<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuovi crash test IIHS: frontale auto piccole contro auto grandi | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Nuovi crash test IIHS: frontale auto piccole contro auto grandi

Fancar_ ha scritto:
key-one ha scritto:
I test statunitensi hanno scoperto l'acqua calda : un'automobile di massa maggiore che impatta frontalmente con una di massa minore ha la meglio nell'urto e soprattutto se la cavano meglio i suoi occupanti. E' una regola della fisica classica ,confermata pure -se fosse il caso- da quella quantistica.E inoltre non è neanche necessario aver fatto studi scientifici: basta aver osservato qualche incidente reale o semplicemente averne letto le cronache sulla stampa.E' quindi una verità ormai scontata. Non bisogna ,a mio modesto avviso,quindi confondere il discorso commerciale sul perchè questo test è stato fatto proprio oggi per ribadire cose risapute ,con la verità intrinseca che va sempre riconosciuta. Sino a quando le auto non peseranno tutte uguali ,o i sistemi radar impediranno qualsiasi collisione,in caso di urto frontale la più leggera dovrà assorbire e smaltire una quantità di energia proporzionalmente maggiore e quindi,essendo anche le sue dimensioni in genere più ridotte ,trasferirà un maggior carico sugli occupanti.Che poi quesa prova ,di cui non si sentiva l'utilità scientifica in quanto-ripeto- dimostra cose risapute,sia stata fatta ad arte per contrastare la penetrazione di auto europee e in specifico Fiat in relazione all'accordo con Chrysler, è un altro paio di maniche.Che l'industria Usa sia più forte nei Suv e nelle auto "king size" e quindi sia impreparata al downsizing, anche.Non è negando la verità però che si fa un buon servizio all'industria italiana ,o del buon Marketing o della buona pubblicità o della buona vendita.E soprattutto non si rende un buon servizio al giornalismo ,sia pure da Forum.Saluti

Sicuramente il discorso sulla massa è giusto.
Ma sun internet c'è un interessante crash frontale tra una Renault Modus e una vecchia VOlvo , che dimostra che una tecnologia datata non ha la meglio su una tecnologia attuale, anche se ha una massa superiore.
.
http://www.youtube.com/watch?v=qBDyeWofcLY

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb

Mi rendo conto che vengano preferiti in questa sede interventi che tentino di negare la valenza della variabile massa nell'ambito di collisioni fra veicoli differenti, mi sembra però opportuno ,anche se non premiante , rispondere ancora in questo interessante thread e soprattutto alle ottime considerazioni di Fancar. Certo in una collisione fra veicoli in produzione 27 anni fa (volvo 740)
ed uno presentato pochi anni fa (modus) ho già scritto anch'io che la moderna tecnologia preserva più del peso,in quanto oltre alla formula della differenza delle masse ,vi è anche quella dell'elasticità dei corpi.Infatti nel post successivo ho scritto a chiare lettere che occorre confrontare due veicoli entrambi 5 stelle Euro-n-cap di masse differenti ,per avere la dimostrazione del trasferimento di moto verso il veicolo più leggero.Cosa che il test Statunitense ha peraltro fatto alla lettera.

Bisogna tenere presenti però altri due aspetti:
1) la differenza di massa fra i due veicoli (kg 1500 circa la Volvo e 1200 circa la Modus) non è poi così elevata come ai tempi in cui la SW svedese -considerata per molti anni il non plus ultra della sicurezza- si doveva confrontare con utilitarie molto inferiori alla tonnellata di peso in ordine di marcia.
2) La Modus ,seppure piccola, appartiene alla categoria delle monovolume e quindi ha un'altezza da terra molto superiore alle normali berline di oggi ,figuriamoci rispetto alla Volvo di 27 anni fa che al confronto era raso terra.
Tanto è vero che nel filmato You tube si vede chiaramente che i longheroni di protezione della Renault scavalcano letteralmente quelli -pur possenti - della station svedese ,vanificandone la funzione di protezione ed assorbimento urto e penetrando letteralmente dentro l'abitacolo di quest'ultima.

