<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 295 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

SZ. ha scritto:
Sono passato sabato pomeriggio dopo quasi due anni, per vedere dal vivo come stanno le cose.
Il fronte del nuovo giga centro commerciale mi ha causato un certo voltastomaco.
Della Fabbrica si sono salvate solo tre cose: la palazzina Gardella del Centro Tecnico, la palazzina del Reparto Esperienze, e la spina centrale spogliatoi-mensa. Al posto di tutti i padiglioni che avevo visto adesso si vede una spianata infinita, con qualche mucchio di macerie seminato qua e là.
Alla portineria del Museo non mi sono avvicinato, evitando di andare a chiedere improbabili informazioni o indiscrezioni.
Peccato siamo curiosi di capire se c'è o meno un cartello di cantiere con l'indicazione di un titolo abilitativo alle opere edilizie.
Per il resto capisco e condivido lo sconforto per tanta demolizione :cry:
 
giampi47 ha scritto:
Come spesso avviene da quando è in essere questo Topic - ma sempre col beneplacito Vs/ e dei Moderatori , anche oggi inserisco una piccolissima citazione che mi ha colpito e riportando da un Quadrifoglio dell' anno 1968.

Nell'articolo in oggetto si parlava della Consociata Francese ALFA ROMEO e l'autore del pezzo, il Sig. Jean Francis Held , tra le altre cose esternava la sua ammirazione per colui che - probabilmente - era l'autore di questa frase pubblicitaria ALFA per il mercato Francese che ora Vi sottopongo.

Essa recita : " Se sei ricco puoi comprare tutto ; un' isola nel Mare Egeo - l' amore esclusivo di una donna insostituibile - polmoni artificiali se i tuoi sono usati - un profumo unico al mondo e perfino una Rolls Royce. Ma non un' Alfa Romeo. Non c'e' niente da fare.
Puoi firmare assegni - vendere le tue fabbriche - fallire : se non ne sei degno , il distacco fra te e l' Alfa diventerà sempre più profondo " .

Un saluto a tutti. Ciao. :D

Ciao carissimo Giampi, benritrovato!!! ;) ;)

Come sai i tuoi interventi sono sempre i benvenuti, anzi non vediamo l'ora di poter leggere nuovi aneddoti e ricordi della tua appassionata storia con Alfa!!!
 
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Come spesso avviene da quando è in essere questo Topic - ma sempre col beneplacito Vs/ e dei Moderatori , anche oggi inserisco una piccolissima citazione che mi ha colpito e riportando da un Quadrifoglio dell' anno 1968.

Nell'articolo in oggetto si parlava della Consociata Francese ALFA ROMEO e l'autore del pezzo, il Sig. Jean Francis Held , tra le altre cose esternava la sua ammirazione per colui che - probabilmente - era l'autore di questa frase pubblicitaria ALFA per il mercato Francese che ora Vi sottopongo.

Essa recita : " Se sei ricco puoi comprare tutto ; un' isola nel Mare Egeo - l' amore esclusivo di una donna insostituibile - polmoni artificiali se i tuoi sono usati - un profumo unico al mondo e perfino una Rolls Royce. Ma non un' Alfa Romeo. Non c'e' niente da fare.
Puoi firmare assegni - vendere le tue fabbriche - fallire : se non ne sei degno , il distacco fra te e l' Alfa diventerà sempre più profondo " .

Un saluto a tutti. Ciao. :D

Ciao carissimo Giampi, benritrovato!!! ;) ;)

Come sai i tuoi interventi sono sempre i benvenuti, anzi non vediamo l'ora di poter leggere nuovi aneddoti e ricordi della tua appassionata storia con Alfa!!!
Gentilissimo Giampi, mi associo in toto a fpaol :)
 
Per gli amanti della storia dell'Alfa Romeo segnalo un libro che ho appena acquistato:

Prospero Gianferrari, un uomo del Portello.

di Stefano d'Amico e Lorenzo Ardizio, edizioni RIAR.

Costo 65euro.

