transaxle73 ha scritto:
Conoscevo solo molto superficialmente la tradizione aeronautica dell'Alfa Romeo, e di questo me ne faccio una colpa.
Ricordo che da tali esperienze si riusci a contaminare positivamente lo sviluppo delle vetture stradali, specie per quanto riguarda l'utilizzo delle leghe leggere e per la parte strettamente motoristica anche la produzione di turbocompressori.
Se la memoria non m'inganna la Giulietta (116) Turbodelta montava una turbina Alfa Avio, così come anche le prime 75 2.0 Turbodiesel.
Ringrazio Giampi per la consueta ottima esposizione dei fatti, ma a questo punto una domanda mi sorge spontanea: che fine ha fatto tutto ciò?
Immagino la medesima fine del comparto auto....
Carissimi TRANSAXLE e VECCHIOALFISTA , permettetemi di concentrare la risposta in un solo messaggio. Grazie.
Circa la branca AVIO dell' ALFA ROMEO, anch' io non sono ferratissimo e mi devo avvalere dell'aiuto di alcuni libri.
Possiedo dagli anni '80 una Enciclopedia dell'Aviazione che per la verità è ancora " semi intonsa " e dalla quale potrei vedere di attingere ulteriori info, però è formattata più in modo storico seppure ci sia anche della tecnica.
Proverò a riprenderla in mano e chissà che non ne escano altre info

Però ho anche altri libri e quindi vedrò anche quelli.
E per quello che concerne l'ALFA-AVIO ....beh......penso anch'io che ai tempi poi divenne di proprietà FIAT.
Per il discorso Turbine su ALFETTA - GIULIETTA 116 "coda d'anatra " e 75 e poi anche sulle 164 ( e mi pare anche sul 5 cilindri dell' ALFA -6 ) in tutte le versioni Turbodiesel, - ovviamente vetture di serie - ricordo che i motori VM montati su queste vetture erano equipaggiati da Turbine KKK.
Circa i Turbo ALFA AVIO ( che poi alcuni chiamavano più semplicemente ARAVIO ) vs i KKK sulle ALFA Turbo a benzina, desidero segnalare circa un messaggio di forse 4 o 5 anni fa che ebbi a postare a seguito di un gentile scambio di info su questo Forum tra l'amico 75 TP Turbo - ( che saluto caramente ) - altri di Voi amici e me.
Lo ripropongo cercando di (eventualmente) correggere alcuni passi non essenziali.
Nell' anno 1991 su di un periodico appare un articolo firmato da un giovane molto bravo e molto appassionato inerente i Turbo benzina adottati dalle ALFA che AUTODELTA-negli anni '80 - a richiesta forniva ai clienti .
Nel fascicolo del mese successivo ( o dopo 2 fascicoli ) del medesimo periodico, appare un commento chiarificatore di un notissimo personaggio che aveva dedicato la vita all'auto e con incarichi di grande prestigio anche presso l'attuale più blasonata CASA automobilistica sportiva del mondo intero.
Iniziamo con la recensione del giovane giornalista. Sarà un sunto di quanto lui scriveva.
---Pare che nell' anno 1978 l' ALFA ROMEO- (tramite l' AUTODELTA) -
regalò al pilota NIKI LAUDA una ALFETTA Berlina - 2.000 cc. dotata di un Turbo che innalzò la potenza a qualcosa più di 150 Cv.
Questa vettura però non era esente da difetti e, si dice nell'articolo, che spesso i meccanici dell' Ing. CHITI facevano visita in Austria a casa di Lauda per riparargli la vettura.
A quel tempo questa auto non si chiamava ancora TurboDelta ma in capo ad 1 anno la fiche di omologazione sarebbe stata legittimata e questa berlina sarebbe stata considerata un Prototipo.
Sembra pertanto che la storia delle TurboDelta iniziò da questa vettura di Lauda.
