<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuovi infissi in pvc et voilà...la muffa!!! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Nuovi infissi in pvc et voilà...la muffa!!!

Paolo_ ha scritto:
L'aria va cambiata... esistono anche formule per calcolare il ricambio necessario.
Ci sono dei sistemi di areazione, con scambiatore di calore, che non ti fanno perdere troppa temperatura.

E io cosa ho scritto sopra?
Gli scambiatori di calore assicurano un recupero di calore sull'aria in uscita del 90% circa. In genere per gli edifici residenziali si adotta un ricambio d'aria di circa 2 volumi/ora con la ventilazione meccanica, basso ma ideale per mantenere il confort.

E' chiaro che l'aria vada cambiata, ma allo stesso tempo l'involucro edilizio deve avere tenuta all'aria per assicurare il risparmio energetico.

Tanto che negli edifici "seri" si esegue un test mettendo in pressione gli ambienti per verificarne la tenuta.

Naturalmente tutto ciò è inutile se si parla di edifici con scarse prestazioni di isolamento energetico, come ne è attualmente la maggior parte. Questi accorgimenti vengono in genere adottati in edifici di classe di rendimento energetico A, B, al massimo C, altrimenti non c'è convenienza, anche economica. Anche perché il sistema di ventilazione forzata deve essere progettato con cura, le macchine sono abbastanza costose, e il loro apporto è inutile se l'edificio non è ben isolato.
 
GheddoStella ha scritto:
Bene, e ora che cacchio faccio? Cappotto interno come ho già fatto in un'altra stanza sempre per lo stesso motivo (ma prima di fare gli infissi) o rimetto su i vecchi infissi sperando che il tizio che me li ha portati via non li abbia già demoliti?

MALEDIZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!

Ah scusami, non avevo visto...anche il cappotto interno non è ideale a livello di diagramma di Glaser, perché può verificarsi anche qui il fenomeno della condensa tra cappotto e muro...è sempre preferibile quello esterno anche se è più complicato da realizzare.

Fra l'altro, andando a fare dei cappotti "parziali", solo su alcune stanze, provochi delle disuniformità nell'isolamento dell'involucro che possono essere fonte di ulteriori ponti termici.
 
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ho gli infissi in PVC sia nella prima casa (in città ma vicinissimo al mare) che in quelle al mare ed in montagna. La prima casa è nata così nel 2004 ed ha avuto da subito problemi di scarso ricambio d'aria in inverno, la muffa l'ho avuta solo il primo anno poi ho fatto ritinteggiare con vernice speciale e non si è più ripresentata ma tutt'ora, dopo 6 anni, d'inverno sento spesso odore di chiuso e trovo spesso condensa su vetri e pareti perimetrali. Da notare che la casa ha il riscaldamento autonomo a termosifoni con caldaia a gas.
Le altre due invece, ben più vecchie, sono nate con gli infissi in legno sostituiti da quelli in PVC in occasione di ristrutturazioni rispettivamente nel 1995 e nel 1998. In entrambe le case esistevano delle apposite aperture di aerazione nei bagni ed in cucina, aperture che non sono state chiuse, entrambe erano (e sono) prive di riscaldamento ma hanno il caminetto. Ebbene, in entrambe il caminetto che prima con i vecchi infissi funzionava divinamente anche con le finestre tutte chiuse, adesso non ha più tiraggio e riempie il salotto di fumo a meno di non tenere una finestra aperta vicino al camino stesso cosa che ovviamente ne rende inutile l'accensione a scopo di riscaldamento.

Purtroppo non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, con il PVC l'unico è far areare le stanze ogniqualvolta è possibile magari lasciando le finestre leggermente aperte "a vasistas" durante la giornata se non fa troppo freddo, altrimenti la muffa e l'odore di chiuso sono sempre in agguato.

Saluti

Ripeto, la muffa -salvo nei locali come le cantine che sono umidi e dove c'è un ricambio d'aria minimo, oppure salvo i casi di infiltrazione d'acqua meteorica o capillare (tetto, balconi e pareti contro terra)- non è un problema di ricambio d'aria ma di temperatura superficiale delle pareti interne troppo bassa dovuta a ponti termici che provoca condensa.

L'aerazione non risolve il problema, perché si introduce aria umida che, al successivo riscaldamento dell'ambiente, ragiungerà una umidità relativa del 100% -cioè il punto di rugiada- in corrispondenza delle superfici fredde causate dai ponti termici con conseguente accumulo di condensa e successiva formazione di muffa.

