<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Obiettivo 2018, VW primo costruttore mondiale ma... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Obiettivo 2018, VW primo costruttore mondiale ma...

Senza mega diesel in Europa non vai da nessuna parte....
dura, nuda cruda verita'....ma e' cosi'....
La stessa splendida Infiniti FX, ha fatto una misera fine, anzi non ha mai nemmeno iniziato.
 
Considera che i pesi su 4R sono in ordine di marcia, quindi con il 90% del carburante e tutti i liquidi ma senza conducente.

Sulla A4 2.0 TFSI alla fine hai che nella versione manuale con la massa a vuoto (compreso il conducente) l'europea si attesta sui 1520 Kg. mentre la corrispettiva americana ne riporta 1644 kg. (oltretutto quella manuale pesa più del Multitronic ) parliamo di circa 120 Kg. di differenza che non credo siano solo frutto di una diversa modalità di peso ma sicuramente di conformità dell'auto a normative diverse in USA.

Se non ricordo male auto come la Smart o la Fiat 500 hanno dovuto subire diverse modifiche anche a livello strutturale ed una cura di "appesantimento", quindi non solo airbag più voluminosi ma anche modifiche a longheroni e test più severi del padiglione nel ribaltamento, probabilmente vista anche la larga diffusione di truck. Quindi una maggiore differenza di peso potrebbe essere data anche da questo.

Il discorso della scrsa dinamicità ed adattamento ai mercati si riflette anche in questo.

Un'altro ragionevole e probabile motivo per cui le Jap sono complessivamente ancora meno care delle concorrenti Tedesche a parita' di allestimento...razionallizazione della produzione....il peso della IS 250 uguale tra USA ed Europa a questo punto pare indicativo...probabilmente loro importano direttamente le US specs che ritengo soddisfino pienamente (probabilmente pure eccessivamente) le normative Europee che "storicamente" tendono ad essere indietro rispetto a quelle USA in termini di sicurezza.

Lexus, Infiniti e Acura (Honda) nel momento in cui affrontano il mercato premium europeo lo devono fare ragionando da europei e non da americani o giapponesi perchè altrimenti il rischio è di uscire dal gioco pur avendo in mano le carte giuste.

Come accennato prima, sono personalmente convinto che i marchi Nipponici premium sono sbarcati in Europa senza nessuna intenzione di penetrare il mercato seriamente altrimenti non si spiegherebbero le gamme motori poco Europee, Infiniti che non si appoggia a Nissan per l'assistenza, pochi investimenti sui diesel, etc....
A mio parere trattano il vecchio continente solo come poco piu' di una vetrina d'esposizione, dicendo "costruiamo anche questo" ...avranno le loro ragioni nell'agire cosi' che magari noi non capiamo.....l'unica motivazione che posso azzardare, come ho gia' detto precedentemente, e' che quello Europeo non e' piu' un mercato dove investire ingenti risorse a lungo periodo, avranno fatto la loro bella analisi costi./benefici....
 
saturno_v ha scritto:
Un'altro ragionevole e probabile motivo per cui le Jap sono complessivamente ancora meno care delle concorrenti Tedesche a parita' di allestimento...razionallizazione della produzione....il peso della IS 250 uguale tra USA ed Europa a questo punto pare indicativo...probabilmente loro importano direttamente le US specs che ritengo soddisfino pienamente (probabilmente pure eccessivamente) le normative Europee che "storicamente" tendono ad essere indietro rispetto a quelle USA in termini di sicurezza.

La mia risposta è NI.

Ti faccio invece il ragionamento inverso, nel senso che la differenziazione di un prodotto sui mercati comporta in realtà una maggiorazione dei costi rispetto ad un prodotto unico per la stragrande maggioranza dei mercati. Quindi il "meno caro" è un pò relativo anche inconsiderazinoe dei prezzi in America e di quelli europei e ad una mancata differenziazione del prodotto nipponico.

Questo appunto torna a riflettersi sul discorso della dinamicità di adattamento dei nipponici ai mercati dell'auto.

Sostanzialmente vendere un auto con caratteritiche che rispondono a standard di sicurezza più alti in paesi done non sono richiesti non è detto che sia un vantaggio. E' come mettersi un muta invernale in un mare con correnti calde, sicuramente ti protegge di più ma non serve ed anzi può risultare scomoda perche innalza fin troppo la temperatura corporea.

