vecchioAlfista ha scritto:
...Da un contesto indefinito e standadizzato fiat, dove un motore nasce e viene pensato per essere messo sul Doblò e sulla G10 indistintamente, non potrà mai nascere nulla all'altezza ed al livello del marchio, ma solo un interpretazione generalista di un marchio generalista, magari bravo nel confezionare brevetti e soluzione di livello, ma assolutamente distanti dalla "specificità" di inerpretazione che solo un brand veramente autonomo può creare.
...
mi riquoto per un esempio lampante:
avessimo avuto oltre 30 anni fa un ipotetica fiat/ftp accentrata e standardizzata, non avremmo mai avuto motori come il V6 Busso, una sorta di leggenda Alfista ovvero uno dei migliori V6 benzina mai prodotti (cit. da fonte gionalistica). Non avremmo mai avuto un propulsore, nato e concepito nella più schietta concezione sportiva Alfa Romeo, capace di fungere da base per uno sviluppo che, ancora ai giorni nostri, ne faceva un propulsore all'avanguardia per temperamento e prestazioni, assolutamente moderno.
Al contempo non avremmo avuto decenni di sviluppo ed ideazione tecnica, di motori ambiti come bialbero o soluzioni tecniche che Alfa prima di tutte a ideato e sviluppato, e che solo la sua caratteristica di marchio all'avanguardia tecnica e sportiva poteva generare e portare alla grande serie (variatori di fase, doppia accensione, bialbero e basamenti in lega leggera, ecc...).
E non certo chi ha nel proprio dna auto da donna per fare la spesa, vetturette per famiglia, auto da lavoro o veicoli commerciali.
C'e lo dice la storia, che ha fatto grande Alfa per quello è stata da sola, e non per quello che è ora. Difatti, dubito che giulia derivate dalla 600, Giuliette derivate dalla 127, 33 derivate dalla Uno o Alfette su base 131, avrebbero mai potuto portare il marchio così in alto nell'immaginario collettivo.