Quindi il filmato ,lungi dal dimostrare l'ininfluenza della massa nelle conseguenze di un frontale, indica semmai i miglioramenti nell'assorbimento degli urti compiuti negli ultimi 30 anni e -a margine- la funzione altezza quale fattore -già visto e criticato nei Suv- di annientamento delle protezioni nei veicoli più bassi.Saluti
 
Mi sembra interessante questo argomento. Credo di capire che le auto più leggere e più piccole subiscano maggiori danni negli incidenti reali e nelle prove simulate. D'altra parte si è sempre saputo. Molti infatti comprano auto più pesanti per sentirsi più sicuri! E anche i Suv vengono acquistati con questa motivazione e spesso affidati alle mogli affinchè portino a spasso i figli con automobili solide.
Nel video da voi consigliato ,la Renault contro la Volvo subisce meno danni per lo stesso principio,perchè è più alta e sale sull'altra.Con la Clio le cose sarebbero andate molto probabilmente meno male per la Volvona e peggio per l'utilitaria francese. Mail
 
key-one ha scritto:
Infatti nel post successivo ho scritto a chiare lettere che occorre confrontare due veicoli entrambi 5 stelle Euro-n-cap di masse differenti ,per avere la dimostrazione del trasferimento di moto verso il veicolo più leggero.

Aggiungerei il requisito dell'altezza simile a questo punto... cmq thread interessante complimenti a tutti.
 
key-one ha scritto:
.....
2) La Modus ,seppure piccola, appartiene alla categoria delle monovolume e quindi ha un'altezza da terra molto superiore alle normali berline di oggi ,figuriamoci rispetto alla Volvo di 27 anni fa che al confronto era raso terra.
Tanto è vero che nel filmato You tube si vede chiaramente che i longheroni di protezione della Renault scavalcano letteralmente quelli -pur possenti - della station svedese ,vanificandone la funzione di protezione ed assorbimento urto e penetrando letteralmente dentro l'abitacolo di quest'ultima.

Quindi il filmato ,lungi dal dimostrare l'ininfluenza della massa nelle conseguenze di un frontale, indica semmai i miglioramenti nell'assorbimento degli urti compiuti negli ultimi 30 anni e -a margine- la funzione altezza quale fattore -già visto e criticato nei Suv- di annientamento delle protezioni nei veicoli più bassi.Saluti
Uhm... facciamo qualche considerazione. Innanzitutto ridimensioniamo un pò le deduzioni tratte da quel filmato: il clip ci mostra chiaramente come l'abitacolo della francesina resista molto meglio della vecchia svedesona all'urto, ma nulla dice (e sarebbe la considerazione più interessante e preziosa) sui danni subiti dagli occupanti. Percarità, già il mantenimento degli spazi vitali è una gran bella cosa, a maggior ragione visto che l'urto è avvenuto dalla parte motore e non dalla parte cambio, quest'ultima più semplice da affrontare.
La Modus è una piccola monovolume ma attenzione a definirla più alta della Clio, e quindi con risultati diversi; meccanicamente le due auto sono praticamente gemelle sino alle cerniere delle porte, cambiano al di sopra di quell'altezza quindi i livelli delle strutture di protezione sono praticamente equivalenti; te ne rendi conto levandone la pelle dei paraurti e osservando attacchi alti di sospensioni e altre strutture, quindi penso che le differenze fra Modus e Clio in quell'impatto sarebbero state assai lievi.
Osservando l'impatto emerge come la francese abbia un abitacolo ben più resistente, tant'è vero che la porta si apre sa sola; poi si vede come abbia una robusta traversa trasversale che distribuisce le forze dell'impatto su tutto il frontale, facilitando il compito della struttura che si suddivide le sollecitazioni su tutto il telaio. La Volvo invece carica tutto sulla parte dx che cede, riducendo l'abitacolo e quindi facendo arretrare volante e plancia, cosa abbastanza pericolosa per gli occupanti anteriori. Da notare, come accennato sopra, che la francese ha subito l'urto dalla parte motore, quindi dalla parte ove vi è un bioccolo indeformabile mentre dall'altra vi èil cambio, che si schiaccia e assorbe energia ptoteggendo la pedaliera.
 
