<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 299 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

montaq52 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Bah, ritengo che sarebbe assolutamente sciocco fare una mega-ristrutturazione, annunciata ai 4 venti, facendo di tutto per avere l'agibilità durante l'EXPO', per poi tenerlo chiuso al pubblico.

Ristrutturazione fine a sé stessa? Non ci resta che attendere qualche mese e poi vedremo cosa si farà.

...va bene tutto, ma credere che uno perda l'occasione dell'Expo per riaprirlo dopo in una zona Arese dove FCA non ha alcun interesse, mi pare eccessivo

Se sono in ritardo e non riscono a finire dei lavori che per il comune non sono iniziati, l'unica strada è fare un'inaugurazione fittizia in giugno e poi richiudere i battenti... Lo so è un controsenso ma per ora le notizie a disposizione sono queste. Aspettmo tre mesi e vedremo
 
Ex Batri ha scritto:
montaq52 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Bah, ritengo che sarebbe assolutamente sciocco fare una mega-ristrutturazione, annunciata ai 4 venti, facendo di tutto per avere l'agibilità durante l'EXPO', per poi tenerlo chiuso al pubblico.

Ristrutturazione fine a sé stessa? Non ci resta che attendere qualche mese e poi vedremo cosa si farà.

...va bene tutto, ma credere che uno perda l'occasione dell'Expo per riaprirlo dopo in una zona Arese dove FCA non ha alcun interesse, mi pare eccessivo

Se sono in ritardo e non riscono a finire dei lavori che per il comune non sono iniziati, l'unica strada è fare un'inaugurazione fittizia in giugno e poi richiudere i battenti... Lo so è un controsenso ma per ora le notizie a disposizione sono queste. Aspettmo tre mesi e vedremo

Esatto, lo scenario parrebbe proprio questo.
 
Ciao.
Avevo già postato tempo fa perché il mio papà ha lavorato al Portello dal 42 al 72 ed a Arese fino all'82.

Purtroppo, sarà l'età, non riesco più a "cavargli" alcuna informazione
:( ....d'altronde ad Agosto sono 87 anni :D

Ricordo la prima volta al museo con lui, appena l'aprirono..(anni 70 se non ricordo male) che conosceva tutti quelli che erano li perché erano suoi ex colleghi.

Oggi quando passo da Arese....tutte le sere tornando dal lavoro....mi si stringe il cuore.

Non so cosa stanno facendo al centro direzionale (dove c'è il museo) ma per il resto è quasi tutto giù.

Devastante :(
 
czzmhl ha scritto:
Ciao.
Avevo già postato tempo fa perché il mio papà ha lavorato al Portello dal 42 al 72 ed a Arese fino all'82.

Purtroppo, sarà l'età, non riesco più a "cavargli" alcuna informazione
:( ....d'altronde ad Agosto sono 87 anni :D

Ricordo la prima volta al museo con lui, appena l'aprirono..(anni 70 se non ricordo male) che conosceva tutti quelli che erano li perché erano suoi ex colleghi.

Oggi quando passo da Arese....tutte le sere tornando dal lavoro....mi si stringe il cuore.

Non so cosa stanno facendo al centro direzionale (dove c'è il museo) ma per il resto è quasi tutto giù.

Devastante :(

Ti capisco perfettamente :cry:
 
Dall'intervista del primo marzo del Corriere ad Alfredo Altavilla -Chief Operating Officer FCA per EMEA- e agli altri capi dei Brand:

Il capo Emea di Alfa Romeo è Fabrizio Curci, a cui è stata affidata anche la responsabilità di coordinare a livello globale il piano di lancio dei nuovi prodotti.
«Alfa Romeo - precisa Curci - avrà nuovi show room dedicati insieme a Jeep ma con ingressi, spazi e identità separati. Il 24 giugno verrà mostrato per la prima volta il nuovo modello, commercializzato nei mesi successivi, si innesterà con la Mito, la Giulietta, la 4C e la 4C spider, vetture che ci hanno aperto l?accesso a segmenti da cui eravamo assenti da tempo. Entro il 2018 usciranno 8 modelli inediti, da quest?anno vivremo una serie di avvenimenti legati al rilancio del marchio. In primo luogo la riapertura del Museo di Arese, nel giorno in cui compirà 105 anni, stiamo lavorando per riposizionare ai vertici un marchio che tutti i concorrenti ci invidiano».
 
