Ho letto, pur se con ritardo, i post di questa discussione nata dopo la proposta fatta dal Viceministro del Ministero delle Infrastrutture, quello sul quale, alla nomina, sono scoppiate polemiche sui giornali per delle foto in pose politicamente “forti”.
La proposta è politica e viene da un politico e non da un tecnico come siamo stati abituati con recenti governi. Quindi una riflessione su questa proposta non può che essere politica, come lo sono state tutte quelle espresse nei precedenti post di questa discussione.
1) Non sono sicuro che la proposta sia giuridicamente applicabile, almeno dei dubbi di costituzionalità ci possono essere: sanzioni diverse per la stessa infrazione. Comunque ipotizzandone la costituzionalità questa è una misura che potrebbe essere applicata in paesi dove le tasse si pagano sul serio, come quelli scandinavi, ma non in paesi come l’Italia con evasione record di tasse, si rischia che a pagare siano i soliti noti.
2) La legge finanziaria che sta per essere approvata, contiene norme che alleviamo il contenzioso fiscale in corso per alcuni contribuenti. In particolare
- l’annullamento automatico dei debiti tributari (tra cui le multe stradali) fino a 1.000 euro (comprensivo di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015;
- la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione (cd. rottamazione delle cartelle esattoriali, tra cui le multe stradali) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Il debitore si avvale dell'abbattimento delle somme affidate all'agente della riscossione a titolo di sanzioni e interessi, anche di mora, delle sanzioni civili e delle somme aggiuntive.
In pratica c’è un azzeramento dei debiti (tra cui anche le multe stradali non pagate) fino a 1.000 euro e una cancellazione, per i debiti superiori a 1.000 euro, di tutte gli altri accessori (tra cui interessi ecc.) che, in tempi di inflazione all’11% annuo, vuol dire pagare il debito in vari anni con uno sconto finale formidabile.
Quindi da una parte il governo approva una norma con la quale “va incontro” a chi non ha pagato il dovuto (ci saranno sicuramente casi umani ma anche moltissimi casi di chi sa che, matematicamente, imprescindibilmente, improrogabilmente, prima o poi il condono arriva, e quindi tiene duro e non paga) e dall’altra parte fa una proposta per inasprire le sanzioni a secondo del reddito di chi compie infrazioni amministrative (solo alla guida di un motoveicolo, non per altri reati).
Quelli che hanno già capito come funziona non si preoccuperanno affatto dell’eventuale attuazione della proposta del viceministro perché tanto sanno che, nel caso, non pagheranno.
Purtroppo è così.