<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> NUOVO COLPACCIO di &#34;Maglioncino Marchionne&#34; !!!! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

NUOVO COLPACCIO di &#34;Maglioncino Marchionne&#34; !!!!

conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
è da ormai una decina di anni che molte multinazionali hanno aperto succursali di produzione in cina.
i risultati sono davanti agli occhi di tutti.
dalle mie parti c'è il polo calzaturiero più importante d'italia.
mai sentito parlare di diadora, lotto, sidi, stylmartin, geox e tanti altri?
molti hanno aperto fabbriche prima in romania e poi in cina.
il risultato è che qui hanno a malapena il magazzino e l'uffficio di direzione.
ovviamente gli operai lasciati a casa sono migliaia.
ed è solo un esempio.
c'è anche benetton e tutto il settore degli occhiali tanto per dirne altri.
hai sentito l'ultima della safilo?
fanno gli occhiali in cina e ci appiccicano l'etichetta made in italy qui in italia.
sono indagati per truffa ma hanno buoni avvocati e senz'altro se la caveranno ma il fatto resta.
è una truffa, punto.
e tu queste cose le sai benissimo visto che ti vanti di girare il fior fiore delle fabbriche italiane.
non è un processo alle intenzioni, è un processo ai fatti.
anzi, come mai la fiat non è arrivata prima a questo passo?
per i motivi già detti, i cinesi vogliono il top.

Ero l'altro giorno in Safilo, comunque, un conto è importare migliaia di montature che stanno in una scatoletta è un conto importare migliaia di auto !

Non che tecnicamente non sia possibile, per carità, ma è un po' diverso, inoltre devi produrre la anche per il mercato interno che è enorme e gli utili li rimpatrieranno a Torino o presso qualche fiduciaria che comunque fa sempre capo a FIAT.

ti ho citato la safilo perchè è l'ultimo caso eclatante.
ma fanno tutti così.
voi parlate di utili ma intanto in italia si chiude o si cambia.
forse che a quegli operai danno gli utili?
-
a livorno gli operai hanno rilevato i cantieri, e ora il guadagno dell'azienda se lo distribuiscono loro, impiegati e operai.
-
tu saresti disposto a indebitarti per investire in un'azienda da gestire in cooperativa con i tuoi colleghi, o meglio subentrare nella distribuzione dell'utile di aziende altrui gestite da altri?
 
conan2001 ha scritto:
siamo sicuri che quelle auto siano solo per la cina?
conosco ditte che fanno in cina gli stessi prodotti che fanno nei loro stabilimenti italiani e li vendono regolarmente anche qui in italia.
naturalmente hanno il logo made in china.
e non costano meno, al consumatore, di quelli fatti in italia.
bèh, potrebbero essere esportate in Vietnam, in Cambogia ecc ecc ma non certo in Italia.
 
Punto83 ha scritto:
Tutti producono in Cina,per il mercato cinese,arriva Fiat e no...produce in Cina,per i mercati europei!!!ao ma fate pace con il cervello,e trovatevi un lavoro serio che non sia quello di fare propaganda estera e polemiche gratuite,pretestuose e ridicole contro Fiat,eppure e' talmente ovvio che produce in Cina per il mercato cinese,ma sapete leggere,cosa cominceranno a produrre tanto per dire??FIAT LINEA 1.4 T-JET 120 E 150CV,cioe' un modello che qui noi non c'e,con un motore che fra un po verra' dismesso ,a favore del MA...patetici come sempre siete...

Bisognerebbe che quando vai a fare compere oltre all'estetica guardassi le etichette di ciò che compri per renderti conto che made in UE (nemmeno made in Italy) non c'è NIENTE!
Sai che agli iper vendono persino i prosciutti e lo mortadelle cinesi? Se non lo sia forse ti conviene iniziare a guardarti intorno per capire in che mondo stai vivendo. Con amicizia.
 
