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Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

La fotografia 3810 che posto, e' la Giulietta Sprint Veloce 1300 cc. dei fratelli Leto di Priolo che il carrozziere Zagato ha rimaneggiato a seguito precedente incidente in cui incorse la vettura durante una Mille Miglia.

Questa vettura cosi' riadattata presenta una linea leggermente piu' aerodinamica ma soprattutto un risparmio di peso di ben 135 Kg. rispetto la Sprint Veloce da cui deriva e quindi per un totale di ben 200 Kg. in meno rispetto la Sprint normale di serie da 65 Cv,

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La vettura dei fratelli Leto di Priolo fece scuola ed infatti Zagato fu quasi sommerso da richieste da parte di clientela privata , di vetture Giulietta un po' particolari.

Una di queste fu quella che posto ora e che fu prodotta da Zagato nell' anno 1958 ed ora e' di proprieta' di un signore inglese.

A mio modo di vedere, questa vettura fu l' antesignana della futura e piu' che conosciuta SZ .

Attached files /attachments/1188078=8536-ALFA Giulietta Sprint Veloce-1300 cc. ricarrozzata da Zagato nel 1958 ed ora di proprieta
 
Le Giulietta 1300 Sprint e Sprint Veloce, nel 1958-1959 subirono lieve aggiornamento di carrozzeria.

La potenza della Sprint , come gia' detto in precedente mess. , fu portata da 65 Cv. ad 80 Cv. mentre la potenza della Sprint Veloce dai 90 Cv. ai 96 Cv.

Purtroppo questa serie di Giulietta Sprint e Sprint Veloce vide anche un piccolo incremento di peso.

Prossimamente = Le Giulietta sportive derivate oppure la Giulietta Berlina.

Ciao. :thumbup:

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PER CHI POTESSE INTERESSARE

Alfa Romeo Giulietta Sprint
Alfa Romeo Giulietta Sprint/Sprint Veloce

Alfa Romeo Giulietta Sprint 1ª serie

Costruttore: Alfa Romeo Descrizione generale
Tipo principale Coupé
Altre versioni
Produzione dal 1954 al 1965
Sostituisce la: [[]]
Sostituita da: Alfa Romeo Giulia GT

Premio Auto dell'anno nel [[{{{auto_dell'anno}}}]]
&#9660; mostraAltre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza 3.980 mm
Larghezza 1.535 mm
Altezza mm
Passo 2.380 mm
Massa 880 kg
Altro
Assemblaggio: Pininfarina, Grugliasco (TO)
Progetto Rudolf Hruska
Design Franco Scaglione
per Bertone
Altre antenate
Altre eredi Alfa Romeo Giulia GTA
Stessa famiglia Giulietta, Giulietta Spider e Giulietta SZ
Auto simili
Note La Sprint Veloce venne prodotta dal 1956 al 1962

L'Alfa Romeo Giulietta Sprint e la Sprint Veloce, prodotte dal 1954 al 1965, sono la versione coupé dell'Alfa Romeo Giulietta,

La storia [modifica]
Manichino di carrozzeria utilizzato dalla Bertone per l'Alfa Romeo Giulietta SprintAlla metà degli anni cinquanta la 1900 è troppo impegnativa e potente per i regimi fiscali dei paesi dove viene venduta e anche molto costosa, dato che si trattava di un'auto destinata ad una borghesia molto abbiente, nonostante fosse la prima Alfa Romeo davvero costruita in serie. L'Alfa Romeo - che per sopravvivere deve diventare un grande costruttore - mette allo studio il progetto per una vettura più piccola, meno costosa e più interessante, capace di attirare un più grande numero di acquirenti. Il progetto, denominato 750 per spiazzare la concorrenza che appunto si aspettava una vettura utilitaria, approda ad una vettura di dimensioni più contenute, dotata di un motore quattro cilindri di 1290 cm3, bialbero, costruito integralmente in lega leggera. La grande modernità di questo progetto farà sì, tra l'altro, che la tipologia del propulsore possa sopravvivere in diverse cilindrate e versioni fino agli anni novanta (sull'Alfa Romeo 164).