E' naturale anche che un camino che prima "tirasse" perfettamente grazie alla tenuta precaria dell'involucro abbia smesso di funzionare bene e faccia fumo con infissi con migliore tenuta: la soluzione logica è dotare il camino di una presa d'aria esterna dedicata.

Inoltre, il camino non è una buona soluzione per l'isolamento termico se costruito in maniera tradizionale: a causa della canna fumaria disperde molto calore quando spento, la soluzione preferibile è quella di un camino chiuso da cristallo a tenuta con circuito di alimentazione e scarico dell'aria indipendente dall'aria degli ambienti.

Anche ventilare le stanze mediante l'apertura delle finestre è una pratica che rema contro l'efficienza energetica:la ventilazione giornaliera fa perdere in media il 20-30% dell'energia impiegata per il riscaldamento negli edifici ben isolati,oltre a causare una perdita di confort a causa del brusco abbassamento di temperatura. Inoltre non è sufficiente per assicurare un giusto e costante ricambio d'aria viziata. E' indispensabile aprire le finestre negli edifici "tradizionali"per garantire il ricambio d'aria, ma attualmente la soluzione più avanzata è prevedere un sistema di ventilazione forzata con recupero del calore, che permette di recuperare il 90% circa del calore dell'aria in uscita, oltre a garantire un confort molto superiore grazie al ricambio costante, anche nelle ore notturne.

Comunque, un edificio deve avere tenuta all'aria per garantire isolamento; il problema come dicevo prima è la soluzione dei ponti termici per evitare condensa.

Ti ringrazio per la spiegazione tecnica, pur essendo ignorante in materia, essendo anche camperista e sapendo più o meno cos'è un ponte termico (grande nemico dei camper) qualche conclusione del genere l'avevo tratta ma dal tuo scritto traggo anche altri utili suggerimenti, come quello per il caminetto che in effetti non abbiamo mai usato per riscaldamento tout-court (anche perchè, non avendo canalizzazione dell'aria riscalderebbe solo una stanza e non tutta la casa), quanto per l'effetto che fa lo starci seduti davanti sul divano a guardare la TV. Ad ogni modo il suggerimento di realizzare una presa d'aria e metterci il cristallo davanti credo che la realizzerò; per quando è spento da sempre uso una paratia di metallo che colloco sul cielo del camino prima dell'inizio della canna fumaria.

Il discorso della ventilazione che fai è giusto, comunque, al di là dello spreco energetico, io traggo beneficio dall'aprire le finestre tutte le mattine, non solo come muffa ma anche come qualità dell'aria nella stanza.
D'altronde tutti gli altri sistemi che hai suggerito (circuiti di circolazione aria xon recupero energetico, cappotti termici eccetera) oltre ad essere molto costosi soprattutto per case di uso saltuario, spesso sono difficilmente applicabili in case di vecchia costruzione (le due di cui ho parlato sono state costruite rispettivamente nel 1956 e nel 1978), magari sono perfetti per le nuove realizzazioni qualora li si integri nel progetto originario, ma per altri casi purtroppo non tanto.

Grazie e saluti
 
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Ho gli infissi in PVC sia nella prima casa (in città ma vicinissimo al mare) che in quelle al mare ed in montagna. La prima casa è nata così nel 2004 ed ha avuto da subito problemi di scarso ricambio d'aria in inverno, la muffa l'ho avuta solo il primo anno poi ho fatto ritinteggiare con vernice speciale e non si è più ripresentata ma tutt'ora, dopo 6 anni, d'inverno sento spesso odore di chiuso e trovo spesso condensa su vetri e pareti perimetrali. Da notare che la casa ha il riscaldamento autonomo a termosifoni con caldaia a gas.
Le altre due invece, ben più vecchie, sono nate con gli infissi in legno sostituiti da quelli in PVC in occasione di ristrutturazioni rispettivamente nel 1995 e nel 1998. In entrambe le case esistevano delle apposite aperture di aerazione nei bagni ed in cucina, aperture che non sono state chiuse, entrambe erano (e sono) prive di riscaldamento ma hanno il caminetto. Ebbene, in entrambe il caminetto che prima con i vecchi infissi funzionava divinamente anche con le finestre tutte chiuse, adesso non ha più tiraggio e riempie il salotto di fumo a meno di non tenere una finestra aperta vicino al camino stesso cosa che ovviamente ne rende inutile l'accensione a scopo di riscaldamento.

