertina che l'ha forse un po' illusa, non è più successo nulla.

Forse anche perché, avendo in curriculum quel lavoro, anche quelli un po' da strapazzo che ti approcciano ad inizio carriera penso nemmeno si presentino. E al morale non fa bene.
 
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