Riporto un estratto del'intervista a Fabrizio Curci letta su "Repubblica"
http://www.repubblica.it/economia/2015/03/09/news/fabrizio_curci_facciamo_sul_serio_la_nuova_alfa_e_pronta_il_piano_sara_rispettato_-109116067/

Stavolta sembra proprio un nuovo inizio. Cosa è cambiato rispetto ai precedenti piani di rilancio non proprio di successo?

"Stiamo lavorando nel silenzio, con riservatezza ma parleranno i fatti. Di quello che è accaduto nel passato non mi occupo se non della parte gloriosa. Il futuro comunque è stato disegnato e fino ad oggi l'azienda ha dimostrato di saper fare quello che ha raccontato. Il segnale è arrivato dal piano del 6 maggio di cui un gruppo importante di persone si sta occupando. Lì è scritto tutto e noi quel piano lo rispetteremo completamente".

Perché ricominciare da Arese?

"Il Museo di Arese è un contenitore di storia perché è lì che l'Alfa è nata ed lì che c'è una collezione importantissima di modelli. Quindi la nostra scelta è stata quella di ripartire includendo la storia. Anzi, dare la possibilità di vedere questa storia. È un rilancio del brand nella sua essenza. Anche simbolicamente, riaprire il museo di Arese è un segnale molto forte proprio come la nostra storia che non dobbiamo mai smettere di raccontare. Non sono tanti i marchi che hanno questo vantaggio".


Non voglio fare il "precisino" ma l'Alfa non è nata ad Arese, comunque sembra che ci siamo dopo questo sbilanciamento del nuovo responsabile. ;)
 
transaxle73 ha scritto:
Conoscevo solo molto superficialmente la tradizione aeronautica dell'Alfa Romeo, e di questo me ne faccio una colpa.
Ricordo che da tali esperienze si riusci a contaminare positivamente lo sviluppo delle vetture stradali, specie per quanto riguarda l'utilizzo delle leghe leggere e per la parte strettamente motoristica anche la produzione di turbocompressori.
Se la memoria non m'inganna la Giulietta (116) Turbodelta montava una turbina Alfa Avio, così come anche le prime 75 2.0 Turbodiesel.
Ringrazio Giampi per la consueta ottima esposizione dei fatti, ma a questo punto una domanda mi sorge spontanea: che fine ha fatto tutto ciò?
Immagino la medesima fine del comparto auto....

Carissimi TRANSAXLE e VECCHIOALFISTA , permettetemi di concentrare la risposta in un solo messaggio. Grazie. ;)

Circa la branca AVIO dell' ALFA ROMEO, anch' io non sono ferratissimo e mi devo avvalere dell'aiuto di alcuni libri.

Possiedo dagli anni '80 una Enciclopedia dell'Aviazione che per la verità è ancora " semi intonsa " e dalla quale potrei vedere di attingere ulteriori info, però è formattata più in modo storico seppure ci sia anche della tecnica.
Proverò a riprenderla in mano e chissà che non ne escano altre info ;)
Però ho anche altri libri e quindi vedrò anche quelli.

E per quello che concerne l'ALFA-AVIO ....beh......penso anch'io che ai tempi poi divenne di proprietà FIAT.

Per il discorso Turbine su ALFETTA - GIULIETTA 116 "coda d'anatra " e 75 e poi anche sulle 164 ( e mi pare anche sul 5 cilindri dell' ALFA -6 ) in tutte le versioni Turbodiesel, - ovviamente vetture di serie - ricordo che i motori VM montati su queste vetture erano equipaggiati da Turbine KKK.

