giampi47 ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
Ciao carissimo.
Sto esaminando 3 articoli di 3 libri per vedere di fare luce sul motore delle foto che hai postato.
Così " a occhio " , analizzandole, mi sovviene possano essere motori a cui ALFA ROMEO di Pomigliano facevano le revisioni, però attendo di leggere ben bene per potere confermare o meno.
Se avrò risultato positivo, a brevissimo Ti posterò qualcosa.
PS= Eccellente " scoperta " la Tua.
Un caro saluto ed a presto.
Inizio riportando dal I° libro.
Notare che sono notizie degli anni 1966 - 1967 e così scriveva il Sig. Giuseppe STIFANI.
" Il millesimo motore a turbina revisionato dall' ALFA ROMEO è stato consegnato recentemente all' ALITALIA ; avvenimento non clamoroso, ma che rivela come oltre 2.000.000 di persone, che in un anno volano con gli aerei italiani, siano Alfisti senza saperlo.
Le revisioni di motori per l' ALITALIA, la ATI, varie compagnie straniere e per le Forze Armate danno un costante flusso di lavoro, anche se il progresso e la qualità dell'esecuzione tendono paradossalmente a distanziare sempre di più le *ricomparse* dei motori in officina.
La *vita media* infatti aumenta sempre ed ha superato in molti casi le 5.000 ore di funzionamento, pari ad oltre 4.000.000 di Km. di volo.
L'Alfista di terra si sentirebbe le vertigini, all'idea che il suo motore potesse durare altrettanto: non saprebbe che farsene.
Eppure, proprio da una cifra del genere si può misurare l'importanza delle tecniche aeronautiche per il progresso tecnologico in genere.
Sono tecniche che *trascinano* .
Anche l' ALFA ROMEO , dunque, le segue e le applica; non solo per revisionare, ma per costruire, come ha fatto nel caso del Turbogetto
J-79, del caccia F-104 e come farà fin dal prossimo anno per il Turbogetto J - 85 e per le turbine motrici GNOME e T-58 .
Non è una novità.
Prima e durante la guerra, anzi, il rapporto di dimensioni industriali tra auto ed Avio era, se non proprio rovesciato, certo favorevole ai motori AVIO.
Partita con licenze straniere, l' ALFA ROMEO aveva sviluppato già dopo il 1936 famiglie di motori originali : gli Stellari con riduttore e Compressore, che hanno fatto tutta la guerra sui trimotori da bombardamento ed Aerosiluranti, ed i piccoli motori in linea per aerei leggeri e da collegamento, ALFA 110 ed ALFA 115 .
Dopo la guerra, ancora un tipo originale ha volato: l' ALFA 121 , con
8 cilindri a V (V8) , riduttore e Compressore, manifestazione finale di una tecnica che ormai le turbine stavano soppiantando.
Oggi l' ALFA ha messo a frutto il suo patrimonio tecnologico;
Officine distrutte e maestranze disperse sono state ricreate ed orientate a lavorazioni senza precedenti.
Il progresso dei materiali, la severità delle tolleranze, la vastità dei controlli hanno posto ad ogni passo un problema nuovo, che si doveva assimilare e risolvere.
La revisione di un motore a getto non è un lavoretto di bottega.
E' già abbastanza noto che in aeronautica * revisionare * vuol dire smontare il motore nei più minuti pezzetti ed accessori, sottoporli a trattamenti di lavaggio approfondito, esaminarli secondo tolleranze rigidamente specificate, e di qui passare alle lavorazioni che possono essere di sostituzione, di aggiustaggio od entrambe, fino a quando il motore può essere rimontato e provato al banco, donde esce a tutti gli effetti come nuovo.
Non fa meraviglia, quindi, che revisionare un CONWAY costi da 35 a 40 milioni di Lire, cosicché le maestranze di POMIGLIANO AVIO contribuiscono, in effetti, a un buon 10 % del fatturato della Società.
Costruire un motore ( o sue parti ) su licenza è ancora più complicato, perché fare delle parti, che devono inserirsi esattamente in motori costruiti altrove, non è cosa facile.
L' ALFA ROMEO ha partecipato con grande successo a programmi di
co-produzione assai complessi.
Il motore J - 79 per l' aereo F- 104- G , ad esempio, nasceva da parti costruite a Napoli dall' ALFA, a Torino dalla FIAT , in Belgio dalla
Fabrique Nationale ed in Germania dalla B.M.W.
Analoga precisione ed impegno ha richiesto una subfornitura di parti alla ROLLS ROYCE che è attualmente in corso di produzione.
L' Italia sta ora intraprendendo una nuova fase, per una versione perfezionata dello stesso aeroplano, chiamato F - 104 - S.
Le responsabilità ALFA ROMEO sono più grandi, dovendo fornire un maggior numero di parti alla capocommessa, nel caso specifico la FIAT.
Per il motore J - 85 , che invece equipaggerà il Bireattore da appoggio tattico FIAT G - 91 -Y , capocommessa è proprio l' ALFA ROMEO, alla testa di un anello industriale che comprende la FIAT, la PIAGGIO e la SACA.
Poi verranno i motori per gli elicotteri : il GNOME costruito su licenza della BRISTOL SIDDELEY ENGINES Ltd per gli elicotteri AGUSTA -
AB-204 , AZ-101 ed AB-205 Bimotore, ed il T 58 - 10 , su licenza GENERAL ELECTRIC per gli Antisommergibili SH - 3D della Marina Italiana : la produzione di parti del motore GNOME è già avviata su commessa britannica; esiste anche la possibilità di una più estesa collaborazione Italo-Britannica , legata all'adozione del nuovo motore a Turbina GNOME H - 1400 .
Le revisioni, dal canto loro, non si fermano: nuovi aerei stanno per giungere all' ALITALIA ed i loro motori hanno già prenotato il loro posto nella * clinica * di POMIGLIANO , che è un reparto di punta nella corsa tecnologica. "
Se ciò che rileggerò negli altri 2 volumi mi parrà interessante e che non sia un doppione di ciò che trovi qui, sarà mia cura postare.
Circa le Tue foto, personalmente azzardo che possa essere un qualcosa per gli elicotteri. Ma sicuramente sbaglio.....
ALLEGO n° 6 foto ( in 2 messaggi ).
Un carissimo saluto. Ciao.