Devo darti ragione, senza la famiglia a mantenermi i miei bisogni primari non avrei potuto fare niente, e per questo sono loro infinitamente grato.
Devi peró ammettere che non esiste alcuna famiglia che fa pesare sul figli il suo mantenimento facendogli pagare vitto e alloggio, almeno io non ne conosco.
E in questa situazione ci sono anche io, non dovendo pagare bollette, cibo e tasse ho potuto riaparmiare quanto bastava, ma hoz conunque dovuto fare dei ( seppur minimamente paragonabili a quelli di altri ) piccoli sacrifici per permettermi la macchina.
Quindi telefono preso già vecchio e tenuto per tre anni, niente discoteca/bere ecc, niente viaggi tanto per perdere tempo.
Cavolo ci sono miei coetanei che spendono 500 euro al mese per divertirsi, e poi ci credo che i soldi non bastano, mezzo stipendio sprecato.
Ce ne sono,non che siano genitori aguzzini ma secondo me quando un figlio è grande,ha un reddito e vive in casa non c'è nulla di male nel chiedergli di contribuire alle spese domestiche.
Non dico fargli mettere in casa mezzo stipendio ma qualcosa si.
Ci sono poi genitori che a loro volta si trovano in condizioni economiche precarie che devono per forza far affidamento anche sui figli.
A me da fastidio sentire la conduttrice tv,figlia di un generale di corpo d'armata o maritata con un politico o con un imprenditore milionario,che parla di problemi che probabilmente non ha mai vissuto sulla sua pelle.
Anche solo il mese in cui ci sono tre bollette da pagare e si rischia di non arrivarci coi soldi è qualcosa di assolutamente sconosciuto.
I sacrifici che hai citato non toccano a tutti,e fin qui nulla di male non dico che chi ha la fortuna di essere nato in una famiglia agiata debba privarsi del sovrappiù che può avere,ma tutti sono convinti di averli sopportati.
E allo stesso tempo la gratitudine è merce molto rara,specie nei confronti dei genitori che DEVONO dare ma non spesso non hanno diritto di chiedere nulla indietro.
Io ho dovuto iniziare presto a sdebitarmi coi miei genitori,sia a livello economico che a livello di assistenza nei momenti di bisogno.
E quando vedo dei figli che hanno superato i 40,che non hanno studiato ne lavorato molto,che voltano le spalle ai genitori che magari verso gli 80 iniziano ad avere bisogno di assistenza tendo a incazzarmi un po'.
So che sto divagando poichè si parlava di macchine ma l'auto è inutile negarlo è un vizio,almeno per un giovane che ancora non lavora,e i vizi non sono diritti acquisiti quindi secondo me non è detto che tutti i neopatentati debbano avere una vettura propria,anche se la famiglia non se la può permettere.
Pensavo,tornando in topic,che forse la legge potrebbe prevedere delle deroghe se il nucleo famigliare ha un reddito basso e possiede una vettura di poco oltre i limiti per i neopatentati per permettere al neopatentato di guidare ugualmente l'auto di famiglia senza che quest'ultima debba essere sostituita o affiancata da una seconda auto.