Circa i Turbo ALFA AVIO ( che poi alcuni chiamavano più semplicemente ARAVIO ) vs i KKK sulle ALFA Turbo a benzina, desidero segnalare circa un messaggio di forse 4 o 5 anni fa che ebbi a postare a seguito di un gentile scambio di info su questo Forum tra l'amico 75 TP Turbo - ( che saluto caramente ) - altri di Voi amici e me.
Lo ripropongo cercando di (eventualmente) correggere alcuni passi non essenziali.

Nell' anno 1991 su di un periodico appare un articolo firmato da un giovane molto bravo e molto appassionato inerente i Turbo benzina adottati dalle ALFA che AUTODELTA-negli anni '80 - a richiesta forniva ai clienti .

Nel fascicolo del mese successivo ( o dopo 2 fascicoli ) del medesimo periodico, appare un commento chiarificatore di un notissimo personaggio che aveva dedicato la vita all'auto e con incarichi di grande prestigio anche presso l'attuale più blasonata CASA automobilistica sportiva del mondo intero.

Iniziamo con la recensione del giovane giornalista. Sarà un sunto di quanto lui scriveva.

---Pare che nell' anno 1978 l' ALFA ROMEO- (tramite l' AUTODELTA) -
regalò al pilota NIKI LAUDA una ALFETTA Berlina - 2.000 cc. dotata di un Turbo che innalzò la potenza a qualcosa più di 150 Cv.

Questa vettura però non era esente da difetti e, si dice nell'articolo, che spesso i meccanici dell' Ing. CHITI facevano visita in Austria a casa di Lauda per riparargli la vettura.

A quel tempo questa auto non si chiamava ancora TurboDelta ma in capo ad 1 anno la fiche di omologazione sarebbe stata legittimata e questa berlina sarebbe stata considerata un Prototipo.

Sembra pertanto che la storia delle TurboDelta iniziò da questa vettura di Lauda.

Si dice anche che altre 4 o 5 Alfetta Berlina - 2000 cc. - dopo quella di Lauda furono costruite in seguito e vide la luce anche una SPIDER 2000 con lo stesso motore Turbo.

Nell' anno 1979 l' ALFA ROMEO su suggerimento dell' Ing. CHITI decide di seguitare l'esperimento Turbo e di costruire in piccola serie una vettura che, oltre che essere venduta alla clientela più esigente, eventualmente si sarebbe potuto fare partecipare a delle corse.

Si pensava di costruire inizialmente almeno 500 auto e la scelta cadde logicamente sulla ALFETTA GTV - 2000.

L'articolo riporta che queste GTV 2000 non nascevano meccanicamente tutte uguali e su qualcuna al posto dei pistoni originali sono stati montati i pistoni della versione preparata per le gare del Gruppo 4.

Inoltre questo giovane reporter diceva che le vetture furono tutte prodotte nel solo colore Rosso, ma era una inesattezza perché poi lo si capirà dalla risposta che ne seguì.

I cofano motore di queste ALFETTA GTV-2000 Turbo erano di colore nero e l'auto aveva 2 strisce arcobaleno con la scritta TurboDelta e l'adesivo Autodelta sui fianchi.

Le modifiche si limitavano all'installazione di 1 Turbo mantenendo i carburatori Weber doppio corpo da 40 mm.

La dirigenza di Arese conscia che l' IRI-Finmeccanica produceva turbine, decise che su queste vetture l'Ing. Chiti avrebbe dovuto montare le turbine ALFA-AVIO di Pomigliano d'Arco.

Purtroppo si rivelarono fragili e dopo avere prodotto le prime 4 o 5 vetture si adottarono le turbine KKK che si dimostrarono più affidabili.