Le normative USA fanno riferimento a standard di sicurezza che tengono conto sia del territorio sia della tipologia di veicoli che devono circolare, la larga diffusione di Light Trucks impone sicuramente standard più elevati per tutto il parco circolante.

Il peso di una vettura incide molto su vari fattori e non meno sui consumi, l'approccio consumi e motori in Europa è praticamente in contrapposizione rispetto all'America. La prima dedita a volumetrie medio/basse è improntate al contenimento dei consumi la seconda a volumetrie medio/alte e non proprio in economicità.
Ovviamente è normale che il peso eccessivo comporta propulsori più massicci, magari anche V6 che non anno cavalli esagerati e che magari girano lenti ma che offrono potenze per tirare tali masse consumando in proporzione secondo gli standard USA.

In Europa le tedesche puntano molto anche sulle strutture, teali e scocche, per diminuire il peso, aumentare la rigidità ma anche la sicurezza.

Quindi sotto questo aspetto proporre ad esempio per Toyota il medesimo modello in America ed in Europa con eguale peso/struttura ma con motorizzazioni depotenziate per l' Europa in modo da allinearsi ai mercati non è un vantaggio ma uno svantaggio.

Come accennato prima, sono personalmente convinto che i marchi Nipponici premium sono sbarcati in Europa senza nessuna intenzione di penetrare il mercato seriamente altrimenti non si spiegherebbero le gamme motori poco Europee, Infiniti che non si appoggia a Nissan per l'assistenza, pochi investimenti sui diesel, etc....
A mio parere trattano il vecchio continente solo come poco piu' di una vetrina d'esposizione, dicendo "costruiamo anche questo" ...avranno le loro ragioni nell'agire cosi' che magari noi non capiamo.....l'unica motivazione che posso azzardare, come ho gia' detto precedentemente, e' che quello Europeo non e' piu' un mercato dove investire ingenti risorse a lungo periodo, avranno fatto la loro bella analisi costi./benefici....

Questo credo sia vero, anche perchè non ci sarebbe una valida spiegazione per il contrario; però il puntare solo al mercato che tira e non guardare a quello storico del vecchio continente non è proprio il massimo.

I mercati cambiano e si evolvono costantemente quindi non sò fino a che punto una filosofia del genere sia giustificata.
Così come da posto l'ambizione di essere il primo costruttore al mondo lo raggiungi anche in considerazione di questi fattori.
I giapponesi in europa stanno da anni spingendo sull'ibrido ma per la filosofia che da anni si trascinano non riescono ad imporsi.

Scommettiamo che i marchi europei una volta che arriveranno in modo massivo anche su questo mercato scalzeranno le nipponiche?
 
La prima dedita a volumetrie medio/basse è improntate al contenimento dei consumi la seconda a volumetrie medio/alte e non proprio in economicità.
Ovviamente è normale che il peso eccessivo comporta propulsori più massicci, magari anche V6 che non anno cavalli esagerati e che magari girano lenti ma che offrono potenze per tirare tali masse consumando in proporzione secondo gli standard USA.

Un momento...questo era vero fino a diversi anni fa, ormai i propulsori sul mercato USA tendono ad avere potenze specifiche elevate al pari degli Europei ed i 4 cilindri turbo si stanno diffondendo a macchia d'olio....certo le cilindrate medie sono tuttora maggiori rispetto al vecchio continente (e rapporti peso/potenza piu' sostenuti per categoria di veicolo, cosa ormai anacronistica dati limiti di velocita' molto piu' stringenti che da voi)

Quindi sotto questo aspetto proporre ad esempio per Toyota il medesimo modello in America ed in Europa con eguale peso/struttura ma con motorizzazioni depotenziate per l' Europa in modo da allinearsi ai mercati non è un vantaggio ma uno svantaggio.

Ma infatti questo non accade se non in casi isolati...le premium Nipponiche arrivano con le stesse motorizzazioni delle gamme Nordamericane che giocoforza ne limitano molto la diffusione.

I mercati cambiano e si evolvono costantemente quindi non sò fino a che punto una filosofia del genere sia giustificata.
Così come da posto l'ambizione di essere il primo costruttore al mondo lo raggiungi anche in considerazione di questi fattori.
I giapponesi in europa stanno da anni spingendo sull'ibrido ma per la filosofia che da anni si trascinano non riescono ad imporsi.

