<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nascita figlio e amicizie | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Nascita figlio e amicizie

|Mauro65| ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Io partirei col farmi un esame di coscienza. Nel senso, cerca di capire inizialmente se sei cambiato tu, quali possono essere i tuoi errori, le tue esigenze nel contesto delle tue amicizie.
+++
Quello che mi fa più strano, è leggere i vostri commenti, partite dal presupposto che uno debba per forza essere invidioso, o che non meriti la vostra amicizia nel caso in cui gli amici vi hanno abbandonato dopo la nascita di un figlio. Noi non sbagliamo mai, vero?!
Beh, non mi pare che òa maggioranza si sia espressa in qusti termini ...

Però una cosa è vera (almeno per il nostro caso personale), i figli ti fanno cambiare, a forza, anche se non vuoi, a meno di non farli soffrire.

Ti faccio un esempio riallacciandomi al tuo discorso: mia moglie ed io, "prima" eravamo alquanto nottambuli.

"Dopo" le cose sono talmente cambiate che, in un paio di occasioni, quando la bimba dormiva dai nonni, ci siamo ritrovati fuori ad ore oramai per noi inconsuete (e ti parlo delle 23! mica delle 2 - 3 del mattino ...), siamo rimasti quasi spaesati ... detto questo, sappiamo perfettamente che non si può imporre a nessuno di rispettare i nostri nuovi orari, e non ce ne facciamo un problema. Va anche detto che, per altre vicende, ci siamo trovati ad allontanare molte persone che pensvamo amici ma non lo erano, quindi problemi zero.

In ogni caso, è piuttosto comune che "dopo" cambi un po' il giro delle amicizie (vere o presunte tali); allo stesso modo in cui cambiano passando dalla scuola dell'obbligo al liceo, dal liceo all'università, da quest'ultima al mondo del lavoro, dalla condizione di "single" a quella di "coppia".
Se qualche rara amicizia sopravvive a tutto questo, forse è davvero tale, e quindi preziosa.

Ciao
Mi spiace che proprio tu abbia quotato un post che ora riporto, dicendo che Belli aveva mirabilmente centrato la questione...

BelliCapelli3 wrote:
Alcuni di loro possono essere semplicemente gelosi di te. Altri possono avere in ballo la discussione su un figlio proprio, e la vista dei tuoi può far saltare tregue raggiunte con fatica. Altri ancora sono stupidi e basta. E' un fatto che comunque coi figli si cambia, e si può diventare irriconoscibili a chi figli non ne ha.


Perchè in questa frase ci sono solo "accuse" rivolte agli amici e nemmeno la minima possibilità che mammo possa aver sbagliato qualcosa?
 
morgan65 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
morgan65 ha scritto:
Io ho tagliato con quasi tutti adesso ci sono solo i miei micetti e non me ne puo' fregare di meno di uscire e degli altri
ciao
Ecco, ad esempio uno che la pensa come te, che amici può pretendere?!

Quando ti capitera' di aver bisogno di qualcuno spero per te che non ti debba affidare a degli amici
Non capisco questa risposta, ma ti dico che fondamentalmente cerco di non aver mai bisogno di nessuno.
Se proprio dovessi aver bisogno, mi appellerei ad una persona di cui mi fido e che mi voglia bene come gliene voglio io, a prescindere da amicizia/parentela. Mia mamma mi ha ferito più di molti estranei...
 
testerr ha scritto:
morgan65 ha scritto:
Io ho tagliato con quasi tutti adesso ci sono solo i miei micetti e non me ne puo' fregare di meno di uscire e degli altri
ciao

non so se hai fatto la cosa giusta (non sta a me giudicare); dopo il matrimonio gli amici si perdono ma ritrovarli è bellissimo. Quando vado in albergo, ben vedo la differenza che c'è tra una tavolata di amici e "moglie marito e figlioletto";da una parte si ride, dall'altra si parla, e alle volte assai poco.

iscrivendoti al mio forum....ti ricordi che dissi:

avrai tanti amici e li incontrerai spesso....mi son sbagliato?
 
Deb81 ha scritto:
Mi spiace che proprio tu abbia quotato un post che ora riporto, dicendo che Belli aveva mirabilmente centrato la questione...