L'ho sfogliato e letto un po' ieri sera e devo dire che è molto interessante e riporta molte foto e documentazioni che sono di grande interesse per chi come me trova quasi epica la storia dell'Alfa Romeo dalla fondazione dell'ALFA partita dagli stabilimenti della fallita Darraq fino all'abbandono del Portello.

Riporto le prime due quartine della poesia Ciao Portell scritta da Ernesto Gastadelli dipendente dell'Alfa:

Inclemente il piccone incomincia
a demolire forgia e fucina,
l'autocarro con un po' di premura
sta caricando la verniciatura,

Ti salutiamo con in gola il pre-magone
nel cuore un bel po' di tristezza
al Portello e la sua aria malsana
abbiamo scritto pagine di storia ambrosiana.

Per la serie corsi e ricorsi storici!
 
Un caro saluto a tutti e tanti ringraziamenti a KEY-ONE --- FPAOL ed a EX BATRI per l'ennesimo gentilissimo invito. :D :D

Prendo la palla al balzo e posto qualcosa che sicuramente alcuni hanno
già letto tempo addietro sia all'interno del Topic del Museo che presso
altri Topic.

Se nel corso della battitura mi verranno in mente magari altre piccole variazioni e/o ulteriori ricordi , sarà mia cura aggiornare.

Intanto ne approfitto per inviare un ringraziamento ad ALEXMED perché la poesia da lui pubblicata suscita in me moltissimi bei ricordi - (passione - amicizie - e chi più ne ha più ne metta) - ma anche tanta nostalgia. :oops:

E grazie comunque per avere suggerito il nome del libro perché cercherò di non farmelo mancare. ;)

Comunque : Nel suo libro - a pag. 62 - il Sig. Busso così recita :
" ...........Al tavolo quella sera avevo alla mia sinistra Fangio ed alla mia destra il presidente dei concessionari Alfa Romeo in Italia. Il Sig. Oreste Peverelli, un nome la cui influenza in Ditta stava crescendo in modo violento ".

E ciò di cui poco sopra, Busso parla dell' anno 1950 dopo la corsa di Silverstone.

La lettura di questa pagina, mi ricordò ( anche se in modo molto labile e fugace ) il personaggio Oreste Peverelli .

Siamo nell' anno 1952 e la nostra Italietta già da qualche anno si è rimboccata le maniche e si inizia a raccoglie qualche frutto ed alcune soddisfazioni.

La Lancia e la Fiat vendono bene le loro Aurelia e le 1400.

L' ALFA che nel 1950 aveva presentato la 1900 berlina, con l'anno 1951 inizia le consegne di questa vettura : la I° serie.

Essa si distingueva dalle serie successive in particolare perché il comando degli indicatori di direzione era posizionato sempre sul piantone sterzo ma " in alto " . Per dare una idea - per chi se lo ricorda - in posizione simile all'ubicazione dell'interruttore delle 4 frecce delle Opel degli anni '70.

All'inizio dell'anno 1952 esce la II° serie dotata di alcuni aggiornamenti.

In casa mia a quel tempo dimoravano una Aurelia- B 10 - V6 di 1750 cc. - 56 Cv. di mio nonno ed una Lancia Aprilia - 1.500 cc. di mio papà. Tutte e 2 con guida a destra.
Dell' Aurelia ricordo l'enorme spazio interno ( soprattutto dietro ) e comunque la grande eleganza.
Aveva poi gli strumenti del cruscotto con una grafica verde che per me era bellissima.

Ed il famoso " clack " sobrio ed elegante della chiusura portiere dove lo mettiamo ??

Furono tanti i viaggi e viaggetti con i miei nonni sull' Aurelia ma uno in particolare non lo dimenticherò : quando durante una trasferta al mare mi ammalai di una brutta polmonite. E quindi, gira la macchina e torna a casa. Ma che ci volete fare, così è la vita. ;)

Molti più viaggi, evidentemente, con l' Aprilia di papà della quale ricordo il segnalatore della benzina graduato - mi pare di ricordare bene - di 5 litri in 5 litri e che si illuminavano man mano si consumava la benzina.