Scommettiamo che i marchi europei una volta che arriveranno in modo massivo anche su questo mercato scalzeranno le nipponiche?

I mercati cambiano si ma francamente fino ad ora devo dire che c'e' stata una convergenza tra mercato Europeo e Nordamericano.....da noi le cilindrate (e le dimensioni medie) si sono abbassate mentre da voi e' avvenuto il contrario. Ormai l'automatico si e' imposto anche in Europa, le piccole si stanno diffondendo anche qui, l'accento sui consumi, etc...ci sono molte piu' opportunita di condivisione rispetto a prima....piu' che mercato diverso oserei dire che e' un mercato piu' variegato......ci sono sacche di "Europeita'" (passami il termine) automobilisticamente parlando.....la Mini e' di moda e vende tanto a New York o Chicago mentre chesso' in Montana o in Colorado non se la fila nessuno....una Charger o un Pick Up sono fuori dal mondo a Boston quasi come a Roma mentre sono ambiti in Texas o in Arizona....
Certo rimane ancora l'enorme divario sul diesel ma i Jappo continuano a non credere in tale souzione ritenendola un binario morto e pensano (dal loro punto di vista) che gli Europei prima o poi se ne renderanno conto....ai posteri l'ardua sentenza...

Personalmente ritengo molto difficile l'obiettivo VW di raggiuingere il primato produttivo tra i costruttori, quantomeno in maniera organica (ovvero senza acquisire altri marchi) ed escludendo qualche exploit nei paesi emergenti con modelli low cost....ma li i GIapponesi sono aggueritissimi...il Messico ad esempio, feudo tradizionale VW, ha visto il gruppo perdere posizioni molto importanti a vantaggio di Nissan......per quel poco che ho visto anche nei paesi a basso e medio reddito le Asiatiche hanno fama di maggior affidabilita'....puoi immaginarti cosa questo comporti per un'utenza media che non cambia auto ogni 3-4 anni....
Il nordamerica rimane una spina nel fianco per VAG....speculare al problema dell'affidabilita' media di lungo periodo che qui e' fondamentale....anche un netto miglioramento effettivo ci mette anni a filtrare nelle percezioni del pubblico.....e la "fretta imperiale" di Piech non puo' che rappresentare un rischio da questo punto di vista cercando di "pompare" troppe auto....non dimentichiamo che Toyota ha conquistato il primato delle vendite solo grazie ad una granitica fama di affidabilita' e qualita' ben nota ovunque.....VW e' ben lontana sotto questo aspetto.

Una metrica da tenere in mente e' la redditivita' aziendale....esclusa Porsche, per i marchi Jap "tier 1" (la "triade" Nipponica costituita da Toyota, Nissan e Honda) e' piu' elevata che per i marchi Tedeschi (con Nissan che addiritura sfiora Porsche, incredibile se si pensa che la prima e' una casa generalista).
Lampante e' il caso Acura.....con una gamma piu' piccola e meno articolata di Audi riesce a vendere di piu' qui in USA.......il range di modelli Acura e' letteralmente basato solo su 2 pianali e 2 motori (un 4 cilindri con versione turbo ed aspirata ed un V6 con due implementazioni di cilindrata leggermente diversa, 3.5 e 3.7 litri) e perdipiu' tutta roba condivisa con Honda....

Infine non dimentichiamo un'altro aspetto per me molto importante...la possibilita' che si ripiombi in una crisi tipo 2008-2009 e le premesse ci sono tutte....questo rappresenterebbe un disastro per i marchi Tedeschi (non tanto per VW in generale ma sicuramente per MB e BMW) che sono fortemente sbilanciati verso l'offerta premium....tra la fine 2008 e l'inizio del 2009 MB e BMW hanno subito letteralmente una caduta verticale in USA... la mentalita era cambiata, non erano piu' tempi da chiedere 10-20K in piu' per 4 listelli cromati e poco piu'....finora la Fed ci ha messo una bella pezza sopra stampando soldi a destra ed a manca ed architettando un recupero del mercato azionario che ha fatto riprendere (proporzionalmente piu' degli altri settori) la vendita dei beni di lusso...ma la partita non e'' finita qui....per niente direi....in tempi di austerita' il concetto di "value for the money" diventa irresistibile....
 
