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Nuovo limite vel.max. città: 30 kmh (a zone)

pilota54

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Visto che se ne parla nel topic di 4R gennaio 2023 e appunto sul numero di gennaio di Quattroruote, apro l'argomento.

Sembra che sia obbligatorio solo in determinate zone e città. Torino l'ha già adottato. Entra in vigore e dovrà essere rispettato nella cosiddetta "strada urbana ciclabile".
Come dicevo nel mio paese (Viagrande - CT) esiste già ma è un paese in buona parte antico, costituito appunto in buona parte da stradine strette del 1700-1800.

Qui un articolo di Quattroruote.

"Al momento, a Torino vigono limiti di 30 km/h nei controviali, di 50 sulle altre strade e di 70 in quelle a scorrimento; con la nuova decisione, verranno create zone 30 praticamente ovunque, abbassando a 50 il tetto per le arterie di scorrimento."

Anche Torino diventa “città a 30 all’ora” - Quattroruote.it
2014-milano-zone-30.jpg
 
Ultima modifica:
Le velocità medie sono il risultato, appunto, di una media.

Se si pone il limite di 30 km/h diventa improponibile attraversare un centro urbano by car

Basta essere...chiari: fuori le macchine dalle città
 
Dipende dove davvero verrà imposto messo questo limite, ma se fosse messo a sproposito e realmente rispettato (ne dubito), credo che il traffico delle città più congestionate si paralizzerebbe, autobus compresi.
 
Qui nella mia "metropoli" i cartelli 30 sono già apparsi, addirittura in viali di scorrimento...
Poi, l'unica strada che porta ai luoghi turistici ha il limite a 10km/ora....
Incredibile?
Comunque, per ora tutto viene ignorato bellamente sia da controllori che da automobilisti.
 
Di questo passo arriveranno a 10, magari con minacce di punizioni corporali..
Tanto non controlla nessuno.
Dovrebbero mettere dei limiti sensati e farli rispettare.
 
I 30km/h li supero, nelle città che frequento, per pochi secondi, prima di dover rallentare per traffico, incroci, rotatorie, semafori, etc. Per quei pochi secondi a volta posso perdere, al massimo un paio di minuti al giorno. Anche perché, nel centro storico interno alla circonvallazione, è pressoché impossibile superarli senza una guida inutilmente aggressiva e rischiosa.

Personalmente, le zone 30, una in cui abito, una in cui abita mia madre da cui mi reco 2/3 volte al giorno, e varie altre, le rispetto tutte, se dietro arriva lo sfanalatore assatanato, lo saluto caramente, se suona, io canto... e canta che ti passa...
 
Difficile generalizzare. Da me salvo ore di punta si cammina anche a più di 50, parlo del centro. Su una specie di circonvallazione a carreggiate separate con due corsie per marcia, anni fa misero i 50 causa problemi di asfalto con la pioggia, si viaggia normalmente tra 70 e 90 e ogni tanto qualcuno anche di più.
I 30 non li rispetterebbero manco i bus.
Per altro non abbiamo zone 30
 
vabbè, meniamola e poi facciamo limiti per cui si inquina di più.
all'ingresso di Torino c'è quasi una tangenziale , il limite di 50 è ridicolo.
 
"Al momento, a Torino vigono limiti di 30 km/h nei controviali, di 50 sulle altre strade e di 70 in quelle a scorrimento; con la nuova decisione, verranno create zone 30 praticamente ovunque, abbassando a 50 il tetto per le arterie di scorrimento."

Anche Torino diventa “città a 30 all’ora” - Quattroruote.it
2014-milano-zone-30.jpg
Se il limite di 30 riguarda solo certe strade / zone, limitate, strette ecc. ci può anche stare, perché non cambia molto.

Ma è follia ridurre a 50 il limite sulle strade di scorrimento, appunto perché tali e perché, se attualmente concedono i 70, significa che a strada libera si può andare almeno a 100 senza il minimo problema.

Questo sarebbe un tipico provvedimento da fanatici, da ciechi ayatollah dell'ambientalismo più ottuso ed intollerante, che non mi pare abbiano riscosso e riscuotano, recentemente, un così grande successo.
E mi fermo qui, altrimenti si sconfina nella politica : ma, cari i miei moderatori, checché se ne possa dire questa è già una discussione politica.
 
Esatto caro Master: oggigiorno praticamente tutte le decisioni che coinvolgono l’automobile sono di tipo politico e non tecnico. È tutto ormai diventato un palcoscenico per gridare al mondo la propria visione punitiva verso l’auto.
 
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