Poi - sempre se ricordo bene - aveva , quale dispositivo di accensione motore , una levetta sotto il cruscotto che bisognava azionare.

Tornando comunque all' ALFA , nel mese di Aprile del 1952 mio nonno si presenta a casa con una bellissima e nuovissima ALFA 1900 II° serie colore marrone e gli interni beige scuri. E questa vettura recava il manettino degli indicatori di direzione in posizione più razionale (quella che tutti conosciamo) rispetto la I° serie.
E la destina a mio papà.

Questa vettura - che il giorno stesso dell'acquisto fu consegnata da un Collaudatore dell'ALFA proveniente espressamente dal Portello - era a Como presso la ditta Oreste Peverelli che all'epoca era distributore per tanta parte della Lombardia.

In quegli anni la Casa del Portello colse l'opportunità della validità della vettura per espandere in modo fulmineo la sua rete vendita.

Così nell'arco di pochissimi mesi ( ma forse è meglio dire "giorni" )
i responsabili della Casa si appoggiarono ai migliori meccanici e/o garagisti e/o motoristi d'Italia offrendo loro di divenire Commissionari e dotandoli dell' insegna dell' ALFA ROMEO all'esterno delle loro sedi.

Giungiamo così alla fine di Giugno sempre 1952 e vengo invitato da mio nonno a salire sull'auto di un Commissionario ALFA che conoscevamo per recarci al Portello (muniti di targa prova) per acquistare altra 1900 e questa volta per mio nonno.

Entriamo da un grande portone (meglio dire " grosso cancello " ) sito in Via Grosotto ed ivi ci troviamo in un larghissimo e lunghissimo cortile ove tra l'altro fervevano lavori di costruzione di nuovi padiglioni.

A circa 20 metri dall'entrata saliamo con l'auto tramite una "rampa" a chiocciola fino al II° piano di uno dei capannoni che componevano la Casa.

Questo vastissimo capannone era adibito anche allo stoccaggio vetture nuove e dove - evidentemente previo appuntamento - ci si poteva recare con i Commissionari per acquistare direttamente le vetture.

Infatti alcune bellissime e nuovissime ALFONE 1900 in varie tinte erano presenti.

Quando scendemmo dalla macchina per recarci a scegliere con personale dell' Ufficio Vendite la nuova vettura nel colore desiderato,
io mi trovai di fronte ad una delle ultime (forse 15 - 20) ALFONA 2500 - Freccia d'Oro - 6 cilindri in linea che erano in attesa di essere vendute.

Questo repentino impatto a distanza così ravvicinata da questo enorme - severo , imponente ed austero "musone " che era oltremodo più alto di me mi fece veramente paura. Ed è qualcosa - una situazione - una parte della mia vita di bambino che non ho mai dimenticato.
Col tempo - con gli anni - con la passione per le auto imparai a comprendere cotanta bellezza e maestosità della 2500 Freccia d'Oro ma devo ammettere che da quel giorno del 1952 e (forse ) sino alla pubertà ho avuto un rapporto di amore-odio per codesta auto che comunque - erano effettivamente poche quelle che incontravi su strada - hanno girato sino agli anni '60.

Ora, dopo tanti anni , quando mi capita di vederne una vado in solluchero. Se poi trattasi della 2500 Villa d' Este di Touring........ :D :D

Comunque, tanto impaurito, mi rifugiai presso mio nonno che per potere perfezionare la vendita e la consegna e la scelta del colore della sua futura auto mi affidò ad un gentilissimo Collaudatore Alfa: il
Sig. GIRA.

Costui, mi invitò a salire proprio su una di queste 2500 Freccia d'Oro ( che ricordo avevano ancora la guida a destra ) e con me molto molto riluttante per effettuare un lungo giro di tutto lo stabilimento.

Mi portò al piano inferiore ( sempre attraverso la salita/discesa a chiocciola ) a vedere il procedimento di fabbricazione / montaggio delle vetture e poi per gli enormi cortili ove erano parcheggiati i camion ALFA 900-950 ecc. e poi per altri capannoni e per tornare infine ancora al II° piano ove era pronta per " l' asporto " una splendida ALFA 1900 di un bellissimo colore Argento chiaro con interno in panno Verde chiarissimo che era meraviglioso.