Punto83 ha scritto:
Tutti producono in Cina,per il mercato cinese,arriva Fiat e no...produce in Cina,per i mercati europei!!!ao ma fate pace con il cervello,e trovatevi un lavoro serio che non sia quello di fare propaganda estera e polemiche gratuite,pretestuose e ridicole contro Fiat,eppure e' talmente ovvio che produce in Cina per il mercato cinese,ma sapete leggere,cosa cominceranno a produrre tanto per dire??FIAT LINEA 1.4 T-JET 120 E 150CV,cioe' un modello che qui noi non c'e,con un motore che fra un po verra' dismesso ,a favore del MA...patetici come sempre siete...

Alessandro for president! :D
 
tvrgb ha scritto:
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
è da ormai una decina di anni che molte multinazionali hanno aperto succursali di produzione in cina.
i risultati sono davanti agli occhi di tutti.
dalle mie parti c'è il polo calzaturiero più importante d'italia.
mai sentito parlare di diadora, lotto, sidi, stylmartin, geox e tanti altri?
molti hanno aperto fabbriche prima in romania e poi in cina.
il risultato è che qui hanno a malapena il magazzino e l'uffficio di direzione.
ovviamente gli operai lasciati a casa sono migliaia.
ed è solo un esempio.
c'è anche benetton e tutto il settore degli occhiali tanto per dirne altri.
hai sentito l'ultima della safilo?
fanno gli occhiali in cina e ci appiccicano l'etichetta made in italy qui in italia.
sono indagati per truffa ma hanno buoni avvocati e senz'altro se la caveranno ma il fatto resta.
è una truffa, punto.
e tu queste cose le sai benissimo visto che ti vanti di girare il fior fiore delle fabbriche italiane.
non è un processo alle intenzioni, è un processo ai fatti.
anzi, come mai la fiat non è arrivata prima a questo passo?
per i motivi già detti, i cinesi vogliono il top.

Ero l'altro giorno in Safilo, comunque, un conto è importare migliaia di montature che stanno in una scatoletta è un conto importare migliaia di auto !

Non che tecnicamente non sia possibile, per carità, ma è un po' diverso, inoltre devi produrre la anche per il mercato interno che è enorme e gli utili li rimpatrieranno a Torino o presso qualche fiduciaria che comunque fa sempre capo a FIAT.

ti ho citato la safilo perchè è l'ultimo caso eclatante.
ma fanno tutti così.
voi parlate di utili ma intanto in italia si chiude o si cambia.
forse che a quegli operai danno gli utili?
-
a livorno gli operai hanno rilevato i cantieri, e ora il guadagno dell'azienda se lo distribuiscono loro, impiegati e operai.
-
tu saresti disposto a indebitarti per investire in un'azienda da gestire in cooperativa con i tuoi colleghi, o meglio subentrare nella distribuzione dell'utile di aziende altrui gestite da altri?

io dicevo se agli operai italiani distribuiscono gli utili che fanno in cina.
no................allora smettiamola di dire che gli utili vengono utilizzati in italia.
e mettiti pur tranquillo che nemmeno le tasse ci pagano.
altrimenti cosa ci stanno a fare tutti quei ragionieri e commercialisti che hanno in forza.
un'ultima cosa.
tu saresti disposto ad indebitarti se fossi un operaio fiat e ti proponessero di metterti in cooperativa e fabbricare e vendere auto dopo che il buon marchionne ti ha chiuso la fabbrica?
sitorno più sopra ha detto una pagliacciata, ma la tua non è da meno.
 