La produzione venne avviata e la vettura venduta a Lit. 16.284.000 - pari a 5 milioni in più della sorella di Serie.

Con precisione né ALFA né Autodelta sanno dire quante ALFETTA GTV Turbodelta siano state costruite.

La ragione è che da Arese uscivano delle GTV-2000 normali che venivano smontate e modificate nei capannoni di Settimo Milanese- (la stessa cosa succederà poi per le GIULIETTA Turbodelta) e che venivano regolarmente omologate e vendute direttamente dall' Autodelta.

Per la GIULIETTA Turbodelta invece si conosce la produzione totale che assomma a 361 vetture , perché venne omologata ( insieme ad 1 versione con motore 1800 cc. ma mai costruita ) e venduta dall' ALFA stessa.

Poi pare che le ALFETTA GTV Turbodelta non vennero tutte costruite dall' Autodelta ma , secondo la testimonianza di alcuni ex dipendenti, un certo numero venne assemblato in officine di preparatori di motori ALFA che coadiuvavano Autodelta.

All'interno del vano motore deve esserci rivettata la targhetta che indica l'elaborazione Turbodelta con la sigla --- 11636D per ALFETTA GTV Turbodelta --- mentre per la successiva GIULIETTA Turbodelta deve esserci la sigla --- 116A1B ---

Quindi terminata la produzione dell' ALFETTA GTV Turbodelta, l'ALFA ROMEO per continuare l'avventura delle vetture Turbo sulle auto di serie, decide di costruire una seconda versione su carrozzeria GIULIETTA.

Le modifiche su questa auto questa volta sono radicali:
--Impianto frenante.
--Cerchioni espressamente disegnati e costruiti per montare i Michelin TRX.
--Le sospensioni montavano molle, barre ed ammortizzatori, (così come il cambio ed il differenziale ) dell'ALFETTA -2500 GTV - V6 - Gruppo A da turismo.
--Potenza di 170 Cv. e sia le prestazioni che la tenuta di strada sono notevolmente accresciute.

I Collaudatori che ne curarono lo sviluppo la ricordano come auto dal comportamento tendenzialmente neutro e caratterizzata da grande facilità di guida.

La turbina era dell' ALFA AVIO , sostituita dall'Autodelta, negli ultimi 112 esemplari da una officina autorizzata da ALFA-Autodelta, con la KKK.

Gli esemplari previsto erano 420 vetture ma ci si fermò a 361.

Per un modello che ne fosse sprovvisto, 2 sono le modifiche indispensabili:
--Il montaggio di una KKK e di uno scambiatore di calore aria-aria.

Con un paio di alberi a camme speciali si raggiungono i 220 Cv.
Fine.

Quanto sopra è il sunto di ciò che scrisse il giovane appassionato reporter.

Ora la risposta di quel "grande " personaggio che poco sopra citavo=

"" Ho letto con attenzione l'articolo sulle ALFETTA GTV Turbodelta e sulle GIULIETTA Turbodelta , 2 vetture che mi hanno allietato negli ultimi anni.
Ho posseduto una ALFETTA GTV Turbodelta e l'ho sostituita con una GIULIETTA Turbodelta che utilizzo tutt'ora.
Alcune precisazioni :
L'ALFETTA GTV Turbodelta venne prodotta in circa 200 esemplari per poterla omologare ai fini sportivi come GT e da potere fare correre nei Rally come Gruppo 4.

Proprio per la fretta di costruire il numero di esemplari richiesti dal regolamento essa venne approntata in maniera non proprio ideale.

Sulla mia macchina avevo applicato un radiatore olio e più tardi uno scambiatore di calore e queste aggiunte produssero effetti benefici per la longevità del motore e per l'erogazione della potenza.

Le ALFETTA GTV Turbodelta comunque non erano tutte dello stesso colore, il rosso, ma di colori vari.
Ve ne sono state di colore Prugna e la mia era Grigia ecc.ecc.