saturno_v ha scritto:
Un momento...questo era vero fino a diversi anni fa, ormai i propulsori sul mercato USA tendono ad avere potenze specifiche elevate al pari degli Europei ed i 4 cilindri turbo si stanno diffondendo a macchia d'olio....certo le cilindrate medie sono tuttora maggiori rispetto al vecchio continente (e rapporti peso/potenza piu' sostenuti per categoria di veicolo, cosa ormai anacronistica dati limiti di velocita' molto piu' stringenti che da voi)

Diciamo che in America si è ampliato il versante delle auto (le cars) ma ti assicuro che il mercato Light Trucks non è in crisi, ad Agosto 2011 in America si sono immatricolati la bellezza di 563.175 Light Trucks.
A conti fatti il mercato da alcuni anni marcia quasi spaccato in due con una metà di cars e l'altra di Light Trucks, da Gen-Ago 2011 sono stati immatricolati in USA circa 8.464.450 veicoli in tutto.

L'Europa estesa (EU + EFTA Countries) si è attestata su 7.350.534 veicoli, sostanzialmente 1.000.000 di veicoli in meno frutto indubbiamente della profonda crisi che ha investito l'Europa ma di certo non un mercato morto o agonizzante come qualcuno vuole far credere. E' un mercato che pondera e valuta molto di più le scelte rispetto a quanto faceva prima.

Ma infatti questo non accade se non in casi isolati...le premium Nipponiche arrivano con le stesse motorizzazioni delle gamme Nordamericane che giocoforza ne limitano molto la diffusione.

Quello che i giapponesi, a mio avviso, pagano più di tutto è la discontinuità. La continua alternanza di soluzioni indovinate ad altre letteralmente incomprensibili, una sorta di scizzofrenia di marketing che a dire il vero non piace molto agli europei e questo credo sia dettato dal troppo forte legame con le produzioni di USA e Giappone (in questo molto filoamericani).

Nel momento in cui i giapponesi ragionano in modo lineare per il mercato Europeo le auto le vendono.

I mercati cambiano si ma francamente fino ad ora devo dire che c'e' stata una convergenza tra mercato Europeo e Nordamericano.....da noi le cilindrate (e le dimensioni medie) si sono abbassate mentre da voi e' avvenuto il contrario. Ormai l'automatico si e' imposto anche in Europa, le piccole si stanno diffondendo anche qui, l'accento sui consumi, etc...ci sono molte piu' opportunita di condivisione rispetto a prima....piu' che mercato diverso oserei dire che e' un mercato piu' variegato......ci sono sacche di "Europeita'" (passami il termine) automobilisticamente parlando.....la Mini e' di moda e vende tanto a New York o Chicago mentre chesso' in Montana o in Colorado non se la fila nessuno....una Charger o un Pick Up sono fuori dal mondo a Boston quasi come a Roma mentre sono ambiti in Texas o in Arizona....
Certo rimane ancora l'enorme divario sul diesel ma i Jappo continuano a non credere in tale souzione ritenendola un binario morto e pensano (dal loro punto di vista) che gli Europei prima o poi se ne renderanno conto....ai posteri l'ardua sentenza...

Personalmente ritengo molto difficile l'obiettivo VW di raggiuingere il primato produttivo tra i costruttori, quantomeno in maniera organica (ovvero senza acquisire altri marchi) ed escludendo qualche exploit nei paesi emergenti con modelli low cost....ma li i GIapponesi sono aggueritissimi...il Messico ad esempio, feudo tradizionale VW, ha visto il gruppo perdere posizioni molto importanti a vantaggio di Nissan......per quel poco che ho visto anche nei paesi a basso e medio reddito le Asiatiche hanno fama di maggior affidabilita'....puoi immaginarti cosa questo comporti per un'utenza media che non cambia auto ogni 3-4 anni....
Il nordamerica rimane una spina nel fianco per VAG....speculare al problema dell'affidabilita' media di lungo periodo che qui e' fondamentale....anche un netto miglioramento effettivo ci mette anni a filtrare nelle percezioni del pubblico.....e la "fretta imperiale" di Piech non puo' che rappresentare un rischio da questo punto di vista cercando di "pompare" troppe auto....non dimentichiamo che Toyota ha conquistato il primato delle vendite solo grazie ad una granitica fama di affidabilita' e qualita' ben nota ovunque.....VW e' ben lontana sotto questo aspetto.