key-one ha scritto:
Bisogna tenere presenti però altri due aspetti:
1) la differenza di massa fra i due veicoli (kg 1500 circa la Volvo e 1200 circa la Modus) non è poi così elevata come ai tempi in cui la SW svedese -considerata per molti anni il non plus ultra della sicurezza- si doveva confrontare con utilitarie molto inferiori alla tonnellata di peso in ordine di marcia.
Certamente.
La tua osservazione la trovo senz'altro giusta.
Mente l'equivalente di una Station Wagon come la Volvo di 27 anni fa oggi pesa sui 20 quintali.
Saluti
 
alkiap ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
4Ri0 ha scritto:
Spiegami: PERCHE' la massa dovrebbe aiutare.
E' semplice.
Quando l'auto viene progettata per superare il crash test dell'Euroncap viene studiata per superare la prova dove viene fatta sbattere a 64 km/h contro la barriera con tutto il suo peso, che equivale alla presenza dall'altra parte di una vettura della medesima massa.
Quando l'auto più pesante si scontra a 64 km/h contro un'auto più leggera, quella più pesante è come se bocciasse ad una velocità inferiore, mentre quella più leggera è come se bocciasse ad una velocita superiore.
Questo perchè l'auto di massa inferiore arretra ed accusa il colpo della vettura più pesante, mentre la barriera dell'Euconcap non arretra.
Saluti
Esatto. Da molto tempo negli USA pickup e Suv sono sotto accusa proprio perchè in caso di impatto aumentano il rischio di ferite gravi o mortali per l'altro veicolo coinvolto. Cosa abbondantemente dimostrata da vari studi in merito.
Anche il tanto criticato test Q7-500 lo dimostra
Inoltre il grave problema dei suv è che hanno la struttura resistente anteriore più alta di quella delle normali berline, quindi in caso di impaggo..la struttura resiste dei suv e dei pick up scavalca quella delle berline.....perforandole...da sopra....cosa molto pericolosa.
Una legge dovrebbe imporre di posizionare per tutte le vetture la struttura resistente di distribuzione delle forse anteriore alla stessa altezza.
Mi pare che Volvo, da sempre particolarmente attenta alla sicurezza passiva, abbia impiegato un accorgimento di questo tipo nei suoi suv XC 90 ed Xc 60.
Immaginiamo ad esempio cosa succederebbe in caso di incidente con una supercar che è notoriamente molto bassa rispetto ad un Suv?
Saluti
 