Montammo la targa Prova che portò il Commissionario e......via verso casa ancora un po' spaventato dal musone della 2500 ma con il cuore pieno di gioia per quanto mi fu offerto di vedere quel giorno.

I lavori di ampliamento che vidi e che erano in essere quel giorno probabilmente erano relativi a quella bella e nuova costruzione che dopo 7/8 anni circa vide i componenti della mia famiglia e me (inizialmente da ragazzino e poi da cliente delle mie ALFA personali)
transitare per tagliandi- manutenzioni varie - ed amicizie con Collaudatori e Tecnici ed Ingegneri della Casa.

I cortili che attraversai col Sig. GIRA ed ove notai nel 1952 i Camion ALFA, negli anni '60 erano adibiti anche a deposito di alcuni Furgoni ROMEO , mentre nell'anno 1968 o 1969 fu parcheggiata una Rover
2000 TC -non ricordo più se di colore Bianco o Marrone.

Eravamo un giorno di quell'anno in giro in vettura con uno dei miei amici Collaudatori ed alla domanda di cosa ci facesse quell' auto egli rispose che i Tecnici stavano studiando il De Dion Rover da comparare col De Dion di una futura vettura ALFA che già era chiamata 116. :D

Il " grosso cancello " negli anni è sempre rimasto lì.

La Rampa a chiocciola anch'essa è sempre rimasta al suo posto e col tempo, con gli anni - dato " l'incremento del traffico - fu dotata di semaforo temporizzato .

Un saluto a tutti. :D :D
 
Parleremo ancora dell' ALFA 1900 ; ora una piccola variazione per parlare del furgone ROMEO - anche perché sono finalmente riuscito a trovare le misure di Alesaggio e Corsa della versione Diesel e che Vi posto-.

Già in questo Topic molto tempo addietro avevo parlato della GIULIETTA Berlina. Magari una rinfrescata più avanti la farò.

Comunque nell' anno 1954 siccome la GIULIETTA Berlina 1300 latitava perché ancora impegnata in severi collaudi, la Casa decise di presentare la GIULIETTA in versione SPRINT.

L' occasione fu ghiotta anche per la presentazione - in contemporanea - del Furgone ROMEO.

Dai filmati dell'epoca è facile assistere a questo evento fatto in pompa magna.
Da un elicottero ( che oggi come oggi è più facile assimilare ad una libellula... :D ) scesero una bella signorina ed un giovanotto vestiti proprio come Romeo & Giulietta .....dei bei tempi .............
e si accostarono all' affascinante GIULIETTA SPRINT 1300.

Accanto a loro c'era pure il nuovissimo furgone ROMEO.

La data era il mese di Aprile del 1954.

Il mese successivo questi 2 nuovi mezzi furono posizionati nello Stand dell' ALFA ROMEO al Salone dell' Automobile di Torino ed io ebbi l' occasione di accompagnare mio papà e mio nonno a questa tradizionale importante manifestazione automobilistica.

Se la GIULIETTA SPRINT ebbe tutto quel successo e quel clamore che tutti sappiamo, anche il ROMEO desto' molto interesse.

Intanto ricordo che la GIULIETTA SPRINT del 1954 ( nata con cambio al volante e così mantenuta per qualche anno ..............ricordo quella di mio zio che era una delle primissime...) aveva 65 CV a 6.000 giri mentre la primissima GIULIETTA BERLINA presentata l'anno successivo ( 1955 ) era dotata di motore con 53 CV a 5.300 giri.

Il ROMEO fu presentato (motoristicamente parlando) in 2 versioni.

MODELLO A BENZINA =

--- Motore della neonata GIULIETTA -

--- Cilindri in linea = 4

--- Alesaggio x Corsa = 74 x 75 mm.

--- Cilindrata = 1290 cc.

--- Potenza CV 35 a soli 3500 giri.

--- TRAZIONE ANTERIORE.