Una metrica da tenere in mente e' la redditivita' aziendale....esclusa Porsche, per i marchi Jap "tier 1" (la "triade" Nipponica costituita da Toyota, Nissan e Honda) e' piu' elevata che per i marchi Tedeschi (con Nissan che addiritura sfiora Porsche, incredibile se si pensa che la prima e' una casa generalista).
Lampante e' il caso Acura.....con una gamma piu' piccola e meno articolata di Audi riesce a vendere di piu' qui in USA.......il range di modelli Acura e' letteralmente basato solo su 2 pianali e 2 motori (un 4 cilindri con versione turbo ed aspirata ed un V6 con due implementazioni di cilindrata leggermente diversa, 3.5 e 3.7 litri) e perdipiu' tutta roba condivisa con Honda....

Infine non dimentichiamo un'altro aspetto per me molto importante...la possibilita' che si ripiombi in una crisi tipo 2008-2009 e le premesse ci sono tutte....questo rappresenterebbe un disastro per i marchi Tedeschi (non tanto per VW in generale ma sicuramente per MB e BMW) che sono fortemente sbilanciati verso l'offerta premium....tra la fine 2008 e l'inizio del 2009 MB e BMW hanno subito letteralmente una caduta verticale in USA... la mentalita era cambiata, non erano piu' tempi da chiedere 10-20K in piu' per 4 listelli cromati e poco piu'....finora la Fed ci ha messo una bella pezza sopra stampando soldi a destra ed a manca ed architettando un recupero del mercato azionario che ha fatto riprendere (proporzionalmente piu' degli altri settori) la vendita dei beni di lusso...ma la partita non e'' finita qui....per niente direi....in tempi di austerita' il concetto di "value for the money" diventa irresistibile....

La sovrapposizione dei mercati e quindi dei modelli è fisiologica e normale, anche in Europa c'è gente che si è comprata un Hummer, così come una Corvette o come una Viper ma sono eccezioni e non la regola.

Il problema sostanziale è il posizionamento su questi mercati. Come tu stesso affermi i 2.0 si iniziano a diffondere anche in America ma con la cavalleria più alta, in Europa invece sui quattro cilindri ed in proprorzioni ai vari step di cavalli vanno quelle con la cavalleria media, sia nel diesel che nel benzina le motorizzazioni più diffuse sono quelle "di mezzo". In pratica il TDI più diffuso non è il 170 Cv. ma il 140 Cv. per il 4 cilindri, potenze che in america schiferebbero.

Toyota vende circa 1.500.000 di veicoli in America (credo sia il primo costruttore straniero in USA) mentre non arriva ad 1/3 in Europa; Honda e Nissan arrivano a circa 1.000.000 di veicoli ciascuno in America mentre in Europa la prima arriva a stento ad 1/10 o poco più e la seconda ad 1/3; credo che ci sia poco da commentare. ;)

In merito alla redditività d'azienda appare chiaro che differenziare meno vuol dire fare meno investimenti e quindi guadagnare di più (se guadagni) piazzando ciò che hai, dipende quindi come e quanto investi.
Parametri come Return On Investments, Return On Equity, Return On Sales si basano sempre su una politica di investimenti. Un pachiderma come VW (nel senso della moltitudine di marchi da gestire) deve scontrarsi non solo con realtà di mercato ma anche con rischiose correnti di concorrenza interna al gruppo per i vari modelli, quest'ultima è una cosa di cui la triade nipponica ne è praticamente immune e ti assicuro che è una bella gatta da pelare.

Che in regime di crisi i tempi cambiano questo è fuori discussione ma il mercato del lusso soffre sempre all'ultimo, questo non vuol dire che non ne risenta ma di certo non si scompone più di tanto.
La componente speculativa e come il bacillo dell'intestino è insita nell'economia, il problema e mantenere l'equilibrio.