Montai poi sulla mia, ammortizzatori Koni e gomme Pirelli P7 e la tenuta era divenuta eccellente.

Quanto alle turbine dell' ALFETTA GTV Turbodelta la verità è che all'origine erano montate le KKK, sostituite più tardi da quelle dell' ALFA-AVIO che avevano il pregio della progressività nella pompata di aria, rendendo più piacevole la guida, ma anche il grande difetto della fragilità.

Io ne ho cambiate 3 tornando poi alle KKK che comunque non erano esenti dai guai a causa della eccessiva temperatura dell'olio; e la lubrificazione può essere stata una concausa della fragilità delle turbine ALFA-AVIO.

Quanto alle macchine ALFETTA GTV Turbodelta del Gruppo 4, dopo il necessario periodo di sviluppo , e quando la macchina aveva raggiunto limiti molto buoni , essa era pronta a vincere.................ma l' ALFA ROMEO decideva di cambiare programma e l'avventura finiva così.
Ma non era colpa dell' Autodelta.
Quella di cambiare idea in maniera irrazionale è stata una costante della conduzione dell' ALFA nei 3 lustri che hanno preceduto il passaggio dell' ALFA al gruppo FIAT.

La GIULIETTA Turbodelta invece è nata molto bene perché ha sfruttato tutte le esperienze dell' ALFETTA GTV Turbodelta, con una gestione non affrettata che gli eccellenti Collaudatori F. e C . hanno portato avanti.

Da citare che anche i Tecnici le hanno arricchite con tecnologie avanzate per le testate, le valvole, la frenatura, le sospensioni ed anche con gli allestimenti interni.

Io ho ulteriormente migliorato la tenuta di strada montando ammortizzatori Bilstein e montando gomme Pirelli PZero. Una spesa che ne valeva la pena.
Cordiali saluti. ""

FINE della risposta all' articolo datato 1991 del giovane e bravo ed appassionato reporter.

Vi invio un caro saluto. :D

O.T. per GASATO70 -- PI_GRECO -- EXBATRI -- VECCHIOALFISTA =

Ragazzi, Vi invierò quanto prima un M.P .

Fine O.T.- Grazie.
 
Ciao GRANDE,
di questa 2600 SZ 1966 non so niente, spero tu mi puoi, anzi, sono sicuro puoi darmi molte notizie.

Grazie amico mio

Attached files /attachments/1925885=43258-1966_Alfa_Romeo_2600_SZ_-_black_-_fvr.jpg
 
fpaol68 ha scritto:
Ex Batri ha scritto:
montaq52 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Bah, ritengo che sarebbe assolutamente sciocco fare una mega-ristrutturazione, annunciata ai 4 venti, facendo di tutto per avere l'agibilità durante l'EXPO', per poi tenerlo chiuso al pubblico.

Ristrutturazione fine a sé stessa? Non ci resta che attendere qualche mese e poi vedremo cosa si farà.

...va bene tutto, ma credere che uno perda l'occasione dell'Expo per riaprirlo dopo in una zona Arese dove FCA non ha alcun interesse, mi pare eccessivo

Se sono in ritardo e non riscono a finire dei lavori che per il comune non sono iniziati, l'unica strada è fare un'inaugurazione fittizia in giugno e poi richiudere i battenti... Lo so è un controsenso ma per ora le notizie a disposizione sono queste. Aspettmo tre mesi e vedremo

Esatto, lo scenario parrebbe proprio questo.
...Ciao franci, se non si ha un po di fiducia,non si hanno speranze.Tu conosci la mia ultima esperienza, e come tu sai posso di nuovo ridere di gioia!

ciao
 
angelo0 ha scritto:
Ciao GRANDE,
di questa 2600 SZ 1966 non so niente, spero tu mi puoi, anzi, sono sicuro puoi darmi molte notizie.