Purtroppo non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, con il PVC l'unico è far areare le stanze ogniqualvolta è possibile magari lasciando le finestre leggermente aperte "a vasistas" durante la giornata se non fa troppo freddo, altrimenti la muffa e l'odore di chiuso sono sempre in agguato.

Saluti

Ripeto, la muffa -salvo nei locali come le cantine che sono umidi e dove c'è un ricambio d'aria minimo, oppure salvo i casi di infiltrazione d'acqua meteorica o capillare (tetto, balconi e pareti contro terra)- non è un problema di ricambio d'aria ma di temperatura superficiale delle pareti interne troppo bassa dovuta a ponti termici che provoca condensa.

L'aerazione non risolve il problema, perché si introduce aria umida che, al successivo riscaldamento dell'ambiente, ragiungerà una umidità relativa del 100% -cioè il punto di rugiada- in corrispondenza delle superfici fredde causate dai ponti termici con conseguente accumulo di condensa e successiva formazione di muffa.

E' naturale anche che un camino che prima "tirasse" perfettamente grazie alla tenuta precaria dell'involucro abbia smesso di funzionare bene e faccia fumo con infissi con migliore tenuta: la soluzione logica è dotare il camino di una presa d'aria esterna dedicata.

Inoltre, il camino non è una buona soluzione per l'isolamento termico se costruito in maniera tradizionale: a causa della canna fumaria disperde molto calore quando spento, la soluzione preferibile è quella di un camino chiuso da cristallo a tenuta con circuito di alimentazione e scarico dell'aria indipendente dall'aria degli ambienti.

Anche ventilare le stanze mediante l'apertura delle finestre è una pratica che rema contro l'efficienza energetica:la ventilazione giornaliera fa perdere in media il 20-30% dell'energia impiegata per il riscaldamento negli edifici ben isolati,oltre a causare una perdita di confort a causa del brusco abbassamento di temperatura. Inoltre non è sufficiente per assicurare un giusto e costante ricambio d'aria viziata. E' indispensabile aprire le finestre negli edifici "tradizionali"per garantire il ricambio d'aria, ma attualmente la soluzione più avanzata è prevedere un sistema di ventilazione forzata con recupero del calore, che permette di recuperare il 90% circa del calore dell'aria in uscita, oltre a garantire un confort molto superiore grazie al ricambio costante, anche nelle ore notturne.

Comunque, un edificio deve avere tenuta all'aria per garantire isolamento; il problema come dicevo prima è la soluzione dei ponti termici per evitare condensa.

I sistemi di ricambio dell'aria che proponi vanno bene nelle nuove realizzazioni, ma in quelle vecchie non resta che aprire la finestra.
Il mio problema, rispetto a gheddo è anche più complicato perchè ho la casa con i mattoni faccia vista e oltre a qualche ponte termico causato dalla struttura in cemento armato a colonne ho anche il problema del mattone che assorbe molta umidità.
 
Sto aspettando a giorni la consegna dei nuovi serramenti legno/alluminio, spero di non avere sorprese... cmq adesso che ci penso ho 2 camini tradizionali (cucina e salotto) e l'unica cosa che chiude le canne fumarie sono dei pannelli di metallo incernierati in alto che vengono all'occorrenza aperti con delle catenelle... in effetti non sono il massimo quanto ad isolamento termico... :rolleyes:
 
jaccos ha scritto:
Sto aspettando a giorni la consegna dei nuovi serramenti legno/alluminio, spero di non avere sorprese... cmq adesso che ci penso ho 2 camini tradizionali (cucina e salotto) e l'unica cosa che chiude le canne fumarie sono dei pannelli di metallo incernierati in alto che vengono all'occorrenza aperti con delle catenelle... in effetti non sono il massimo quanto ad isolamento termico... :rolleyes:

anch'io ce lo avevo, ma non scaldava un tubo. Ho messo uno di quei camini chiusi a tiraggio forzato e adesso non accendo quasi più i termosifoni.
 
Salve a tutti,
volevo intervenire per condividere la mia esperienza:
avevo degli infissi in legno vecchi e ridotti male, l'appartamento infatti ha visto molti inverni e le stesse finestre non sono mai state curate.
Pensavo che il legno umido fosse dovuto alla vecchiaia fino a quando non mi sono deciso a sostituire tutti gli infissi di casa (compresa la porta blindata!).
Ho optato per il PVC e come ho già letto da altri dopo poco ha iniziato a farmi la muffa attorno. Sotto suggerimento di un buon muratore però ho passato una vernice antimuffa (se non ricordo male della MaxMayer) più e più volte (almeno 5 mani, naturalmente dopo aver ridipinto).
Il risultato è stato ottimo, ormai sono passati 3 anni; sono poi contento perché gli infissi mi piacciono molto, cambiarli non se ne parla.
Se qualcuno è di Modena consiglio Pradelli Sicurezza in via Buon Pastore, è dove ho preso i miei.
Una domanda siccome dovrei ristrutturare casa dei miei genitori: quali altri materiali si possono usare per le finestre a parte PVC e legno?
 