modus72 ha scritto:
key-one ha scritto:
Uhm... facciamo qualche considerazione. Innanzitutto ridimensioniamo un pò le deduzioni tratte da quel filmato: il clip ci mostra chiaramente come l'abitacolo della francesina resista molto meglio della vecchia svedesona all'urto, ma nulla dice (e sarebbe la considerazione più interessante e preziosa) sui danni subiti dagli occupanti. Per carità, già il mantenimento degli spazi vitali è una bella cosa............
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Certo il filmato non usa i manichini Euro-n-cap ,però se sono fondate le tue preoccupazioni sui virtuali passeggeri della Modus,figuriamoci quelle sui poveri virtuali trasportati dalla vecchia svedesona che si sarebbero trovati il montante letteralmente in faccia!
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La Modus è una piccola monovolume ma attenzione a definirla più alta della Clio, e quindi con risultati diversi; meccanicamente le due auto sono praticamente gemelle sino alle cerniere delle porte, cambiano al di sopra di quell'altezza quindi i livelli delle strutture di protezione sono praticamente equivalenti; te ne rendi conto levandone la pelle dei paraurti e osservando attacchi alti di sospensioni e altre strutture, quindi penso che le differenze fra Modus e Clio in quell'impatto sarebbero state assai lievi.
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Se questo è vero,e non dubito lo sia, allora la mia ipotesi della funzione altezza sulla risultante dell'urto è infondata e tutto dipende invece dalla capacità di assorbimento urto delle moderne utilitarie e ,in specifico, della Clio/Modus. Ma in questo caso ...............una domanda sorge spontanea!
Perchè non è stata usata direttamente la Clio ? Non avrebbe reso il test ancora più sensazionale e significativo?
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Osservando l'impatto emerge come la francese abbia un abitacolo ben più resistente, tant'è vero che la porta si apre sa sola; poi si vede come abbia una robusta traversa trasversale che distribuisce le forze dell'impatto su tutto il frontale, facilitando il compito della struttura che si suddivide le sollecitazioni su tutto il telaio. La Volvo invece carica tutto sulla parte dx che cede, riducendo l'abitacolo e quindi facendo arretrare volante e plancia, cosa abbastanza pericolosa per gli occupanti anteriori.
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Fondamentale la funzione ,da te giustamente messa in luce ,della traversa ant .che unisce i due longheroni e consente di trasformare il micidiale urto disassato -che poi rappresenta la qualsi totalità della casistica reale- in un leggermente meno severo urto centrato ,come da te ben descritto. Ai tempi della Volvo 740/960 ancora non usava.
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Da notare, come accennato sopra, che la francese ha subito l'urto dalla parte motore, quindi dalla parte ove vi è un bioccolo indeformabile mentre dall'altra vi èil cambio, che si schiaccia e assorbe energia ptoteggendo la pedaliera.
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Maggior merito ancora per l'utilitaria!Saluti
 
Fancar_ ha scritto:
[
Fancar_ ha scritto:
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Inoltre il grave problema dei suv è che hanno la struttura resistente anteriore più alta di quella delle normali berline, quindi in caso di impaggo..la struttura resiste dei suv e dei pick up scavalca quella delle berline.....perforandole...da sopra....cosa molto pericolosa.
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Quoto. E' quello che vado scrivendo -per quel che può contare-da tempo : ciò che non fa la differenza di massa in un urto reale , la fa la maggiore altezza delle strutture protettive di suv,monovolume e autocarri leggeri che scavalcano letteralmente le normali berline ,vanificandone le strutture di sicurezza e molto spesso penetrando negli abitacoli di quest'ultime.Ricordo ,a questo proposito,un articolo di parecchi anni fa della rivista che qui ci ospita, nel quale si descriveva l'urto fra una MB serie S e una Opel Corsa ,dove quest'ultima resisteva abbastanza bene nonostante l'arretramento -trasferimento di moto- di parecchi metri e salvava gli occupanti-manichini ,proprio perchè le due scocche avevano "lavorato" insieme al contenimento delle conseguenze dell'impatto.
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Una legge dovrebbe imporre di posizionare per tutte le vetture la struttura resistente di distribuzione delle forse anteriore alla stessa altezza.
Mi pare che Volvo, da sempre particolarmente attenta alla sicurezza passiva, abbia impiegato un accorgimento di questo tipo nei suoi suv XC 90 ed Xc 60.
Immaginiamo ad esempio cosa succederebbe in caso di incidente con una supercar che è notoriamente molto bassa rispetto ad un Suv?
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Sono d'accordo anche qui. Con una riserva e un'aggiunta,però. La legge sarebbe utile.Va considerata però ,a margine di questa regola eguale per tutti i veicoli , che occorrerebbe in ogni caso creare almeno anteriormentea tutti i tipi di auto una doppia struttura longitudinale -longheroni- unita ad una doppia struttura trasversale -traverse- che consentirebbe la centratura di parecchi tipi di urti e il miglior assorbimento degli stessi ,evitando picchi eccessivi di energia. Inoltre questa scatola protettiva eviterebbe le conseguenze negative di altri ostacoli -ovviamente non "regolamentabili" : guard-rail alti , staccionate,cancelli,cartelli pubblicitari ecc.Oggi le auto sono mirate esclusivamente sul "pacco in alluminio" del laboratorio Euro-n-cap ! E al di sopra cedono,sino ai montanti, come fossero di burro.
Infine andrebbero aggiunte normative severe sugli autocarri e autotreni e pullman(aggiunta di efficaci barre antiurto) per evitare almeno che gli altri veicoli vi si infilino sotto e ,in prospettiva, occorrerebbe aggiungere su tali mezzi pesanti dei sistemi di assorbimento e contenimento delle forze micidiali che possono mettere in campo in caso d'urto.Saluti
 