vi racconto un fatterello che vi schiarirà le idee.
lavoro in una multinazionale che fabbrica pompe.
abbiamo diritto ad una pompa all'anno a prezzo di costo.
un collega ne ha ordinata una e dopo pochi giorni gli è arrivata.
all'atto della consegna si è accorto che era stata fabbricata dalla nostra succursale cinese.
il ragazzo ha fatto presente che se veniva dalla cina doveva pagarla di meno visto che il ceo quando ha comunicato che andavano in cina lo facevano per abbattere i costi, per conquistare il mercato cinese.insomma per tutte le stesse baggianate che dice ora il maglioncino.
risultato............il giorno dopo gli è arrivata la stessa pompa con su scritto made in italy ovviamente si spera fatta in italia.
ed altrettanto ovviamente l'ha pagata il prezzo richiesto all'inizio.
morale della favola noi piano piano stiamo trasferendo tutta la produzione in cina.
tra un paio di anni vado in pensione e spero che tengano duro per allora ma c'è gente molto più giovane e con famiglia.
se uno lavora sa cosa voglio dire.
se uno è uno studente mantenuto oppure uno statale con posto sicuro di certo non capisce la situazione.
ed ho l'impressione che molti di voi appartengano a queste categorie.
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
G5 ha scritto:
La Cina negli anni 70/80 iniziò a produrre tessuti e scarpe per noi occidentali. Inizialmente le aziende gli mandarono le macchine per produrre (vendendole), loro le smontarono e le copiarono, in breve non ci fu più esportazione in Cina ... di li a poco iniziarono a produrre in proprio con i loro nuovi macchinari ... oggi solo le grandi firme riescono a stabilire accordi per gli altri è tutto finito. I Cinesi hanno già copiato la Panda e chissà quante altre, credete davvero che nei prossimi 20 anni le case straniere (quindi non solo FIAT) avranno spazi infiniti in quella nazione-continente? Per me è più facile che loro venderanno a noi che non il contrario. Spero decisamente di sbagliarmi.

Quindi in questo momento dove l'economia del cosiddetto mondo industrializzato langue, anziché sfruttare le opportunità di crescita della Cina, per paura, dovremmo chiuderci a riccio e morire di fame ???

Guardate che non sono loro ad avere bisogno di noi, ma bensì, entrambi abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Oramai, le economie mondiali sono strettamente collegate tra di loro.

sono loro che hanno bisogno delle nostre tecnologie.
e non hanno intenzione di comperarle a caro prezzo.

Caro Toni,

negli anni 90 ho conosciuto un sacco di gente delle tue parti che si vantava di compensi che qui non li guadagnavano nemmeno gli amministratori delegati. In cambio, gli veniva richiesto di andare il tempo necessario in ASIA, per trasmettere il famoso Know How al personale locale, in pratica consegnare l'azienda chiavi in mano.

Mi ricordo che quando se ne discuteva, io cercavo di fare loro notare che quelli che un tempo erano loro clienti, così facendo, sarebbero diventati molto velocemente concorrenti e che per loro pagare il sapere era come fare un semplice investimento.

Mi veniva puntualmente risposto che loro erano furbi e che uno stipendio del genere, qui non lo avrebbero guadagnato in tutta la vita e che comunque i veri "segreti" non li avrebbero mai rivelati.

Come vedi, forse fa più danno l'avidità del singolo fuori controllo, piuttosto che la grande organizzazione che mette nero su bianco e che ha l'operazione sempre, si spera, sotto controllo.

In ogni caso, il processo di evoluzione e di industrializzazione di un paese è comune alla Storia di tutti i paesi, passa attraverso tappe obbligate che ne stabiliscono i turni.

Industrialmente parlando, ieri era il turno dell'Europa, prima ancora quello dell'America, oggi è il turno dell'Asia e domani arriverà anche quello dell'Africa.

Tutto quello che possiamo fare è governare questi processi anziché subirli, il vero pericolo è subirli passivamente anziché collaborare con loro vedendoli come una grande risorsa.

Anche perché questi processi, non durano pochi mesi o anni, ma spesso coinvolgono intere generazioni. Nel bene ma anche nel male. Un errore di valutazione, potrebbe essere fatale per l'economia.
 