Grazie amico mio

Ciao anche a Te GRANDE Nonno ANGELO ;)

L' ALFA 2600 SZ- ( sigla AR 106.12 ) fu prodotta da Zagato con la collaborazione del notissimo suo designer Ercole Spada - il papà delle Giulietta SZ coda tronca, delle Giulia TZ - 1 e 2 e di tante altre bellissime auto tra cui l ' ALFA Junior Z- 1300 e 1600 e le LANCIA Flaminia Sport Zagato, le LANCIA Flavia Sport Zagato, le LANCIA Fulvia Sport Zagato, l' ASTON MARTIN DB4 di Zagato e tantissime altre auto che uscirono da quella ditta e che fecero la storia dell' auto facendo apprezzare l'attività del Sig. Spada nel mondo anche presso altre conosciutissime marche automobilistiche negli anni successivi. Ma non mancherà l'occasione per approfondire.

Nell'anno 1963 venne presentato il primo prototipo e dopo qualche mese altro prototipo con prese d'aria sul cofano.

Finalmente nell' anno 1965 ecco la vettura definitiva.

Il grande storico Sig. Fusi, recita che furono prodotte 105 vetture in totale.

Ti posto qualche foto chiarificatrice.

Una di queste foto, debitamente ingrandita , Ti permetterà di valutare meglio la vettura poiché è una completa scheda tecnica .

Credo che Ti allegherò anche la foto della ASTON MARTIN di Zagato disegnata da Spada perché a distanza di 55 anni rimane sempre di una bellezza estrema.

Un caro saluto ANGELO ed a presto.

PS= ANGELO, permettimi di inserire in questo messaggio anche uno "smile" all' amico GASATO70. :D :D Grazie ..... a tutti e 2. Ciao.

Attached files /attachments/1926193=43282-DSCF8453- Primo prototipo 2600 SZ.JPG /attachments/1926193=43283-DSCF8454- Primo prototipo 2600 SZ-foto2.JPG /attachments/1926193=43284-DSCF8455- Prototipo modificato 2600 SZ.JPG
 
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Attached files /attachments/1926194=43287-DSCF8457 - ALFA 2600 SZ definitiva.JPG /attachments/1926194=43286-DSCF8459- ALFA 2600 SZ definitiva foto 2.JPG /attachments/1926194=43285-DSCF8460- Motore ALFA 2600 SZ.JPG
 
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Attached files /attachments/1926195=43289-DSCF8462.JPG /attachments/1926195=43288-DSCF8465- ALFA 2600 SZ- caratteristiche tecniche.JPG
 
giampi47 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Ciao GRANDE,
di questa 2600 SZ 1966 non so niente, spero tu mi puoi, anzi, sono sicuro puoi darmi molte notizie.

Grazie amico mio

Ciao anche a Te GRANDE Nonno ANGELO ;)

L' ALFA 2600 SZ- ( sigla AR 106.12 ) fu prodotta da Zagato con la collaborazione del notissimo suo designer Ercole Spada - il papà delle Giulietta SZ coda tronca, delle Giulia TZ - 1 e 2 e di tante altre bellissime auto tra cui l ' ALFA Junior Z- 1300 e 1600 e le LANCIA Flaminia Sport Zagato, le LANCIA Flavia Sport Zagato, le LANCIA Fulvia Sport Zagato, l' ASTON MARTIN DB4 di Zagato e tantissime altre auto che uscirono da quella ditta e che fecero la storia dell' auto facendo apprezzare l'attività del Sig. Spada nel mondo anche presso altre conosciutissime marche automobilistiche negli anni successivi. Ma non mancherà l'occasione per approfondire.

Nell'anno 1963 venne presentato il primo prototipo e dopo qualche mese altro prototipo con prese d'aria sul cofano.

Finalmente nell' anno 1965 ecco la vettura definitiva.

Il grande storico Sig. Fusi, recita che furono prodotte 105 vetture in totale.

Ti posto qualche foto chiarificatrice.