Si dice anche che altre 4 o 5 Alfetta Berlina - 2000 cc. - dopo quella di Lauda furono costruite in seguito e vide la luce anche una SPIDER 2000 con lo stesso motore Turbo.
Nell' anno 1979 l' ALFA ROMEO su suggerimento dell' Ing. CHITI decide di seguitare l'esperimento Turbo e di costruire in piccola serie una vettura che, oltre che essere venduta alla clientela più esigente, eventualmente si sarebbe potuto fare partecipare a delle corse.
Si pensava di costruire inizialmente almeno 500 auto e la scelta cadde logicamente sulla ALFETTA GTV - 2000.
L'articolo riporta che queste GTV 2000 non nascevano meccanicamente tutte uguali e su qualcuna al posto dei pistoni originali sono stati montati i pistoni della versione preparata per le gare del Gruppo 4.
Inoltre questo giovane reporter diceva che le vetture furono tutte prodotte nel solo colore Rosso, ma era una inesattezza perché poi lo si capirà dalla risposta che ne seguì.
I cofano motore di queste ALFETTA GTV-2000 Turbo erano di colore nero e l'auto aveva 2 strisce arcobaleno con la scritta TurboDelta e l'adesivo Autodelta sui fianchi.
Le modifiche si limitavano all'installazione di 1 Turbo mantenendo i carburatori Weber doppio corpo da 40 mm.
La dirigenza di Arese conscia che l' IRI-Finmeccanica produceva turbine, decise che su queste vetture l'Ing. Chiti avrebbe dovuto montare le turbine ALFA-AVIO di Pomigliano d'Arco.
Purtroppo si rivelarono fragili e dopo avere prodotto le prime 4 o 5 vetture si adottarono le turbine KKK che si dimostrarono più affidabili.
La produzione venne avviata e la vettura venduta a Lit. 16.284.000 - pari a 5 milioni in più della sorella di Serie.
Con precisione né ALFA né Autodelta sanno dire quante ALFETTA GTV Turbodelta siano state costruite.
La ragione è che da Arese uscivano delle GTV-2000 normali che venivano smontate e modificate nei capannoni di Settimo Milanese- (la stessa cosa succederà poi per le GIULIETTA Turbodelta) e che venivano regolarmente omologate e vendute direttamente dall' Autodelta.
Per la GIULIETTA Turbodelta invece si conosce la produzione totale che assomma a 361 vetture , perché venne omologata ( insieme ad 1 versione con motore 1800 cc. ma mai costruita ) e venduta dall' ALFA stessa.
Poi pare che le ALFETTA GTV Turbodelta non vennero tutte costruite dall' Autodelta ma , secondo la testimonianza di alcuni ex dipendenti, un certo numero venne assemblato in officine di preparatori di motori ALFA che coadiuvavano Autodelta.
All'interno del vano motore deve esserci rivettata la targhetta che indica l'elaborazione Turbodelta con la sigla --- 11636D per ALFETTA GTV Turbodelta --- mentre per la successiva GIULIETTA Turbodelta deve esserci la sigla --- 116A1B ---
Quindi terminata la produzione dell' ALFETTA GTV Turbodelta, l'ALFA ROMEO per continuare l'avventura delle vetture Turbo sulle auto di serie, decide di costruire una seconda versione su carrozzeria GIULIETTA.
Le modifiche su questa auto questa volta sono radicali:
--Impianto frenante.
--Cerchioni espressamente disegnati e costruiti per montare i Michelin TRX.
--Le sospensioni montavano molle, barre ed ammortizzatori, (così come il cambio ed il differenziale ) dell'ALFETTA -2500 GTV - V6 - Gruppo A da turismo.
--Potenza di 170 Cv. e sia le prestazioni che la tenuta di strada sono notevolmente accresciute.
I Collaudatori che ne curarono lo sviluppo la ricordano come auto dal comportamento tendenzialmente neutro e caratterizzata da grande facilità di guida.