MODELLO DIESEL

---La realizzazione del motore di questa versione sembra sia stata a seguito di uno " studio " commissionato dall' ALFA ad un Professore di origine Austriaca e di nome LIST e che aveva uffici tecnici a Torino.

--- Se la memoria mi aiuta, pare che il Sig. Busso caldeggiò la sperimentazione.

Comunque esso consisteva in :

--- Motore Diesel a 2 TEMPI e COMPRESSORE ROOTS

--- Cilindri = 2

--- Alesaggio x Corsa = 85 x 102 mm.

--- Cilindrata = 1.158 cc.

--- Potenza = CV. 30 a 2.800 giri.

Se il modello a Benzina riscosse un buon successo, non altrettanto si può dire della versione Diesel che diede non pochi problemi ai Tecnici dell' ALFA per la sua difficile messa a punto.

Pochissime furono le versioni col Diesel- 2 Tempi consegnate ai clienti che preferirono la versione a Benzina.

Pertanto il ROMEO DIESEL così come fu concepito , dopo poco tempo non fu più prodotto.

Probabilmente - anzi, sicuramente - mancò il tempo necessario per sviluppare come si sarebbe convenuto questa versione in quanto si stava alacremente lavorando all' ulteriore sviluppo delle GIULIETTA in tutte le sue varianti e relativi ( quasi ) giornalieri potenziamenti; e ancora altro sviluppo sui 4 cilindri delle 1900 ; alla progettazione e sviluppo del futuro ( presentazione del 1962 ) motore a 6 cilindri in linea ed altro ed altro ancora che era contenuto nei grandi cassetti dei progettisti.

Curiosità = Sono riuscito in quegli anni a vedere un esemplare di questo ROMEO DIESEL.

Verso metà anni '60 il mio Concessionario ALFA " leva dall' abbandono " del suo cortile della sua ditta un esemplare di codesto furgone.

Era uno dei primi esemplari e di sua proprietà ed era anche un po' arrugginito esternamente.

Cerca comunque di rimetterlo in funzione ma con tanta tanta fatica.

Il motore tutto sommato girava ma emetteva fumate nere ed odori di nafta ed olio misti assieme che erano veramente eccessivi.

Per la particolarità di essere un 2 TEMPI , il suono - quando si accelerava - pareva quasi quello degli aerei Stukas in picchiata. :D

Il mio amico Concessionario quel giorno mi disse che avrebbe voluto portarlo in Sede ALFA di Via Grosotto per vedere di rimetterlo in sesto nel migliore dei modi possibile.

Ma non ho avuto più notizie di quel furgone. :oops:

Un saluto a tutti. :D :D
 
+++

Foto del ROMEO e della 2500 Freccia d'Oro

Attached files /attachments/1913572=42569-Cabina Furgone ROMEO Benzina & Diesel anno 1954.JPG /attachments/1913572=42568-Furgone ROMEO- Presentaz.Torino 1954 Motore Giulietta e 2 cil.Diesel Compr.Volumetrico.JPG
 
La Freccia Oro è semplicemente stupenda.
Tra tutte le Alfa la mia preferita insieme alla 1.900 e, soprattutto alle 1.750/2.00 per le quali, se potessi, una pazzia la farei molto volentieri.

Grazie ancora Giampi, per quello che posti e per quelle altre cose che tu ben sai.
 
Ringrazio anche io giampi per le interessantissime notizie.

Specie sul furgone romeo, che in passato aveva stuzzicato la mia curiosità a seguito di un interessante pezzo della rivista la manovella.

certo, non sapevo che il bicilindrico diesel sovralimentato fosse anche..2 tempi. Non sapevo neanche fosse tecnicamente possibile mettere a due tempi un diesel, oltre a sovralimentarlo.

non sai cosa darei per senterne uno in moto...per curiosità, mica altro
 
E' sempre un immenso piacere leggere Giampi, i suoi ricordi e le sue esperienze con Alfa, dai quali emerge un patrimonio di passione di professionalità e di tecnica che è stato completamento dissipato e disperso. Oltre alla demolizione sistematica dei luoghi dove queste persone operavano, vedi Portello.
E questa demolizione sta proseguendo ininterrotta con la demolizione di Arese e la persistente incertezza sulle sorti del museo.
Sono ormai giunto alla conclusione che Alfa non tornerà più, preferisco di gran lunga la chiusura a questo presente ed al futuro che si prospetta.
Purtroppo pare che non ci verrà concesso nemmeno un luogo dove ammirare tutto ciò che di meraviglioso i fantastici uomini dell'Alfa Romeo hanno creato negli anni.
 