Vw ha fatto un primo assaggio con la Jetta e adesso prosegue con la Passat, quindi ciò che voglio dire è che un colosso come VW si muove lento per vari motivi ma ha un'enorme forza anche perchè cerca di cogliere le richieste del mercato essenziali se vuoi raggiungere determinate vette (questo almeno in teoria). :D

http://autotecnica.org/2011/01/la-nuova-passat-per-il-mercato-usa/
 
E' da anni che il mercato Statunitense e' diviso in 2 tra macchine e pick-up (attenzione alcuni SUV rientrano in quelal categoria)

L'Europa estesa (EU + EFTA) pero' sono quasi 520 milioni di persone....non dico il doppio ma quasi rispetto agli USA......ed il mercato dell'auto e' rallentato proporzionalmente di piu' da queste parti rispetto all'Europa....qua si continua a licenziare a destra e a manca....eppure in USA si vende ancora oltre una milionata in piu' (e stiamo escludendo il Canada che da solo nell'anno horribilis 2009 ha fatto 1.5 milioni di veicoli) tra l'altro in un mercato molto piu' omogeneo (basti dire che si parla una sola lingua) e conseguentemente piu' redditizio.....

La sovrapposizione dei mercati e quindi dei modelli è fisiologica e normale...

No se analizzi il mercato degli ultimi 15 anni vedrai che le 2 realta' si sono avvicinate molto (soluzioni tecniche, gusti estetici, dimensioni veicoli) e non parliamo solo delle eccezioni....anche negli anni 80 si vedeva in giro qualche rarissima Cadillac o Buick in Italia....negli anni 70 la cilindrata media Italiana era probabilmente poco piu' di un litro, in USA le berline da famiglia tipiche erano V8 e lunghe oltre i 5 metri....oggi qui siamo scesi intorno ai 2.5 litri 4 cilindri (Camry, Accord, Altima) e 4.8 m, da voi credo siate saliti di stazza e cilindrata...gli automatici imperano anche da voi....

In merito alla redditività d'azienda appare chiaro che differenziare meno vuol dire fare meno investimenti e quindi guadagnare di più (se guadagni) piazzando ciò che hai...

Ecco che infatti salta fuori la tuttora maggior convenienza media delle Jap rispetto alle Europee...come utente pago una minore differenziazione di allestimenti, modelli o motorizzazioni, ma comunque sul veicolo che scelgo, se soddisfa le mie esigenze, l'eccellenza tecnica c'e' tutta al pari di una Teutonica, anzi....non oso pensare quanto costi come gestione il solo mostruoso menu di personalizzazione di certi marchi....Audi e BMW in testa...3-4 differenti tipi di pelle per i sedili, decine di allestimenti, centinaia di accessori....alla fine l'opzione della pelle di chiappa di capra tibetana vergine con tre corna la paga anche l'utente base.....ho visto cose incredibili che i Tedeschi fanno pagare a parte, come il battitacco con inserto acciaio o in alluminio....certe cose mi danno francamente il voltastomaco.....ho visto la 528i di un tizio con i sedili manuali....dopo aver speso 45K.....

ma il mercato del lusso soffre sempre all'ultimo, questo non vuol dire che non ne risenta ma di certo non si scompone più di tanto.

La crisi del 2008 fu particolare in questo senso...i beni di lusso all'inizio subirono una flessione ben maggiore rispetto agli altri perche' ci fu un crollo degli indizi azionari (i redditi piu' alti sono quelli da capitale) molto marcato che anticipo' le ripercussioni sull'economia reale (licenziamenti e cosi' via) ed il congelamento di una parte del mercato del credito (il famoso shadow banking) a cui attingevano a piene mani Private Equity e Hedge Funds, i "Nouveau riche" qui in USA......il mercato delle imbarcazioni da diporto e' stato letteralmente spazzato via ed ancora oggi trovi occasioni incredibili in Florida.....ho visto Azimut da oltre 70 piedi a 2 soldi, usati pochissimo.....quello delle barche e' un settore interessantissimo da osservare, i costruttori sono generalmente piccoli e non possono permettersi divisioni finanziarie che offrano tassi superagevolati a 0% o poco piu' ed incentivi vari.....insomma quando devi pagare tassi di interesse normali ci pensi due volte all'acquisto....questo fa capire quanto sia drogato il mercato dell'auto con tutti gli incentivi alle vendite....

Sono convinto che parecchia mania di premium in certi segmenti sparirebbe se si pagassero tassi di interesse nella media storica a non drogati da campagne continue e sovvenzionamenti.....finche' ci si puo' permettere la rata mensile, molti non curano di pagare svariate migliaia di dollari/euro in piu' per 4 finiture un po' piu' pretenziose....non "mordono" piu' di tanto....
 