ma guarda caso, adesso che europei e giapponesi sono pronti a mettere sul mercato statunitense le auto più piccole, gli americani che non ne producono iniziano a fare di questi test, ma veramente strano, chissà perchè
 
tvrgb ha scritto:
ma guarda caso, adesso che europei e giapponesi sono pronti a mettere sul mercato statunitense le auto più piccole, gli americani che non ne producono iniziano a fare di questi test, ma veramente strano, chissà perchè
Guarda, io non sono convinto che siano necessariamente in malafede.
l' IIHS è un ente non profit fondato dalle compagnie assicurative, e da anni a questa parte segnala la pericolosità delle vetture piccole.
I risultati del test sono peraltro talmente logici da sembrare la scoperta dell'acqua calda, eppure sono convinto che molte persone si siano fatte talmente ingannare dalle "stelline" da non rendersi conto che 10 airbag non possono sostituire 50cm di lamiera a deformazione programmata..
Le citycar sono più pericolose delle loro sorelle maggiori, pertanto non vedo nulla di male nel ribadirlo.
 
alkiap ha scritto:
tvrgb ha scritto:
ma guarda caso, adesso che europei e giapponesi sono pronti a mettere sul mercato statunitense le auto più piccole, gli americani che non ne producono iniziano a fare di questi test, ma veramente strano, chissà perchè
Guarda, io non sono convinto che siano necessariamente in malafede.
l' IIHS è un ente non profit fondato dalle compagnie assicurative, e da anni a questa parte segnala la pericolosità delle vetture piccole.
I risultati del test sono peraltro talmente logici da sembrare la scoperta dell'acqua calda, eppure sono convinto che molte persone si siano fatte talmente ingannare dalle "stelline" da non rendersi conto che 10 airbag non possono sostituire 50cm di lamiera a deformazione programmata..
Le citycar sono più pericolose delle loro sorelle maggiori, pertanto non vedo nulla di male nel ribadirlo.
-
potrei essere d'accordo, ma mi viene da pensare che l'ente no profit che giudica sulla sicurezza si preoccupa moltissimo di quella passiva delle piccole costruite da non statunitensi e meno dei danni arrecati dalle grosse suv, prodotte dalle azienda statunitensi.
-
e anche se qualcosa avranno pur detto, mi pare che la campagna sulle piccole sia molto più insistente di quella finta sulla reale sicurezza (per gli altri) dei suv, perchè anche questi "sono" decisamente pericolosi, anche per gli occupanti stessi (pensa ad un ribaltamento, per dirne una)
 
Oggi sicuramente la campagna è sulle piccole perchè l'attenzione del mercato è lì.
Ma mi ricordo che intorno al 2000/2002 la campagna contro alcuni light trucks, quelli davvero esagerati (vedi Ford Escursion) era altrettanto insistente, così come lo era il tema del ribaltamento, che spinse molto la diffusione dell'ESP nel mercato americano.
Chiaro che tutti i lobbysti delle case americane stanno remando contro le piccole...
 