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
G5 ha scritto:
La Cina negli anni 70/80 iniziò a produrre tessuti e scarpe per noi occidentali. Inizialmente le aziende gli mandarono le macchine per produrre (vendendole), loro le smontarono e le copiarono, in breve non ci fu più esportazione in Cina ... di li a poco iniziarono a produrre in proprio con i loro nuovi macchinari ... oggi solo le grandi firme riescono a stabilire accordi per gli altri è tutto finito. I Cinesi hanno già copiato la Panda e chissà quante altre, credete davvero che nei prossimi 20 anni le case straniere (quindi non solo FIAT) avranno spazi infiniti in quella nazione-continente? Per me è più facile che loro venderanno a noi che non il contrario. Spero decisamente di sbagliarmi.

Quindi in questo momento dove l'economia del cosiddetto mondo industrializzato langue, anziché sfruttare le opportunità di crescita della Cina, per paura, dovremmo chiuderci a riccio e morire di fame ???

Guardate che non sono loro ad avere bisogno di noi, ma bensì, entrambi abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Oramai, le economie mondiali sono strettamente collegate tra di loro.

sono loro che hanno bisogno delle nostre tecnologie.
e non hanno intenzione di comperarle a caro prezzo.

Caro Toni,

negli anni 90 ho conosciuto un sacco di gente delle tue parti che si vantava di compensi che qui non li guadagnavano nemmeno gli amministratori delegati. In cambio, gli veniva richiesto di andare il tempo necessario in ASIA, per trasmettere il famoso Know How al personale locale, in pratica consegnare l'azienda chiavi in mano.

Mi ricordo che quando se ne discuteva, io cercavo di fare loro notare che quelli che un tempo erano loro clienti, così facendo, sarebbero diventati molto velocemente concorrenti e che per loro pagare il sapere era come fare un semplice investimento.

Mi veniva puntualmente risposto che loro erano furbi e che uno stipendio del genere, qui non lo avrebbero guadagnato in tutta la vita e che comunque i veri "segreti" non li avrebbero mai rivelati.

Come vedi, forse fa più danno l'avidità del singolo fuori controllo, piuttosto che la grande organizzazione che mette nero su bianco e che ha l'operazione sempre, si spera, sotto controllo.

In ogni caso, il processo di evoluzione e di industrializzazione di un paese è comune alla Storia di tutti i paesi, passa attraverso tappe obbligate che ne stabiliscono i turni.

Industrialmente parlando, ieri era il turno dell'Europa, prima ancora quello dell'America, oggi è il turno dell'Asia e domani arriverà anche quello dell'Africa.

Tutto quello che possiamo fare è governare questi processi anziché subirli, il vero pericolo è subirli passivamente anziché collaborare con loro vedendoli come una grande risorsa.

Anche perché questi processi, non durano pochi mesi o anni, ma spesso coinvolgono intere generazioni. Nel bene ma anche nel male. Un errore di valutazione, potrebbe essere fatale per l'economia.

vedo che sei tornato con i piedi per terra ed hai lasciato perdere i gridolini.
una volta per avere una supremazia si organizzava un bell'esercito e si faceva una bella guerra.
ora si è diventati più raffinati.
ci si butta sull'economia e si cerca di rovinare l'altro.
ma penso che neppure questa sia la strada migliore.
 
conan2001 ha scritto:
vi racconto un fatterello che vi schiarirà le idee.
lavoro in una multinazionale che fabbrica pompe.
abbiamo diritto ad una pompa all'anno a prezzo di costo.
un collega ne ha ordinata una e dopo pochi giorni gli è arrivata.
all'atto della consegna si è accorto che era stata fabbricata dalla nostra succursale cinese.
il ragazzo ha fatto presente che se veniva dalla cina doveva pagarla di meno visto che il ceo quando ha comunicato che andavano in cina lo facevano per abbattere i costi, per conquistare il mercato cinese.insomma per tutte le stesse baggianate che dice ora il maglioncino.
risultato............il giorno dopo gli è arrivata la stessa pompa con su scritto made in italy ovviamente si spera fatta in italia.
ed altrettanto ovviamente l'ha pagata il prezzo richiesto all'inizio.
morale della favola noi piano piano stiamo trasferendo tutta la produzione in cina.
tra un paio di anni vado in pensione e spero che tengano duro per allora ma c'è gente molto più giovane e con famiglia.
se uno lavora sa cosa voglio dire.
se uno è uno studente mantenuto oppure uno statale con posto sicuro di certo non capisce la situazione.
ed ho l'impressione che molti di voi appartengano a queste categorie.