Ormai è quasi una conversazione a due! :D

Bisogna precisare che i pasi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) non sono attualmente membri dell' UE ma semplicemente hanno aderito all'Associazione europea di libero scambio diventato poi Spazio economico europeo oltretutto la Svizzera si è dissociata dal SEE e partecipa con un proprio accordo bilaterale Svizzera-UE. Quindi l'EFTA conta attualmente Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Le proporzioni relative alla popolazione e densità di abitanti relazionata poi alle vendite di auto diventa un calcolo complicato e non si può banalizzare sui soli abitanti totali poichè ci sono zone in Europa dove la diffusione di auto in proporzione è veramente bassa.

Ciò che invece risulta rilevante è che il mercato USA dopo un primo scossone continua a richiedere auto mentre quello europeo è attualmente frenato, c'è da dire che parliamo di un mercato estremamente consumistico ma ciò non vuol dire che debba sempre giarare bene. I dati che avevo postato includevano anche il Canada ma non il Messico.

Sicuramente la conformazione del mercato USA è molto più agevole rispetto a quello UE per diversi fattori, non ultimo proprio quello che i singoli Paesi UE hanno comunque in generale ancora molte differenze.

Quando mi riferisco a sovrapposizione dei mercati, ovvero USA/UE, rientro in una veduta globalizzata divenuta sempre più pressante ed evidente, non che negli anni 70 non ci fosse ma era veramente una goccia in un mare. Oggi è molto più facile vedere un auto americana che non negli anni 70.
Se si guarda agli estremi è chiaro che non si trova la quadra ma rimane il fatto che la conformazione dei mercati è diversa perchè diversi sono le due piazze. Il risultato vero sta nella mezzo, in quella classe automotive medio-borghese . ;)

In Europa si sono diffusi i SUV e si vedeono più motori 3.0 in grosse auto ma lo zoccolo duro si attesta su cilindrate e potenze medie, da noi non c'è una pioggia di V6 e V8, da noi il motore più diffuso è il 4 cilindri e ultimamente anche depotenziato. In America questo concetto non arriverà mai o se arriverà ci vorrano anni poichè vuol dire cambiare strutturalmente il mercato USA e sconvolgere le sue abitudini, quasi uno shock!
Io è proprio su questo che critico le scelte di Marchionne, poichè pensa di fare di tutto un erba un fascio ma non è così.
Per quanto concerne gli automatici la maggiore diffusione è avvenuta essenzialmente per due motivi, cambi automatici molto raffinati (sequenziali, doppia frizione con paddle, ecc) maggiore pressione del marketing come combinazione nelle dotazioni.

La convenienza è sicuramente più lato USA che non lato Europa, un modello costruito per l'Europe risponde a certi canoni uno per l'America ad altri, un modello per l'America soddisfa qulli americani ma per contro non riesce a centrare bene quelli europei, differenziare un prodotto vuol dire piazzarlo in modo adatto su ogni mercato e comporta dei costi per chi la produce; se non differenzi ti accontenti di quello che riesci ad ottenere piazzando prodotti similari derivanti da un unica piazza su più mercati.
Il gioco degli optionals è si in parte studiato ma riflette anche le esigenze del mercato, da un lato agli europei piace scergliersi alcune personalizzaioni dell'auto dall'altra le case ci tirano su un bel pò di soldi.
La disponibilità di molti optionals viene percepita come un plus che caratterizza marchi più "prestigiosi" sul mercato, un auto che non ti offre personalizzaioni viene percepita come un auto meno prestigiosa. Consideralo un ragionamento molto filosofico.

Torniamo così al discorso Passat, VW ha creato una Passat solo per il mercato americano che risponde a quei canoni, che sarà curata negli interni e che avrà un prezzo di 20.000 $. In Europa la Passat ha un modello europeo che da noi parte da 25.000 Euro e risponde a canoni europei.

Poi che ci sia una forte speculazione su questo hai tutta la mia approvazione.

In merito al lusso, probabilmente sarà solo un probelma italiano, già adesso sono state immatricolate poco meno di 4.000 supersportive senza contare marchi come Bmw, Audi, Mercedes, ecc. a conti fatti si immatricolano più auto di lusso rispetto al numero di italiani defini ricchi.
In America la ricchezza è stata raggiunta da molti con la finanza, in Europa la ricchezza è spesso data dalla proprietà di un impresa/azienda/società o peggio con l'evasione.
 
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