<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Motori a due tempi: li vendono sempre? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Motori a due tempi: li vendono sempre?

Skleros ha scritto:
Nessuna fumosità sul PX 2011! Ma perché non ci si informa prima di aprire un thread?!
Vorrei vederlo, prima di parlarne. Anche perché il 2T del PX deve necessariamente bruciare olio, e se questo non esce dalla marmitta sotto forma di fumo azzurrino vuol dire che resta al suo interno, otturandola e rendendola velocemente inefficiente (come del resto avviene per le marmitte delle PX euro2).

Le grosse differenze consistono nell'assistenza (tanti possessori di LML Star sono rimasti a piedi a causa della rottura dell'albero motore senza che venisse fatto alcun richiamo preventivo), nelle finiture (nettamente superiore la "qualità percepita" sul PX) e, cosa non da poco, nel fatto che la Vespa è prodotta a Pontedera facendo lavorare operai ITALIANI (anche da qui nasce la differenza di prezzo)...
Bisognerà, comunque, non smettere di ringraziare la LML per aver creduto nel PX e aver spinto la Piaggio a rimetterlo in produzione!
I problemi "di gioventù" di un marchio appena sbarcato in Italia sono sostanzialmente la mancanza di una rete di assistenza vasta e capillare come quella dell'antenata Piaggio, e la eccessiva dipendenza dai "capricci" dell'importatore, evidentemente più interessato ai profitti che alla soddisfazione della clientela. Va detto che comunque le magagne più grosse sembrano essere state risolte, e il prodotto si avvia a raggiungere la reputazione che merita.

Riguardo alla "qualità percepita", le Star vengono vendute normalmente a circa 800 euro MENO delle rispettive versioni Piaggio, e attualmente la differenza è salita a 1500 euro grazie ad una promozione, ossia quasi metà prezzo: credo che basti per potersi accontentare.

Quanto al "far lavorare gli operai ITALIANI", è pura e semplice demagogia: chi comprerà la PX invece della Star lo farà solo ed esclusivamente per il marchio che porta, impipandosene allegramente di quale sia la nazionalità di chi l'ha assemblata...
 
AnyBody ha scritto:
Skleros ha scritto:
Nessuna fumosità sul PX 2011! Ma perché non ci si informa prima di aprire un thread?!
Vorrei vederlo, prima di parlarne.

Eccomi. Non ho fatto il filmato, ma spero la descrizione basti: quindici minuti fa stavo dietro a una Vespa Special d'epoca (quindi, figuriamoci!). Siamo partiti in accelerazione immettendoci in strada a scorrimento veloce. Nessuna traccia di fumosita': ne' quando era ferma al minimo, ne' quando ha cominciato a partire, dapprima con calma per far sfilare un'auto, ne' quando ha aperto per accelerare.
Certo, l'odore di scarico si sentiva (ero in moto) ma se non era di sicuro "Glade Fragranza di Primavera" non era nemmeno lo Zyklon B di tanti camion e autobus dai diesel marcescenti.
 
CinghialeMannaro ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
CinghialeMannaro ha scritto:
Tra l'altro il di-tech sulla carta era un GRAN motore (il due tempi è superiore al quattro come potenza specifica) ma ignoro i motivi per cui non è stato portato avanti come progetto.
credo l'entrata delle norme euro di lì a poco.

no, era già euro3:

http://www.motocorse.com/news/mercato/5232_Aprilia_Leonardo_500_DiTech.php

devo ancora capire perchè non è stato portato avanti...

Le fasi di lavaggio (dovrebbero corrispondere all'incrocio delle valvole nel 4t)rimangono troppo poco delineate. Pur se la benzina veniva iniettata direttamente in camera di scoppio già miscelata all'olio, rimaneva il problema che l'aria in ingresso dai travasi diluiva i gas combusti prima che avessero esaurito la loro carica energetica e allo stesso tempo ne permetteva un certo ristagno dopo che la luce di scarico si fosse chiusa. L'articolo risale evidentemente a prima del 2006, però il 500DiTech non ha mai visto la luce. Anche i 50ini hanno qualche problema, ho diversi conoscenti rimasti a piedi con le bizze dell'elettronica di bordo e un paio di meccanici di moto mi razziano volta per volta le candele, che hanno solo quella applicazione e sembra durino veramente poco, di qualsiasi marca siano.
In pratica, c'erano vantaggi rispetto ai "vecchi" 2t ma non si è riusciti a raggiungere il 4t nel suo complesso, pur riuscendo a superarlo per certi aspetti.

Per quanto riguarda i non-veicoli, i decespugliatori a 4 tempi sono già presenti nel catalogo Honda e non solo in quello...
 
L'unico sistema per far consumare poco un due tempi è fare il lavaggio con aria compressa e mettere la valvola di scarico sulla testa.

Quasi, quasi, lo brevetto!

O ci ha già pensato qualcuno? ;)
 
renatom ha scritto:
L'unico sistema per far consumare poco un due tempi è fare il lavaggio con aria compressa e mettere la valvola di scarico sulla testa.

Quasi, quasi, lo brevetto!

O ci ha già pensato qualcuno? ;)

Per l'aria compressa non saprei (hanno mai fatto 2t sovralimentati?), ma il sistema misto con valvola si, penso agli albori, ma non ne ricordo l'applicazione...
 
matteomatte1 ha scritto:
99octane ha scritto:
La norma Euro 3 per le moto e' diversa e piu' permissiva di quella per le auto, per motivi tecnici legati alle caratteristiche completamente diverse dei motori da moto rispetto a quelli da auto (per ovvie ragioni di differenza di massa e requisiti) ma mi riesce difficile credere che un due tempi riesca a rispettarla.
Nelle moto non si e' andati oltre la norma Euro 3 per diversi motivi.in parte perche' sussistono oggettive difgicolta' tecniche, ma soprattutto perche' non ce n'e' alcun reale bisogno, visto il numero relativamente esiguo di motocicli e il fatto che gia' di per loro sono veicoli che consumano molto poco. Se il contributo dell'auto all'inquinamento atmosferico e' scarsissimo, quello delle moto e' sostanzialmente irrilevante. Va detto pero' che un due tempi da solo inquina come 10 auto Euro zero, o almeno era vero per i motori di un tempo. Non so se oggi la tecnologia sia progredita: non mi intendo quasi per nulla di motori due tempi.

esattamente, detto questo qualche anno fa Aprilia aveva presentato degli innovativi motori 2T che credo si chiamassero Ditech (o qualcosa del genere) che univano i vantaggi di tale motore (semplicità, leggerezza, potenza) a quelli dei 4T (per quanto riguarda le emissioni). Magari c'è qualcuno che ne sa di più...
bravo augusto, preciso e puntuale, il ditec dell'aprilia era un motore ad iniezione diretta (evitava il problema del lavaggio del carter e delle perdite da travaso a scarico (incrocio sempre presente nel due tempi) pertanto non lubrificava a perdita, e consumava pochissimo (50km/l), per cui non aveva bisogno di catalizzatori, poi la guerra al 2T lo ha penalizzato
 
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