Così nasce la Giulietta Sprint presentata come prototipo di pre-serie al Salone dell'automobile di Torino nel 1954 e firmata Bertone su disegno di Franco Scaglione. In realtà gli esemplari proposti furono due, uno di colore rosso e uno di colore azzurro, diversi tra loro in molti particolari, ma che avevano persino il portellone posteriore apribile, vera novità per l'epoca. Tale soluzione fu poi abbandonata per la produzione in serie in quanto troppo costosa.

Il primo esemplare è dunque una coupé: caso rarissimo nella storia dell'automobile, la versione sportiva nasce - e ottiene successo - prima della berlina e questo fu determinato dalla necessità di fornire il premio promesso alla lotteria che aveva finanziato la messa in opera degli impianti produttivi necessari per gli stabilimenti di costruzione della nuova vettura. In considerazione che la delibera della berlina si protraeva nel tempo per vari problemi di vibrazioni di difficile soluzione, si decise di mettere in cantiere la Sprint, pensando di farne una serie limitata. Invece il successo fu tale che anche la Carrozzeria Bertone dovette far fronte alle commesse impreviste dell'Alfa Romeo subappaltando la costruzione delle scocche agli altri artigiani battilastra del torinese. Nel 1960 si arrivò alla produzione automatizzata delle scocche che sino a quel momento erano state tutte battute a mano. La costruzione della Giulietta Sprint avveniva a Torino per il corpo vettura, poi le scocche nude venivano avviate a Milano presso il Portello con le bisarche, dove venivano completate del motore, degli organi meccanici e di tutti gli interni.

Il motore della Sprint, grazie alla presenza di un rapporto di compressione più elevato rispetto alla berlina e ad un carburatore doppio corpo raggiunge i 65 cavalli e la vettura arriva così ai 160 km/h. Contribuiscono al successo la linea moderna e filante ed il prezzo di 1.900.000 lire, che, pur non economico in assoluto, è però molto inferiore rispetto a quello della sorella maggiore 1900 Super Sprint coupé Touring, commercializzata in parallelo (che costa 3.210.000 lire). Veniva venduta all'epoca solo in quattro colorazioni: rosso Alfa, blu tornado, bianco gardenia e azzurro Capri.

La linea risulta piacevole e moderna e l'operazione di inserire la Giulietta Sprint in una fascia più popolare riesce molto bene. La Giulietta berlina arriva nella primavera del 1955, mentre in autunno, al Salone dell'automobile di Francoforte, vede la luce la Spider.

L'evoluzione e la Sprint Veloce [modifica]Le cifre di vendita della gamma Giulietta raggiungono subito valori di rilievo: dalle 12 unità costruite nel 1954, si passa a 1.415 nel 1955 ed a 1.855 nel 1956.

Una Giulietta SS (Sprint Speciale) disegnata da Franco ScaglioneNel 1956, a ogni buon conto, alla normale Sprint viene affiancata la versione Veloce che si distingue per parecchi alleggerimenti - tra cui i vetri delle porte in plexiglas ad apertura scorrevole che consentono l'eliminazione anche dei tradizionali alzacristalli e che sono l'elemento distintivo estetico di questa versione, ed anche per l'assenza dei piatti cromati copri mozzi alle ruote - e per un incremento della potenza e delle prestazioni: con l'adozione di un'alimentazione a 2 carburatori Weber orizzontali a doppio corpo, il rapporto di compressione portato a 9:1 i cavalli salgono a 90 e la velocità a 180 km/h. Il prezzo di vendita della "Sprint Veloce" viene fissato in Lire 2.250.000. La Sprint Veloce è impegnata con successo nelle competizioni, soprattutto nella Mille Miglia dove, nell'edizione 1956, conquista i primi tre posti di categoria, a scapito delle Porsche 356, dotate di motori di maggior cilindrata. Fu poi messa a listino anche una versione della Sprint Veloce denominata Lusso, perché accessoriata con vetri laterali in cristallo discendente e copri mozzi cromati alle ruote.