Ex Batri ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Come spesso avviene da quando è in essere questo Topic - ma sempre col beneplacito Vs/ e dei Moderatori , anche oggi inserisco una piccolissima citazione che mi ha colpito e riportando da un Quadrifoglio dell' anno 1968.

Nell'articolo in oggetto si parlava della Consociata Francese ALFA ROMEO e l'autore del pezzo, il Sig. Jean Francis Held , tra le altre cose esternava la sua ammirazione per colui che - probabilmente - era l'autore di questa frase pubblicitaria ALFA per il mercato Francese che ora Vi sottopongo.

Essa recita : " Se sei ricco puoi comprare tutto ; un' isola nel Mare Egeo - l' amore esclusivo di una donna insostituibile - polmoni artificiali se i tuoi sono usati - un profumo unico al mondo e perfino una Rolls Royce. Ma non un' Alfa Romeo. Non c'e' niente da fare.
Puoi firmare assegni - vendere le tue fabbriche - fallire : se non ne sei degno , il distacco fra te e l' Alfa diventerà sempre più profondo " .

Un saluto a tutti. Ciao. :D

Ciao carissimo Giampi, benritrovato!!! ;) ;)

Come sai i tuoi interventi sono sempre i benvenuti, anzi non vediamo l'ora di poter leggere nuovi aneddoti e ricordi della tua appassionata storia con Alfa!!!
Gentilissimo Giampi, mi associo in toto a fpaol :)

Concordo e sottoscrivo... :thumbup: :thumbup:

CIAO GIAMPI... ;)
 
gasato70 ha scritto:
Ex Batri ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Come spesso avviene da quando è in essere questo Topic - ma sempre col beneplacito Vs/ e dei Moderatori , anche oggi inserisco una piccolissima citazione che mi ha colpito e riportando da un Quadrifoglio dell' anno 1968.

Nell'articolo in oggetto si parlava della Consociata Francese ALFA ROMEO e l'autore del pezzo, il Sig. Jean Francis Held , tra le altre cose esternava la sua ammirazione per colui che - probabilmente - era l'autore di questa frase pubblicitaria ALFA per il mercato Francese che ora Vi sottopongo.

Essa recita : " Se sei ricco puoi comprare tutto ; un' isola nel Mare Egeo - l' amore esclusivo di una donna insostituibile - polmoni artificiali se i tuoi sono usati - un profumo unico al mondo e perfino una Rolls Royce. Ma non un' Alfa Romeo. Non c'e' niente da fare.
Puoi firmare assegni - vendere le tue fabbriche - fallire : se non ne sei degno , il distacco fra te e l' Alfa diventerà sempre più profondo " .

Un saluto a tutti. Ciao. :D

Ciao carissimo Giampi, benritrovato!!! ;) ;)

Come sai i tuoi interventi sono sempre i benvenuti, anzi non vediamo l'ora di poter leggere nuovi aneddoti e ricordi della tua appassionata storia con Alfa!!!
Gentilissimo Giampi, mi associo in toto a fpaol :)

Concordo e sottoscrivo... :thumbup: :thumbup:

CIAO GIAMPI... ;)

Mi associo.
GRANDE GIAMPI! Sempre un piacere leggere queste righe. :)
Saluti
 
Grazie ragazzi. :D

E' sempre bello sentirVi TUTTI vicini . ;) ..............e Vi risponderò presto presto. :D :D

Scappo per inserire velocemente qualche foto nel Topic dei Sincro Porsche . Vi prego di scusarmi. :D

Buona notte ed a presto. Ciao. :D
 
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