tvrgb ha scritto:
ma guarda caso, adesso che europei e giapponesi sono pronti a mettere sul mercato statunitense le auto più piccole, gli americani che non ne producono iniziano a fare di questi test, ma veramente strano, chissà perchè
Abbiamo già detto tutti che è evidente che questi test sono stati fatti ,proprio ora,in vista dell'entrata sul mercato Usa di piccole vetture molto appetibili e fra queste di Fiat che addirittura si propone di acquisire una delle tre grandi case americane.
Ma personalmente ho già scritto ,e in ciò confortato da altri forumisti, che è inutile ,oltre che sciocco e poco onesto, negare l'evidenza per rispondere ad operazioni di marketing della concorrenza. Le leggi della fisica danno inesorabilmente ragione ai test americani. Lo ripeto ancora una volta : a parità di capacità di assorbimento urto -in questo caso tuttele vetture sono 5 stelle euro-n-cap-l'automobile più grande trasferisce una parte dell'energia d'urto sotto forma di moto alla vettura più piccola che se ne becca una quantità maggiore.E di qui non si scappa! E' una verità scientifica nota da secoli ,dai tempi di Newton addirittura.
Se si vuole fare -o si deve- pubblicità ,pubbliche relazioni ,vendita o sempliciemente si tifa -ed è encomiabile- per l'industria italiana, conviene non negare la verità ,ma riconoscerla apertamente. Dopo di che, si può puntare il dito su altri aspetti del problema sicurezza ,più favorevoli a ciò che vogliamo sostenere. Per esempio si può dire che le piccole vetture sono più agili e facili da condurre ,che spesso hanno una maggior sicurezza attiva ,rispetto ai mastodontici Suv. O puntare il dito sulle normative che dovrebbero prevedere almeno barre "antisommersione" da montare sui Suv o premiare quelle vetture ,anche grosse, ma con frontali più morbidi per essere meno aggressive e così via.Saluti
 
tvrgb ha scritto:
alkiap ha scritto:
tvrgb ha scritto:
ma guarda caso, adesso che europei e giapponesi sono pronti a mettere sul mercato statunitense le auto più piccole, gli americani che non ne producono iniziano a fare di questi test, ma veramente strano, chissà perchè
Guarda, io non sono convinto che siano necessariamente in malafede.
l' IIHS è un ente non profit fondato dalle compagnie assicurative, e da anni a questa parte segnala la pericolosità delle vetture piccole.
I risultati del test sono peraltro talmente logici da sembrare la scoperta dell'acqua calda, eppure sono convinto che molte persone si siano fatte talmente ingannare dalle "stelline" da non rendersi conto che 10 airbag non possono sostituire 50cm di lamiera a deformazione programmata..
Le citycar sono più pericolose delle loro sorelle maggiori, pertanto non vedo nulla di male nel ribadirlo.
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potrei essere d'accordo, ma mi viene da pensare che l'ente no profit che giudica sulla sicurezza si preoccupa moltissimo di quella passiva delle piccole costruite da non statunitensi e meno dei danni arrecati dalle grosse suv, prodotte dalle azienda statunitensi.
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e anche se qualcosa avranno pur detto, mi pare che la campagna sulle piccole sia molto più insistente di quella finta sulla reale sicurezza (per gli altri) dei suv, perchè anche questi "sono" decisamente pericolosi, anche per gli occupanti stessi (pensa ad un ribaltamento, per dirne una)

Allora ,ripeto, si sposti il discorso sulla mancanza di stabilità dei grossi suv americani , sulla loro difficoltà di guida, sulla propensione al ribaltamento.Ecc. Non basta piangere e dire che le Lobby cattive attaccano mamma Fiat. La guerra dell'auto -non sono il primo a dirlo e non sarò l'ultimo- non è roba per mammolette ,visto che ,come ha recentemente ribadito l' AD Fiat Marchionne,lascerà sul campo decine di case automobilistiche fra le quali solo 5 o 6 resteranno in piedi. I rudimenti del marketing insegnano però a non attaccare per partito preso la concorrenza ,ma accettare ciò che dice di vero e semmai fare confronti e cercare di dimostrare i propri punti di forza ,spostando se è il caso il discorso su terreni più favorevoli.Saluti

Ps :in questo thread continuo a perdere stelline :shock: Evidentemente è un argomento per cui nutro un interesse spassionato :D , ma questo non è troppo gradito a chi ha sposato preconcettualmente delle cause :oops:
 
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