<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuovo limite vel.max. città: 30 kmh (a zone) | Page 43 | Il Forum di Quattroruote

Nuovo limite vel.max. città: 30 kmh (a zone)

Vedi, è una questione meccanica, quindi fisica: la marcia più alta è quella a maggior rendimento, perché quella più vicina alla trasmissione diretta motore-ruota. Tutte le altre marce esistono solo per migliorare l'accelerazione, ma sono meno efficienti.
 
Vedi, è una questione meccanica, quindi fisica: la marcia più alta è quella a maggior rendimento, perché quella più vicina alla trasmissione diretta motore-ruota. Tutte le altre marce esistono solo per migliorare l'accelerazione, ma sono meno efficienti.
Appunto, se metto la 3° a 30km\h consumerò meno che se metto la 4° a 50 km\h, a parità di giri.
 
ehm... ecco, appunto, è il contrario: nel caso fosse parità di giri, consumerai meno con una marcia più alta, pur andando più veloce.
 
Appunto, se metto la 3° a 30km\h consumerò meno che se metto la 4° a 50 km\h, a parità di giri.
Non è detto, dipende dal punto in cui ti trovi sul piano quotato dei consumi. A parità di giri consumi meno, in rapporto alla potenza erogata, quando il carico motore è maggiore, e di solito questo è più probabile con la combinazione 4a-50km/h rispetto a 3a-30km/h, perché in quest'ultimo caso il motore è troppo scarico. Questo in linea generale, se ci sono casi particolari non lo so
 
non ho letto nessun commento quindi probabilmente quello che scrivo è già stato detto. Il grosso del consumo sono le partenze da fermo, mettere un limite a 30 fa sì che l'auto ibrida viaggi quasi esclusivamente in elettrico, può avere una logica se non fosse che la realtà poi è diversa.
 
Stando su un motore full hybrid è possibile che costruttori che han scelto una architettura seriale come Honda possano effettivamente mostrare consumi più bassi a 30 rispetto ai 50.
Ma ad esempio con una soluzione parallela come quella di Toyota a 30 all'ora l'auto finirebbe per fare una serie infinita di ricariche forzate che non sono esattante il massimo dell'efficienza.
In ogni caso anche le valutazioni 30 vs 50 van fatte nell'ipotesi di strada libera percorribile a velocità costante.
 
Stando su un motore full hybrid è possibile che costruttori che han scelto una architettura seriale come Honda possano effettivamente mostrare consumi più bassi a 30 rispetto ai 50.
Ma ad esempio con una soluzione parallela come quella di Toyota a 30 all'ora l'auto finirebbe per fare una serie infinita di ricariche forzate che non sono esattante il massimo dell'efficienza.
In ogni caso anche le valutazioni 30 vs 50 van fatte nell'ipotesi di strada libera percorribile a velocità costante.

Non credo che Toyota sia penalizzata dalla situazione. Andrebbe solo a dilatare i tempi tra una ricarica e l'altra. Probabilmente, a 30 km/h, farebbe circa 1,5-2 km in EV dopo avere ricaricato, quindi, a 30 km/h sarebbero 3-4 minuti.
 
Faccio il puntiglioso...in alcuni casi i comuni stanno recependo un invito della UE , riporto qui di seguito questo :

L'eccesso di velocità è un fattore chiave in circa il 30% degli incidenti stradali mortali e un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti. Per questo, la Commissione europea dovrebbe elaborare una raccomandazione per l’introduzione di limiti di velocità di 30 km/h nelle zone residenziali e nelle zone con un numero elevato di ciclisti e di pedoni. Inoltre, per promuovere ulteriormente l’uso sicuro della strada, i deputati chiedono tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza, sottolineando come l'alcol sia implicato nel 25% circa della totalità dei decessi sulle strade.

I 30 quindi non vengono consigliati per ridurre emissioni e consumi ma per ridurre gli incidenti .
A parte discutere sul fatto se questo consiglio raggiunga lo scopo, discutere di consumi c'entra poco e rispondendo a quanto replicato in passato se con la riduzione della velocità si evitano molti incidenti (?) anche se si consumasse un poco di più credo sarebbe accettabile come conseguenza
 
la Commissione europea dovrebbe elaborare una raccomandazione per l’introduzione di limiti di velocità di 30 km/h nelle zone residenziali e nelle zone con un numero elevato di ciclisti e di pedoni
Questo è il punto chiave. Procedere a 30 km/h effettivi nelle zone urbane molto "vissute" non serve a ridurre le emissioni o i consumi, bensì ad evitare incidenti o minimizzarne gli effetti.
Chiaramente, la cosa ha senso se i 30 vengono previsti in zone urbane "vissute", dove è già oggi fisiologico procedere a velocità molto basse, e non anche in aree urbane dove si può procedere senza particolari problemi a 50. Insomma, servirebbe il buon senso
 
Questo è il punto chiave. Procedere a 30 km/h effettivi nelle zone urbane molto "vissute" non serve a ridurre le emissioni o i consumi, bensì ad evitare incidenti o minimizzarne gli effetti.
Chiaramente, la cosa ha senso se i 30 vengono previsti in zone urbane "vissute", dove è già oggi fisiologico procedere a velocità molto basse, e non anche in aree urbane dove si può procedere senza particolari problemi a 50. Insomma, servirebbe il buon senso

Leggendo la raccomandazione della UE, perché si tratta credo di raccomandazione, si intuisce che i 30 sono consigliati li dove c'è ul alto numero di pedoni o ciclisti , quindi se venissero istituiti su strade a scorrimento non seguirebbe lo spirito dell'indicazione.
 
con tutti sti discorsi stasera ho fatto una provetta empirica con la Yeti.
prima a 30* in terza a 1400rpm poi a 66* in sesta sempre a 1400rpm.