E' bene precisare che una camera anecoica è un composta da muri che riducono al minimo la riflessione dei segnali incidenti. Non ha nulla a che vedere con quello che dici.
Per il resto Jambana ha già spiegato bene il fenomeno.
 
ontheclouds ha scritto:
Salve a tutti,
volevo intervenire per condividere la mia esperienza:
avevo degli infissi in legno vecchi e ridotti male, l'appartamento infatti ha visto molti inverni e le stesse finestre non sono mai state curate.
Pensavo che il legno umido fosse dovuto alla vecchiaia fino a quando non mi sono deciso a sostituire tutti gli infissi di casa (compresa la porta blindata!).
Ho optato per il PVC e come ho già letto da altri dopo poco ha iniziato a farmi la muffa attorno. Sotto suggerimento di un buon muratore però ho passato una vernice antimuffa (se non ricordo male della MaxMayer) più e più volte (almeno 5 mani, naturalmente dopo aver ridipinto).
Il risultato è stato ottimo, ormai sono passati 3 anni; sono poi contento perché gli infissi mi piacciono molto, cambiarli non se ne parla.
Se qualcuno è di Modena consiglio Pradelli Sicurezza in via Buon Pastore, è dove ho preso i miei.
Una domanda siccome dovrei ristrutturare casa dei miei genitori: quali altri materiali si possono usare per le finestre a parte PVC e legno?

l' alluminio
 
visto che è stato rispolverato:
quest'inverno per la prima volta ho usato il termocamino e la muffa è peggiorata. Con il camino tradizionale ( con quelli chiusi dal vetro e tiraggio forzato) scaldavo 3/4 di casa con questo la scaldo tutta, ma il calore è diverso, più umido.
 
GheddoStella ha scritto:
Sono ore che sto bestemmiando in tutte le lingue del creato. Uno crede di fare una cosa buona e puntualmente rimane fregato, vaffanc....avevo gli infissi in alluminio in casa, c'erano spifferi etc etc etc, così ho messo su gli infissi in pvc. Belli, tengono il caldo, praticamente la casa è diventata anecoica ma....fanculo ecco la muffa su un muro.

Bene, e ora che cacchio faccio? Cappotto interno come ho già fatto in un'altra stanza sempre per lo stesso motivo (ma prima di fare gli infissi) o rimetto su i vecchi infissi sperando che il tizio che me li ha portati via non li abbia già demoliti?

Volete un consiglio se avete delle finestre in alluminio e pensate di passare a quelle super da camera iperbarica? Tenetevi l'alluminio. Avrete un pelino più di freddo ma almeno non avrete mai la muffa attaccata ai maroni...

MALEDIZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!

Devi solo arieggiare la casa..
Io avevo legno e alluminio anteguerra, cambiato con PVC e ho avuto un po' di muffa in un angolo dietro ad un armadio a nord, null'altro. Apri le finestre almeno un 10 minuti al giorno, anche in inverno.
Altrimenti installi una ventilazione meccanica controllata..ma fai prima ad aprire le finestre.
 
incomincia ad arieggiare la casa poi prendi i prodotti san marco sono dei prodotti professionali costicchiano ma poi i risultati durano nel tempo io ho tinteggiato le pareti dove non c'era muffa con la traspirante normale e la parete con muffa con una pittura addizzionata con cristalli di quarzo , è molto importante soprattutto il trattamento che si fa sul muro oltre ad utilizzare la candeggina ti consiglio di impreganare il muro con un sanificante in modo che entri nel muro e faccia da " antibatterico" .... a casa ho gli infissi aluminio legno
 
Scusa se non rileggo tutti i post precedenti, ti porto cmq la mia esperienza.
A casa, dove il maestrale è davvero pungente, da quando ho messo i doppi infissi vedevo fenomeni di muffa su una parete in alto, in corrispondenza del prospetto non coperto da altri palazzi. In seguito abbiamo fatto il cappotto termico e la muffa è sparita
 

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