....vorrà dire che invece delle pompe farà un'altra produzione magari più avanzata tecnologicamente....
 
MultiJet150 ha scritto:
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
G5 ha scritto:
La Cina negli anni 70/80 iniziò a produrre tessuti e scarpe per noi occidentali. Inizialmente le aziende gli mandarono le macchine per produrre (vendendole), loro le smontarono e le copiarono, in breve non ci fu più esportazione in Cina ... di li a poco iniziarono a produrre in proprio con i loro nuovi macchinari ... oggi solo le grandi firme riescono a stabilire accordi per gli altri è tutto finito. I Cinesi hanno già copiato la Panda e chissà quante altre, credete davvero che nei prossimi 20 anni le case straniere (quindi non solo FIAT) avranno spazi infiniti in quella nazione-continente? Per me è più facile che loro venderanno a noi che non il contrario. Spero decisamente di sbagliarmi.
Quindi in questo momento dove l'economia del cosiddetto mondo industrializzato langue, anziché sfruttare le opportunità di crescita della Cina, per paura, dovremmo chiuderci a riccio e morire di fame ???

Guardate che non sono loro ad avere bisogno di noi, ma bensì, entrambi abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Oramai, le economie mondiali sono strettamente collegate tra di loro.
sono loro che hanno bisogno delle nostre tecnologie.
e non hanno intenzione di comperarle a caro prezzo.
Caro Toni,

negli anni 90 ho conosciuto un sacco di gente delle tue parti che si vantava di compensi che qui non li guadagnavano nemmeno gli amministratori delegati. In cambio, gli veniva richiesto di andare il tempo necessario in ASIA, per trasmettere il famoso Know How al personale locale, in pratica consegnare l'azienda chiavi in mano.

Mi ricordo che quando se ne discuteva, io cercavo di fare loro notare che quelli che un tempo erano loro clienti, così facendo, sarebbero diventati molto velocemente concorrenti e che per loro pagare il sapere era come fare un semplice investimento.

Mi veniva puntualmente risposto che loro erano furbi e che uno stipendio del genere, qui non lo avrebbero guadagnato in tutta la vita e che comunque i veri "segreti" non li avrebbero mai rivelati.

Come vedi, forse fa più danno l'avidità del singolo fuori controllo, piuttosto che la grande organizzazione che mette nero su bianco e che ha l'operazione sempre, si spera, sotto controllo.

In ogni caso, il processo di evoluzione e di industrializzazione di un paese è comune alla Storia di tutti i paesi, passa attraverso tappe obbligate che ne stabiliscono i turni.

Industrialmente parlando, ieri era il turno dell'Europa, prima ancora quello dell'America, oggi è il turno dell'Asia e domani arriverà anche quello dell'Africa.

Tutto quello che possiamo fare è governare questi processi anziché subirli, il vero pericolo è subirli passivamente anziché collaborare con loro vedendoli come una grande risorsa.