Da un incidente occorso ai Leto di Priolo nel corso della Mille Miglia, dove distrussero la vettura in un'uscita di strada, con conseguente necessità di ricarrozzare completamente l'auto, nacque un altro mito automobilistico. I fratelli Leto di Priolo si rivolsero al carrozziere Zagato per i lavori e l'atelier milanese riconsegnò loro la vettura con una carrozzeria solo leggermente più aerodinamica, ma molto più leggera come tipico dei canoni della carrozzeria Zagato. Con questa vettura si aggiudicarono molte corse e fu così che quasi tutti i piloti andarono alla Zagato per ottenere vetture dalle stesse caratteristiche, facendo ricarrozzare le loro Sprint, quasi tutte diverse l'una dall'altra, secondo l'esperienza via via accumulata. queste vetture vengono chiamate chiamate SVZ (Sprint Veloce Zagato). Fu una serie di dimensioni numeriche limitate, perché la Zagato non ottenne dall'Alfa Romeo i telai "nudi", ma solo le vetture complete, e quindi con aggravi di spese ben immaginabili e difficilmente sostenibili dal piccolo carrozziere meneghino.

Un altro esperimento, di tipo più aerodinamico, lo fece Michelotti che ricarrozzò un telaio Sprint Veloce con una carrozzeria altamente profilata che fu chiamata "Goccia": restò però un esemplare unico, ancor oggi esistente. Nel 1957 si pensò di dare una versione allestita appositamente ai piloti e venne coinvolto ancora una volta Bertone che, avvalendosi dell'estro e del genio aeronautico di Franco Scaglione, cominciò a delineare la futura Giulietta Sprint Speciale che entrò in produzione nel 1959, con un'aerodinamica assai evoluta ed esasperata, studiata anche con l'osservazione diretta dei flussi per mezzo di fili di lana applicati sulla carrozzeria di un'auto lanciata a forte velocità sulla Torino-Milano.

Questa vettura nasceva sul telaio a passo corto (2.250 mm), che nel 1959 venne usato anche dalla Spider, e lo stesso telaio fu fornito alla carrozzeria Zagato, che allestì un esemplare più tozzo, meno aerodinamico della Giulietta SS ma più leggero di circa 100 kg e, assai importante per le competizioni, assai più maneggevole della "rivale" di Bertone. Questa versione fu chiamata Sprint Zagato. Fu così che i piloti scelsero nella quasi totalità la SZ, così venne anche ufficialmente appellata, mentre la SS leggermente modificata e dotata di paraurti anteriore, divenne una veloce granturismo di classe. Importanti innovazioni che vennero introdotte su questi due modelli furono il cambio a 5 marce di serie e i freni anteriori a tre ceppi autoavvolgenti, in grado di generare una coppia frenante assai maggiore di quella a disposizione delle Sprint Veloce. Il motore di queste due versioni venne potenziato (+10cv rispetto all'ultima Sprint Veloce) sino al notevole livello di 100 cv che portò la velocità raggiungibile a 200 km/h nel caso della SS e di qualcosa meno per la più leggera ma meno profilata SZ.

Nel 1961 la Carrozzeria Zagato provò ad attuare i principi aerodinamici del prof. Kamm, secondi i quali una coda allungata e troncata all'estremità permetteva migliori allunghi velocistici (come già dimostrato dalla versione SS un poco più veloce come punta massima alla SZ) e così nacque in un numero estremamente ridotto di esemplari la SZ Coda Tronca, che si impose in numerose competizioni anche di alto livello. Da questa versione venne studiata la successiva Giulia TZ[1]

Nel 1958 il prezzo della Sprint sale leggermente (da Lire 1.900.000 a 1.925.000).

La Giulietta 2ª serieLa Giulietta Sprint subisce un importante aggiornamento nell'estate del 1958, quando viene adottato un diverso cambio con sincronizzatori Porsche in luogo di quelli Borg&Warner e fu modificata la mascherina anteriore con griglia metallica e fari più grandi, anche la fanaleria posteriore aumentò le dimensioni ed inoltre fu applicata sulle fiancate un elegante gemma per le frecce laterali con una modanatura cromata; la potenza della Sprint, grazie all'aumento di compressione portato a 8:1, viene portata ad 80 CV e le prestazioni aumentano con la velocità massima che passa a 165 km/h. L'allestimento della sprint viene unificato a quello della sprint veloce, per diminuire i costo di produzione, così anche sulla prima la leva del cambio non si troverà più al volante ma sul pavimento. La versione Veloce alleggerita con i finestrini scorrevoli con la nuova serie andrà fuori produzione, proprio in virtù del risparmio sulla produzione...per cui rimane in produzione la versione lusso ma senza questa denominazione ma semplicemente Giulietta Sprint Veloce.