La turbina era dell' ALFA AVIO , sostituita dall'Autodelta, negli ultimi 112 esemplari da una officina autorizzata da ALFA-Autodelta, con la KKK.
Gli esemplari previsto erano 420 vetture ma ci si fermò a 361.
Per un modello che ne fosse sprovvisto, 2 sono le modifiche indispensabili:
--Il montaggio di una KKK e di uno scambiatore di calore aria-aria.
Con un paio di alberi a camme speciali si raggiungono i 220 Cv.
Fine.
Quanto sopra è il sunto di ciò che scrisse il giovane appassionato reporter.
Ora la risposta di quel "grande " personaggio che poco sopra citavo=
"" Ho letto con attenzione l'articolo sulle ALFETTA GTV Turbodelta e sulle GIULIETTA Turbodelta , 2 vetture che mi hanno allietato negli ultimi anni.
Ho posseduto una ALFETTA GTV Turbodelta e l'ho sostituita con una GIULIETTA Turbodelta che utilizzo tutt'ora.
Alcune precisazioni :
L'ALFETTA GTV Turbodelta venne prodotta in circa 200 esemplari per poterla omologare ai fini sportivi come GT e da potere fare correre nei Rally come Gruppo 4.
Proprio per la fretta di costruire il numero di esemplari richiesti dal regolamento essa venne approntata in maniera non proprio ideale.
Sulla mia macchina avevo applicato un radiatore olio e più tardi uno scambiatore di calore e queste aggiunte produssero effetti benefici per la longevità del motore e per l'erogazione della potenza.
Le ALFETTA GTV Turbodelta comunque non erano tutte dello stesso colore, il rosso, ma di colori vari.
Ve ne sono state di colore Prugna e la mia era Grigia ecc.ecc.
Montai poi sulla mia, ammortizzatori Koni e gomme Pirelli P7 e la tenuta era divenuta eccellente.
Quanto alle turbine dell' ALFETTA GTV Turbodelta la verità è che all'origine erano montate le KKK, sostituite più tardi da quelle dell' ALFA-AVIO che avevano il pregio della progressività nella pompata di aria, rendendo più piacevole la guida, ma anche il grande difetto della fragilità.
Io ne ho cambiate 3 tornando poi alle KKK che comunque non erano esenti dai guai a causa della eccessiva temperatura dell'olio; e la lubrificazione può essere stata una concausa della fragilità delle turbine ALFA-AVIO.
Quanto alle macchine ALFETTA GTV Turbodelta del Gruppo 4, dopo il necessario periodo di sviluppo , e quando la macchina aveva raggiunto limiti molto buoni , essa era pronta a vincere.................ma l' ALFA ROMEO decideva di cambiare programma e l'avventura finiva così.
Ma non era colpa dell' Autodelta.
Quella di cambiare idea in maniera irrazionale è stata una costante della conduzione dell' ALFA nei 3 lustri che hanno preceduto il passaggio dell' ALFA al gruppo FIAT.
La GIULIETTA Turbodelta invece è nata molto bene perché ha sfruttato tutte le esperienze dell' ALFETTA GTV Turbodelta, con una gestione non affrettata che gli eccellenti Collaudatori F. e C . hanno portato avanti.
Da citare che anche i Tecnici le hanno arricchite con tecnologie avanzate per le testate, le valvole, la frenatura, le sospensioni ed anche con gli allestimenti interni.
Io ho ulteriormente migliorato la tenuta di strada montando ammortizzatori Bilstein e montando gomme Pirelli PZero. Una spesa che ne valeva la pena.
Cordiali saluti. ""
FINE della risposta all' articolo datato 1991 del giovane e bravo ed appassionato reporter.
Vi invio un caro saluto.
O.T. per GASATO70 -- PI_GRECO -- EXBATRI -- VECCHIOALFISTA =
Ragazzi, Vi invierò quanto prima un M.P .
Fine O.T.- Grazie.