Anche perché questi processi, non durano pochi mesi o anni, ma spesso coinvolgono intere generazioni. Nel bene ma anche nel male. Un errore di valutazione, potrebbe essere fatale per l'economia.
:thumbup:
 
sitorno ha scritto:
conan2001 ha scritto:
vi racconto un fatterello che vi schiarirà le idee.
lavoro in una multinazionale che fabbrica pompe.
abbiamo diritto ad una pompa all'anno a prezzo di costo.
un collega ne ha ordinata una e dopo pochi giorni gli è arrivata.
all'atto della consegna si è accorto che era stata fabbricata dalla nostra succursale cinese.
il ragazzo ha fatto presente che se veniva dalla cina doveva pagarla di meno visto che il ceo quando ha comunicato che andavano in cina lo facevano per abbattere i costi, per conquistare il mercato cinese.insomma per tutte le stesse baggianate che dice ora il maglioncino.
risultato............il giorno dopo gli è arrivata la stessa pompa con su scritto made in italy ovviamente si spera fatta in italia.
ed altrettanto ovviamente l'ha pagata il prezzo richiesto all'inizio.
morale della favola noi piano piano stiamo trasferendo tutta la produzione in cina.
tra un paio di anni vado in pensione e spero che tengano duro per allora ma c'è gente molto più giovane e con famiglia.
se uno lavora sa cosa voglio dire.
se uno è uno studente mantenuto oppure uno statale con posto sicuro di certo non capisce la situazione.
ed ho l'impressione che molti di voi appartengano a queste categorie.

....vorrà dire che invece delle pompe farà un'altra produzione magari più avanzata tecnologicamente....

ragazzo, tu non hai idea di quanta tecnologia ci sia in una semplice pompa da 100 euro.

hai perso un altra occasione per stare zitto come al solito.
 
conan2001 ha scritto:
sitorno ha scritto:
conan2001 ha scritto:
vi racconto un fatterello che vi schiarirà le idee.
lavoro in una multinazionale che fabbrica pompe.
abbiamo diritto ad una pompa all'anno a prezzo di costo.
un collega ne ha ordinata una e dopo pochi giorni gli è arrivata.
all'atto della consegna si è accorto che era stata fabbricata dalla nostra succursale cinese.
il ragazzo ha fatto presente che se veniva dalla cina doveva pagarla di meno visto che il ceo quando ha comunicato che andavano in cina lo facevano per abbattere i costi, per conquistare il mercato cinese.insomma per tutte le stesse baggianate che dice ora il maglioncino.
risultato............il giorno dopo gli è arrivata la stessa pompa con su scritto made in italy ovviamente si spera fatta in italia.
ed altrettanto ovviamente l'ha pagata il prezzo richiesto all'inizio.
morale della favola noi piano piano stiamo trasferendo tutta la produzione in cina.
tra un paio di anni vado in pensione e spero che tengano duro per allora ma c'è gente molto più giovane e con famiglia.
se uno lavora sa cosa voglio dire.
se uno è uno studente mantenuto oppure uno statale con posto sicuro di certo non capisce la situazione.
ed ho l'impressione che molti di voi appartengano a queste categorie.

....vorrà dire che invece delle pompe farà un'altra produzione magari più avanzata tecnologicamente....

ragazzo, tu non hai idea di quanta tecnologia ci sia in una semplice pompa da 100 euro.

hai perso un altra occasione per stare zitto come al solito.

....magari ce n'è di più in una apparecchiatura per la TAC o in un bisturi al laser...no ?....
 
Punto83 ha scritto:
Tutti producono in Cina,per il mercato cinese,arriva Fiat e no...produce in Cina,per i mercati europei!!!ao ma fate pace con il cervello,e trovatevi un lavoro serio che non sia quello di fare propaganda estera e polemiche gratuite,pretestuose e ridicole contro Fiat,eppure e' talmente ovvio che produce in Cina per il mercato cinese,ma sapete leggere,cosa cominceranno a produrre tanto per dire??FIAT LINEA 1.4 T-JET 120 E 150CV,cioe' un modello che qui noi non c'e,con un motore che fra un po verra' dismesso ,a favore del MA...patetici come sempre siete...
Consiglierei di pensare al proprio di cervello prima di darsi pena per quello degl'altri.
 
Finalmente si stanno muovendo anche in Cina.
Già quest'anno dovrebbero diventare il primo mercato mondiale.
Ora non resta che aspettare ancora un annetto e mezzo per vedere i frutti di questo accordo.
 
Back
Alto