Nel 1961 il prezzo di tutte le Giulietta diminuisce sensibilmente: la Sprint scende da 1.925.000 a 1.735.000 Lire, la Sprint Veloce da 2.250.000 a 2.050.000 Lire.

La produzione della Giulietta Sprint sembra cessare nel 1962, quando riceve il motore da 1,6 litri dell'ultima nata Alfa, la Giulia, e si trasforma in Giulia Sprint 1600; in questa versione nuovi sono il volante ed il cruscotto, dove i tre elementi circolari erano posti orizzontalmente davanti al guidatore. Ma nel 1964, dopo la presentazione della Giulia Sprint GT (sempre disegnata dalla carrozzeria Bertone su disegno di Giorgetto Giugiaro) all'inizio solo con motore 1600, le scocche della Giulia Sprint (prodotte da Bertone) sono ancora disponibili e viene reinserita nel listino Alfa Romeo, sotto la definizione di 1300 Sprint, una versione con motore 1300 per venire incontro ai più giovani con una motorizzazione più agevolata sotto il profilo fiscale. Questa versione ha l'interno come quello della Giulia Sprint e presenta anche i freni anteriori a disco. La produzione si arresta definitivamente nel 1965.

La Sprint 1300 (che è l'ultima Giulietta ad essere commercializzata) sparisce definitivamente dal listino nel novembre del 1966, quando evidentemente tutti gli esemplari prodotti sono stati venduti (le ultime Sprint 1300 sono circa 1900).
 
Grazie ANGELO anche per il tuo contributo.

Ed allora seguitiamo con le derivate dalla Sprint e Sprint Veloce e parliamo della
bellissima SZ sia con coda Rotonda che con coda Tronca.

A mio giudizio esse furono la logica conseguenza di quella vettura sopra la di cui foto avevo scritto che era auto posseduta ora da un signore inglese.

Ecco le foto e mi perdonerete in anticipo se magari ci saranno dei doppioni.

Attached files /attachments/1189131=8570-ALFA Giulietta SZ -1300 Coda Tonda.JPG /attachments/1189131=8568-ALFA Giulietta SZ-1300 Coda Tonda +Coda Lunga Tronca.JPG /attachments/1189131=8569-DSCF1442.JPG
 
FOTO :

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Le prossime foto sono quelle che meglio rendono l' idea delle reali potenzialita' della Giulietta SZ che , voglio rammentare , e' vettura di serie e NON preparata e con " soli " 100 Cv.- DIN.

Immaginiamo cosa poteva fare con motore preparato da 125-130 e piu' cavalli.

E si parla di 50 anni fa. !!!!!!

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Ultime foto: Ma mi preme fare notare che la velocita' massima e' stata raggiunta a circa 7200 Giri !!! Per quei tempi........... e con motore di serie...( seppure ben "pompato " ) .........:shock: :shock:

Alla prossima per seguitare con le " Derivate " :D :D Ciao.

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vecchioAlfista ha scritto:
UP

Il giusto topic al giusto posto

Eccomi caro VecchioAlfista :D

Il Sig. Franco Scaglione, capo stilista della Carrozzeria Bertone, memore delle
ALFA-BAT da lui create nei primi / meta' anni '50, crea una bellissima auto verso fine anno 1956-primi 1957 per l' Alfa Romeo.

Essa e' il promissimo prototipo della Giulietta 1300 S.S. e viene presentata a Torino nel 1957.

La vettura non ha paraurti e neppure il classico "scudetto " Alfa sul frontale.

E' una vettura leggerissima ed ha il telaio Tubolare e carrozzeria in Alluminio.

Visto il successo suscitato, in Alfa si decide che potrebbe essere avviata la produzione ma in piccola serie - sempre da Bertone - ma vengono imposte alcune modifiche tra cui la trasformazione in Monoscocca in Acciaio.

Ecco alcune foto:

Attached files /attachments/1190057=8612-Primo Prototipo ALFA Giulietta S.S.-1300 cc. foto 2.JPG /attachments/1190057=8613-Primo prototipo ALFA Giulietta S.S.-1300 cc.-anno 1957 foto 1.JPG /attachments/1190057=8611-Primo Prototipo ALFA Giulietta S.S.-1300 cc.-anno 1957- Foto 3.JPG
 
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