BelliCapelli3 wrote:
Alcuni di loro possono essere semplicemente gelosi di te. Altri possono avere in ballo la discussione su un figlio proprio, e la vista dei tuoi può far saltare tregue raggiunte con fatica. Altri ancora sono stupidi e basta. E' un fatto che comunque coi figli si cambia, e si può diventare irriconoscibili a chi figli non ne ha.


Perchè in questa frase ci sono solo "accuse" rivolte agli amici e nemmeno la minima possibilità che mammo possa aver sbagliato qualcosa?

Cara Deb,
ho quotato e condiviso (e sempre condivido) perché non penso volesse assolutamente dividere in modo manicheo tra "gelosi" e "stupidi e basta", è un elenco parziale e non esaustivo, non intendeva, penso, o gelosi o sciocchi.

Quanto alla tua considerazione che i neogenitori non si porrebbero nemmeno eventualmente nell'ipotesi che siano proprio loro a sbagliare qualcosa, potrei portarti senza problemi casi come tu dici. E portarti casi di coppie con figli coetanei da evitare come la peste (probabilmente ricambiati, ci mancherebbe), ed invece addirittura single con cui non si vede l'ora, appena possibile, di passare un po' di tempo assieme.

Ma qui, in realtà, il problema non è "chi sbaglia", genitori o non-genitori: il fatto è che, credimi, a partire dal primo vagito la tua vita cambia radicalmente.
Neonati lattanti o divezzi hanno una capacità di assorbire totalmente ogni tua energia residua ed una diabolica abilità di scovarne anche la più labile traccia che riuscirebbero a stroncare pure Alien 1, 2, 3, 4 e 5 messi assieme.
Il genitore, incredibilmente e nonostante tutto, ce la fa a superare i primi periodi, fintanto che (direi verso i 2 anni e 1/2 - 3, vedendo non solo il nostro caso personale ma anche e soprattutto altri) non inizia ad interagire positivamente con il mutevole mondo circostante (perché sono maledettamente abitudinari)

Il punto di base è che un figlio, specie all'inizio, rappresenta una cesura netta con tutto il "prima": è anche una delle tante occasioni in cui si misurano i rapporti tra le persone. Muoiono vecchie relazioni e ne nascono di nuove, alcune si conservano, quasi come una selezione darwiniana.

Per mia moglie e me non è stata una novità, perché, purtroppo, abbiamo avuto modo di sperimentare qualcosa del genere, in un contesto per altro non gioioso e felice come quello di una nascita, ma decisamente grave e triste, 1 - 2 anni prima che nascesse la nostra bambina: per cui, in un certo senso. la ramazza era già passata. Chi ci è stato vicino in quei difficilissimi momenti, è ancora al nostro fianco (e viceversa!): solo con modalità necessariamente diverse, che si realizzano con la buona volontà di tutti, e che via via si adattano al tempo che trascorre.

Per fare un esempio sulla base di quanto dicevi, non ci permetteremmo mai di "piantare" degli amici alle 22 a metà serata: ma, proprio per questo, decliniamo di uscire per una serata del genere e, magari, organizziamo una cena a casa nostra.
 
GheddoStella ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Ecco, ho appena chiesto al mio amico che ha la bimba se viene fuori domani sera. Ha detto che non può. Ciao!
Vagli a dare una mano con la bimba, così fate anche 2 chiacchiere ;)

Quando viene su il week end lo faccio a volte... ...non sono un fanatico del venerdì sera, anzi, non esco quasi mai. Se posso però cerco di vedere della gente magari dell'altro sesso e possibilmente non di un anno. 8)
 
elancia75 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Ecco, ho appena chiesto al mio amico che ha la bimba se viene fuori domani sera. Ha detto che non può. Ciao!
Vagli a dare una mano con la bimba, così fate anche 2 chiacchiere ;)

Quando viene su il week end lo faccio a volte... ...non sono un fanatico del venerdì sera, anzi, non esco quasi mai. Se posso però cerco di vedere della gente magari dell'altro sesso e possibilmente non di un anno. 8)
Pertanto, si torna a quanto detto in parecchi post: i figli portano esigenze diverse, è quantomeno normale che cambino le amicizie; soprattutto verso le coppie che non ne hanno.
Forse doloroso da accettare, ma è così.
 