Una di queste foto, debitamente ingrandita , Ti permetterà di valutare meglio la vettura poiché è una completa scheda tecnica .

Credo che Ti allegherò anche la foto della ASTON MARTIN di Zagato disegnata da Spada perché a distanza di 55 anni rimane sempre di una bellezza estrema.

Un caro saluto ANGELO ed a presto.

PS= ANGELO, permettimi di inserire in questo messaggio anche uno "smile" all' amico GASATO70. :D :D Grazie ..... a tutti e 2. Ciao.
..Come sempre Grande, nessun altro poteva dare migliore informazione.

Smile per gli amici sono sempre ben venuti

Mille grazie amico mio, come sempre a presto e buona Domenica
Ciao
 
giampi47 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Ciao GRANDE,
di questa 2600 SZ 1966 non so niente, spero tu mi puoi, anzi, sono sicuro puoi darmi molte notizie.

Grazie amico mio

Ciao anche a Te GRANDE Nonno ANGELO ;)

L' ALFA 2600 SZ- ( sigla AR 106.12 ) fu prodotta da Zagato con la collaborazione del notissimo suo designer Ercole Spada - il papà delle Giulietta SZ coda tronca, delle Giulia TZ - 1 e 2 e di tante altre bellissime auto tra cui l ' ALFA Junior Z- 1300 e 1600 e le LANCIA Flaminia Sport Zagato, le LANCIA Flavia Sport Zagato, le LANCIA Fulvia Sport Zagato, l' ASTON MARTIN DB4 di Zagato e tantissime altre auto che uscirono da quella ditta e che fecero la storia dell' auto facendo apprezzare l'attività del Sig. Spada nel mondo anche presso altre conosciutissime marche automobilistiche negli anni successivi. Ma non mancherà l'occasione per approfondire.

Nell'anno 1963 venne presentato il primo prototipo e dopo qualche mese altro prototipo con prese d'aria sul cofano.

Finalmente nell' anno 1965 ecco la vettura definitiva.

Il grande storico Sig. Fusi, recita che furono prodotte 105 vetture in totale.

Ti posto qualche foto chiarificatrice.

Una di queste foto, debitamente ingrandita , Ti permetterà di valutare meglio la vettura poiché è una completa scheda tecnica .

Credo che Ti allegherò anche la foto della ASTON MARTIN di Zagato disegnata da Spada perché a distanza di 55 anni rimane sempre di una bellezza estrema.

Un caro saluto ANGELO ed a presto.

PS= ANGELO, permettimi di inserire in questo messaggio anche uno "smile" all' amico GASATO70. :D :D Grazie ..... a tutti e 2. Ciao.

Bellissima , Giampi , la 2600 Zagato , disegnata da Ercole Spada , della quale riassumi la storia come al solito magistralmente .
Spada , come ricordi , disegnò alla Zagato alcune delle più belle macchine di quell'epoca d'oro per l'automobile .

"...Infatti lavora alla Zagato dal 1960 al 1969 e in questi anni definisce le linee di alcune delle vetture più importanti della storia della carrozzeria milanese. l
La sua prima opera avvenne nel 1961: la "Aston Martin DB4GT Zagato" e da quella un susseguirsi di modelli come la Lamborghini 3500 GTZ, le Lancia Flavia e Fulvia Sport, le Alfa Romeo 2600 SZ, la Giulia Tubolare, la Junior Z.." (Wikipedia)

Tornando alla 2600 , la sua linea , estremamente filante e slanciata era estremamente moderna per quegli anni e , come spesso accade per le linee italiane riuscite e di successo , ancor oggi rimane valida e convincente .

Attached files /attachments/1926368=43298-1963_Zagato_AlfaRomeo_Giuli.gif /attachments/1926368=43297-1972_Zagato_AlfaRomeo_Junior_Z1600_02.jpg /attachments/1926368=43296-Zagato-Alfa_Romeo_2600_SZ2.jpg
 
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