Con mia sorpresa i consumi non erano per niente dissimili, solo con oscillazioni più ampie in sesta.
In realtà potrebbe avere senso perché più vai piano più prevale il consumo di base del motore anche senza erogare spinta. Consumo che si nota se si lascia andare la vettura in folle e guarda caso aumento più si rallenta.


*) In entrambi i casi gas regolato da cruise.
 
Se provassi a pedalare a 30 e 50 ti accorgeresti dell'enorme differenza.

https://www.greenstart.it/la-relazi...Proviamo allora a 30 km,calcolata è di 735 km.

I paradossi del consumo chilometrico
Iniziamo considerando il caso della marcia a 130 km/h costanti su fondo buono e strada pianeggiante. A questa velocità il consumo medio osservabile sulla strumentazione (dopo un tragitto di qualche km per stabilizzare la lettura) è di circa 190 Wh/km (dal che si deriva facilmente che la potenza necessaria per avanzare a questa velocità è di circa 25 kW). Anche l’autonomia è facilmente calcolabile dividendo la capacità della batteria per il consumo chilometrico: 391 km circa.

Ripetendo lo stesso procedimento per la velocità di 120 km/h rileviamo un consumo di circa 183 Wh/km (corrispondente a una potenza assorbita di circa 22 kW) e a una autonomia di 408 km circa.

A 110 km/h osserviamo un assorbimento di circa 156 Wh/km (corrispondenti a una potenza di 17,1 kW) e l’autonomia risulta di 480 km.

Fin qui tutto sembra insomma intuitivo: più lentamente si avanza, più strada si fa. Sorge allora spontanea una curiosità: se ci muovessimo a passo d’uomo quanta strada potremmo fare? Vediamo.

Fissiamo una velocità di 60 km/h costanti: il consumo indicato è di circa 103 Wh/km (quindi potenza 6,2 kW circa); l’autonomia è di 725 km, ossia 165 km in più rispetto alla stima WLTP ciclo misto dichiarata da Tesla (che per la Model 3 LR è ufficialmente di 560 km).

Naturalmente ci prendiamo gusto e proviamo a vedere che cosa succede andando a 50 km/h. La lettura è 101 Wh/km, per una potenza di 5 kW e l’autonomia risulta 742 km.

Continuiamo con il dato a 40 km/h: consumo 94,7 Wh/km, potenza assorbita circa 3,8 kW, autonomia 791 km.

Proviamo allora a 30 km/hSorpresa! Il consumo smette di scendere. La lettura è infatti 102 Wh/km, per una potenza assorbita di circa 3 kW; l’autonomia calcolata è di 735 km. Quindi è inferiore a quella di quando si viaggia a 40 km/h o a 50 km/h. Com’è possibile fare meno strada andando a una velocità più bassa? Ci dev’essere un errore!

Proviamo dunque a 20 km/h: lettura 133 Wh/km, potenza assorbita 2,7 kW, autonomia calcolata “solo” 563 km. Non può essere! Per vederci chiaro fissiamo il cruise control a 10 (dieci!) km/h in una strada deserta e leggiamo il consumo indicato: è di ben 208 Wh/km, con un assorbimento di 2,08 kW! L’autonomia in queste condizioni crolla addirittura 359 km: si percorrono cioè meno km a 10 km/h che a 130 km/h. Incredibile ma vero.

Immagine 2023-02-03 080924.jpg



Immagine 2023-02-03 081316.jpg


Da una rapida occhiata al grafico della potenza notiamo che a velocità molto basse, a fronte di un raddoppio della velocità (ad esempio da 10 a 20 km/h) la potenza richiesta per avanzare cresce solo di poco (appena del 20%). Poiché, alle basse andature, la potenza consumata cresce meno rapidamente della velocità, il consumo chilometrico si riduce. Infatti a 20 km/h impiego metà del tempo per percorrere, poniamo, 100 km, rispetto a 10 km/h; eppure la potenza non è doppia, ma maggiore solo del 20%, come già detto. L’energia consumata, che è data dal prodotto fra potenza e tempo di percorrenza, a 20 km/h è quindi minore che a 10 km/h. Quindi a queste andature, anche se anti-intuitivo, conviene accelerare per consumare meno (e di conseguenza, per avere una maggiore autonomia). Infatti la riduzione del tempo di viaggio è talmente grande da più che compensare l’aumento di potenza assorbita.
 
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