stefano_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Ecco, ho appena chiesto al mio amico che ha la bimba se viene fuori domani sera. Ha detto che non può. Ciao!
Vagli a dare una mano con la bimba, così fate anche 2 chiacchiere ;)

Quando viene su il week end lo faccio a volte... ...non sono un fanatico del venerdì sera, anzi, non esco quasi mai. Se posso però cerco di vedere della gente magari dell'altro sesso e possibilmente non di un anno. 8)
Pertanto, si torna a quanto detto in parecchi post: i figli portano esigenze diverse, è quantomeno normale che cambino le amicizie; soprattutto verso le coppie che non ne hanno.
Forse doloroso da accettare, ma è così.

... e verso gli "scoppiati" :cry:
 
elancia75 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Ecco, ho appena chiesto al mio amico che ha la bimba se viene fuori domani sera. Ha detto che non può. Ciao!
Vagli a dare una mano con la bimba, così fate anche 2 chiacchiere ;)

Quando viene su il week end lo faccio a volte... ...non sono un fanatico del venerdì sera, anzi, non esco quasi mai. Se posso però cerco di vedere della gente magari dell'altro sesso e possibilmente non di un anno. 8)
Pertanto, si torna a quanto detto in parecchi post: i figli portano esigenze diverse, è quantomeno normale che cambino le amicizie; soprattutto verso le coppie che non ne hanno.
Forse doloroso da accettare, ma è così.

... e verso gli "scoppiati" :cry:

il mondo è grande. Basta fare amicizie nuove, non è la fine del mondo. Le perdite dolorose sono ben altre. Come si digerisce la morte di un parente, si può ben digerire l'amico che si fa gli affari suoi solo perchè hai avuto un bambino.
 
|Mauro65| ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Mi spiace che proprio tu abbia quotato un post che ora riporto, dicendo che Belli aveva mirabilmente centrato la questione...

BelliCapelli3 wrote:
Alcuni di loro possono essere semplicemente gelosi di te. Altri possono avere in ballo la discussione su un figlio proprio, e la vista dei tuoi può far saltare tregue raggiunte con fatica. Altri ancora sono stupidi e basta. E' un fatto che comunque coi figli si cambia, e si può diventare irriconoscibili a chi figli non ne ha.


Perchè in questa frase ci sono solo "accuse" rivolte agli amici e nemmeno la minima possibilità che mammo possa aver sbagliato qualcosa?

Cara Deb,
ho quotato e condiviso (e sempre condivido) perché non penso volesse assolutamente dividere in modo manicheo tra "gelosi" e "stupidi e basta", è un elenco parziale e non esaustivo, non intendeva, penso, o gelosi o sciocchi.

Quanto alla tua considerazione che i neogenitori non si porrebbero nemmeno eventualmente nell'ipotesi che siano proprio loro a sbagliare qualcosa, potrei portarti senza problemi casi come tu dici. E portarti casi di coppie con figli coetanei da evitare come la peste (probabilmente ricambiati, ci mancherebbe), ed invece addirittura single con cui non si vede l'ora, appena possibile, di passare un po' di tempo assieme.

Ma qui, in realtà, il problema non è "chi sbaglia", genitori o non-genitori: il fatto è che, credimi, a partire dal primo vagito la tua vita cambia radicalmente.
Neonati lattanti o divezzi hanno una capacità di assorbire totalmente ogni tua energia residua ed una diabolica abilità di scovarne anche la più labile traccia che riuscirebbero a stroncare pure Alien 1, 2, 3, 4 e 5 messi assieme.
Il genitore, incredibilmente e nonostante tutto, ce la fa a superare i primi periodi, fintanto che (direi verso i 2 anni e 1/2 - 3, vedendo non solo il nostro caso personale ma anche e soprattutto altri) non inizia ad interagire positivamente con il mutevole mondo circostante (perché sono maledettamente abitudinari)

Il punto di base è che un figlio, specie all'inizio, rappresenta una cesura netta con tutto il "prima": è anche una delle tante occasioni in cui si misurano i rapporti tra le persone. Muoiono vecchie relazioni e ne nascono di nuove, alcune si conservano, quasi come una selezione darwiniana.

