GheddoStella ha scritto:
Sono ore che sto bestemmiando in tutte le lingue del creato. Uno crede di fare una cosa buona e puntualmente rimane fregato, vaffanc....avevo gli infissi in alluminio in casa, c'erano spifferi etc etc etc, così ho messo su gli infissi in pvc. Belli, tengono il caldo, praticamente la casa è diventata anecoica ma....fanculo ecco la muffa su un muro.
Bene, e ora che cacchio faccio? Cappotto interno come ho già fatto in un'altra stanza sempre per lo stesso motivo (ma prima di fare gli infissi) o rimetto su i vecchi infissi sperando che il tizio che me li ha portati via non li abbia già demoliti?
Volete un consiglio se avete delle finestre in alluminio e pensate di passare a quelle super da camera iperbarica? Tenetevi l'alluminio. Avrete un pelino più di freddo ma almeno non avrete mai la muffa attaccata ai maroni...
MALEDIZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!
Guarda che ciò che è successo è normalissimo, purtroppo, anzi, è proprio perché gli infissi fanno il loro dovere.
Cerco di spiegarti, in maniera semplice, il perché.
Prima, con infissi che favorivano addirittura gli spifferi, e trattenevano il calore in modo alquanto blando, la casa era "uniformemente poco isolata", i ponti termici non erano evidenti perché in pratica sia l'involucro murario che gli infissi disperdevano molto calore.
Con la sostuzione degli infissi, sei andato ad aumentare sensibilmente l'isolamento offerto da questi, e anche quello complessivo: le temperature interne (in riferimento soprattutto a quelle delle superfici) sono aumentate, gli spifferi e la superficie fredda delle finestre sono drasticamente diminuite.
Per questo, sono diventati evidenti dei ponti termici: dei punti in cui, a causa delle proprietà dei materiali che costituiscono l'edificio, o per motivi costruttivi o geometrici, l'isolamento è minore in maniera localizzata.
Per esempio, possono essere i ponti termici lineari provocati, nell'involucro murario che non è omogeneo, dalla presenza di travi, pilastri o solette di balconi in calcestruzzo armato, che ha una trasmittanza termica molto più elevata della muratura di laterizio di tamponamento.
In questi punti, la temperatura superficiale sulla parete interna delle stanze sarà molto più bassa rispetto alle altre superfici: questo oltre a causare dispersione di calore (è come un buco in un secchio, rispetto all'isolamento termico dell'edificio) fa sì che l'umidità contenuta nell'aria raggiunga il punto di rugiada in corrispondenza di questa superficie molto fredda, provocando la formazione di condensa.
Tutto ciò è un'ipotesi, naturalmente bisognerebbe verificarla, ma è un caso molto tipico.
L'unica soluzione definitiva è migliorare l'isolamento dell'involucro (per la parete per esempio attaverso un cappotto termico), progettato naturalmente con criterio, per scongiurare l'insorgenza di nuovi ponti termici che si potrebbero creare quando si va a isolare senza un criterio progettuale esaustivo, Più si isola, e più diventano importanti i dettagli, che se non risolti diventano altrettanti potenziali ponti termici. Per questo è necessario rivolgersi ad un consulente esperto che faccia un progetto globale, considerando tutto l'edificio. L'isolamento deve comprendere tutto l'involucro e non lasciare "buchi".