Per mia moglie e me non è stata una novità, perché, purtroppo, abbiamo avuto modo di sperimentare qualcosa del genere, in un contesto per altro non gioioso e felice come quello di una nascita, ma decisamente grave e triste, 1 - 2 anni prima che nascesse la nostra bambina: per cui, in un certo senso. la ramazza era già passata. Chi ci è stato vicino in quei difficilissimi momenti, è ancora al nostro fianco (e viceversa!): solo con modalità necessariamente diverse, che si realizzano con la buona volontà di tutti, e che via via si adattano al tempo che trascorre.

Per fare un esempio sulla base di quanto dicevi, non ci permetteremmo mai di "piantare" degli amici alle 22 a metà serata: ma, proprio per questo, decliniamo di uscire per una serata del genere e, magari, organizziamo una cena a casa nostra.
Mi piacerebbe credere che sia come dici tu, ma ne dubito fortemente...
Per essere un elenco parziale direi che
- alcuni (i gelosi)
- altri (la sottospecie dei gelosi)
- altri ancora (gli stupidi e basta)...
sono decisamente troppi...
 
mammo4 ha scritto:
Come mai da quando io e mia moglie siamo diventati genitori, i nostri amici di sempre, si stanno allontanando?

cosa vuol dire, "allontanando"?

se semplicemente non fate più tutte quelle le cose insieme che facevate prima, è normale; come quando in un gruppo di amici giovani qualcuno inizia a lavorare, altri proseguono a studiare e altri cambiano magari città per gli studi.
semplicemente cambia la disponibilità di tempo da passare insieme, e ognuno segue le proprie esigenze e disponibilità.

l'amicizia non è una questione quantitativa, ma qualitativa.

se invece si stanno allontanando in senso affettivo, cioè c'è meno calore e meno disponibilità, allora o voi due o loro (o tutti) avevate forse una amicizia basata non tanto sul rispetto e sull'affetto, ma sulla condivisione di tempi e abitudini

ovvero, cambiata abitudine, cambio l'amico.

il che, permettimi, non è molto bello.
 
belpietro ha scritto:
mammo4 ha scritto:
Come mai da quando io e mia moglie siamo diventati genitori, i nostri amici di sempre, si stanno allontanando?

cosa vuol dire, "allontanando"?

se semplicemente non fate più tutte quelle le cose insieme che facevate prima, è normale; come quando in un gruppo di amici giovani qualcuno inizia a lavorare, altri proseguono a studiare e altri cambiano magari città per gli studi.
semplicemente cambia la disponibilità di tempo da passare insieme, e ognuno segue le proprie esigenze e disponibilità.

l'amicizia non è una questione quantitativa, ma qualitativa.

se invece si stanno allontanando in senso affettivo, cioè c'è meno calore e meno disponibilità, allora o voi due o loro (o tutti) avevate forse una amicizia basata non tanto sul rispetto e sull'affetto, ma sulla condivisione di tempi e abitudini

ovvero, cambiata abitudine, cambio l'amico.

il che, permettimi, non è molto bello.

Quoto belpietro, l'opportunismo è una brutta bestia.
 
Deb81 ha scritto:
Mi piacerebbe credere che sia come dici tu, ma ne dubito fortemente...
Per essere un elenco parziale direi che
- alcuni (i gelosi)
- altri (la sottospecie dei gelosi)
- altri ancora (gli stupidi e basta)...
sono decisamente troppi...
Non ho ben capito su cosa dissenti, se è lecito chiederlo.
Se Dissenti sull'affermazione che il torto sia da una parte sola, e che più in generale ci sia veramente un torto, allora sono d'accordo sul tuo dissentire (un po' cervellotico, ma spero si capisca).
Se invece - come mi pare, anche dall'acredine che traspare dal tuo primo post verso la "categoria" delle coppie con figli - dissenti sul fatto che i figli portino cambiamenti abissali nella famiglia, e che tali cambiamenti condizionano inevitabilemente i rapporti precedenti, allora non sono d'accordo per nulla sul tuo dissentire, perchè nella mia esperienza e in molteplici altre ti assicuro che è successo proprio così.
Anzia, la tua acredine giustifica a maggior ragione il "crollo" delle amicizie tra "con figli" e "senza figli" (o "con figli grandi", che ormai van x conto loro).
 
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